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Fefe’ & Coco’

Boxemaccheroni

 

Il mutico Gennarino

 

Hanno un modo sarcastico e sprezzante gli inglesi, per definire un verdetto “casalingo”. Non è molto “lusinghiero” per noi italiani, lo chiamano :  Italian job (lavoro italiano). Questo perché attribuiscono particolarmente agli “italiani”,  la  predisposizione al non voler scindere Simone Maludrottu l’interesse superiore dello sport da quello di parte. Questa volta però, siamo proprio curiosi di sapere come definiranno quel verdetto che, pur favorendo  un italiano,  è stato confezionato da giudici “stranieri”  in “casa” britannica. Ci riferiamo al  verdetto che ha visto (?) Simone Maludrottu, conservare la corona europea a Belfast, contro il britannico Damaen Kelly. Quando il match è finito,solo tre persone hanno ritenuto  che  Maludrottu avesse vinto e purtroppo erano … quelli che decidono! Diciamo purtroppo, non per Maludrottu di cui abbiamo grande stima e che consideriamo attualmente , per serietà ed impegno, uno dei migliori pugili italiani in circolazione. Diciamo “purtroppo” per la boxe, che  per colpa di tre individui ( selezionati con criteri sempre molto discutibili…),  ancora una volta, ha visto “rovinata” la propria  immagine. Solo chi non  ama questo sport, può emettere un verdetto del genere;  “ridicolo” perfino nel punteggio. Figuratevi che uno di questi “signori” aveva addirittura 6 punti per Maludrottu! Non possiamo neanche pensare alla malafede, perché … un  giudice  in malafede avrebbe assegnato un solo punto di vantaggio! Rimane solo una cosa da prendere in considerazione : l’ incompetenza.  Neanche  ci convincono le argomentazioni di chi ha cercato di legittimare il successo parlando di differenza nel “peso” dei colpi! Non siamo d’accordo , perché  10 kg. di “piume”, pesano più di un kg. di ferro! Ammesso che i colpi di  Kelly fossero “piume” e che quelli di Maludrottu fossero “ferro”…. Lo stesso pugile sardo,ci  è apparso sorpreso per la “decisione” e pure la “televisione” la pensa come noi (  è l’unica preoccupazione che abbiamo…). Ci vorrebbe più  rispetto per questo sport e per chi lo pratica. Troppi incompetenti, desiderosi solo di sbarcare il “lunario”, girano intorno al ring e pretendono “incarichi” prestigiosi senza averne alcun diritto e senza avere  la dovuta competenza. Troppa gente per “ragion politica” o interessi personali,  viene imposta a questo sport ! Sarebbe ora di finirla!  L’altra sera uno di questi “personaggi”  girava intorno al ring ed ha pure applaudito (unico) all’annuncio del  verdetto…! Ci siamo ricordati di un signore che se ne intendeva  e che un giorno ha detto che a pensar male della gente si fa peccato ma spesso  ci si “azzecca”.  Forse sarà solo “sfortunato” o forse e si tratterà  di strane coincidenze,  ma è pur vero che ogni volta che succedono certe “cose”,  lui…è sempre presente!

 

Dopo una lunga assenza dal ring e dopo la dura sconfitta subita contro l’attuale campione WBC dei pesi welters , l’argentino Carlos Baldomir,  è tornato a combattere ed a vincere, il turco 28enne residente in Germania Alpaslan Aguzum (30 vittorie e 2 sconfitte), che ha   affrontato Yuri Tsybenko. Impressionante è stato il ko con il quale Aguzum ha chiuso il match nel 5° round. Aguzum, dopo aver dominato fin dall’inizio il confronto, nel 5° round ha investito con una serie di duri colpi Tsybenko, che è stato salvato dal conteggio dell’ arbitro. Ma la fine era solo rimandata, perché poco dopo Tsybenko veniva nuovamente atterrato per altre due volte prima che il match fosse definitivamente sospeso. Nei superwelters, il ceko Lukas Konecny (30 vittorie e 2 sconfitte), recente avversario europeo di Michele Piccirillo, ha battuto ai punti in 4 rounds Sandriss Tomson, in un match a senso unico. Nei pesi massimi, vittoria di routine per Taras Bidenko (17 vittorie e 2 sconfitte), che ha battuto Alerei Osokin ai punti in 6 rounds. Nei massimi leggeri, l’unico pugile ad aver battuto il “Diavolo” polacco Wlodarczycz, Pavel Melkomian (25 anni,20 vittorie ed una sconfitta), ha battuto il tedesco Marco Einichen, per abbandono al termine del 4° round, dopo avergli inflitto una dura punizione. Nei mediomassimi, il ceko Rudolf Kraij (28anni e 6 vittorie), ha battuto Mircea Telecan per kot al 4° round. Kraij èstato argento olimpico. Nei pesi massimi, vittoria per il 22enne nigeriano Gbenga Olukun (5 vittorie), che ha battuto per kot al 3° round il rumeno Mihai Iftode. Nei supermedi, vince il venezuelano Gusmyl Perdomo (11 vittorie ed una sconfitta), che batte per ko al 1° round, l’uruguayano-svedese Carlos Enrique Ramos. Nei superwelters, Norman Schuster (8 vittorie ed una sconfitta), ha battuto ai punti in 8 rounds Kamal Ibrahman, mettendolo anche al tappeto nel 3° ed 8° round. Il clou della manifestazione era retto dalla supermedio Natascha Ragosina (11 vittorie), che ha battuto per kot al 5° round Carlette Ewall per il titolo WIBA/GBU.

