Incontriamo
a Pattaya una nostra vecchia conoscenza sportiva: Filippo Cinti. Da molti mesi
ed a piu’ riprese in Thailandia… ha appena conquistato la cintura di
campione mondiale di Muay Thai per la nuova sigla professionistica tailandese:
WPMF. Notiamo con gioia come la cosa non lo abbia cambiato affatto.
“L’umiltà del Campione”
Di: Dt. Giulio Socci
Ospite
di Roberto Fragale a Pattaya, mi reco come tutte le mattine nella
bellissima piscina del residence dove ha il suo appartamento, per
iniziare bene la giornata godendomi il bellissimo sole a noi inusuale per il
periodo. Proprio mentre sono sdraiato sul lettino, gustandomi la “varietà”
delle bellezze locali, noto due giovani che, arrivando ancora tutti
insonnoliti… si buttano in piscina.
Escono ed ordinano una abbondante
colazione presso il ristorante, sedendosi poi in attesa ad un tavolino a me
vicino. Parlano tra loro e noto che sono italiani… li osservo meglio e
riconosco in loro due vecchie conoscenze torinesi, allievi dell’amico Carlo
Barbuto: Filippo Cinti e Paolo Barvero. Sono entrambi in ottima forma e talmente
abbronzati da sembrare due marocchini. Come è piccolo il mondo! Li chiamo e ci
stupiamo entrambi per la fantastica coincidenza, interrogandoci sui motivi che
ci hanno spinto a ritrovarci sorprendentemente a circa
10.000 km
di distanza da casa. Io al seguito, come accompagnatore, della nazionale FIKB
che ha appena disputato i
mondiali
WMF a Bangkok e adesso, nel prolungamento del mio viaggio… e loro mi
dicono che sono qua da 4 mesi per allenarsi alla Scorpion Gym (un nuovo camp di
Muay Thai gestito qui a Pattaya da Phot, un giovane ed esperto ex atleta di Muay
thai) e combattere negli stadi locali. Parliamo un po’ del più e del meno,
della situazione sportiva generale in Italia.
Loro mi dicono che hanno
disputato entrambi un match da pochi giorni e che sono adesso nel periodo di
defaticamente fisico e psichico. Mi dicono che si trovano bene qua a Pattaya,
dove hanno trovato una dimensione ideale per la pratica della Muay Thai. Stiamo
assieme una buona parte della mattinata e prima di partire per una loro
programmata visita giornaliera ad un’isoletta vicina (ko-Larn) come sempre
avviene tra connazionali, mi danno molte dritte per il mio soggiorno a Pattaya.
Poi partono, non senza prima scambiarci i numeri di telefono dei cellulari
thailandesi. (qua in Thailandia la carta costa 10 euro ed è un gioco da ragazzi
farlo con i nostri normali telefonini… ed oltretutto si chiama in Italia con
solo qualche euro!) Poi arriva Roberto Fragale e lo metto a conoscenza della mia
sensazionale scoperta, ma lui mi dice che li aveva già incontrati e che stanno
facendo belle cose qua a Pattaya… Addirittura che Filippo Cinti ha appena
vinto il mondiale di Muay Thai per la sigla thailandese WPMF. Ma come… ci ho
parlato per un ora e non mi ha detto niente?
Imbraccio il cellulare e lo
pesco ancora all’imbarco sul traghetto. La sua prima motivazione è quella che
non ci aveva pensato… e la seconda che io non gli avevo chiesto niente…! (
la Thailandia
gli avrà dato anche una dimensione ottimale per la pratica della Muay Thai…
ma sicuramente lo ha reso ancora più “strano” di sempre) Gli faccio
naturalmente e per prima cosa, i complimenti… e gli chiedo una intervista per ilguerriero.it!
Mi dice che per lui va bene e che proprio domani deve andare al camp per fare le
foto con la “fresca” cintura, se voglio posso andare anch’io, così mi
presenta Phot e mi introduce nel nuovo camp. Le foto che vedete infatti sono
quelle prese al camp… ma l’intervista gliel’ho fatta la mattina seguente
ed ancora in piscina… (unisco sempre, il piacere al diletto!)
Allora Filippo, cominciamo dall’inizio…
quando sei venuto in Thailandia la prima volta e perché?
