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INCREDIBILE ! QUALCUNO CI SCRIVE . Carissimi
redattori, vorrei sommessamente porvi una domandina! Spero di non apparire
troppo corporativista e sciovinista? perchè degli arbitri si parla solo
quando emettono verdetti scandalosi o scorretti o che sembrano tali?
personalmente sono sconcertato e sorpreso qualche volta di fronte ad
atteggiamenti , direzioni, comportamenti e decisioni che non mi
appaiono
congrue, ma qualche volta, però sembra che le conoscenze non siano approfonfite
e del tutto condivisibili da parte di coloro che "scrivono e parlano e ..
contano (gli arbitrio solo fino a DIECI ...). spesso mi pare che la
categoria sia considerata come un male necessario e da sopportare facendo di
tutto perchè non procuri lancinanti dolori. A volte si leggono righe
numerose sull'operato di pugili, P. L. L’ALTRA LETTERA… Gentili
signori di boxemaccheroni, ho avuto la fortuna di conoscervi diverso tempo fa e
vi ringrazio anticipatamente per quello che fate nei confronti di noi amanti
"purtroppo" di questo sport. A VOI LA RISPOSTA A Las Vegas, Oscar De La Hoya (38 vittorie e 4 sconfitte), il re Mida del pugilato mondiale, ha conquistato il titolo mondiale dei superwelters versione WBC, battendo per kot al 6° round lo “scapestrato” nicaraguense Ricardo Mayorga (28 vittorie, 6 sconfitte ed un pari). Già nel primo round, De La Hoya ha messo al tappeto l’avversario con un gancio sinistro e riprovandoci poco dopo. Dominiodi De La Hoya nei due rounds seguenti, anche se nel 3° Mayorga mette a segno un bel uppercut. Nel prosieguo del match, la classe di De La Hoya è indiscutibile e il nicaraguese finisce ancora al tappeto, finche nel 6° round dopo una lunga serie di colpi, l’arbitro Joe Nady, sospende il match. In giuria c’era anche l’italiano Guido Cavalleri. Per De La Hoya è in vista un ultimo grande match a settembre, con Antonio Margarito oppure con Floyd Mayweather. Mayorga, che aveva conquistato il titolo ad agosto, battendo il nostro Michele Piccirillo, nell’immediata vigilia del match, ha minacciato di non voler combattere, ritenendo non adeguato il compenso percepito. Don King ha promesso di aumentargli le borse dei suoi prossimi matches… In un altro match, l’ugandese Kassim Ouma (27 anni, 24 vittorie una sconfitta ed un apri), ha conservato il titolo WBO-NABO dei superwelters, battendo ai punti in 12 rounds il messicano Marco Antonio Rubio. Al suo debutto nei superpiuma, il dominicano Joan Guzman (30 anni, 25 vittorie di cui 17 prima del limite), ex monarca dei supergallo WBO, ha dominato il confronto ai punti in 10 rounds con il messicano Javier Jauregui (32 anni, 51 vittorie, 2 pari e 13 sconfitte). Bella ed interessante esibizione del peso leggero Jorge Paez junior, figlio del grande “Clown” Jorge Paez, che ha dominato, portando a 9 il numero delle sue vittorie, il confronto in 4 rounds Lowell Brownfield , a sua volta battuto per la prima volta dopo 7 successi ma primo avversario a finire in piedi con Paez.. Sorpresa invece per Aaron Garcia (7 vittorie), giovane promessa USA dei pesi piuma, olimpico ad Atene, che per un eccesso di confidenza nel 3° round con Saul Ochoa (4 vittorie, 2 sconfitte ed un pari), suo avversario, si è schiantato sul suo sinistro, finendo al tappeto e non riuscendo più a recuperare. Nei supergallo, il promettente Jonathan Oquendo (9 vittorie), ha battuto con largo margine Torrence Daniels ai punti in 8 rounds. Direttamente dalle strade di Filadelfia, il superleggero Rock Allen (7 vittorie), anche lui “olimpico” di Atene, ha cercato di sbrigare subito il suo lavoro, ma un resistente Juan Hernandez, l’ha obbligato a farsi tutte e sei le riprese! Pochi giorni dopo il match, Ricardo Mayorga è stato trovato postitico ad un farmaco diuretico : il “furosemide”. Rischia una lunga sospensione e la “decurtazione” della borsa! Si calcola che 875.000 utenti si sono “collegati” in pay per view, per assistere al match.