 

 

Silence Mabuza PictureJuilio “La Furia” Dominguez (13 vittorie) ha perso l’imbattibilità, per mano di Gustavo Kapusi. L’inizio lento di Dominguez ha favorito  Kapusi, che  nel 2° round aveva anche atterrato Dominguez con una combinazione di colpi; ma l’arbitro l’aveva considerata una spinta, generando le veementi proteste di Kapusi che è stato anche ammonito. Nel prosieguo del match, Dominguez,  ha però “recuperato” lo svantaggio  e sono in molti a ritenere che il verdetto contrastato ai punti in 10 rounds, che ha dato vincente il suo avversario, sia sbagliato. Nei pesi medi, l’uruguayano Noe Tulio Gonzalez Alcoba (26 anni e 8 vittorie), ha battuto Lucas Damian Molina per kot al 5° round, dopo averlo anche atterrato nel corso del 3° round.

 Al Grand Ballroom di New York, il peso gallo sudafricano Silence Mabuza (19 vittorie di cui 15 prima del limite ed una sconfitta), ha battuto ai punti in 12 rounds, avendo sempre in mano il “comando” del match, Ricardo Vargas. Nel 9° round, il sudafricano è riuscito anche a mettere al tappeto il rivale, con un forte “destro”. Alla fine decisione unanime per lui ai punti in 12 rounds e prossima sfida con Rafael Marquez, campione IBF, che l’ha già battuto a maggio 2005.Negli altri match, ottima prova del peso medio Curtis Stevens (12 vittorie) di cui 10 prima del limite), che dopo aver atterrato nel 1° round, con un gancio sinistro, l’ex campione della WBA, Carl Daniels (49 vittorie, 8 sconfitte ed un pari), si è dovuto “accontentare” solo di vincere ai punti in 8 rounds, per il “mestiere” messo in atto dal suo esperto rivale. Altro giovane che lascia ben sperare per il futuro è il dominicano (ma da anni risiede a New York…), Jerson Ravelo (16 vittorie di cui 11 prima del limite), che con uno spettacolare ko al 1° round, si è sbarazzato del “discreto” Dornell Wiggins. Ancora  supermedi , con il “latteo” e lungo  irlandese James Moore (6 vittorie), al quale sono bastati solo 84 secondi per mettere ko Chuck Orso. Sempre nei supermedi, l’olimpico dominicano Juan Ubaldo Cabrera (4 vittorie), ha battuto anche lui per ko alla 1^ ripresa Franl Armstrong. Infine sempre nei supermedi, Peter Quillin (3 vittorie), ha vinto ai punti in 4 riprese contro l’aggressivo Tomas Padron.

 

Bel match a Tokyo, per la corona dell’ASIA dei pesi welters, tra l’imbattuto giapponese Hiroshi Yamagushi (15 vittorie ed un pari) ed il “lungo”  filippino Rev Santillan (22 vittorie, 3 sconfitte ed un pari). Dopo le prime due riprese favorevoli a Yamagushi (ex campione giapponese dei dilettanti), il filippino ha preso in mano le redini del match ed ha cominciato il suo “bombardamento”. Il giapponese ha subito l’iniziativa di Santillan, ma ha avuto un buon “ritorno” nel 7° ed 8° round. Santillan, ha però nuovamente “rallentato” l’azione del giapponese con un pesante  “lavoro al corpo”, riuscendo anche ad atterrare il rivale nell’11° round. Nell’ultimo round, il giapponese ha dato tutto quello che aveva in corpo e con un verdetto contrastato (grazie all’arbitro tailandese, neutro ma non troppo, che ha  assegnato  un  punto a Yamaguchi…),  ha “catturato” la corona. Verdetto veramente errato, perché il filippino aveva dimostrato di essere superiore. Dopo “le torture”  inflitte alcune settimane fa, da un arbitro tailandese ad un pugile filippino in Indonesia, ancora un arbitro tailandese ha “scippato” un pugile filippino del suo titolo. In Inghilterra già parlerebbero di  …“Thailand job”! Sempre a Tokyo, ma in altra occasione, il peso massimo Peter Okhello (18 vittorie di cui 16 prima del limite e 4 sconfitte, alto 1.93), ugandese di 33 anni residente in Giappone, ha difeso la sua corona dell’AsiaPacifico, al termine di una vera “guerra” ,  battendo ai punti in 12 rounds, con decisione unanime, l’australiano di origine croata Bob Mirovic. Dalle stelle alle stalle, per la penosa esibizione nel match successivo, che ha visto l’indonesiano Nico Thomas, che colpito (?) al corpo dal minimosca giapponese Yasutaka Kuroki, si è letteralmente “buttato al tappeto”, ripetendo la “scena” in altra occasione,  prima che l’arbitro lo contasse out nel 4° round! Nico Thomas, dal 2000, ha disputato 7 matches, finendo sempre ko! I giapponesi, con senso di responsabilità,  hanno deciso che a “casa” loro non combatterà più!