Mi sono recato la prima volta
in Thailandia nel 2001 per 3 settimane, portato e consigliato dal mio
Maestro Carlo Barbuto… per conoscere una nuova realtà.
Dove siete stati… in che parte della Thailandia?
Siamo andati in diversi camp…
a Bangkok a Pattaya e Puket.
Qual è stata la prima impressione?
Tremenda! Abbiamo fatto degli
allenamenti massacranti e “distruttivi”… Ma sicuramente altrettanto
soddisfacenti quando li hai finiti.
Quando hai iniziato la pratica della Muay Thai e
dove?
Ho iniziato la pratica della
Muay Thai nel 99 alla Panza Gym di Torino con Carlo Barbuto, un insegnante
formidabile, almeno quanto lo è stato da atleta… (n.d.r.-Carlo Barbuto è
stato campione mondiale di full contact, kick boxing e thai boxing, imbatuto
per molti anni -n.d.r.) Ma credo proprio che finchè non vieni qua non puoi
capire veramente cosa sia
la Muay Thai.
Che impressione ti ha fatto
la Muay Thai
in Thailandia?
Tutto un altro mondo…
fantastico! Qua lo sport che credevo già di amare mi è apparso totalmente
diverso… c’è molto più rispetto tra gli atleti, un rispetto sportivo ed
umano! Qua chi ha più cuore vince. Poi personalmente (per me che vivo a Torino)
trovo che l’allenamento con il caldo sia la miglior cosa!
Che ne pensi dei thai in generale e degli
allenatori thai?
I thai sono un popolo umile ed
estremamente semplice… a me piacciono molto e gli allenatori sono persone che
hanno voglia di perdere tempo con neofiti come noi, anche se per lavoro….
Giustamente, ma lo fanno con autentica passione!
Che accadde dopo la tua prima visita?
Tornato in Italia faccio primi
incontri di Muay Thai e poi Carlo Barbuto mi fa entrare nel circuito
professionistico con incontri da 5 x 3.
Che incontri importanti hai fatto in Europa?
Non molti… ho combattuto per
un europeo in Portogallo con Jouel Fourtado (perdendo ai punti) poi ho avuto l’opportunità
di disputare un mondiale con Mohamed Samir dove ho subito la rottura della
clavicola su una proiezione e mi sono dovuto fermare per un periodo.
La giusta ma doverosa convalescenza… è noiosa
ma necessaria ed importante… poi che hai fatto?
Dopo lunghi mesi di
convalescenza decisi di tornare in Thailandia per recuperare il tempo perduto.La
seconda volta infatti, mi sono fermato per 6 mesi e mi sono allenato qua a
Pattaya al Phed Rung Grang e disputo 5 incontri al Tepprasith stadium di
Pattaya. Uno vinto per ko, uno perso per ko, uno perso per kot (a Macao in Cina)
altri due persi ai punti. Poi ho conosciuto l’amico Phot… una vera forza
della natura, non aveva ancora il proprio camp ed ho iniziato ad allenarmi con
lui nel camp dentro lo stadio del Tepprasith ed ai giardini… all’aperto.
Dopo i primi sei mesi in Thailandia… che hai
fatto al tuo rientro in Italia?
Tornato in Italia, Carlo Barbuto
mi procura un match per il titolo europeo contro Benguirangue (campione del
Marocco di Muay Thai nel 2002) e lo vinco ai punti nella mia Torino. Poi
disputo altri tre incontri internazionali, uno in Romania (perso ai punti)
ed due in Belgio, vinti entrambi per KO.
I 6 mesi continuativi di permanenza e allenamenti
in Thailandia ti avevano fatto bene dunque… e poi?
Naturalmente decido di tornare
in Thailandia per altri 6 mesi… adesso sono al 4° e fin’ora ho
disputato 4 incontri, di cui 3 vinti per ko ed uno perso ai punti. Il terzo dei
quali contro Lee Crowill, un inglese quotato di Bangkok che combatte spesso
anche al Lumpini.
Quando hai fatto l’incontro per il mondiale?
Era proprio quello fatto con Lee
Crowill. Mi hanno proposto di fare questo match valido per il titolo
mondiale dei 61,5 ed ho accettato naturalmente. Credo che lo avessero
organizzato proprio per farglielo vincere a lui con lo sconosciuto di turno…
(che ero io) ma gli è andata male! Credo proprio che io avrei dovuto essere la
vittima designata… ma questa volta gli è andata male ed ho vinto per ko al
2° round con low kick sulla sua gamba sx.
