E’ QUESTO UNO DEGLI ARTICOLI GENTILMENTE CONCESSICI DA
ROBERTO BOCCHETTI (Personal Trainer Professionista
www.personal-trainers.org ) CHE VANNO AD ARRICCHIRE LE APPOSITE RUBRICHE
DELLA NOSTRA RIVISTA ELETTRONICA SULLA PREPARAZIONE ATLETICA. LO ACCOGLIAMO CON
GIOIA TRA I NOSTRI COLLABORATORI E LO RINGRAZIAMO PER LA DISINTERESSATA
COLLABORAZIONE MOSTRATACI.
Addominali da capogiro
Di: Roberto Bocchetti 
Quando
allenare gli addominali
Dipende dalle preferenze individuali. Ecco 3 domande che
potrebbero aiutarvi a capire quando allenare gli addominali.
1) I vostri addominali sono indietro rispetto agli altri
gruppi muscolari?
Se la risposta è affermativa, bisogna dar loro la priorità
finché non avranno raggiunto il livello del resto del corpo.
2)
Dopo un allenamento intenso coi pesi, avrete ancora voglia di mettercela tutta
per gli addominali?
Se vi sentite stanchi, dopo una sessione pesante, sarà
difficile dedicare l'energia sufficiente agli addominali. Provate ad allenarli
all'inizio della sessione.
3) Avete la possibilità di allenarli nei giorni in cui non
vi allenate coi pesi?
Molti esercizi possono essere eseguiti a casa e non ci vuole
molto per completare un workout intero.
Frequenza
Mi viene sempre da ridere quando sento dire che qualcuno
allena gli addominali tutti i giorni, nella speranza di accelerarne lo sviluppo.
Voglio dire: vi verrebbe in mente di allenare i pettorali tutti i giorni per
farlo crescere più in fretta? Ricordate che gli addominali sono come gli altri
muscoli e richiedono la giusta alternanza di allenamento e recupero, altrimenti
c'è il rischio del sovrallenamento.
D'altra parte, è vero che hanno tempi di recupero inferiori
rispetto a gruppi muscolari più grandi: mentre i postumi di una sessione pesante
per le gambe possono risultare "mutilanti" per diversi giorni, gli addominali
sembrano riprendersi completa mente nel giro di 48 ore al massimo. In generale,
se gli addominali sono ancora indolenziti a causa dell'ultimo allenamento,
significa che non sono pronti per una nuova sessione.
Ricordiamo inoltre che, pur trattandosi di muscoli posturali,
coinvolti in varia misura nell'esecuzione di numerosi esercizi, necessitano
anche di esercizi specifici. Il Programma di sei settimane per gli addominali"
si basa su uno schema a giorni alterni, ossia sette sessioni nell'arco di 14
giorni.

Ripetizioni
Conosco persone che, nonostante infinite ripetizioni, non
riescono a raggiungere l'intensità necessaria per stimolare adeguatamente lo
sviluppo addominale. Il fisioterapista David Roskin, della Duke University
(Duchessa North Carolina), sostiene: "Molti non seguono un approccio graduale e
progressivo". Ciò significa che, man mano che gli addominali diventano più
forti, per portare avanti il processo di sovraccarico indispensabile per lo
sviluppo, bisogna aumentare la difficoltà degli esercizi.
Come gli altri muscoli, gli addominali rispondono al
sovraccarico ma, al fine di garantire una crescita continuativa, vanno anche
sottoposti a stimoli sempre nuovi e diversi. Roskin afferma che eseguire sempre
lo stesso numero di set e ripetizioni per gli addominali è come eseguire le
distensioni su panca sempre con lo stesso peso. Senza un qualche tipo di
progressione, non ci può essere crescita.
Il Programma di sei settimane per gli addominali" è concepito
per creare una base di resistenza muscolare, prima di aumentare gradualmente il
carico, riducendo le ripetizioni, in modo da favorire la crescita muscolare (il
tipo di crescita che si traduce nei sospirati solchi profondi che caratterizzano
un addome tonico e sviluppato). Anche gli esercizi aumentano gradualmente di
difficoltà secondo il livello di forza e di esperienza acquisite.