 

In uno dei match candidati al titolo di “Match dell’anno”, lo sfidante al titolo mondiale Kermit “La Rana” Cintron (26 vittorie di cui 24  prima del limite ed una sconfitta), ha battuto David Estrada (18 vittorie e 3 sconfitte), per kot al 10° round. Malgrado le aspettative, è stato il “meno potente” Estrada che ha cominciato subito a scagliare le “bombe” più terrificanti e fino al 5° round, Cintron, ha inutilmente cercato di prendere in mano il match; mentre  Estrada  dava fondo a tutte le sue energie per contrastarlo. Nel 6° round però Cintron, ha colto, grazie ad un forte colpo,  il primo significativo risultato, facendo sbandare paurosamente per tutto il ring Estrada, che a stento è riuscito a rimanere in piedi. Nel round successivo, continua il predominio di Cintron, anche se c’è da registrare un forte “ritorno” di Estrada sul finire del round. L’8° round è il più bello del match, con i due pugili  che “scambiano” continuamente, con una prevalenza da parte di Cintron. Nel 9° round i due pugili si concedono finalmente una “pausa”, ma si tratta solo di una tregua, perché  nel 10° round, Cintron, colpisce Estrada con un gancio sinistro seguito da due destri consecutivi che fanno “piombare” al tappeto Estrada. Questi  si rialza , ma è in evidente difficoltà ed è  “salvato” dall’arbitro, dopo un altro breve “scontro”. Il match si è svolto a Palm Beach.

Il campione dei pesi “paglia” delle Filippine, Florante Condes, ha una cosa in comune con Manny Pacquiao : la terribile “durezza” delle mani. Infatti Condes come Pacquiao, con un sol colpo è capace di cambiare l’andamento e l’esito di un match. E’ quanto avvenuto al Rajah Sulaiman Park in Manila, dove il “piccolo” atleta, opposto all’indistruttibile Armand De La Cruz , noto per la sua resistenza ai colpi, lo ha letteralmente disintegrato, costringendo l’arbitro Silvestre ad intervenire nel corso del 5° round,per interrompere il match. Con questa vittoria, Condes ha collezionato 17 vittorie tutte prima del limite con 3 sconfitte subite in match finiti ai punti. Per darvi un’idea della potenza di Condes, vi diciamo che picchia come un peso medio (una cosa veramente anormale…)!

 Sospensioni in  arrivo per Zab Judah, suo padre Yoel e Leonard Ellerbe (“secondo” di Mayweather), per la “rissa” scoppiata durante il mondiale Mayweather – Judah, che è già costata 200.000 dollari di multa ed un anno di sospensione allo zio di Mayweather, Roger. Nel giudizio sulla famiglia  Judah , peserà  (e lo speriamo…) anche il “precedente” costituito dalla rissa scoppiata dopo la sconfitta subita per mano di Kosta Tszyu!  

 

E’ finita l’imbattibilità di Vicente Escobedo (9 vittorie), rappresentante USA ad Atene, che opposto a Darling Jimenez (14 vittorie, una  sconfitta ed un pari)  in quel di Sacramento, ha perso con decisione controversa, al   termine di 8 interessanti rounds. Si è trattato di un bel match nel quale Escobedo ha cercato di infilare l’aggressivo e potente avversario con i suoi diretti, mentre da parte sua  Jimenez, cercava di avvicinarsi per  “scaricare” i suoi colpi.  Nell’8° round, Jimenez è riuscito anche a mettere al tappeto Escobedo, che però si è subito rialzato. In un match tra superleggeri, sorpresa per la vittoria di Rogelio Castaneda che ha battuto per il titolo IBA, Craig Weber (21 vittorie, 2 sconfitte e 2 pari) con un sorprendente kot al 4° round. Fin dall’inizio, Weber si è scagliato su Castaneda, che ha cercato di difendersi, riuscendo anzi a  piazzare un duro colpo sul finire del 3° round che ha spedito Weber al tappeto. Nel 4° round, per nulla allarmato dall’episodio precedente, nuovamente Weber si è avventato su  Castaneda e questi ancora una volta e proprio sul finire del round, l’ha pizzicato nuovamente mettendola al tappeto e costringendo i suoi secondi ad intervenire. Le uniche due sconfitte di Weber gli sono state inflitte proprio da …Castaneda. Potendo dargli un consiglio gli diremmo :”E’ il caso di lasciar perdere!”. Nei mediomassimi, Otis Griffin (12 vittorie, una sconfitta e due pari), ha disputato un emozionante match con Ernesto Castaneda, finendo al tappeto nel 1° round (su un gancio sinistro…), ma aggiudicandosi il match ai punti in 6 rounds, non senza aver fatto prima “volare” in ben due occasioni,  il paradenti dalla bocca di Castaneda.