A Worcester, la città di Marvin Hagler, il detentore del titolo IBF dei superpiuma, il mancino nicaraguese Luis Alberto Perez (28 anni, 24 vittorie e una sconfitta), ha conservato per la terza volta il suo titolo, grazie al successo ai punti, ma con verdetto controverso, ottenuto ai punti in 12 rounds, a spese del russo Dimitry Kirilov (27 anni, 28 vittorie e 3 sconfitte). Nella stessa serata, l’americano Josè Antonio “El Pollo” Rivera, ex campione del mondo dei welters, ha conquistato il titolo dei superweletrs della WBA, battendo nettamente ai punti in 12 rounds il messicano Alejandro “Terra” Garcia (26 anni, 215 vittorie e 2 sconfitte). Fin dal 1° round, i due pugili, ambedue dotati di rilevante potenza, hanno confermato questa qualità. Nel 1° round è Rivera che costringe Garcia a piegare il ginocchio sotto un jab destro. Rialzatosi, quasi sul finire del round, ancora una volta viene messo giù da Rivera. Consapevole di poter vincere il confronto e preoccupato della potenza di Garcia, Rivera, non insiste nella sua azione d’attacco per non esporsi troppo. Garcia a conferma delle preoccupazioni di Rivera, lo “pizzica” con un potente destro che, per la prima volta in 43 matches, lo mette al tappeto! Rivera si rialza e continua a tenere a distanza Garcia, ma è il suo destro l’arma vincente che nel 9° e 12° rounds spedisce di nuovo a terra il rivale (in realtà c’è stato anche un atterramento nel 10° round, ma in quell’occasione si è trattato di un sinistro…). Garcia che aveva difeso il titolo recentemente contro il bergamasco Luca Messi, sul finire del match, viene anche redarguito dall’arbitro per dei colpi bassi dovuti più che altro alla sua frustrazione. Alla riunione hanno assistito circa 5000 spettatori. In un altro match, l’ex campione mondiale dei pesi mosca IBF Victor “El Acorazado” Burgos (39 vittorie,14 sconfitte e 3 pari), ha battuto Luis doria ai punti in 10 rounds. Nei pesi massimi, prima sconfitta per l’imbattuto pougile di Chicago, Mike Mollo (15 vittorie ed una sconfitta), messo ko in 4 rounds da Davaryll Williamson (23 vittorie e 4 sconfitte), al rientro dopo la sconfitta mondiale con Chris Byrd. Dopo un avvio molto aggressivo di Mollo, Williamson ha atteso con calma il momento opportuno per piazzare le sua “botta” preferita, il diretto destro, con il quale ha “paralizzato” sulle corde Mollo, investito da una serie di colpi di Williamson superflui perché il match era già “chiuso”. Nei supermedi, Randy “The Gentleman” Griffin (23 vittorie, una sconfitta e 2 pari), ha chiuso la partita con annibal Acevedo, mettendolo al tappeto per ben due volte, con “velenosi” colpi al corpo nel 6° round. Nei pesi piuma, Elio Rojas (16 vittorie), non ha avuto molti problemi, nel mettere ko Frank Martinez in due soli rounds.
A Duesseldorf in Germania, l’imbattuto ungherese Zsolt Erdei (31 anni, 24 vittorie, alto 1.78), ha difeso vittoriosamente il titolo WBO dei mediomassimi, battendo l’australiano Paul Murdoch (32 anni, 25 vittorie e 7 sconfitte). Match dominato da Erdei che nell’8° round ha anche messo al tappeto il rivale, prima che l’arbitro interrompesse il match nel 10°. Nella stessa serata, il peso welter tedesco Michael Trabant (27 anni, 43 vittorie, e due sconfitte), ha difeso vittoriosamente il titolo europeo battendo per kot all’8° round il connazionale Marco Cattikas (28 anni, 11 vittorie ed una sconfitta). Ha combattuto anche la tedesca Regina Halmich (50 viottorie, una sconfitta ed un pari), che ha difeso il suo titolo WIBF dei pesi mosca, battendo ai punti con decisione unanime l’ungherese Viktoria Milo (15 vittorie e 6 sconfitte). Da segnalare anche la vittoria del peso supermedio ungherese Karoly Balzsay che ha messo ko in un sol round Maneno Oswald e l’esordio nei pesi medi del campione kazako Gennady Golovkin ,ex stella dei dilettanti, che ha fatto il suo esordio per la UNIVERSUM; mettendo ko al 1° round il modesto collaudatore Gabor Balogh.
Il tailandese residente in Giappone Eagle Kyowa (vero nome Den Junlaphan , 27 anni, 16 vittorie ed una sconfitta), ha conservato il titolo dei pesi paglia della WBC, battendo ai punti in 12 rounds il filippino Rodell Mayol (24 anni, 22 vittorie ed una sconfitta). Kyowa risiede in Giappone dal 2001 ed ha conquistato il titolo nel 2005 a Tpkyo, contro il giapponese Katsunari Takayama. Mano pesante della commissione del Nevada con la famiglia Judah, per i fatti accaduti durante il mondiale disputato con Floyd Mayweather. A Zab Judah ed al padre-allenatore Yoel, licenza revocata in Nevada (potranno presentare appello ma fino ad allora non possono “lavorare” in Nevada). A Zab, per la sua “parte attiva” nella rissa, multa di 250.000 dollari (la più alta affibbiata dalla commissione dopo il “morso” di Tysonad Evander Holyfield). A Yoel, 100.000 dollari di multa. Altri 50.000 dollari e 4 mesi di sospensione, sono stati sanzionati a Leonerd ellere del clan Mayweather. “Non ci sono soldi nei massimi leggeri!”, con queste parole ha lasciato la boxe il britannico Carl Thompson. “Sono contento per la decisione presa e lo è anche la mia “compagna” Kate!”, ha continuato il deluso Thompson (42 anni, 34 vittorie e 6 sconfitte), che è stato campione del mondo per la WBO e campione europeo (battè Massimiliano Duran in Italia e lo difese con Akim Tafer in francia..). Birmingham. Il campione del mondo di karate Paul Newby (3 vittorie), si è dato alla boxe e da peso leggero, ha ottenuto il 3° successo da professionista, battendo nettamente ai punti in 4 rounds l’esperto Steve Gethin. “Dall’angolo mi dicevano di azionare maggiormente il jab, ma nel karate è il destro l’arma più utilizzata. D’altronde non ho alcuna esperienza come dilettante e quello che imparo, me lo insegnano gli sparring e gli avversari”, così ha dichiarato Newby dopo il match. L’incontro è stato inserito in una serata che vedeva anche 12 matches di arti marziali varie.
