Ancora un
interessantissimo articolo in cui ci viene illustrato accuratamente il massaggio
thailandese attraverso l'esperienza di chi lo ha provato sulla propria pelle.
Seguiamo quindi l'autrice di questi appunti durante la sua prima esperienza di
thai massage, un modo per scoprire il proprio corpo e il benessere che questo
può darci quando gli prestiamo la cura di cui ha bisogno.
Thai massage a ChiangMai
La mia prima esperienza di
massaggio thailandese
di Clelia Fiano
tratto da
Immagina… una stanza in cui la luce è morbida e soffusa.
Immagina… dei materassini distribuiti in ordine sul
pavimento, un intenso effluvio di erbe, speziato e balsamico, in un ambiente
dalla temperatura piuttosto calda, i rumori quotidiani attutiti da un’atmosfera
sospesa.
Sei ai Tropici!
Sei a ChiangMai, nella sala dei trattamenti, collegata alla
Scuola thailandese di massaggio Nerve-Touch® di
Mama LEK.
Io mi ci sono trovata, per la prima volta, nell’estate del
2004, durante un viaggio in Thailandia. A dispetto
di quanto, mi era sembrato il massaggio thai, pubblicizzato in molte vie della
capitale Bangkok; proposto da ragazze in bikini succinti e abbinato a più o meno
esplicite prestazioni sessuali, offerte soprattutto a “ometti” occidentali in
cerca di qualche esile e disponibile damigella thailandese tutta per loro. Tanto
da rendere l’idea che, farsi fare un massaggio, fosse una stravagante e ambigua
prestazione, a basso costo e di cattivo gusto.
Quello che viene invece proposto, nelle antiche scuole di
massaggio thailandese, è un’arte che
richiede professionalità, esperienza e saggezza, e che effettivamente ha la
peculiarità di rigenerare il corpo e lo spirito. Per questo, è degno di essere
conosciuto e apprezzato, in tutta la sua reale autenticità.
Ecco
la mia impressione, dell’esperienza vissuta nella Scuola di
Mama Lek, al secolo Mrs. Lek
Chaiya Thiwong, nel nord della Thailandia, a Chiang Mai.
Ho voluto verificare sulla mia pelle, e ho vissuto
l’esperienza di un massaggio attivo, di una disciplina dinamica, ricca di
movenze sapienti, ritmate dalle mani e dalla perizia di un operatore esperto,
nelle sale di una delle più antiche e professionali scuole thailandesi di
massaggio tradizionale.
“Mi distendo sul tappetino, a pancia in giù, appoggio la nuca
su di un asciugamano, inumidito con
acqua
bollente, strizzato energicamente e adeguatamente ripiegato. Le braccia sono
allungate lungo i fianchi. Il respiro si fa lento e rilassato. Chiudo gli occhi
e mi abbandono… Sento i pori della pelle che lentamente si dilatano, le spalle e
la schiena si rilassano, favorite anche dal calore emanato dall’asciugamano, che
scaldando il collo scioglie le tensioni dei muscoli e delle terminazioni
nervose. L’intenso aroma di canfora, zenzero e altre spezie esotiche,
contribuisce a dilatare le narici e il respiro si calma, diventa più lento e
profondo.
Il
massaggio incomincia con una lieve pressione su entrambe le spalle, impastando e
distendendo la muscolatura. Le mani esperte premono con ritmo moderato, prima
lungo un braccio, poi sull’altro, terminando con una stimolazione tra i tendini
di entrambe le mani. Stringendo la mia mano tra le sue, la massaggiatrice fa una
pressione e con un gesto energico scivola lungo le dita, quasi a voler mandar
via qualche forza negativa, giù via, lungo le dita. Poi passa alla schiena, alla
zona lombare, e ancora verso il basso, fino alla pianta dei piedi, saggiando le
terminazioni nervose, spostando e rimettendo a posto tendini e ossicini.
