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Bodybuilding

E’ QUESTO UNO DEGLI ARTICOLI GENTILMENTE CONCESSICI DA ROBERTO BOCCHETTI (Personal Trainer Professionista www.personal-trainers.org ) CHE VANNO AD ARRICCHIRE LE APPOSITE RUBRICHE DELLA NOSTRA RIVISTA ELETTRONICA SULLA PREPARAZIONE ATLETICA. LO ACCOGLIAMO CON GIOIA TRA I NOSTRI COLLABORATORI E LO RINGRAZIAMO PER LA DISINTERESSATA COLLABORAZIONE MOSTRATACI.

Il metodo Super Slow

Di: Roberto Bocchetti

Il super slow (letteralmente super lento) è una particolare tecnica allenante da svolgersi con i pesi. L'allenamento con sovraccarico canonico svolto nelle palestre di tutto il mondo prevede che la serie sia costituita da varie ripetizioni ognuna delle quali da compiersi in un arco di tempo che oscilla dai 2 ai 7 secondi.

Jay Cutler, professionista IFBB, 2° classificato al Mr. Olympia 2005Il super slow invece si propone di far compiere lo stesso movimento delle ripetizioni convenzionali in un arco di tempo pari a circa 15 secondi (dei quali 8-10 secondi spesi nella fase positiva concentrica ed i restanti in quella negativa eccentrica).

I risultati che si stanno ottenendo in America, a detta dei "creatori" di tale metodica (Ken Hutchins & C.) che di nuovo comunque non apporta alcunché, sono incredibili: con una sola seduta a settimana, basata sull'esecuzione di sole 6 serie ad esaurimento, di 8-10 ripetizioni super slow ognuna e mirate all'allenamento di tutto il corpo, il decremento del grasso corporeo e la ipertrofizzazione del muscolo viaggiano di pari passo in maniera molto più cospicua rispetto ai risultati ottenuti in tutte le altre discipline finalizzate allo stesso scopo.

I "Pro" del super slow:

  1. Si può arrivare a cedimento muscolare con carichi nettamente inferiori rispetto alle convenzionali ripetizioni Heavy Duty allontanando di fatto in maniera quasi totale la possibilità di infortunare articolazioni, legamenti e tendini. 
    Aspetto fondamentale per chi è in sovrappeso e per le persone che iniziano l'avventura con i pesi ad una età non più giovanile.

  2. Se si moltiplicano i 15 secondi (durata della singola ripetizione) per le 8-10 ripetizioni costituenti la serie ad esaurimento si nota che lo sforzo ha una durata di 120-150 secondi (dai due ai due minuti e mezzo) che collocano lo sforzo profuso al limite superiore della glicolisi anaerobica. 
    Questo significa che lo sforzo affrontato non è proprio di elevata potenza ma comunque abbastanza intenso da poterlo ritenere ancora prevalentemente anaerobico.
    Questa caratteristica rende il super slow particolarmente adatto per ipertrofizzare le fibre rosse del muscolo, che d'altra parte sono in genere le fibre preponderanti nelle persone pseudo-sedentarie o di età medio alta (coloro cioè che hanno riscontrato i migliori risultati tramite il super slow). Inoltre una delle conseguenze primarie di questa tipologia di sforzo è una elevata lipolisi conseguente la seduta. Ossia il metabolismo basale viene di molto elevato anche nelle ore di recupero.
    Ciò è alla base del successo di tale tecnica fra coloro che vanno il palestra prevalentemente per bruciare grasso (ricordiamoci che gli americani sono prevalentemente una popolazione obesa).

  3. La brevità dell'allenamento e la sua infrequenza (30 minuti ogni 7 giorni) sono una vera e propria vittoria dell'intelligente applicazione dell'equazione universale "stress intenso+recupero adeguato=crescita muscolare".
    Finalmente un taglio netto con quella filosofia autodistruttiva del "più ci si allena, più si cresce" attraverso la quale troppo spesso si è sacrificata la qualità solo per aumentare il volume di lavoro che rappresenta ancora la causa prima del sovrallenamento cronico e dello stallo dei risultati nelle palestre di tutto il mondo.

Dennis James, professionista IFBBI "Contro" del super slow:

La miogenesi, ossia la differenziazione delle cellule satellite in nuove fibre bianche, conseguente ad uno sforzo di massima potenza con elevati carichi è un traguardo non raggiungibile tramite il super slow dato che il peso adottabile non può che essere esiguo. Se quindi siete giovani e perseguite il massimo potenziale muscolare il super slow è un modo inopportuno di spendere le vostre energie.

  1. Per compiere le 8-10 ripetizioni super slow il peso deve aggirarsi intorno al 60-65% del massimale. Dato che nella fase negativa eccentrica il muscolo è più forte di un 40% circa rispetto alla fase positiva questo significa che il tempo speso per la fase negativa di ogni ripetizione super slow è estremamente lontana da avere caratteristiche allenanti, infatti secondo le considerazioni fatte solo il 20% della potenzialità muscolare viene spesa nella fase di discesa gravitazionale (troppo poco!).

  2. Il super slow è una tecnica estremamente faticosa, soprattutto dal punto di vista mentale. Mantenere la concentrazione al 100% per 2 minuti e poco più non è da tutti. D'altra parte i progressi di carico possono essere solo esigui e questo limita fortemente la possibilità di far crescere il muscolo con il super slow.

Gustavo Badell, professionista IFBB, 3° al Mr. Olympia 2005IN CONCLUSIONE

Queste le caratteristiche prevalenti della tecnica super slow. Lascio a voi lettori la decisione di adottare un simile allenamento.

Ricordatevi che Il bodybuilding è uno sport dove è vero tutto e il contrario di tutto: ognuno di noi è diverso dagli altri, quello che funziona per una persona, può non funzionare per un'altra.

Allo stesso modo, anche un metodo di allenamento che per voi funziona, può - dopo un certo periodo di tempo - perdere la sua efficacia, poichè i muscoli si sono abituati. Ecco perchè è importante variare e sperimentare di tanto in tanto varie tecniche.

Provate ad incorporare il Super Slow di tanto in tanto nei vostri allenamenti, e vedete che tipo di stimolo ne ricavano i vostri muscoli.


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