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Il titolo mondiale WBCDi: la redazione
Per la città di Forlì si tratta di un evento straordinario a cui la città risponderà certamente assicurando all'evento luna presenza numerosa di pubblico. Forlì è una città romagnola con più di 100.000 abitanti di origini antichissime, addirittura si parla di paleolitico come sembrano dimostrare numerosi ritrovamenti in tal senso nell'area. IL nome è di origine romana (Forum Livii) e fu probabilmente fondata da questi intorno al 188 a.c. La sua storia quindi attraversa tutto l'arco della civiltà romana fino ai tempi nostri con varie ed interessanti vicissitudini.
Da rilevare il notevole sforzo organizzativo e finanziario compiuto dalle amministrazioni comunali di Forlì, Forlimpopoli e Bertinoro e con il supporto anche di un gruppo di imprenditori, che insieme sono riusciti a ‘strappare’ l’evento a Milano. In attesa di questa prossima imminente sfida mondiale di boxe femminile tutta italiana tra le campionesse Simona Galassi e Stefania Bianchini cerchiamo di conoscere meglio queste due atlete e le loro carriere sportive attraverso queste brevi notizie e schede biografiche che ci propone la opi2000. Di: Luca De FrancoBIOGRAFIA DI SIMONA GALASSI
Nata il 27 giugno 1972, a Forlì, la Galassi ha ottenuto altrettanto successo nello studio, laureandosi in scienze motorie. Riguardo all’unica sconfitta della Galassi, il 24 aprile 2005, in Turchia, contro la beniamina locale Hasibe Ozer, gli addetti ai lavori l’hanno definita “il più grosso scandalo nella storia del pugilato femminile”. In qualità di professionista, la forlivese ha disputato 8 incontri: 6 vinti (3 per KO), 1 pareggiato e 1 no-contest. L’11 maggio 2007, a Bertinoro (Forlì) ha colto la sua prima vittoria importante sconfiggendo per KO tecnico alla decima ripresa Bettina Volker per il vacante titolo europeo dei pesi mosca. Lo ha difeso l’8 dicembre 2007, a Forlì, vincendo ogni ripresa contro Floarea Lihet.
“Mi piacerebbe affrontare la campionessa WBC Stefania Bianchini. Un match fra di noi avrebbe grande spazio sui quotidiani sportivi e farebbe la felicità degli appassionati.” Riguardo al match con la Bianchini, la Galassi ha dichiarato quanto segue: “Mi alleno come al solito, la cosa più importante è che mi senta bene a livello psico-fisico. Non ho mai studiato i precedenti match delle mie avversarie e non lo farò nemmeno questa volta. E’ ovvio che ho assistito a parecchi incontri di Stefania Bianchini e so come combatte, ma questo non influisce sul mio allenamento. Mi sto preparando con i miei coach abituali: Raffaele Bergamasco e l’ex campione mondiale dei supergallo WBO Valerio Nati.”
BIOGRAFIA DI STEFANIA BIANCHINI
Nata a Milano il 4 settembre 1970, laureata in scienze motorie, con un master in sociologia e marketing dello sport, Stefania Bianchini è un idolo per gli appassionati di sport da ring. Dopo aver dominato la scena della kickboxing, vincendo titoli mondiali a ripetizione, decise di tentare la strada del pugilato riscuotendo altrettanto successo. Il 10 luglio 1998, le venne offerta la possibilità di debuttare nel pugilato affrontando nientemeno che la campionessa mondiale dei supermosca WIBF Regina Halmich. Essendo la boxe femminile ancora proibita nel nostro paese (è stata legalizzata tre anni dopo), la Bianchini dovette recarsi a Monaco dove tenne testa alla Halmich (che era al 26° incontro) per tutte le dieci riprese.
Riguardo alla sfida del 29 marzo, Stefania Bianchini ha commentato: “Ho visto tre incontri di Simona Galassi. In occasione del suo primo tentativo europeo, contro Nadia Hockmi, le regalarono il pareggio per non farle perdere l’imbattibilità, ma aveva perso. Non mi è piaciuta nemmeno quando è diventata campionessa europea contro Bettina Volker, un’avversaria indegna di combattere per un titolo così prestigioso. Simona è stata brava contro Floarea Lihet, ma chi ha mai sentito nominare la rumena? Nella mia carriera, ho affrontato avversarie di ben altro livello come Cathy Brown, la Zhang e non ho mai avuto i giudici dalla mia parte. I verdetti casalinghi, non so cosa siano. Contro Eileen Miyoko, ad esempio, avevo vinto ed i giudici hanno assegnato un pareggio. Per questo, il WBC, ha decretato che dopo aver sconfitto la Galassi devo affrontare nuovamente la Miyoko. In Ungheria, ho subìto un autentico furto contro Viktoria Milo: avevo vinto almeno otto round su dieci, ma i giudici hanno dato la vittoria a lei.”
Contro Simona Galassi, i giudici non la preoccupano: “Sono sicura di battere Simona Galassi perchè sono al top della forma. Sono già nel limite della categoria dei pesi mosca, grazie al lavoro che ho svolto con il mio nuovo preparatore atletico Alberto Gallazzi. Ho preparato la tattica pugilistica con Stefano Rossi Mel, che mi segue dal 2004. Inoltre corro con gli specialisti della società Marathon di Brescia. Io non lascio mai nulla al caso.”
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