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L’INESAURIBILE ALFREDO D’OLIMPIO, TROVA L’OCCASIONE PER INTERVISTARE ANCHE FILIPPO CINTI, UN ITALIANO CHE DA TEMPO SI ALLENA E COMBATTE IN THAILANDIA… ED ANCHE CON SORPRENDENTI RISULTATI. CI OCCUPAMMO GIA’ TEMPO FA DI LUI IN UNA PRECEDENTE INTERVISTA (L’umiltà del Campione) … VEDIAMO CHE COSA E’ CAMBIATO NEI SUOI PROGETTI ED ASPIRAZIONI.Intervista a Filippo CintiDi: Alfredo D’OlimpioGiringirando per Pattaya con Fragale, ha avuto modo di presentarmi e farmi conoscere Filippo Cinti. Un altro italiano pensai… ma mai avrei immaginato di trovarmi di fronte ad un campione che combatte qui in Thailandia, così… “tranquillamente”… senza atteggiarsi a tale o vantarsi di ciò… (tanto che è stato poi, solo e proprio Fragale a dirmi dei suoi successi). Pensare che in Italia invece, sono ormai abituato a tanti di quei finti campioni… che per essere venuti una volta qui in Thailandia, sembra che stai parlando con il padreterno… mammamia! Roberto mi dice anche quello che Filippo fa qua, dove si allena e che in passato… in occasione della vincita del suo titolo mondiale WPMF, gli aveva persino dedicato una intervista che è stata pubblicata poi, anche su ilguerriero.it “L’umiltà del Campione”. Penso quindi che sarebbe una bella occasione per farne un’altra e scoprire così cosa sia cambiato nel frattempo nelle sue aspirazioni o risultati… ma anche soprattutto per continuare a conoscere sempre meglio questa realtà tailandese. Lo incontriamo molto spesso al ristorantino dove mangiamo di solito ed una di queste mattine infatti… gli chiedo una intervista. Filippo accetta senza problemi, e vado quindi al suo tavolo. Alfredo D’olimpio: Da quanto tempo sei qui a Pattaya e fino a quando rimani Filippo?Filippo Cinti: Adesso sono tre mesi che sono qua a Pattaya e rimango penso… fino a settembre spero. Ormai è la quarta volta che vengo a Pattaya e quando lo faccio, vivo qui al residence. Come puoi vedere… si stà molto bene, aria pulita e tranquillità. Poi qui hai tutto quello che ti serve e con lo scooter raggiungi in un attimo in ogni zona della città. Alfredo D’olimpio: Roberto mi ha detto che tu hai girato ed hai abitato anche in altre zone della Thailandia, oltre che qui a Pattaya. Dicci qualcosa delle principali differenze o similitudini nell’ambiente della Muay Thai.Filippo Cinti: Come ti ho detto, mi trovo molto bene qua a Pattaya e la mia base tailandese è sempre questa città, dove ormai ho moltissimi amici e buone conoscenze. Da qua mi muovo solo per visitare qualche boxing camp in giro. Per alcuni periodi infatti mi sono allenato anche in altri camp di altre zone ed ho constatato che nel nord della Thailandia, gli allenamenti sono più duri e le riprese di allenamento più lunghe. I combattimenti poi… sicuramente più cruenti! Durante gli allenamenti ad esempio nel nord, gli allenatori fanno proprio dello sparring con i pao… ti colpiscono proprio e con forza, ma non solo con i pao… combattono con te! E’ un tipo di allenamento diverso ed anche le tecniche sono leggermente diverse. Una cosa senz’altro interessante da conoscere. Ci sono molti farang anche al nord che combattono in Muay Thai e solitamente sono più seri. Poi anche li, ce ne sono tanti altri… che dicono… che vengono ad allenarsi, ma poi invece, fanno tutt’altro. Ma non sono certo io a condannarli… voglio dire… la Thailandia è anche questo ed ognuno è libero di prendere ciò che più gli aggrada o ricerca in quel momento.