 

A  Wat Suratrangsan, in Tailandia, il peso leggero tailandese Kyetyongyuth che risponde all’inquietante nome di Saddam (10 vittorie), ha facilmente difeso il suo titolo dell’ASIA attaccando fin dall’inizio l’indonesiano Richard Sandikal, “spaventandolo”  con terribili colpi al corpo e chiudendo la “partita” con un potente uppercut sinistro a 2’ e 38” del 1° round. Vincitore prima del limite, ma nel secondo round, anche il peso gallo Wethya Singwangcha (66 vittorie e 4 sconfitte), che ha battuto l’indonesiano Simson Butar Butar, costretto ad arrendersi alla troppo evidente superiorità del tailandese. In un altro match, il campione dei giochi del Sudest dell’Asia dei dilettanti,  Chotipat Wongprated, ha ottenuto il 2° successo da professionista, battendo l’indonesiano Rizal per kot al 3° round. 

 

 

 A Toronto, il rumeno Victor Lupo (13 vittoie ed un pari), al limite dei pesi welters, ha battuto l’argentino Walter Sergio Gomez, per “getto della spugna” nel 5° round. Strenua difesa dell’argentino, che ha resistito anche alla combinazione uppercut destro gancio sinistro, con la quale,  prima dell’interruzione, il rumeno l’aveva atterrato.

 

In Svizzera, a Palezieux, il peso gallo 29enne Bertrand Bossel (5 vittorie, una sconfitta ed un pari), ha messo ko in 5 rounds l’estone Serguey Tasimov.

 

Ad Augusburg in Germania, continua la serie vittoriosa del 31enne ungherese Vilmos Balogh (10 vittorie), che in questa occasione, ha messo ko in due rounds Vladimir Fecko. Malgrado non sia più di  “primo pelo”, il magiaro è stato ai vertici della categoria a livello dilettante e questo sul ring si vede.

 

Ed a proposito di “primo pelo”, prosegue tra alti e bassi il matrimonio di Gennarino. L’altra notte rientrando a casa alle 2 di notte ed avendo dimenticato le chiavi, ha chiamato la moglie al citofono ed ha detto : “Ci sono fiori per la donna più bella del mondo”. Quando la moglie l’ha visto gli ha chiesto : “ Ed i fiori?”. Lui subito di rimando : “ E la donna più bella del mondo?”.  

 Nel Casinò “Isola di Capri” di Westlake in Louisiana, il promettente peso massimo Johnnie “Il Letale” White (8 vittorie), ha battuto per abbandono all’inizio del 5° round, Ronnie “L’Orso” Smith. White ha bombardato il rivale con tutto il suo “arsenale”, mettendo al tappeto il mastodontico avversario anche nel 3° round.

Scott Harrison

Ritorno sul ring per il massimo leggero kazako, oro olimpico, Vassili Jirov (35 vittorie, 3 sconfitte ed un pari), che a Worley nell’Idaho, ha battuto ai punti in 10 rounds Luke Munsen, dopo averlo anche atterrato nel 5° round, a seguito di una dura serie al corpo, culminata con un gancio sinistro al capo. Munsen però si è ripreso colpendo a sua volta duramente Jirov , nell’8° round.

 

Purtroppo dobbiamo anche registrare la tragica fine di Tue Bjorn Thomsen campione della IBC dei supemassimi leggeri e bronzo ai mondiali dilettanti del 1997.  Thomsen è stato accoltellato a Copenaghen in un night club.

 

Il campione della WBO dei pesi piuma Scott Harrison, è stato arrestato dopo una rissa scoppiata in un pub di Glasgow. La polizia ha fatto sapere che  per “fermare” Harrison, ha dovuto usare i gas paralizzanti. Si dice che dagli errori si impara molto dalla vita; Harrison probabilmente si sta dedicando troppo…allo studio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il 26enne supergallo, Al Seeger (26 vittorie ed una sconfitta), ha “riscattato” la sua unica sconfitta, battendo per kot al 4° round Phillip Payne. Il  match si è svolto a Savannah in Georgia e Seeger ha inviato il rivale al tappeto già nel 3° round. Nel 4° round, l’arbitro Brian Stutts, a “sorpresa” fermava Payne, che non sembrava particolarmente “scosso” dai colpi di  Seeger. Due anni fa nel loro precedente incontro, Seeger aveva finito la “benzina”  e fu portato in Ospedale in preda alla  “disidratazione”. 