Il numero di ripetizioni non è mai superiore a 25; una volta
raggiunta questa soglia (a patto di eseguire correttamente gli esercizi, con
contrazione adeguata dei muscoli interessati), si aumenta gradualmente la
difficoltà. Nella fase di massa e potenziamento, si arriva ad eseguire 8
ripetizioni per ogni set.
16 CONSIGLI PRATICI SULL' ALLENAMENTO DEGLI ADDOMINALI
1 - La dieta e l'allenamento cardiovascolare
E'impossibile ottenere una buona definizione se gli
addominali sono coperti da uno strato di grasso. A meno che non siate baciati
dalla fortuna genetica, un addome magro è il risultato di 3 fattori: nutrizione
appropriata, condízionamento aerobico (cardio) e allenamento dei muscoli
addominali. Dal momento che il dimagrimento limitato a determinate zone è solo
un'utopia, gli esercizi per gli addominali, di per sé, non sono in grado di
eliminare l'eccesso di grasso intorno al punto vita.
2
- La respirazione
Se non viene istintiva, la respirazione corretta va appresa:
inspirate con il naso durante la fase di rilassamento ed espirate con forza
attraverso la bocca nella fase di contrazione. l'espulsione dell'aria dai
polmoni consente una contrazione più intensa e completa.
3 - La sequenza
Sebbene la sequenza degli esercizi non sia fondamentale ai
fini dello sviluppo addominale, la porzione inferiore dei retto dell'addome,
tendenzialmente, è più debole e, nella maggior parte dei casi, richiede il
massimo sforzo di coordinazione. In generale, alienate la regione inferiore
dell'addome prima di quella superiore e degli obliqui, modificando di tanto in
tanto la sequenza.
4 - La varietà
Quando avrete imparato gli esercizi di base e costruito le
fondamenta dei potenziamento addominale potrete arricchire il vostro programma
con altri esercizi. Il fatto di utilizzare numerosi esercizi diversi serve
essenzialmente a due scopi:
-
a scioccare i muscoli, per far si che non si abituino ad un
determinato stimolo;
-
a sollecitare i muscoli da angolazioni diverse, al fine di
garantire la massima attivazione delle fibre muscolari.
-
L'allineamento della spina dorsale
Nella maggior parte dei movimenti per gli addominali, si
piega la colonna vertebrale (soprattutto in quelli per gli addominali alti), ma
bisogna sempre mantenere la colonna cervicale la testa e le spalle allineate; è
indispensabile per evitare infortuni al collo. Uno dei fattori più importanti
per impostare e mantenere l'allineamento è la posizione delle mani. Se
s'incrociano le mani dietro la testa, si tende inevitabilmente a piegare la
testa in avanti, rompendo l'allineamento. Meglio piazzare le mani dietro le
orecchie oppure al lati della testa per sostenerla.
6 - La contrazione
La capacità di sentire la contrazione dei muscolo bersaglio è
indispensabile per sfruttare al meglio qualsiasi esercizio, soprattutto quelli
per gli addominali. I principianti spesso non hanno la disciplina né
l'esperienza necessarie, mentre i bodybuilder più esperti a volte perdono la
concentrazione richiesta per sentire ogni singola oncia di contrazione. In
mancanza di questo tipo di concentrazione, si rischia di diminuire la qualità
dell'esecuzione, riducendo l'allenamento ad una semplice ripetizione
superficiale e inutile dei movimenti. Potrebbe essere utile appoggiare una mano
sull'addome, non solo per sentire fisicamente la contrazione, ma anche per
ricordarsi di concentrarsi sul movimento e di tenere per un istante la
contrazione.
7 - Set e ripetizioni
Se
vi serve una routine seguite il "Programma di sei settimane per gli addominali%
Ad ogni modo, se volete avere addominali più densi e pronunciati, eseguite dei
set da 10-15 ripetizioni; 15-25 ripetizioni per sviluppare un po' la massa e una
certa resistenza muscolare; oltre 25 ripetizioni se volete soprattutto
tonificare, senza sviluppare particolarmente la massa.
8 - La regione lombare
Tutti i gruppi muscolari, con scarse eccezioni, sono
controblianciati da un gruppo antagonista, che va alienato per garantire uno
sviluppo simmetrico ed equilibrato (bicipiti/tricipiti, bicipiti
femorali/quadricipiti, ecc.). I muscoli antagonisti degli addominali sono quelli
della regione lombare. Per evitare di sbilanciare lo sviluppo muscolare dei
tronco, occorre pertanto eseguire esercizi come le estensioni per la schiena ad
i mezzi stacchi.