Gli scozzesi sono da anni alla ricerca di un successore di Paul Weir (campione del mondo dei minimosca della WBO), che riempia il “Magnum” di Irvine come sapeva fare solo il “piccoletto”:quindi seguono con curiosità ed interesse le “imprese” del peso superleggero locale Ryan Brawley (5 vittorie). Stavolta si è scomodato anche il grande Dick Mc Taggart per vederlo e Ryan non ha tradito le attese, battendo il coriaceo ed esperto polacco Dariusz Snarsky ai punti in 6 rounds, non concedendo all’avversario praticamente nulla. La risposta inglese a Don King si chiama Ken Purchase, un promoter, che ha una “pettinatura” molto vicino a quella del tipo “ho messo il dito in una presa elettrica” dell’organizzatore americano. Purchase ha organizzato recentemente a Birmingham, una riunione nella quale Wayne Elcock ha battuto per kot al 5° round Lawrence Murphy per un incontro valevole come eliminatoria al titolo britannico dei pesi medi. Nel 2003, Murphy causò uno choc, mettendo ko Elcock al 1° round, stavolta è terminato diverse volte al tappeto, prima che l’arbitro decidesse d’interrompere l’impari lotta.”Ormai la ia resistenza ai colpi è andata…”, ha detto uno sconfortato Murphy che ha anche deciso di chiudere con la boxe. C’è stata anche la vittoria ai punti in 6 rounds di Jane Couch, superleggeri,che approfittando della sua maggior altezza e del suo maggior allungo, non ha concesso spazi all’ukraina Viktoria Oleynic, apparsa non troppo convinta del verdetto.
Continua a cogliere successi il peso massimo argentino Gonzalo Omar Basile (21 vittorie ed una sconfitta)che nel Club Deportivo Moron, ha battuto ai punti in 8 rounds, l’ex stella dei dilettanti Sebastiano Ceballos (4 vittorie, 3 sconfitte ed un pari). Vittoria netta ed all’unanimità per Basile che ha richiamato intorno al ring solo 400 spettatori. In un altro match, il superleggero Rodolfo Ezequiel Martinez (16 vittorie, una sconfitta ed un pari), ha battuto con verdetto contrastato Julio Gonzalez ai punti in 8 rounds. Nella bella città di Junin, il supergallo Sergio Manuel Rocky Medina (25 vittorie di cui 15 prima del limite), ha battuto ai punti in 10 rounds Pablo David “L’anguilla” Sepulveda. E’ stato un errore accettare un avversario con quel nomignolo e Madina l’ha scoperto sul ring, con Sepulveda che le ha tentate tutte per imbrigliare l’attacco incessante di Medina. Gran lavoro per l’arbitro, tra clinch e testate di tutti i tipi, e ridimensionamento “mondiale” per Medina. Nei pesi supermedi, Francisco Antonio “El chino” Mora (51 vittorie e 10 sconfitte), ha dimostrato ancora una volta di avere un pugno ragguardevole, mettendo ko al 1° round il colombiano Manuel Alvarez. Nei pesi welters, ancora un successo per Hector David Saldivia ( 18 vittorie di cui 14 prima del limite), che ha messo ko in 7 rounds il colombiano Dionisio Miranda. Anche il fratello del “Terribile2 non scherza in quanto a potenza, parliamo del peso superleggero Lucas Martin Matthysse (13 vittorie di cui 12 prima del limite), che ha distrutto in un sol round, Abraham “Chino” Valenzuela. Nei pesi leggeri, Matias Daniel Ferreyra (13 vittorie), ha battuto ai punti in 4 rounds Hugo Orlando “El Negrito” Fernandez. Per finire, vittoria per il peso leggero Julio Cesar Ruiz (5 vittorie), che ha battuto ai punti in 4 rounds Alejandro Burella Ciacia. Al Palacio Penarol di Montevideo , il picchiatore uruguayano peso gallo Caril Emir “El Gallito del Cerro” Herrera (16 vittorie di cui 11 prima del limite), ha battuto con verdetto unanime ai punti in 8 rounds, per decisione tecnica, Ricardo Ariel Toledo. La tattica aggressiva di Herrera e le guardie contrapposte,hanno portato i due a “cozzare” molte volte con la testa, finche uno spacco profondo non ha costretto Toledo ad arrendersi. In quel momento Herrera era in netto vantaggio ai punti su tutti e tre i cartellini. Nei pesi gallo, Diego Oscar Silva (12 vittorie e 14 pareggi!), ha battuto ai punti in 8 rounds Carlos Gustavo Palacios. Infine il superleggero uruguayano Marner Romel Herrera (6 vittorie), ha battuto con verdetto unanime ai punti in 4 rounds Carlos Alfredo Osorio.
Come al solito ancune notizie veloci veloci ... al massimo tre righe.
