FINALMENTE, DOPO TUTTI I NOSTRI ARTICOLI SULLA
Preparazione atletica SI COMINCIA A COMPRENDERE L’IMPORTANZA E LA VALENZA DI
QUESTO NOSTRO SERVIZIO PER INIZIARE DAL BASSO AD INFORMARE E MIGLIORARE LE
CONOSCENZE DEI NOSTRI TANTI PRATICANTI, SULLE VARIE METODICHE DI ALLENAMENTO.
SIAMO LIETI PERTANTO CHE ANCHE MARCO MAGLIANO CONTINUI A DARE IL SUO PREZIOSO E
PERSONALE CONTRIBUTO A QUESTA NOSTRA AZZECCATA ED ESCLUSIVA INIZIATIVA.
IL POTENZIAMENTO
ANAEROBICO
(CINGOLO SCAPOLO OMERALE E BRACCIA, SPECIFICO PER SPORT DI POTENZA DI PREVALENZA
ANAEROBICA)
Di: Marco Magliano
Quello
che andrò ad esporvi è un lavoro settoriale specifico per il potenziamento
generale della zona spalle-bicipiti-tricipiti come target principale e muscoli
usati come stabilizzatori quali nello specifico, tutto il cingolo scapolo
omerale che prevede l’impiego di trapezio, romboideo nonché stabilizzatori
spinali o meglio erettori spinale e retto dell’addome, nello specifico muscoli
trasversi obliqui.
Questo lavoro potrà essere di
sicuro utilizzo negli sport a prevalenza anaerobica ma ben si adatterà anche a
sport di media durata quali nuoto, pallacanestro ecc… dove le azioni di gioco
possono rivestire un ruolo che va dai 20 ai 50 secondi. Per meglio illustrare i
metodi di applicazione vi rimando alla fine dell’articolo.
Iniziamo subito dicendo che il
lavoro con sovraccarichi in posizione eretta e senza supporto deve essere sempre
preceduta da un adeguato riscaldamento di tutto il corpo con un buon lavoro
cardiovascolare generale e specifico per il settore che andremo ad interessare.
Passati da una fase di
riscaldamento al lavoro specifico arriveremo al circuito che vorrei presentare
con questo scritto, che sperimentandolo con atleti di varie discipline ha
portato dei sicuri benefici in termini di sviluppo e miglioramento della forza
resistente in particolare, ma anche di forza relativa inducendo il corpo ad un
miglior ripristino delle scorte glicolitiche ed in particolare a rigenerare
l’ATP più velocemente inducendolo appunto attraverso un allenamento di intensità
medio alta come questo.
Nello specifico affronterò
l’applicazione paratica adatta agli sport da combattimento e arti marziali di
percussione in genere quali Karate, kung Fu ecc…
La posizione di partenza è
quella classica frontale da pugilato con i due manubri altezza spalle e braccia
staccate dal corpo in posizione di contrazione isometrica.
Da qui inizia tutto il circuito
che non prevede pause tra un esercizio e l’altro, partendo appunto con
l’esecuzione di 10 pugni jab+diretto destro (10 jab + 10 diretti destri)
eseguiti consequenzialmente.
L’importante è di non
iperestendere i gomiti ma mantenere sempre il gomito flesso,
questo per salvaguardare le
articolazioni. L’esercizio potrà essere sostituito con le distensioni tipo
arnold press applicabili per altri sport come sopra.
Finite i 10 colpi si passa ad un
esercizio classico della pesistica, denominate alzate laterali, ricordandosi di
posizionare i piedi paralleli equidistanti tra di loro ad una distanza pari a
quella delle spalle con le ginocchia leggermente flesse. Da qui eseguiremo 10
alzate laterali tenendo bene presente che il lavoro deve essere concentrato a
livello del gomito cioè tenendo la posizione del braccio ad inizio movimento
leggermente davanti al nostro corpo e portando in alto i gomiti portando il
braccio in linea con la spalla ed i manubri non dovranno essere al di sopra di
questa linea ma leggermente indirizzati verso il basso come se stessimo servendo
una brocca di vino per intenderci!
