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MUAY THAILA SENSIBILITA’ TATTILE APPLICATA AL COMBATTIMENTO
Il gioco consiste nel cercare di fare la presa al collo senza cercare di farla fare all’avversario ed inoltre cercando nello stesso tempo lo sbilanciamento per una eventuale proiezione o un colpo di ginocchio; molto più efficace se dato durante lo sbilanciamento dell’avversario. In questa sorta di gioco gli avambracci dei due compagni di allenamento vengono a contatto ed è a questo punto che si sente la forza del compagno diretta in una direzione o in un'altra; sfruttandola si potrà facilmente sbilanciarlo. Naturalmente dal dire al fare c’è di mezzo il mare, però con un continuo gioco-allenamento (e questo è un bel punto positivo) si riesce piano piano a percepire (sentire) i movimenti dell’avversario. Questo è l’unico modo di praticare in modo efficace il clinch, perché se ci si affidasse alla vista da quella distanza ci arriverebbero gomitate e ginocchiate da tutte le direzioni. Un altro aspetto del clinch
è dato dal fatto che durante questi movimenti non bisogna permettere
all’avversario di avvicinarsi troppo perché sarebbe facile per lui effettuare
la presa in vita e proiettarci o inclinarci la dorsale neutralizzando cosi ogni
nostra azione. Ecco perché i pugili thai fanno clinch con il bacino leggermente
in fuori e la schiena leggermente inarcata; che è un po’ la posizione del
lottatore. Inoltre l’allenamento al corpo a corpo può essere fatto anche per ore cercando di sentire l’avversario più che fare forza contro di lui con il duplice guadagno di acquisire sensibilità tattile ed inoltre si evitano i continui pugni al viso e calci nelle gambe tipici dell’allenamento cosiddetto “dalla distanza”. Questo esercizio per sviluppare la sensibilità tattile è caratteristico di molti stili di kung-fu tra cui il tai chi chuan, il wing tsun, ed è praticato in alcuni stili di ju jitsu oltre che nella Gorizia (antica arte russa). Per essere un bravo “clincista”una persona deve anche migliorare molto bene il cosiddetto timing o tempo per fare l’azione. Infatti per arrivare a lavorare a corpo a corpo serve una avanzata repentina verso l’avversario con seguente intercettazione dei suoi arti superiori. L’avanzata viene fatta molto spesso quando l’avversario tira di pugno; quindi bisogna entrare nella guardia, con metodiche particolari. Se queste mie poche frasi possono celare un mondo nascosto; all’occhio di un profano che va a vedere degli spettacoli da combattimento (perché è quello che sono diventati al giorno d’oggi) la lotta thai appare come un abbraccio continuo tra due combattenti che hanno tendenze omosessuali. Ecco perché vorrei che nelle palestre la thai venisse insegnata rispettando il patrimonio culturale e marziale e cominciare da li un opera divulgatrice veritiera e funzionale. Tornando a parlare dell’aspetto marziale ci sono delle tecniche di muay boran effettuate dalla distanza di corpo a corpo che sembrano studiate per persone deboli che si devono confrontare con persone più forti e più grandi; è questo il caso di donne che vengono aggredite per strada; ma questo forse sarà l’argomento di un prossimo articolo |