Il peso medio californiano Sergio Mora (25 anni e 18 vittorie),vincitore del reality “The contender” , detto “Serpente Latino”, ha battuto per kot al 7° round, l’armeno-brasiliano Archak TerMeliksetian (27 anni, 15 vittorie e 4 sconfitte). Mora ha dovuto subire un atterramento nel corso del 2° round su un gancio sinistro dell’armeno, ma già dal round successivo ha preso saldamente in mano le redini del match. Nel 7° round, dopo aver stretto l’avversario alle corde, l’ha tempestato con serie a due mani, costringendo l’arbitro ad intervenire ed a interrompere il match. Molti del pubblico però hanno dissentito, giudicando troppo frettolosa la decisione.In un match “terrificante” tra superwelters, un altro protagonista del “Contender” Alfonso Gomez (14 vittorie , 3 sconfitte e due pari) e la “macchina da pugni” Jesse Feliciano (14 vittorie, 5 sconfitte e 3 pari), si sono incontrati per la terza volta e sebbene si “conoscessero”, hanno dato vita ad un match straordinario. Ci sono state fasi alterne, con i due pugili che si sono scambiati colpi su colpi incessantemente e tra l’entusiasmo del pubblico presente. Al termine delle 6 riprese, un giusto verdetto di parità ha sanzionato il match, perché ad un maggior numero di colpi portati da Gomez ha fatto eco la maggior consistenza di quelli di Feliciano. Sempre nei superwelters, vittoria sempre di uno dei protagonisti del “Contender”, con Johnatan Reid (34 vittorie e 3 sconfitte), che batte facilmente ai punti in 6 rounds, Ryan Davis, un pugile non certamente al suo livello.
Per l’ennesimo rientro, Giovanni Parisi (39 anni, 41 vittorie, 4 sconfitte ed un pari), ha scelto Praga, forse pensando di esibirsi davanti ad un pubblico scarso. Invece il nostro campione, si è trovato di fronte ad una platea di 10.000 spettatori, che hanno apprezzato la sua esibizione contro il coriaceo Lubomir Wejs; liquidato al 6° round. Prova con luci ed ombre per Giovanni , che in questi ultimi 6 anni ha combattuto poco. Qualche colpo di troppo preso e qualche riflesso poco brillante, ma la classe di “Flash”,come il sapore del vino buono…non mente. Il clou della manifestazione ha visto Ladislav Kutil (30 anni e 15 vittorie), battere ai punti in 12 rounds per un titolo internazionale IBF, l’ungherese Istvan Varga. In un altro match, il massimo leggero Rudolf Kraj (28 anni e 7 vittorie), ha battuto nettamente il connazionale Jindrich Velecky ai punti in 10 rounds. Il “povero” Kraj più che da Velecky, è stato preso di mira dai commenti di Stefania Bianchini che, da campionessa mondiale della WBC (che non è la GBU… ), suggeriva al ceko (ma probabilmente anche “sordo”…perché non li seguiva) i “movimenti sul tronco”. Siamo però sicuri che lo “sprovveduto” Kraj ( argento olimpico e bronzo mondiale) se solo avesse potuto, avrebbe dato sicuramente ascolto ai consigli dell’ “esperta” campionessa. La serata praghese si divideva in due parti e nella seconda parte, il clou, era tenuto dal superwelter Lukas Konecny (31 vittorie e 2 sconfitte) , che per la corona internazionale IBF, ha sconfitto, in un match molto equilibrato, l’imbattuto Ante Bilic (15 vittorie ed una sconfitta), ai punti in 12 rounds. In un altro match tra supermedi, Dimitri Sartison (16 vittorie) , russo-tedesco, ha battuto per getto della spugna al 7° round Michel Bilak (13 vittorie e 2 sconfitte), dopo averlo messo al tappeto nel 6° round ed averlo anche atterrato nel 7°. Sempre nei pesi superwelters, Norman Schuster (9 vittorie ed una sconfitta), proprio non riesce a rinverdire il prestigioso passato dilettantistico; infatti ha conseguito solo una vittoria ai punti in 6 rounds, contro il modestissimo slovacco Vladimir Fecko, che su 19 matches ne ha persi ben 17 ( per fortuna ha anche una vittoria ed un pari). Campionato italiano ad Aprilia tra Cristian De Martinis (30 anni e 16 vittorie) e Salvatore Battaglia (32 anni , 23 vittorie e 5 sconfitte). Match a tratti caotico, con “sbracciate” di entrambi i pugili, ma con De Martinis più preciso e soprattutto più potente. Verdetto giusto e meritato. Piccola polemica di Oliva sulla posizione in classifica europea di Battaglia e di De Martinis : parzialmente giustificata, a nostro giudizio e prima di questo risultato, dalla bella prova di Battaglia contro Urkal e dai troppi “rumeni” nel record di De Martinis. Tanto per rimanere in tema, nei massimi leggeri, Giacomo Caggegi batte per kot al 3° round il rumeno Florin Costandanche Ilie. Mentre nei supermedi Alex Celotto (27 anni, 6 vittorie e 2 sconfitte), batte il rumeno Bogdan Stratila ai punti in 6 rounds. Solita riunione fiume a Scandicci con tanti “ungheresi” e “rumeni” protagonisti negativi per la “qualità” (passateci