A Merrilville in Indiana, Jimmy “il maestro combattente” Holmes (28 anni, 13 vittorie ed un  pari), peso superwelter, ha messo due volte al tappeto Jesse Barbot,  prima lo stesso fosse fermato definitivamente nel 3° round. Nei superleggeri, Jermaine White (24 anni, 13 vittorie), ha battuto l’esperto Lee Cargle ai punti in 6 rounds. Come consuetudine di molti pugili dell’Indiana, Cargle vanta un record con 34 vittorie e ben 110 sconfitte! Questa con White, che a breve dovrebbe incontrare il quotato Anthony Peterson, è stata la 17^ sconfitta consecutiva! La riunione è stata organizzata per raccogliere fondi da destinare alla fondazione “Kevin Payne”, il pugile morto recentemente dopo un vittorioso incontro.

 

 

Ad Augusta in Georgia, il  promettente pugile locale, il supermosca americano Royonta Whitfield (13 vittorie), ha compiuto un bel balzo in  avanti nelle classifiche, battendo nettamente ai punti in 8 rounds il mestierante Evaristo Primero. Whitfield è stato molte volte nazionale USA. Nei pesi leggeri, un altro pugile locale, Leon Bobo (13 vittorie), mancino, ha battuto nettamente ai punti in 4 rounds Frankie Zepeda. La superiore velocità di Bobo, ha fatto la differenza. Zepeda ha  subito anche un richiamo per colpo basso. Ancora pesi leggeri in azione, con Anthony Davis (20 vittorie e 2 sconfitte), che ha battuto per kot al 3° round, il collaudatore Cornell Jackson.  Davis ha sempre controllato il match e la fine si è avuta per un vasto taglio “rimediato” da Jackson sull’occhio destro. Nei pesi massimi, Derek Bryant (19 vittorie, 4 sconfitte ed un pari), pugile dotato di “pugno pesante”, come attestano le 16 vittorie prima del limite, ha battuto per kot al 4° round Taurus “ Il Toro” Sykes (24 vittorie, 3 sconfitte ed un pari). Dopo due rounds abbastanza equilibrati,  Bryant ha fatto valere la sua potenza, mettendo 4 volte al tappeto Sykes.

A Boca Raton in Florida, nella serata che ha visto il peso welter Said Ouali, battere per kot al 6° round Paul Delgado, si è svolto anche un match tra mediomassimi che ha visto in azione Dyah Ali Davis, figlio dell’oro olimpico Howard Davis, che ha battuto per ko al 1° round Jose De Jesus. Sempre in Florida, ma a Pompano Beach, vittoria ai punti in 10 rounds con verdetto contrastato, per il picchiatore colombiano Richard Gutierrez (21 vittorie di cui 13 prima del limite), che ha battuto il pugile locale  Hicklet Lau ai punti in 10 rounds. Nei pesi gallo, l’imbattuto Josè Nieves (13 vittorie e 2 pari), è andato pesantemente al tappeto nel 5° e 6° round, vincendo comunque ai punti in 10 rounds con Tomas Rojas. Questa riunione è stata promossa da Roberto Duran, che si è anche a lungo intrattenuto con il pubblico presente, fornendo simpatici “siparietti”.

 