Raccontaci qualcosa di questo incontro…
Non è durato molto e non c’è
molto da dire se non che fin dalla prima ripresa mi rimaneva continuamente sotto
i low kick e lui era molto forte di pugilato. Cambiava continuamente
guardia a causa dei miei potenti low kick che entravano a ripetizione. Lui prova
ad impegnarmi con la sua fortissima boxe (veramente temibile ed ho avuto attimi
di sconforto) ma io riuscivo continuamente ad uscire e rientrare con il low kick.
Al secondo round ne piazzo tre sullo stesso identico punto nella sua coscia sx e
così vinco incredibilmente per me, il mondiale WPMF… di cui vado molto fiero
ed orgoglioso, anche se cerco di non parlarne mai a sproposito, perché ho
paura di passare per “esaltato”! Forse mi devo ancora abituare…
Dove hai combattuto per il titolo?
Ho combattuto a Bahn Gla
Mhun, vicino Pattaya. Ea una bella serata di Muay Thai trasmessa addirittura in
diretta tv. Una serata con 4 titoli mondiali in palio nella scaletta, di cui 2
di pugilato (pensa…12 x 3, si sono massacrati!) ed un altro di Muay Thai tra
un francese ed un cecoslovacco. (il francese ha perso miseramente)
Quando torni in Italia… che programmi hai?
Torno il 7 giugno… e per il
momento non ho nessun programma.
Hai intenzione di mettere in palio il titolo?
Non posso farlo autonomamente…
devo avere il benestare della federazione thailandese, ma hanno detto che mi
chiameranno loro… e credo che aspetterò in Italia che lo facciano. Se mi
chiameranno loro sarò spesato di tutto e ne approfitterò per un altro lungo
periodo di permanenza, allenamenti e combattimenti. Quindi… Si, credo proprio
che lo metterò nuovamente in palio.
Prossimo incontro sicuro in programma?
Il 4 maggio al Tepprasith contro
Rambo Thailand… pare che sia un avversario molto forte, mi dicono che 6 anni
fa è stato addirittura campione del lumpini… incrociamo le dita!
Che progetti hai per il tuo prossimo futuro?
Nessuno… penso già con
nostalgia alla fine di questo periodo a Pattaya… Vorrei tornare al più
presto nuovamente in Thailandia per un periodo più lungo possibile e per
continuare a combattere, finchè l’età me lo permetterà … Ho già 28 anni
e non posso perdere altro tempo!
Ma come fai con il lavoro? Che lavoro fai in
Italia?
Purtroppo per questa mia
passione ho dovuto lasciare il mio lavoro. Adesso voglio tentare di fare questo
per lavoro… combatto per soldi e quando torno in Italia, a Torino
insegno in 2 palestre. Da Carlo Barbuto alla Panza Gym, (Carlo comprende i miei
problemi e mi da sempre una mano preziosa) e al Bodyline di Roberto Bocchi.
Che consiglio daresti ad un atleta di kick boxing
che vuole iniziare la thai seriamente?
Di farlo! Perché è la piu’
completa tecnicamente, e partire subito per
la Thailandia
… di non perdere tempo. Poi affidarsi ad una buona società in Italia con uno
stile thai… come per es. quella di Carlo Barbuto. Ma credo e spero che ce ne
siano altre!
Cosa ne pensi di chi viene qua e dopo un breve
periodo di allenamento, combatte al boxing bar?
Che è già una buona cosa…
ma avrà poi solo qualcosa da raccontare agli amici… però non potranno
certo dire di aver capito o conosciuto
la Muay Thai
, solo una bella esperienza e per cominciare credo possa andare più che bene…
e non c’è niente di male… anzi! Sempre che dicano la verità… la realtà
delle cose. Io non credo ci possa essere una esperienza in assoluto migliore o
peggiore… ma una più o meno adatta a seconda del momento e del livello al
quale sei. Personalmente ho visto dei bellissimi incontri disputati al bar, come
dei pessimi e vergognosi allo stadio… e viceversa!
Grazie Filippo, ti faccio ancora i complimenti
per il tuo titolo, ma soprattutto per la tua umiltà mostrata.
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