Finite le 10 ripetizioni di
alzate laterali si passa alle alzate frontali. Anche qui, mantenendo inalterata
la posizione di piedi e ginocchia si porterà ogni manubrio all’altezza dei
nostri occhi portando in linea obliqua quindi convergente al centro, il
manubrio. Una leggera oscillazione del corpo è ammessa basta che sia controllata
e non di slancio per sollevare il peso. Basteranno 5 alzate alternate per
braccio.
Terminate le alzate frontali si
piega il busto a 90° mantenendo inalterata la posizione dei piedi e delle gambe
e si eseguiranno le alzate manubri a 90° avendo l’accortezza di mantenere la
schiena perfettamente parallela al suolo e tenendo i manubri nella posizione a
martello nel punto finale cosicchè andremo a lavorare direttamente sulla
porzione posteriore del deltoide. Anche qui 10 ripetizioni totali.
Terminate le ripetizioni si
torna in posizione eretta e si eguiranno 10 curl con manubri per bicipiti
mantenendo le braccia ben aderenti al corpo e supinando o ruotando leggermente
il polso nella posizione di massima contrazione. 10 ripetizioni
Finiti i 10 curl con manubri si
passa alla fase finale che prevede ancora la sequenza di jab+diretto destro però
questa volta portati a 20 colpi.
TERMINI DI APPLICAZIONE ED
ESECUZIONE
Direi che l’applicazione di
questo circuito deve essere sicuramente periodizzato con quello che è
l’allenamento generale previsto dall’atleta e dal periodo circoscritto di
competenza.
Lo consiglierei soprattutto nel
periodo preparatorio prossimo alle competizioni quindi nell’immediato pregara e
nella fase transitoria, quello che solitamente intercorre tra una
competizione e l’altra.
La forma di esecuzione dovrà
essere la più precisa e corretta possibile, il lavoro dovrà vertere su
un’esecuzione rigorosa nei tempi e nei passaggi tra un esercizio e l’altro,
nessuna pausa dovrà intercorrere tra i vari esercizi, quindi il passaggio darà
adito al solo passaggio di postura tra una tecnica e l’altra e niente più.
Consiglio questa applicazione di
circuito al massimo 2 volte a settimana ad almeno 24 ore di distanza da un
allenamento di kickboxing o thaiboxe.
Però la comodità di questo
circuito sta proprio nella semplicità di esecuzione così pure nella minima
dotazione di attrezzi necessaria infatti bastano due manubri classici della
pesistica oppure addirittura due bottiglie d’acqua riempite di liquido o sabbia;
quindi realizzabile anche nella propria palestra casalinga o in palestre dove il
classico manubrio non esiste!
Che peso usare? Basso!
Basteranno manubri da 2 a 6 Kg cad.
Quante volte? Questa è la
domanda topica e più importante: io consiglio 4 serie complete intervallate da
45” di recupero, massimo 60” di recupero per le prime volte.
Applicazione? L’esercizio come
descritto precedentemente potrà trovare collocazione durante la preparazione
atletica con i pesi oppure direttamente durante un allenamento tecnico. In
questo caso specifico dovrà essere effettuato dopo un accurato riscaldamento e
comunque prevedendo dopo questo circuito, un lavoro diverso dalla forza e
potenza… quindi niente sacco o piegamenti sulle braccia!
Un’ottima idea di applicazione
invece è quello di intervallare il circuito a fasi di focus sparring massima
velocità per altri 60”, pausa di 45” e via di nuovo.
Esempio di lavoro:
Questo sarà ottimo fino a
ridosso della competizione, max 10gg prima della competizione.
Che ne dite? Provatelo!
Guarda il
video sul
potenziamento anaerobico
(8Mb)
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