Qualche giorno prima del match nel quale Wladimir Klitschko ha affrontato  Chris Byrd,   uno degli sparring dell’ukraino (l’inglese Rob   Norton),  ha rivelato che Klitschko, a Palma de Mallorca (località dove ha curato la preparazione…) era in forma splendida e che aveva “terrorizzato” tutti gli sparrings presenti (lui compreso…), con mazzate terribili. Si pensava alle solite “esagerazioni2 delle vigilie, ma l’ukraino, presentatosi al cospetto dell’americano per contendergli il titolo mondiale IBF,  ha confermato in pieno  le parole di Hobson, costringendo Byrd a non “entrare” mai nel match  ed atterrandolo nel 5 e 7° round, prima che il “pietoso” arbitro Wayne Kelly interrompesse il confronto.  Dopo un primo round di “studio”, il primo colpo degno di questo nome è un forte destro che Klitschko porta sul finire del 2° round. Per due rounds c’è un monologo di Klitschko che stampa continuamente il suo jab sul volto di Byrd.  Nel 5° round, con un altro forte destro, Klitschko mette al tappeto Byrd una prima volta, continuando a tenerlo sotto pressione. Da parte sua, Byrd, mostra una certa resistenza ed abilità difensiva  ma non è altrettanto attivo in quella offensiva! Nel 6° round ancora dominio di Klitschko con Byrd che subisce numerosi colpi. Nel 7° round, l’epilogo con Byrd che cade al tappeto sotto una lunga combinazione destro-sinistro. L’americano si rialza, ma sbanda paurosamente e l’arbitro opportunamente chiude il match. Per il titolo europeo dei pesi medi, il tedesco Sebastian Sylvester (21 vittorie ed una sconfitta),  si trova di fronte ad un sostituto dell’ultima ora,  il britannico Steve Bendall (24 vittorie e 2 sconfitte). Non ci sono stati atterramenti, ma il britannico ha ricevuto colpi duri e l’arbitro per evitargli una punizione, nel 3° round ha sospeso il match.  Nei  pesi massimi, il russo Alexander Povetkin (7 vittorie), ha innalzato il “livello” dei suoi avversari ed ha affrontato il quotato nigeriano Friday Ahunanya (20 vittorie e 4 sconfitte), battendolo nettamente ai punti in 6 rounds.Tra gli altri risultati, segnaliamo la vittoria del peso massimo russo residente in Belgio Oleg Platov (21 vittorie ed una sconfitta), che ha battuto l’irlandese Colin Kenna ai punti in 8 rounds e la vittoria del peso massimo Timo Hoffman (34 vittorie, 4 sconfitte ed un pari), che ha anche lui battuto ai punti in 8 rounds il nigeriano Abraham Okine. Vittoria ai punti in 6 rounds anche per l’imbattuto peso massimo Rene Dettweiller (17 vittorie), ma gli avversari lasciano troppo a desiderare. Nei superwelters, Alexander,  fratello del campione del mondo dei pesi medi IBF, Arthur Abraham  (16 vittorie ed un pari) , ha battuto ai punti in 8 rounds Marcen Gierke. Per finire, occhio al peso medio irlandese Andy Lee (allenato da Emanuel Steward…), che ha vinto il secondo match da professionista, battendo per kot al 5° round Hassim Khalil.

 

A Leeds in Inghilterra, il peso superleggero Nadeem Siddique (18 vittorie), ha battuto nettamente ai punti in 6 rounds da due minuti, David   Kehoe, mettendolo anche al tappeto nell’ultimo minuto dell’ultima ripresa. Cogliamo quindi l’occasione per segnalarvi l’ennesima sconfitta del superleggero Peter Buckley (al suo 264° combattimento), che è stato battuto da Paul Newby (2 vittorie) ai punti in 4 rounds, ed anche stavolta non ha toccato il tappeto ed è questa  l’unica cosa che gli sta a cuore. Nei pesi leggeri, l’ex campione inglese dei dilettanti, Gary Sykes, con un devastante “lavoro” al corpo, ha battuto per kot in 3 rounds Dai Davis.

 

Proprio la scorsa settimana avevamo cominciato a seguire le “imprese” sportive di Bobby “Bobcat” Boggs (3 vittorie),  figlio di un discreto peso medio di Filadelfia che si esibì negli anni ‘70 ed ’80, quando abbiamo appreso la notizia della sua morte. La polizia ha dato la notizia del ritrovamento del suo corpo inanimato, che risultava  raggiunto da colpi d’arma da fuoco. Boggs era stato  finalista ai Golden Gloves nazionali del 2005 ed era considerato una delle più belle speranze di Filadelfia. Il suo manager Mike Plebani ha dichiarato che Boggs aveva ricevuto minacce di morte all’inizio della settimana precedente l’assassinio.

 

Il polacco Art Binkowski (14 vittorie, una sconfitta e 3 pari), peso massimo che partecipò alle Olimpiadi di Sydney per il Canadà, ha pareggiato 6 rounds con Tipton Walker a Chicago. Match che ha visto una forte “partenza” di entrambi,  subito seguita da un vistoso rallentamento della loro azione. Binkowski ha cercato di spingere Walker alle corde, ma questi mostrava di trovarsi a suo agio in quella posizione, perché infilava molti colpi nell’allegra” guardia del polacco-canadese.

 

MikeTyson, così come ha dichiarato un suo portavoce,  è uscito da una clinica specializzata in Arizona , dove per un  periodo di 30 giorni si è  sottoposto ad un programma di disintossicazione  dalla cocaina. Non sta meglio Kevin Rooney , suo ex allenatore , che dopo aver scontato 9 mesi in prigione per condotta disordinata e guida senza patente, è nuovamente incappato nei tentacoli della giustizia per aver guidato in stato d’ intossicazione da droghe e con la patente scaduta. Rischia fino a 4 anni di carcere.