Mi massaggia ripetutamente le dita dei piedi, tendendole e
facendole crocchiare, e con il piede tra le mani giunte scivola poi, oltre
l’estensione della pianta, per eliminare anche lì, dal basso, l’energia
ristagnante. Terminata la manipolazione, la massaggiatrice inizia lo
scioglimento delle articolazioni, un tipo di “ginnastica”, con intensi e
calcolati stiramenti dei miei arti, verso l’alto e verso l’esterno.
Dopo avermi fatto muovere in posizione prona, con il suo
ginocchio, fa delle pressioni lungo i percorsi energetici e preme sulla linea
centrale nella parte posteriore delle mie gambe. Poi, con entrambe le ginocchia
appoggiate sotto la piega dei glutei, all’attaccatura delle cosce, sfruttando
magistralmente tutto il peso del suo corpo, si allunga per afferrare le mie
spalle e le solleva dal pavimento con sorprendente facilità. Il corpo si
ricompone, dopo piccoli scricchiolii, e tutto ritorna nella sua posizione più
naturale.
Poi è il momento di girarsi nuovamente a pancia in su. Questa
volta il massaggio
comincia
dal basso, dalle estremità inferiori. Prima un piede, poi l’altro, moderate
compressioni sotto la pianta, con il palmo della mano. Mi afferra la gamba, la
solleva e la piega, poi la distende lentamente, facendole fare di peso una
rotazione circolare fino giù, a toccare la mia pancia. Ne beneficiano i tessuti
muscolari delle gambe, e si rilassa anche la struttura muscolare lombare e i
muscoli addominali. Poi preme energicamente, con il palmo delle mani, sui
fianchi, sulle anche e sulla parte esterna dei glutei. Avverto un leggero dolore
provocato dalla pressione.
È questo il cosiddetto “buon dolore”?
Segue la manipolazione dell’addome, e anche qui, la mano
della mia esperta e abile massaggiatrice, sembra comprimere su dei precisi punti
energetici, con delle brevi ma efficaci pressioni dei polpastrelli, a lato della
muscolatura addominale, come se volesse quasi toccare e stimolare l’intestino e
tutti gli altri organi interni e risvegliare così il plesso energetico nel
ventre.
Infine mi accomodo, in posizione seduta, con le gambe
incrociate e la testa china in avanti. Le sue dita premono sulle tempie, e mi
massaggiano il viso e la testa. Mi distendo ancora, per un paio di minuti, a
riposare. Il mio corpo si abbandona, essendo soddisfatto e consapevole, nel suo
ritrovato equilibrio naturale. Il massaggio è terminato”.
Lek
Chaiya 25-27-29 Ratchadamnoen Rd. Prasingh Muang
ChiangMai 50200 Thailand Telephone (66) 053-278325
www.NerveTouch.com
Mobile Phone (66) 01-8819226 email:
tanavid@loxinfo.co.th
Chi è Clelia
Fiano?
Nata a
Trieste nel 1976, è ricercatrice presso l’ Istituto Internazionale J.
Maritain di Trieste, collabora con il Dipartimento di Sociologia
dell’Università di Padova. Presta consulenza presso l’Assessorato
regionale all’Istruzione del Friuli Venezia Giulia per un progetto di
educazione interculturale. Ha collaborato con l’Istituto Internazionale
di Studi sui Diritti dell’Uomo di Trieste. E’ laureata in Scienze
Politiche presso l’Università di Trieste, e Dottore di Ricerca in
Politiche Transfrontaliere presso lo IUIES, International University
Institute for European Studies. Ha conseguito una specializzazione in
Antropologia Culturale e Sociale presso il Dipartimento di Psicologia
dell’Università di Padova, e una qualifica post-laurea in Mediazione
Culturale. Ha pubblicato “Axis mundi. L’occidente razionale e le culture
dell’estasi”, ed. Firenze Libri, sulla simbologia sciamanica. Tra i suoi
interessi: il “reportage” dei suoi viaggi zaino in spalla, pubblicati
sul mensile Konrad (www.konradnews.net)
per cui collabora, la fotografia, e la composizione di racconti brevi
per bambini. |
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