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QUESTA REDAZIONE E’ STATA ULTIMAMENTE OGGETTO DI UN GRADITO E LUNSINGHIERO INVITO PARTECIPATIVO AD UN SEMINARIO SCIENTIFICO INDETTO DALL’UNIVERSITA’ DI CASSINO, PER UNA CORRETTA DIFFUSIONE MEDIATICA RIGUARDANTE GLI ULTIMI STUDI SULLE METODICHE DI RICERCA NEGLI SPORT DA COMBATTIMENTO. ABBIAMO INVIATO UNO DEI NOSTRI MIGLIORI COLLABORATORI REDAZIONALI: FRANCO PICCIRILLI; CHE CI INFORMA PERSONALMENTE SUI RISULTATI DEL CONVEGNO.Sport da combattimento:Dalla ricerca scientifica alla prestazione agonisticaAtina, 1 aprile 2006Di: Franco Piccirilli
Atina si trova in Provincia di Frosinone: è una piccola cittadina di circa 5.000 abitanti, al confine con il Molise. Il suo territorio si estende nella sezione meridionale della valle di Comino, alle falde del gruppo montuoso Meta - Mainarde. Di origine volsca, divenne prima municipio romano e poi prefettura. Rimangono ancora testimonianze di quell’epoca come le mura, con la porta Aurea e la porta Vigilassi. Anche l’epoca medioevale ha lasciato la sua impronta con le mura dell'XI e XII secolo, la porta dell'Assunta, la porta S. Maria, nonché il palazzo ducale del XIV secolo, realizzato dal Duca di Cantelmo dopo il terremoto del 1349: è considerata la rocca della cittadina. I particolari architettonici ricordano il caratteristico stile gotico. La facciata è impreziosita da tre eleganti bifore ed il grande portale a sesto acuto è sormontato da un bassorilievo romano. Dopo il bel cortile interno, si sale al piano nobile per ammirare, nel salone principale, lo splendido mosaico a tessere bianche e nere databile al II° sec. a. C. Proprio in questa sala del palazzo ducale, attuale sede del Municipio, si è svolto il seminario cui questa redazione è stata gentilmente invitata. Un grande salone completamente spoglio: ambiente certamente suggestivo, forse inusuale per l’argomento da trattare, ma certamente un affascinate luogo di ricordi del passato. Entrato nella sala ho visto alcune persone intente a sistemare le attrezzature necessarie per l’esposizione delle relazioni, l’immancabile proiettore ed il telo per le proiezioni. Stavano sistemando anche i tappeti in gomma ad incastro ed un saccone, oltre ad alcuni strumenti elettronici.
Il prof. Roberto Villani, organizzatore del seminario, è docente presso la Facoltà di Scienze Motorie dell’Università degli Studi di Cassino. Lui stesso ha fatto pervenire alla nostra Redazione la locandina dell’iniziativa e ci ha quindi invitati al seminario. Ma la nostra Redazione lo conosceva già il prof. Villani, avendo pubblicato in passato un suo articolo di presentazione del Centro Studi e Ricerche Sport da Combattimento (CSRSC). Questo Centro, nato nel 2005, è parte integrante del settore arti marziali e sport di combattimento dell’ente di promozione sportiva CSEN con funzione di consulenza e di supporto per i tecnici che operano nel vasto ambito degli sport da combattimento. L’attività di ricerca del CSRSC-CSEN viene svolta con l’intento di incrementare le conoscenze scientifiche sui metodi di allenamento specifici nei combat sport. Nonostante il prof. Villani stesse aiutando in prima persona a preparare la sala e le attrezzature necessarie per lo svolgimento del seminario, ha trovato subito qualche momento da dedicarmi per illustrarmi adeguatamente l’attività del suo centro, dando soprattutto prova della passione con cui porta avanti quello in cui crede. Ha infatti fatto presente che tale attività è svolta da persone che prestano liberamente la loro collaborazione, condividendone gli obiettivi divulgativi.