 

All’ “Agua Caliente Casino” in Rancho Mirage in California,si sono affrontati due pesi massimi in cerca di rilancio. Si tratta di Dominick Guinn (26 vittorie, 3 sconfitte ed un pari), e di Audley Harrison (34 anni, 19 vittorie e 2 sconfitte). Non è Audley Harrisonstato un grande match e Guinn è stato   meno esitante di Harrison, nel cercare la vittoria. Proprio sul finire del match,  quando l’inglese si è finalmente deciso a sfruttare le enormi doti fisiche che madre natura gli ha dato ed ha allungato un po’ il jab, il combattimento si è un po’ acceso; ma anche in questa circostanza, Guinn ha trovato comunque la possibilità di piazzare due “bombe” che hanno visibilmente scosso Harrison. Tempi duri per l’inglese che incassò la  prima sconfitta, per mano di Danny Williams, al cospetto di circa 12.000 persone, mentre stavolta si è dovuto accontentare solo di 1000 presenze e per giunta tutte inneggianti all’avversario, anche per ritorsione e protesta per la tattica troppo rinunciataria adottata da Harrison. Davvero uno strano “destino” per  la medaglia d’oro di Sydney, se si pensa che non più tardi di una decina di giorni fa, un suo ex avversario (Serguey Lyakovich),  battuto ai campionati europei nel 1998,  è diventato campione del mondo della WBO.  Nei pesi superwelters, Andre Berto (11 vittorie), olimpico ad Atene con Haiti e bronzo ai mondiali 2003 con gli USA,  si è mostrato troppo più veloce e potente per il 32enne californiano Horatio Garcia, messo ko in 3 riprese!  Ancora una delusione per l’ex promessa Raphael Butler (17 vittorie e 3 sconfitte), ex campione USA dei pesi massimi dilettanti, battuto nettamente ai punti in 6 rounds da Jason Gavern (9 vittorie ed una sconfitta), che ha scatenato sul malcapitato Butler, una  “tempesta” di colpi che è aumentata con il passare delle riprese! Sempre nei pesi massimi, il campione dei pesi dei Golden Gloves 2003, Travis Walker (16 vittorie ed un pari), pur non mostrando quelle qualità che a suo tempo lo avevano indicato come “giovane promettente”, aveva comunque fatto abbastanza per meritare la giusta vittoria che due giudici gli hanno regolarmente attribuito dopo i 6 rounds (con margini di 4 e 5 punti) su Andrei Greeley; resta quindi solo da capire  come  il giudice Mendoza abbia fatto ad assegnare  5 punti di vantaggio  a Greeley! Per la serie… esistono tre grandi categorie di “giudici” : gli onesti, i capaci e…la stragrande maggioranza.

 

A Chester, il messicano Jose Gonzalez (13 vittorie e 2 sconfitte) , ha destato grande impressione, mettendo ko in  4 rounds, l’imbattuto  pugile locale peso leggero Verquan Kimbrough (14 vittorie, una sconfitta ed un pari). Inizialmente,  Kimbrough ha cercato d’imporre la sua superiore velocità, ma Gonzalez, lo ha “calmato” con alcuni potenti destri, che hanno indotto l’americano (ex campione USA dei dilettanti), ad una maggiore prudenza.  Nel 3° round, con Kimbrough che conduce il match, entrambi cercano la soluzione prima del limite. Nel 4° round, Gonzalez ammutoliva la platea, con una veloce combinazione che metteva Kimbrough al tappeto. Questi si rialzava, ma finiva ancora una volta a terra e l’arbitro erroneamente riteneva che non fosse un knock down. Poco dopo era comunque lo stesso “terzo uomo” che si rendeva  conto della “critica” situazione di Kimbroug ed interrompeva il match. Nei pesi massimi leggeri, Dan Harvison (14 vittorie), dopo aver tenuto a distanza il mestierante Mike Midleton, in virtù del suo maggior allungo, lo ha messo una prima volta al tappeto nel 3° round, obbligando poi, pochi istanti dopo, l’arbitro a sospendere il match. In effetti Middleton, si trovava  di nuovo “alle corde” ed in difficoltà, per un attacco di Harvison. Nei pesi leggeri l’imbattuto e promettente Monty Meza-Clay, ha battuto per kot al 2° round Bobby Dodds. Meza-Clay è in attesa di battersi con Ednar Cherry per il titolo IBA.

 

A Dover nel Delaware, il supergallo sudafricano di Soweto, Takalani Ndolovu (25 vittorie e 3 sconfitte)ha battuto per ko al 3° round  l’argentino Fabian Daniel Oliva (25 vittorie e 4 sconfitte), dopo averlo sfiancato con terribili bordate al corpo culminate con un poderoso sinistro sempre al corpo.Nei massimi leggeri, Richard Stewart (8 vittorie ed una sconfitta), fratello di Mike “No Joke”, ha battuto per kot al 4° round William Bailey. Evidentemente anche lui …”No Joke”.

 

Che il match di Nashville in Tennesseee fra Shelby Gross e Bobby Gunn, titolo IBA dei massimi leggeri, non  fosse nato sotto una buona stella, l’avevamo capito quando Joe Mc Ewen, organizzatore e Fred Boges, manager di Gunn, avevano presentato una formale protesta all’IBA, perché Gross , che aveva atterrato due volte Gunn nel corso del 1° round, lo aveva ripetutamente colpito anche quando questi era a terra. L’IBA aveva riconosciuto il comportamento scorretto di Gross ed aveva intimato la ripetizione del match, spiegando però che non aveva  la competenza (che spettava alla commissione della Georgia…) di cambiare il verdetto. Competenza che detta commissione ha subito esercitato dichiarando il match no contest, dopo aver appreso dai test che Gross aveva fallito… l’esame antidoping!