il termine…) delle loro prestazioni. Se non ci pensa il CEP a dare una “controllatine” ai loro records , speriamo che intervenga almeno la …Questura a verificare i “permessi di soggiorno”. Nei supermedi, Peter Zsilak, dura due riprese con Francesco Versaci (20 anni e 3 vittorie). Nei superleggeri, ancora meno, la “resistenza” di Jozsef Gabris con Giovanni Niro (ko al 1° round!). Per il rientrante Mustapha Ilir (34 anni, 21 vittorie, 7 sconfitte e 2 pari), kosovaro-toscano, peso supermedio, ingaggiato il “terribile” Mihaly Kratki, che si arrende dopo un round. Passiamo ai “tosti” ! Andras Toth subisce stoicamente il “sinistro” di Luca Tassi (26 anni e 7 vittorie) per 6 rounds. Marek Szabo, riesce a fare altrettanto nei confronti di Alberto Servidei (30 anni , 22 vittorie ed un pari) sempre ai punti in 6 rounds. Questo match doveva servire a Servidei per “avvicinarsi” all’europeo con Cyril Thomas , ma Servidei, nei giorni successivi, si è infortunato in allenamento ed ha dovuto dare forfait. Nei supermosca al femminile, la 36enne Rosa Tabbuso (10 vittorie, 2 sconfitte e due pari), ha battuto la bulgara Slava Scepkova ai punti in 6 rounds. Arriviamo al clou della serata, con l’attesa e polemica rivincita per il titolo italiano dei mediomassimi, tra Leonardo Turchi (33 anni, 17 vittorie, 3 sconfitte e due pari) e Remo Tatangelo (30 anni, 9 vittorie, 2 sconfitte e due pari). Prima dell’incontro, solita coreografia che accompagna i matches di Turchi , giocatore di “calcio fiorentino”, che viene preceduto da squilli di tromba e dai compagni vestiti in costumi d’epoca. Sul ring però lo “spettacolo” dura poco, perché i due si lasciano vincere dalla tensione e rotolano entrambi al tappeto per la foga. Nel secondo round in un'altra fase concitata, una ferita, per una testata giudicata involontaria, pone fine all’incontro. Pari tecnico e come diceva il grande Gino Bartali : “je tutto da rifare!”. Grossa sorpresa in Polonia a Krosno, con il mediomassimo francese Rachid Kanfouah (33 anni, 23 vittorie e 5 sconfitte), che dopo essere andato al tappeto nel corso del 2° round, nei confronti dell’imbattuto gitano polacco Dawid Kostecki ((21 vittorie), lo ha a sua volta messo al tappeto nel 7° round e poi l’ha buttato giù definitivamente nel corso del 9° round! Nei pesi medi, rientro del keniano 36enne Ewans Aspira (25 vittorie e 2 sconfitte), che ha battuto senza entusiasmare , il bielorusso Sasha Shnip ai punti in 6 rounds. Nei massimi leggeri, il 21enne polacco Pawel Kolodziej (13 vittorie, alto 1.96), ha battuto ai punti in6 rounds il russo Alex Subin. In Belgio, continua l’opera di “rivalutazione” del supermedio Michel Henrotin (22anni, 13 vittorie ed una sconfitta), che ad Adrimont, ha battuto il “collaudatore” slovacco Patrick Hruska, ai punti in 8 rounds. Nella stessa serata, ancora una vittoria per il peso massimo 26enne Geoffrey Batello (5 vittorie), che ha battuto per kot al 2° round Marek Oravsky e per il superpiuma di origine italiana Hervè De Luca ((4 vittorie), che ha m,esso ko in due rounds il modesto rumeno Marian Stoica.
A Glen Burnie, il peso welter californiano Arturo Morales (16 vittorie ed un pari), inattivo da un anno per un infortunio al ginocchio, ha mostrato perché, nel battere ai punti in 8 rounds Martinus Clay, è considerato uno dei più promettenti elementi della categoria. Impegnato in un duro confronto, nel quale non si è certo tirato indietro, Morales, che era in vantaggio ai punti, è stato messo in difficoltà nell’ultimo round da una serie di colpi del rivale, che l’hanno fatto sbandare. Ha saputo comunque “reagire” con cuor di leone, ribaltando la situazione. L’Indonesia è ai piedi di Muhammad Rachman, detentore della corona IBF dei pesi paglia, che nello stadio indoor del tennis di Jakarta ha difeso vittoriosamente la sua corona, dall’assalto del messicano Omar Soto, mettendolo ko al 6° round. Poco pubblicizzato , perfino nella sua terra, per la non più verde età pugilistica (33 anni) e per l’abitudine di preparare i suoi matches nel garage di casa sua nel villaggio di Blitar. Rachman, ha cambiato manager, un mese prima del match con Soto! Dopo un inizio favorevole a Soto, che sperava in un rapido ko , per risolvere i problemi di “verdetto” , Rachman, che ha studiato lo stile del rivale con pazienza, già dal 2° round, è passato all’attacco, ma il messicano gli ha tolto l’iniziativa e con colpi di pregevole fattura si è aggiudicato ben 3 rounds (3°, 4° e 5°!). Nel 6° round, il messicano riprende la sua tattica del colpisci e fuggi, ma Rachman gli ha preso le misure e dopo averlo chiuso all’angolo, lo colpisce duro con un sinistro, seguito da due ganci destri alla mascella