Alfredo D’olimpio: In Italia hai combattuto ultimamente?Filippo Cinti: In Italia combatto per la scuola di Barbuto. Ultimamente dopo il mio ultimo ritorno, ho fatto 4 match. Il primo con Sofien Boliti (belga) dove ho perso ai punti nella sigla wpkc. Credo che ormai sono abituato in Thailandia e trovo molto difficile convincere i giudici. Noto che in Europa c’è una diversa valutazione sul combattimento e credo quindi che mi dovrei adattare di più alla metodica di combattimento e valutazione europea. Alfredo D’olimpio: Ma Roberto mi ha detto che hai anche combattuto in altri paesi in Europa ed anche in incontri con titoli in palio.Filippo Cinti: Ho combattuto anche in Romania, dove questi sport sono veramente apprezzati e seguiti dai mass media più importanti. Ho disputato anche un mondiale con Andrei Kotrur (bielorusso) ma ho perso purtroppo per ferita, un incontro che mi dicono stavo forse vincendo io, peccato. Ci riproveremo in seguito! Alfredo D’olimpio: MI ha detto Roberto che prossimamente avrai un combattimento molto importante a Bangkok, vuoi dirci qualcosa?Filippo Cinti: Sono in preparazione per il 9 di aprile. Finalmente combatterò per la prima volta al Rajadamner Stadium di Bangkok… per la Scorpion Gym di Poth (il mio allenatore e manager qua a Pattaya) Alfredo D’olimpio: Roberto mi dice che hai vinto un mondiale proprio qua in Thailandia, come sei arrivato a questo risultato e quanti combattimenti hai fatto qua a Pattaya prima di arrivarci?
Filippo Cinti: Si, ho vinto al Banklamut il titolo mondiale per la WPMF ed il mio allenatore Poth dice che ora che sono ben conosciuto qui a Pattaya, dove ormai combatto regolarmente… posso tentare di intraprendere la carriera a Bangkok. Qua a Pattaya ho fatto 13 match con i thai, nella categoria dei -61,500kg. Alfredo D’olimpio: In Italia, sembra si continui a parlare di Muay Boran e qui? Filippo Cinti: I thai non parlano mai di boran, almeno io non li ho mai sentiti discutere di questo. Solo nella boxe birmana, che ho visto spesso in tv, usano le corde al posto dei guantoni e si fanno i 6 round. Addirittura in alcuni incontri non c’è verdetto ai punti e si vince solo per ko o abbandono!
Alfredo D’olimpio: Pensi di combattere ancora per molto tempo?Filippo Cinti: Non sono più giovanissimo… Penso quindi di fare altri 2 anni di agonismo, durante i quali vorrei fare degli incontri professionistici in Europa e con quei guadagni magari… tornare ancora a vivere qui per continuare ad allenarmi e combattere. Vorrei poi continuare cosi… fino a che il “giocattolo” non si rompe. Poi vedrò il da farsi. Alfredo D’olimpio: Quando vieni in Italia, visto che non puoi avere un lavoro stabile… cosa fai per mantenerti?Filippo Cinti: In Italia per mantenermi, insegno presso la Panza Gym di Carlo Barbuto a Torino e la Body Line di Roberto e Gaetano, a Moncalieri. Alfredo D’olimpio: So che Il guerriero già in passato ha pubblicato una tua intervista, hai riscontrato qualcosa di diverso da quell’evento?Filippo Cinti: Dopo l’uscita dell’intervista sul guerriero.it, ho potuto sicuramente riscontrare più successo di notorietà. Vi ringrazio quindi del vostro gentile interessamento anche per la mia attività. Alfredo D’olimpio: Cosa apprezzi di più in un tuo avversario e che cosa temi di più?Filippo Cinti: Apprezzo e temo chi sta zitto prima dell’incontro, solitamente sono proprio quelli che pensano solo a combattere e che sul ring ci mettono il cuore e la testa… non solo il fisico. Sono i clienti più brutti e difficili da “servire”.
Ringrazio quindi Filippo per la sua cortesia e chiudo la mia intervista con lui. Ma soprattutto mi è rimasta impressa la sua grande umiltà… non pensavo veramente di poter incontrare un Campione così modesto. Credo invece che sarebbe un bene trovarne molti altri e molto più spesso, anche qua da noi! |