 

 

Il governo USA ha negato il visto agli atleti USA che dovevano recarsi a Cuba dal 29 aprile al 6 maggio,  per partecipare alle Terze  Olimpiadi cubane. Purtroppo neanche lo sport riesce a far superare certe barriere “politiche”. Malgrado la defezione degli USA, a Cuba ci saranno 11 nazioni per un totale di 153 pugili.

 

Tra i molti importanti tornei che si sono svolti in questi giorni, c’è da segnalare la “Coppa del Re di Tailandia” che si è svolta a Bangkok  e dal quale si possono trarre importanti considerazioni. Intanto vi diciamo che la Tailandia si è presentata priva del campione olimpico Manus Boonjumnong , dell’argento olimpico Worapoj Petchkoom e del fratello di Manus , Non Boonjumnong , che è in procinto di passare professionista.   Malgrado le assenze la Tailandia ha schierato due formazioni con la formazione “A” che vantava tra le sue fila il bronzo mondiale 1999 Suban  Pannon , il campione dell’ASIA e campione mondiale militare 2005 nonché campione mondiale 2003, Somjit Jongjohor , il superleggero Pichai Sayotha ed il bronzo olimpico Suriya Prasarthinphimai.  Nei minimosca ha vinto Suban Pannon che in finale ha costretto all’abbandono al 3° round il connazionale Thiwakkorn Arsai, combattendo con il terribile dolore della notizia della “perdita” della madre, alla quale ha dedicato la vittoria! Nei pesi mosca vince il tailandese Somjit Jongjohor che batte in finale per outscore l’indiano Arun Singh. Nei pesi gallo la vittoria è andata al cinese Gu Yu (campione mondiale militare 2005) che in finale ha battuto il nordcoreano Kim Won Guk (campione mondiale 2003 a Catania). Nei pesi piuma ha vinto il coreano Jo Seok Hwan (bronzo mondiale 2003) che ha battuto in finale il quotato uzbeko Bohodirion Sultanow, che è stato campione mondiale juniores e che in precedenza aveva eliminato l’argento olimpico, il nordcoreano Kim Song Guk; in un match che aveva visto il coreano partire forte ed aggiudicarsi le prime due riprese, facendo anche sanguinare Sultanow ed il  formidabile “ritorno” dell’uzbeko che con la sua maggior velocità aveva ribaltato il risultato! Nei  pesi leggeri ha vinto l’olandese di origine turca, campione del mondo militare 2005, Hosnu Kocabas, che in finale ha battuto il coreano Kim Young Won . Nei superleggeri ha vinto il coreano Shin Myung Chon che in finale ha battuto l’esperto Dilshod Mahmudow (due volte campione mondiale militare), a sua volta vincitore del tailandese Pichai Sayotha, argento mondiale 2003. Nei pesi welters, ha vinto il tailandese Angkhan Chomphuphuang (campione dell’ASIA 2004) che batte in finale il coreano Kim Jung Joo. Nei pesi medi vince il bronzo olimpico, il tailandese Prasathinpimai che batte in finale il russo Boliguzow.Nei mediomassimi vince l’esperto uzbeko Utirbek Haydarow (argento mondiale 2001) che in finale supera per outscore al 2° round il siriano Mustafah Farah! Pesi massimi vinti dal pakistano Shoukat Ali ( campione dell’ASIA 2005) sul cinese Abdurheman. Infine un altro pakistano Muzzafar Iqbal vince nei supermassimi, battendo il siriano Ahmed Wattar.

 

In Thailandia, una negoziante che commerciava in volatili, preoccupata per la crisi nelle vendite determinata dall’influenza “aviaria”, ha deciso di esporre un cartello con la scritta: “ Luanang -  Ingrosso uccelli”   … e da quel momento sono cominciate strane e maliziose telefonate.

 

Volevamo introdurre la pubblicità su “Boxemaccheroni”, ma il primo slogan proposto  da Gennarino per la pubblicita di un caffè, ci ha un po’ gettato a terra. Era :  Caffè Spendidor , il motivo per cui mi alzo presto ogni  … pomeriggio!”.

 

Notizia dell’ultima ora, il tedesco Sebastian Kober (26 anni, alto 1.93), bronzo olimpico a Sydney,  ha esordito al professionismo a Stoccarda, battendo per kot al 2° round Piotr Sapun.

 

Consiglio finale. La vittoria da sola non rende felici…bisogna anche far notare agli altri che sono dei “perdenti”.

 

Ciao a tutti, alla prossima settimana con le

indimenticabili, inimitabili avventure del …


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