di Soto che finisce ai “piedi” del campione e viene contato out dall’arbitro! Grandi feste con lacrime e preghiere sul ring, per Rachman da parte di tifosi e parenti, con 20.000 dollari di borsa guadagnati (anziché i 26.000 stabiliti dall’IBF, per la decurtazione subita dalla borsa, a causa dei vari rinvii subiti dal match). Rachman difenderà il titolo prossimamente con uno dei primi 10 della classifica IBF, poi penserà alla riunificazione del titolo, che potrà avvenire solo per la WBO (in possesso del portoricano Ivan Calderon), perché in Giappone (con Yutaka Nijda campione per la WBA e Eagle Kyowa campione per la WBC), non riconoscono l’IBF. A Concho in Oklahoma, lo sfidante al titolo mondiale dei pesi mosca il filippino residente negli USA Glenn Donaire (15 vittorie, 2 sconfitte ed un pari), ha battuto ai punti in 12 rounds, Cesar “Il Galletto” Lopez (18 vittorie e 2 sconfitte). Donnaire, fin dall’inizio ha messo sotto pressione l’avversario, facendogli sentire la pesantezza dei suoi colpi.In un match tra superwelters, Juan Manuel Bendia (13 vittorie ), ha buttato giù il picchiatore Alexis Division (16 vittorie di cui 13 prima del limite e 3 sconfitte),al 4° round, con un possente lavoro al corpo. L’imbattuto peso mosca Giovanni Segura (14 vittorie ed un pari), ha battuto a Maywood in California, il duro e resistente mestierante Valentin Leon, con un largo e pesante destro scagliato dopo 40” del 3° round. I due pugili erano finiti entrambi al tappeto nel corso del 2° round, ma dopo che Segura si è rialzato, per Leon si è fatta notte! Nella stessa riunione, continua il cammino vittorioso dell’olimpico USA Brandon Rios (20 anni ed 11 vittorie), che ha “stoppato” Juan Alphonso Figueroa, con un massiccio lavoro al corpo nel 6° round. In precedenza però Rios, aveva assaggiato la potenza di Figueroa nel 2° round quando era stato colpito duro. Ripresosi, ha cominciato a portare una serie di uno-due culminati con l’atterramento inflitto a Figuro che ha cercato di rimettersi in piedi, ma è crollato al tappeto a faccia in giù! Il promettente peso mosca giapponese Koki Kameda (19 anni e 11 vittorie), ha veramente impressionato, nel battere per kot al 2° round il nicaraguense Carlos Fajardo. Nel 1° round Kameda aveva già atterrato il rivale con un sinistro di rimessa. Ben 10.000 spettatori hanno assistito al match, che si è svolto all’Ariake Coliseum di Tokyo. Nella stessa serata il fratello di Koki, il 17enne Daki (3 vittorie), ha messo ko in un sol round il tailandese Kittipop Saengdee-gym atterrandolo per ben due volte prima del colpo fatale! Si è conclusa a Cuba , l’Olimpiade “ cubana ” , alla quale hanno partecipato molti qualificati atleti e molte nazioni . E’ probabilmente il miglior torneo del mondo , per qualità tecniche e partecipazione . Neanche alle Olimpiadi “ vere ” ci sono 4 o 5 squadre… cubane ! Nei minimosca , ha vinto Yan Bartelemi , che in finale ha superato il connazionale Yamplier Hernandez per un solo colpo di differenza ( 11 a 10 ) ! In questa categoria i cubani possono vantare tra gli sconfitti , atleti come Daniel Matellon , Yorman Rodriguez , Luis Salazar . L’unico straniero che ha potuto farsi notare è stato il cinese Gao Liang , approdato fino alle semifinali ( battuto da Bartelemi ) . Nei pesi mosca , il cinese Zou Shiming ( che ha battuto i cubani Yosveli Vargas e Fabregas , il dominicano Payano a sua volta vincitore del cubano Laffita ) , stava legittimando il suo titolo mondiale , ma in finale ha incontrato il cubano Yoandri Salinas ( vincitore del connazionale Kadel Luis e del brasiliano Helder Oliveira ) , ed ha capito chi è “ veramente” in cima al mondo ! Nei pesi gallo , ha vinto l’intramontabile Guillermo Rigondeaux ( vincitore del cinese Jun Tan , del connazionale Ariel Maturel , del cinese Gu Yu ) che in finale ha battuto il venezuelano Hector Manzanilla , elemento molto interessante che ha battuto tra l’altro il cubano Oxiery Hernandez ed in semifinale il brasiliano James Dean Pereira ( buon vincitore , a sua volta del cubano Yumaiki Aguilar ) Nei pesi piuma , vince Yuriolkis Gamboa , che mette in fila il venezuelano Bolivar , il brasiliano Alex Oliveira ( RSCO 2 ) , il forte cinese Li Yang ( vincitore dei cubani Diaz e Rosniel Iglesias ) ed in finale il connazionale Luis Franco con un netto 22 a 14 . In questa categoria da segnalare la prova del kazako Saidalin Yeldos , battuto per ferita al 1° round da Franco , ma vincitore del dominicano Argenis Mendez e del salvadoregno Martinez . Nei pesi leggeri vince Yordenis Ugas , che batte nell’ordine il brasiliano Eberto Lopez ed i connazionali Argelio Hernandez e Raudel Sanchez ( in finale ) ed il dominicano