DOVREMMO ORMAI AVER
COMPRESO CHE I NOSTRI PIU’ GIOVANI COLLABORATORI SONO PROPRIO QUELLI PIU’
INCLINI ALLA CONTINUA RICERCA E RECEPIMENTO DI NUOVE METODOLOGIE. E’ SPESSO IL
CASO DELLA GIOVANISSIMA BEATRICE GUARDATI; CHE CONTRIBUISCE COSI’ AD ARRICCHIRE
ED AGGIORNARE ULTERIORMENTE O STIMOLARE VERSO NUOVE CONOSCENZE QUELLI PIU’
ATTEMPATI, BENCHE’ SICURAMENTE ANCHE PIU’ ESPERTI NELLA PRATICA.
IL RILASSAMENTO MUSCOLARE
PROGRESSIVO
Di:
Beatrice Guardati (istruttrice fikb)
Da qualche anno a questa parte sentiamo spesso
parlare di stress, ma non tutti forse, ci siamo mai chiesti che cosa significhi
realmente il termine stress?
E soprattutto vediamo continuamente che ci
vengono proposti rimedi, quali la meditazione, il training autogeno ecc. Capita
a molte persone infatti, di non riuscire ad abbandonarsi a loro stesse,
rilassando completamente i muscoli del loro corpo.
Ma… c’è una tecnica con la quale possiamo
rilassarci, senza pensare di dover a tutti i costi “meditare”?
Personalmente ho svolto una mia personale
ricerca ed in effetti sembrerebbe che ci sia… questa prende il nome di
“rilassamento muscolare progressivo”.
Prima di andare avanti però, vorrei evidenziare
e tentare di comprendere il concetto di stress.
Innanzitutto
dovremmo fare una distinzione tra stressor che è la situazione che
scatena lo stress e stress che invece è la risposta a quella determinata
situazione.
Detto questo, dobbiamo sapere anche che, se lo
stress è particolarmente forte o prolungato nel tempo, questo può provocare sia
danni fisici che psicologici… quindi, quello che scriverò qua sotto non vuole
essere proposto come un miracoloso rimedio ad alcuna situazione di stress acuto,
ma che molto più semplicemente, potrebbe però aiutarci a rilassarsi dopo una
intensa giornata di lavoro.
Per altri problemi è sempre consigliato il
consulto di uno specialista del settore specifico.
Il
rilassamento muscolare progressivo fu ideato negli anni trenta dallo
psicofisiologo e medico Edmund Jacobson. E’ una tecnica basata sull’alternanza
di contrazione e rilassamento del muscolo in modo volontario ed il fine, è
quello di riuscire a ridurre la tensione, l’ansia (lo stress appunto) a cui oggi frequentemente, siamo sottoposti.
Sembrerebbe particolarmente indicata per chi non
riesce a rilassarsi tramite la meditazione, il training autogeno e tutte le
altre tecniche di rilassamento che più avanti approfondiremo.
L’apprendimento di questa tecnica però, sembra
essere molto complesso ma soprattutto molto lungo.
Naturalmente per far si che ci possiamo
rilassare completamente, ci sono degli accorgimenti fondamentali da tener sempre
presenti:
Prima di tutto indossare abiti comodi,
effettuare la tecnica su di una superficie non fredda (sempre meglio mettere un
tappetino tra noi ed il pavimento). Ma ancora più importante è la respirazione.
Dobbiamo inspirare dal naso fino a che abbiamo riempito bene i nostri polmoni e
aspettare l’impulso istintivo per espirare. Non dobbiamo lasciare niente al
caso.
Ma qual è la posizione giusta per iniziare con
questa tecnica di rilassamento?
Dobbiamo
stenderci a terra con l’addome rivolto verso l’alto, braccia tese lungo il
corpo, gambe distese facendo cadere i piedi all’esterno.
Vista la posizione di partenza, adesso possiamo
passare a vedere alcuni esercizi.
GAMBE:
contrarre i muscoli spingendo i piedi verso il nostro corpo mantenendo la
tensione, per chi non allenato, intorno ai due secondi mentre per i già esperti
intorno ai 5-6 secondi. Rilassare la parte per circa 15 sec.
Effettuare adesso il movimento contrario, quindi
spingere i piedi verso il pavimento come se li volessimo appoggiare a terra,
mantenere la tensione utilizzando i tempi già sopra scritti. Rilassare 15 sec
circa.
Adesso contrarre i muscoli delle gambe tenendo i
piedi a martello.
Rilassare ancora per 15 sec.
Effettuare il rilassamento prima con una gamba
poi con l’altra.
GLUTEI E BACINO:
contrarre entrambi i glutei in contemporanea a gli addominali, mantenendo la
massima tensione tra i due e i cinque secondi. Rilassare per 15 sec.
ADDOME:
contrarre i muscoli dell’addome (addominali vedi collegamento)
ritirandolo verso l’interno, mantenere dai 2 ai 5 sec e rilassare 15 sec.
BRACCIA:
contrarre forte il pugno, flettere l’avambraccio verso il braccio cercando di
far toccare il pugno della mano sulla spalla. Rimanere in contrazione e
rilassare.
DORSO
E SPALLE: flettere le braccia sul torace e spingere mentre portiamo le
spalle in basso e avanti. Contrarre e rilassare. Per contrarre la parte
posteriore delle spalle portarle indietro e verso il basso.
NUCA:
portare le spalle verso l’alto fino ad incastrare la testa tra di esse e
contrarre. Rilassare
VOLTO:
arricciare la fronte, chiudere le palpebre e stringere le labbra. Contrarre e
rilassare.
Il rilassamento muscolare progressivo può
provocare crampi muscolari (vedi collegamento crampi muscolari)
per questo è sempre consigliato aumentare gradualmente l’intensità di
contrazione.
Per chi soffre di artrosi si consiglia sempre di
chiedere consulenza al proprio medico di fiducia. |