Facendo poi anche gli “onori di casa” mi ha presentato quindi alcuni dei suoi collaboratori, Michele Distaso e Domenico Gesuale, i quali, naturalmente non conoscevano me… ma a quanto pare conoscevano anch’essi ilguerriero.it! Gli ho confermato quindi (secondo le disposizioni datemi dal nostro Consiglio Direttivo) la disponibilità da parte della Redazione alla divulgazione di questi loro interessanti lavori scientifici, che possono sicuramente contribuire a sfatare alcuni dei numerosi pregiudizi ancora esistenti nei confronti delle arti marziali e degli sport da combattimento. Ma naturalmente, riteniamo che anche gli insegnanti di tali discipline potrebbero trarre molto beneficio dalla conoscenza di queste ricerche scientifiche, sia per una loro crescita e formazione personale, sia per il miglioramento delle prestazioni dei propri atleti. Ma non c’è stato tempo per continuare la piacevole conversazione, perché la sala doveva essere pronta di lì a breve per l’inizio dei lavori, quindi si è congedato dicendomi che potevo muovermi nella sala come meglio credevo per fare le foto del caso. L’ho ringraziato e ho preso posto anch’io in una delle poltroncine della sala, assieme ai tantissimi intervenuti che cominciavano ad affollarla. Il programma prevedeva tre interventi in successione e in conclusione anche una prova pratica di alcuni metodi di rilevazione suòòa rapidità dei colpi. La sala in breve tempo si è riempita di studenti, circa 400, per assistere all’esposizione dei lavori. Il prof. Villani ha introdotto il seminario ed è stato poi il turno del primo relatore. Si trattava del M° Franco Penna, responsabile CSEN della Regione Lazio per il settore degli sport da combattimento. Lo CSEN è un Ente di Promozione Sportiva Riconosciuto dal C.O.N.I. (art. 31 DPR 2/8/1974 n°530) Ente Nazionale con Finalità Assistenziali Riconosciuto dal Ministero Dell’Interno (D.M. 559/C. 3206. (101) del 29 febbraio 1992)
Il M° Penna ci ha illustrato cosa è lo CSEN e le finalità di questo ente di promozione sportiva, improntato fondamentalmente all’educazione sportiva, anche attraverso la promozione di iniziative per la diffusione di quelle informazioni indispensabili per la crescita professionale di maestri ed istruttori. Poi è passato a spiegare come, all’interno dello CSEN, è organizzato il settore delle arti marziali, con le sue numerose discipline. Queste abbracciano tutto il campo delle arti marziali, in particolare quelle orientali, ma senza escludere anche il patrimonio nazionale, quale è per esempio l’arte del LIUBO (l’arte del bastone siciliano). Il numero degli iscritti al centro è tale che, in virtù delle finalità dell’Ente, si è reso quasi necessario dotarsi di una struttura operativa di supporto per i maestri, insegnanti e preparatori atletici, per un sostegno nella loro attività. Ecco, quindi, la nascita del Centro Studi e Ricerche Sport da Combattimento. L’intervento del M° Penna è stato improntato sull’illustrazione e presentazione dell’attività dello CSEN. Concluso questo primo intervento, il prof. Villani ha introdotto il successivo relatore, la dott.ssa Michela Turci, del Dipartimento di Morfologia Umana della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano, che ha presentato una vera e propria lezione sull’”Analisi morfologica tridimensionale del gesto nel karate tradizionale”.
Il suo intervento, per la complessità della materia che illustrava, si è protratto forse più di quanto era previsto ed ha impegnato parecchio l’attenzione dei partecipanti al seminario, ma, per chi era interessato, vista l’efficace esposizione della D.ssa Turci, il tempo è invece risultato insufficiente, tanto che per rispettare la scaletta del programma, la dottoressa ha dovuto chiudere il suo intervento con una veloce carrellata di risultati, che avrebbero sicuramente invece, potuto essere oggetto di ben più ampi commenti. In ultimo è intervenuto ancora il prof. Roberto Villani, docente del corso di Discipline di Combattimento della Facoltà di Scienze Motorie dell’Università degli Studi di Cassino, nonché componente del Centro Studi e Ricerche Sport da Combattimento.