9 - Movimenti di base
Dato che l'esecuzione degli esercizi avanzati per gli
addominali presuppone una certa forza e coordinazione, i principianti dovrebbero
cominciare con esercizi più semplici, di base. Man mano che acquisite forza e
coordinazione, potrete utilizzar e anche esercizi più avanzati. Ad ogni modo, in
mancanza dei giusto grado di preparazione, gli esercizi avanzati, essendo
tecnicamente più difficili, diventano inutili o addirittura pericolosi. Inoltre,
all'inizio non bisogna preoccuparsi troppo di raggiungere il numero prefissato
di ripetizioni; si riprende fiato e si ricomincia.
10 - Pesi Impiegati
Di solito, i pesi impiegati negli esercizi per gli addominali
coincidono con il peso corporeo. Quando gli addominali sono deboli o si sta
appena iniziando un programma, è bene optare per le varianti più facili; man
mano che gli addominali diventano più forti, si possono modificare le posizioni
di braccia e piedi per aumentare la difficoltà degli esercizi. Un altro modo per
aumentare la difficoltà consiste nell'uso di pesi aggiuntivi, oltre a quello dei
corpo, e nella modifica dell'angolazione dei movimento. Ad ogni modo, il carico
deve essere tale da consentire di completare il numero desiderato di
ripetizioni.
11 - Gli obliqui
Gli obliqui entrano in gioco in tutti i movimenti di
rotazione e torsione al punto vita. Per attivare gli obliqui, è sufficiente
avvicinare una spalla verso Il ginocchio opposto o piegare il ginocchio verso la
spalla opposta, in molti degli esercizi per gli addominali
12 - Controllare il movimento
Come tutti gli altri esercizi, anche quelli per gli
addominali vanno eseguiti correttamente, lentamente e in modo controllato. Il
rispetto di queste regole tecniche minimizza il rischio di traumi, dato che
alcuni esercizi possono mettere a rischio la regione lombare. I movimenti lenti,
peraltro, intensificano le contrazioni e riducono la possibilità di seguire un
ritmo veloce e sfruttare lo slancio della velocità, e quindi il rischio di
subire infortuni o diminuire la qualità dell' allenamento.
13 - Addominali alti e bassi
Anche
se il retto dell'addome è un muscolo unico, è possibile stimolare più
intensamente la regione inferiore immobilizzando la parte superiore dei corpo e
ruotando il bacino verso la gabbia toracica. Ancorando la parte inferiore dei
corpo in una data posizione e piegando la parte alta dei tronco verso il bacino,
invece, si stimolano maggiormente gli addominali alti.
Ad ogni modo, è impossibile isolare completamente questa o
quella regione della muscolatura addominale.
14 - Ampiezza dei movimenti
In generale, si eseguono movimenti di massima ampiezza per
sviluppare la flessibilità dei muscoli ed attivare la massima quantità di fibre
muscolari. Il caso degli addominali però, è un po' diverso limitando il
movimento ad un angolo di 30-45 gradi rispetto all' asse orizzontale, si ottiene
una contrazione completa con un coinvolgimento minimo dei flessori dell'anca.
Oltre questo angolo, come ad esempio in un sit-up completo (fino a sedere), non
aumentano né la contrazione , nè lo stimolo maggiori
15 - Tensione costante
Dato che i muscoli dell'addome recuperano molto velocemente,
se vi fermate tra una ripetizione e l'altra, anche solo per un secondo, diventa
praticamente impossibile affaticarli come si deve. Per evitare questo
inconveniente e mantenere costante la tensione addominale, terminate la
ripetizione poco prima della fine della fase di rilassamento.
16 - Le fondamenta del corpo
Gli addominali svolgono un ruolo molto più importante di
quello estetico. Insieme ai muscoli della regione lombare, gli addominali
formano un muro naturale attorno alla parte centrale dei corpo. Quando sono
contratti, questi muscoli aumentano la pressione interna all'addome,
Incrementando notevolmente la stabilità della colonna vertebrale. Gli addominali
forti favoriscono una postura corretta e una schiena sana.
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