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IN CHIUSURA DELLA RECENSIONE, CI GIUNGONO IN REDAZIONE DIVERSE EMAIL DA PARTE DI ALCUNI D.T.N. CON LORO PROPRIE CONSIDERAZIONI SUI 16° CAMPIONATI MONDIALI WAKO DI BELGRADO. LE INSERIAMO NELLO SPECIALE COME IMPORTANTE CORREDO COMPLEMENTARE DI TUTTO IL NOSTRO SERVIZIO.

OPINIONE DI GIORGIO PERRECA: CI RISIAMO!

Di: Giorgio Perreca

Ricordo che pochi mesi fa, inviai alla web-rivista specializzata ilguerriero.it una email intitolata: “è sempre la stessa storia”. (VEDI: Sempre la solita storia! del 28/05/07) In quell’articolo scrivevo quello che accade da un paio di decenni a questa parte, ogni qualvolta si va a disputare tornei o galà all’estero. Ogni volta ce ne torniamo derubati della vittoria, disgustati e spesso, persino con la voglia di smettere l’attività.

Anche in quest’ultimo Campionato mondiale di Belgrado i giudici non si sono smentiti, confermando quello che avevo già visto e scritto in precedenza.

Comunque, la nazionale italiana di quest’anno è stata secondo me una delle migliori… finalmente combattiamo alla pari con molti dei paesi che la fanno da padroni oramai da troppo tempo, sia per bravura che per favoritismi, quali: Russia, Bielorussia, Kazakistan, ecc...

Anche stavolta avremmo sicuramente meritato ed ottenuto qualche medaglia in più, o ben più sostanziosa di quella conquistata, se non fosse stato per i soliti verdetti.

Quasi tutti gli atleti meritavano di proseguire il torneo, ma come immaginavo venivano eliminati, sistematicamente quando si incontrava un avversario di questi paesi intoccabili.

De Paolis, Marceddu , De Angelis, Plazzoli, Lucci e company…sono usciti fuori chi più chi meno al primo incontro, cioè quando per sorteggio incontravano atleti di questi paesi, che purtroppo gestiscono il monopolio dei giudici.

         

Stessa sorte è toccata alla Francia, Spagna, Brasile, Sud Africa ed altri…

Tante, tantissime lamentele e ricorsi sono stati avviati e tutti  per lo stesso motivo, Ennio Falsoni era presente e ne è consapevole.

Dal canto suo l’Italia ha dimostrato di poter combattere alla pari ed a volte anche meglio… come ha fatto Ivan Sciolla, meglio di certi atleti certamente forti fisicamente ma non per questo più bravi di noi.

         

Deve cambiare qualcosa e al più presto! Non SE Può Più di questi verdetti scandalosi.

Confido nel presidente WAKO Ennio Falsoni che riuscirà a risolvere il problema e sono sicuro che così potremo riprenderci quelle tante medaglie che da troppi anni ci hanno ingiustamente portato via e potremmo così ricominciare a chiamarlo sport.

Giorgio Perreca

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