Oscar Diaz ( vincitore del cubano Fonseca ) . Nei superleggeri vince Yudel Johnson , che batte i connazionali Arisnoide Despaigne ( da non confondere con il fratello Yordenis ) e Raidel Hernandez , il cinese Hu Kim ( vincitore del kazako Orakbayeb Kanat e del salvadoregno Torres ) ed in finale un altro fortissimo connazionale Carlos Banteur ( vincitore del venezuelano Moreno , del brasiliano Mike Carvalho e del venezuelano Yoni Sanchez ) . Tanto per darvi un idea dell’incredibile livello tecnico di questa categoria , vi diciamo che il forte Innocente Fiss , è stato battuto nei “ quarti ” dal venezuelano Yoni Sanchez per 17 a 14 ! Altra categoria di ferro quella dei welters. Vince il cubano Erislandi Lara , che batte in finale il forte brasiliano Pedro Lima . Negli altri matches , Lara aveva superato il dominicano Melvin Lorenzo , il connazionale Yoenis Aviles e l’ottimo cinese Hanati Silamu ( che per la disperazione dei tifosi della Roma ha battuto il brasiliano Falcao … Yamauchi ed il venezuelano Jorge Herrera ) . L’altro finalista dei welters , il brasiliano Lima ( che se avessi i soldi… farei venire in Italia ) , ha battuto i cubani Noelvis Veitia e Wilson Calvo ( vincitore di Yusiel Napoles…da non confondere con il mediomassimo suo omonimo ! ) . Nei pesi medi ha vinto Emilio Correa , che ha battuto il venezuelano Ari Cordova ed i connazionali Alfredo Moya e William Ordaz. Saltato lo scontro con Yordanis Despaigne , per infortunio di questi e conseguente walk over nel match con Ordaz . Nei mediomassimi , vince il Napoles “ vero ” che si chiama anche lui Yusiel! Napoles ha battuto i connazionali Barrientos e Macea , ha approfittato del forfait del brasiliano Washington Silva ed in finale ha dominato Yunier Dorticos . Nei pesi massimi , ha vinto un nome nuovo , naturalmente è cubano e si chiama Osmay Acosta . Ha battuto per outscore al 1° round il dominicano Juanerge Castello , ed i connazionali Israel Alvarez ( 22 a7 ) e Glendys Hernandez ( RSCH ) . Elemento molto forte e dal pugno letale questo Acosta. Glendys Hernandez ( vincitore del brasiliano Rafael Lima e del connazionale Josè Lopez ) aveva causato una grossa sorpresa , quando aveva battuto il più quotato Luis Ortiz in un match molto combattuto ( 47 a 42 ) . Tra gli altri risultati , la vittoria di Israel Alvarez che aveva eliminato il cinese Yao Wei per 13 a1 . Supermassimi vinti da Odlanier Solis , che batte in finale il connazionale e rivale Michael Lopez ( 10 a 3 ) . Solis ha anche battuto prima del limite il cinese Li Bin ( RSC2 ) ed il connazionale Leonard Enrich ai punti ( 10 a 1 ) . Tra gli altri risultati la vittoria di Michael Lopez sul cinese Zahng Zhilei ( RSC2 ) che ha così “ vendicato ” la sconfitta subita dal connazionale Yurinieki Chivas ( RSCH1 ) e la vittoria di Leonard Enrich sul connazionale Leosvan Hernandez ( RSCH2 ) . Alcuni dati impressionanti . Cuba ha vinto e convinto in tutte le categorie . Solo 3 atleti non cubani sono riusciti ad entrare in finale . I cinesi stanno facendo enormi progressi ed a casa loro nel 2008 saranno pressoché imbattibili . Zou Shiming ( 51kg ) , Gao Liang ( 48kg ) , Li Yang ( 57kg ) li vediamo già su un podio olimpico… e ci stiamo contenendo !
Continua la tournè dell’equipe cubana in Francia. Nuovo match e nuove esperienze. Non sono mancate le sorprese, sempre all’ordine del giorno quando si parla di cubani, anche se giovanissimi. Nei minimosca, il rientrante il francese Radohuane Asloum,assente per un lungo infortunio alla spalla,non delude i suoi concittadini, che avevano tappezzato la città con le sue foto, battendo bene il cubano Collado Agosta. Nei pesi mosca Jerome Thomas ha battuto Toledo Lopez, che però gli è finito molto vicino. Thomas ha fornito una prestazione convincente, riscuotendo l’apprezzamento dell’allenatore francese Kevin Rabaud, per la serietà con cui affrointa anche questi impegni “secondari”. Nei pesi gallo ha vinto il cubano Torriente Leal che ha battuto netto il deludente francese Sellami. Ancora un cubano nei pesi leggeri, Castellanos Aleye, che batte Abadila Hallab (da non confondere con Alì…) per 35 a 21. Anche in questo caso il pugile francese non ha molto convinto. Nei superleggeri Adriani Vastine batte il cubano Gonzales Gonzalez per 32 a 23. Nei pesi welters, continua la “crisi” di Xavier Noel, battuto dal campione mondiale cadetti Iglesias Junque per 18 a 13. Nei pesi medi Garcia Campoalegre ha battuto Mamadhou Diambang con un perentorio 30 a 12. Nelle categorie più pesanti, vincono i francesei M’Bumba e Rousset, che battono rispettivamente Munoz e Pons Vaillant. Particolarmente interessante la prova di M’Bumba, un elemento in continua crescita.