Questo centro, nato nel 2005, è parte integrante del settore arti marziali e sport di combattimento dell’ente di promozione CSEN ed ha una funzione di consulenza e supporto per i tecnici che operano nel vasto ambito dei combat sport. Ma l’attività dello CSRSC è comunque aperta a chiunque voglia accrescere quelle conoscenze scientifiche al fine di migliorare la parte della preparazione atletica per gli sport da combattimento. Nell’ambito della ricerca universitaria, il prof. Villani ha illustrato quelli che sono stati i lavori scientifici svolti ed in corso di svolgimento. In particolare ha presentato ricerche nell’ambito dello studio di specifici test, che consentono la misurazione confrontabile della rapidità dei colpi e del movimento, in alcune tecniche per gli sport da combattimento. Questi test sono ripetibili per la valutazione del progresso degli atleti nell’esecuzione di tali tecniche e possono servire per evidenziare il grado di preparazione e l’efficacia di un programma di preparazione atletica; ma anche e soprattutto, per poter studiare e preparare un programma di preparazione atletica specifico per l’atleta che deve competere a livelli alti, affinando quindi le sue caratteristiche e potenzialità specifiche.
Alcuni di questi test sono stati anche oggetto di discussione in importanti meeting internazionali sulla materia e addirittura alcuni di essi, ideati e messi a punto dallo stesso professor Villani insieme al suo gruppo, sono stati riconosciuti come validi e quindi accettati dalla comunità scientifica nell’ambito della rilevazione della misura della rapidità dei colpi. Ha quindi esposto minuziosamente ogni singolo test che ha elaborato con il suo gruppo, evidenziandone pregi e difetti.
Il prof. Villani ha mostrato un entusiasmo tale per il suo lavoro di ricerca, che credo sia riuscito sicuramente a trasmettere non solo ai suoi stretti collaboratori, ma anche a quanti erano presenti nella sala. Così come scherzosamente ha comparato la sua attrezzatura con quella della dr.ssa Turci, che ha dimostrato di avere a disposizione una tecnologia forse migliore. Credo che l’intelligenza delle persone, sia anche quella di saper dare il meglio di sé con ciò che ha a disposizione. Quanto poi questo “meglio di sé” sia valido… credo proprio che i lavori esposti dal Prof. Villani ce lo hanno ampiamente dimostrato. Dopo la carrellata di test proposti il prof. Villani ha annunciato anche una prova pratica del lavoro appena esposto. Quindi, con l’aiuto dei suoi collaboratori, ha sgombrato la zona dei relatori, il tavolo, il megaschermo ed il proiettore, per dare maggiore visibilità al tatami, che era stato preparato nella zona terminale della sala. Ha invitato quindi il pubblico ad alzarsi ed a mettersi intorno al tappeto per l’esecuzione delle prove, in modo da consentire a tutti di avere una piena visione di quello che i suoi collaboratori ci dovevano mostrare.
Mentre il prof. Villani illustrava quello che avremmo visto da lì a qualche istante, i suoi collaboratori prendevano posizione sul tappeto. Appena terminata la descrizione della prova è cominciata l’esecuzione dei test, che comprendevano sia lavoro al sacco e sia lavoro in coppia. Ci hanno quindi dato dimostrazione di come sia effettivamente e semplicemente possibile, misurare qualità come la rapidità d’azione per il monitoraggio del grado di preparazione dell’atleta.
Dopo queste prove, un naturale e significativo scrosciante applauso ai relatori… ha concluso il bellissimo seminario scientifico. Per gli aspetti prettamente tecnici, che per ovvi motivi non sono stati esposti in questa sede, vi rimandiamo alla loro consultazione sul sito del Centro Studi e Ricerche Sport da Combattimento (CSRSC). Credo che questo seminario abbia lasciato nei partecipanti, certamente non solo semplici discorsi teorici, ma qualcosa di tangibile che certamente avrà arricchito il bagaglio di conoscenze e forse anche un diverso e spero più favorevole atteggiamento mentale, verso gli sport da combattimento e le arti marziali in genere. Ringraziamo quindi il prof. Roberto Villani per il cortese invito fattoci e la calorosa accoglienza riservataci, auspicando di poter avere l’occasione di rincontrarci ancora in un prossimo appuntamento… e non solo…. |