Ci ha lasciati Floyd Patterson . Aveva 71 anni. Soffriva di Alzheimer ed aveva un cancro alla prostata. Era stato campione olimpico (1952 ad Helsinky) nei pesi medi e campione del mondo dei massimi (30 novembre 1956 ko al 5° round su Archie Moore) da professionista. Fu per molto tempo, il primo campione del mondo a perdere il titolo (nel 1959 a New York con Ingemar Johansson) e riconquistarlo (nel 1960: ko al 5° round con Ingemar Johansson). Lo perse definitivamente con Sonny Liston nel 1962 a Chicago. Chiuse la “carriera” ed appese i guantoni, nel 1972, dopo la sconfitta per ko al 7° round contro Marcello Cassius Clay poi diventato Mohammed Alì.Persona equilibrata e seria, era diventato anche per due volte, capo della commissione atletica di New York. Aveva adottato un ragazzo che, da grande, diventò campione del mondo dei supergallo per la WBC (1992) : Tracy Patterson. Ha detto Ben Goodman (capo della Don King Production , ex manager ed ex promoter): “Era una persona meravigliosa. La boxe ha perso un gigante!”. Il “principe” Naseem Hamed, 32 anni, ex campione del mondo dei pesi piuma della WBO dal 1995 al 2000, inattivo dal 2002, con un record di 36 vittorie ed una sconfitta, dovrà scontare 15 mesi di prigione, per aver provocato un terribile incidente a maggio del 2005 , mentre stava effettuando un sorpasso azzardato e che portò la sua Mc Laren- Mercedes da 5 milioni di euro, a scontrarsi frontalmente con una Golf guidata da tale Anthony Burgin: che nell’incidente riportò gravissime ferite in tutto il corpo! Scontata la pena, Hamed come ulteriore provvedimento restrittivo, non potrà guidare per 4 anni. Come potete constatare, in Inghilterra, non solo la legge è uguale per tutti, ma lo sono anche…le sentenze! A Cavallino, vicino Lecce, la direttrice di una scuola elementare ha fatto insegnare ai bambini della sua scuola, gli inni dedicati alla Madonna da cantare durante la processione. Apriti cielo! E’ intervenuta la “UAAR”, che non è un grido di soddisfazione, ma la sigla dell’ “Unione atei agnostici razionalisti”. Il “responsabile” di detta associazione ha denunciato la direttrice per interruzione di pubblico servizio. Gli atei ci hanno sempre incuriosito, perché pur negando l’esistenza di Nostro Signore … parlano sempre di Lui! Invece gli agnostici , che non “credono a nulla”, vorrebbero a loro volta farci “credere” che …hanno ragione. Che contraddizioni! Poi una domandina l’avremmo sempre voluta fare ad un ateo… : “ Ma quando raggiungi l’orgasmo, che dici ? Ooooh… quella cosa a cui non credo… che bello!”. Scherzi a parte, stiamo veramente superando ogni limite. Adesso ci disturbano gli inni alla Madonna ed invece, non solo non infastidiscono; ma fanno pure “audience” le “flatulenze” notturne di Califano a “Music Farm”. Ragazzi, che tempi! Arriva invece dalla Bolivia un bel esempio che difficilmente verrà seguito dalle nostre parti. Evo Morales, primo presidente “indio” della storia della Bolivia, dopo aver nazionalizzato il gas, ha preso un altro bel provvedimento! Morales, si è dimezzato lo stipendio e d’ora in poi percepirà solo …1500 euro al mese. La sua decisione avrà ripercussione su tutti i membri dell’amministrazione pubblica, perché per legge, in Bolivia, nessun funzionario può guadagnare più del Presidente. Nel nostro Paese, manteniamo 150.000 eletti e più di 300.000 portaborse, per una spesa stimata intorno al… miliardo di euro. Quanto mi piacerebbe che qualcuno delle “nostre parti”, magari uno di quelli che si diverte a definire Roma… “ladrona” e che poi non dimentica di passare regolarmente alla “cassa”, ne seguisse l’esempio! Ma come ripeteva Vasco Rossi in una sua bella canzone : “Io non ci credo!”. Chiudiamo con il calcio. Ma non vi preoccupate , è solo un modo di dire. Che terremoto! Biscardi però è proprio un …“mito”. “ L’orologio non valeva 40 milioni e Baldas non era il nostro moviolista”, ha dichiarato cercando di discolparsi. Non lo abbiamo mai considerato un “vero” giornalista e dopo queste dichiarazioni c’è solo da prendere atto che forse il cinema italiano ha perso un gran… “comico”. Come diceva Totò :” ed io pago…pago…pago!”. E’ la fine di un sogno. Pensavamo che almeno a pallone, vincessero quelli bravi… ma poteva essere così nel “paese dei furbi”? Adesso tutti parlano di morale e di moralità, quella cosa alla quale tutti si appellano nei momenti “critici” è purtroppo quella cosa che è sempre meglio fare agli… “altri”. Invece per “predicarla” bisognerebbe innanzi tutto … “testimoniarla”! Carraro, “manager italiano”, si è difeso dicendo che da tutti i processi che ha subito, è sempre uscito vincitore (…ma questa sarebbe una garanzia?). Abbiamo anche appreso che il dott. Petrucci “crede” nella giustizia sportiva! Cioè crede che quando è necessario i procuratori federali siano “capaci” di mettersi contro i loro “datori di lavoro”…cioè i presidenti di federazione! Se ci crede lui…allora possiamo stare tranquilli. Non pretendiamo molto dai dirigenti, ci attendiamo solo che facciano rispettare le regole, senza scendere a compromessi di alcun genere. Diceva mio nonno che la vera vigliaccheria è quella “di sapere qual è la cosa giusta da fare e di non …farla”! Se vogliamo ritenerci veramente uomini e degni di tal nome, mettiamoci alla prova ogni tanto, altrimenti saremo solo dei …”quaquaracqua” ! Ricordiamo in ogni momento che le “cariche” passano, ma la dignità… resta.
VOI DIRETE MA CHE CENTRA TITTO QUESTO CON IL PUGILATO?! ASSOLUTAMENTE NIENTE RISPONDIAMO NOI… MA NEMMENO IL $ RAGIONIERE CHE NON E’ DOTTORE $ CENTRA… CON IL PUGILATO .
CIAO A TUTTI ALLA PROSSIMA
Terminiamo con un curiso episodio svoltosi a Napoli e che ha visto per protagonista l’anziana zia di Gennarino . Mentre si trovava su un autobus pubblico , un rapinatore ha impugnato una pistola ed ha gridato ai presenti : ” Fermi tutti e’ una rapina ” ! La simpatica vegliarda , riprendendosi dallo spavento ha esclamato : ” Te pozzano accirere me credevo che eri o’ cuntrullore ! ” .
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