E’ QUESTO UNO DEGLI ARTICOLI GENTILMENTE CONCESSICI DA
ROBERTO BOCCHETTI (Personal Trainer Professionista
www.personal-trainers.org ) CHE VANNO AD ARRICCHIRE LE APPOSITE RUBRICHE
DELLA NOSTRA RIVISTA ELETTRONICA SULLA PREPARAZIONE ATLETICA. LO ACCOGLIAMO CON
GIOIA TRA I NOSTRI COLLABORATORI E LO RINGRAZIAMO PER LA DISINTERESSATA
COLLABORAZIONE MOSTRATACI.
Il sistema “Heavy Duty"
Di: Roberto Bocchetti 
Ecco
un altro metodo che si può provare ad applicare, quando si raggiunge una fase di
stallo.
Il primo a parlare di allenamenti Brevi e Intensi fù Arthur
Jones che quasi per contrastare le teorie di allenamento in voga in quegli anni,
formulò la propria, e introdusse cosi' il concetto di intensità.
Ecco come Arthur Jones definisce l'intensità: "l'intensità
riguarda la percentuale di sforzo muscolare che viene esercitato. Per stimolare
una crescita ottimale di forza e massa bisogna completare una serie fino al
punto di cedimento muscolare laddove è richiesto il 100 % dello sforzo"...
Jones capì che allenarsi meno è meglio e disse inoltre che
l’allenamento intenso per essere produttivo deve anche essere breve e
infrequente, il problema era stabilire quanto doveva essere breve e quanto
infrequente. In seguito suggerì 12/20 serie per tre allenamenti settimanali, ma
sebbene ottenne un notevole riscontro i risultati alla fine dei conti non furono
quelli sperati.
In Heavy Duty I Mike Mentzer suggerisce di allenarsi ogni 96
ore (4 giorni) con un volume piuttosto ridotto, (confrontato con quello della
sua teoria finale è comunque abbastanza alto). Anche Mentzer afferma di avere
ottenuto notevoli risultati con i suoi clienti, nonostante questo però, egli
pensava che un allenamento produttivo come l’Heavy Duty dovesse dare maggiori
risultati.
Quando
parla di allenamento produttivo, Mike mentzer lascia intendere che i progressi
sono immediati e lineari fino al raggiungimento del proprio potenziale genetico.
In realtà non era così. Mentzer capì cosi’ che ci doveva essere qualcosa che non
andava nella sua teoria, formulò alcune ipotesi e giunse alla conclusione che
gli allenamenti dovevano essere ancora più brevi e ancora più infrequenti: 4
giorni di riposo portavano lentamente al superallenamento, infatti i suoi
clienti inizialmente ottenevano grandi progressi ma poi andavano in stallo con i
risultati, a causa del sovrallenamento.
Mentzer
mette in primo piano il recupero, che riveste un’importanza fondamentale. In
generale dice che la supercompensazione avviene dopo circa due gioni
dall’allenamento, quindi il nostro organismo prima recupera e poi dopo circa due
giorni comincia a supercompensare, cioè a costruire muscoli, a patto però che lo
si lascia indisturbato fino alla fine del processo. In realta nessuno può dire
quanto tempo ci vuole per compensare e quanto per supercompensare. Mentzer lo
dedusse comunque osservando le migliaia di persone che aveva allenato in quegli
anni.
Nella sua teoria finale Heavy Duty II conclude questo
discorso e dice di allenarsi ogni 5/6 giorni e in base a considerazioni
soggettive si può aggiungere uno o due giorni in più, quindi se non ti senti
adeguatamente riposato non farti problemi ad aggiungere qualche giorno in più di
riposo, tempo che comunque andrebbe aggiunto man mano che si aumentano i carichi
e che crescono i muscoli, a causa del maggiore stress che essi subiscono.
La teoria di Mike Mentzer è molto controversa, i suoi
detrattori asseriscono che una sola serie per esercizio è insufficiente a
causare uno stress tale al muscolo da indurne la crescita. Inoltre, è risaputo
che Mentzer faceva largo uso di steroidi anabolizzanti e altri prodotti, che
sicuramente gli davano una mano.
Nonostante queste critiche, se sei un atleta di livello
avanzato e ti trovi in una fase di stallo dove non riesci più ad ottenere
progressi, puoi fare un tentativo e sperimentare per qualche giorno il Sistema
Heavy Duty. Se Non altro, variando il tuo allenamento darai ai muscoli un nuovo
stimolo che potrà produrre nuovi guadagni in termini di massa muscolare.
Il programma consigliato è il seguente:
•Allenamento 1
-
Squat
-
Trazioni a presa inversa
-
Panca
•Allenamento 2
-
Stacchi
-
Lento avanti
-
Calf
-
Addome
 Le
serie sono solo una per esercizio (non dimenticarti mai di fare il
riscaldamento), mentre per le ripetizioni non c’è un numero prestabilito: si
deve arrivare a cedimento, quindi è a tua discrezione.
Puoi comunque prendere come base 6/8 ripetizioni per la parte
alta del corpo e 15/20 per le gambe, ma come ripeto si deve arrivare al punto di
cedimento muscolare, laddove stai esprimendo il 100 % d’intensità.
Gli addominali non sono indispensabili, 1 serie è facoltativa
(se la fai, usa un sovraccarico). Il lento avanti suggerisco di eseguirlo in
piedi in modo tale che lavori anche sui muscoli stabilizzatori. Ricordati di
variare, per esempio ogni tanto fai le parallele al posto della panca o il
rematore con il bilancere al posto delle trazioni, o ancora le scrollate al
posto degli stacchi, varia anche con lo squat e ogni tanto fai la pressa.
Cura il movimento. Visto che si deve fare solo una serie
cerca di farla in modo perfetto, curando tutto l’arco di movimento e
controllando il peso in fase negativa. Per gli avanzati Mentzer consiglia di
introdurre ogni tanto le contrazioni isometriche, si tratta in breve di
eliminare la fase positiva degli esercizi in cui è possibile, e lavorare su
quella negativa.
Annota tutti i progressi in termini di carichi e ripetizioni
su un diario e dopo due mesi osserva i risultati. Non c’è bisogno di
ciclizzazioni o di scarichi, l’importante è che si rispetti il tempo di recupero
tra un allenamento e l’altro.
Per
dovere di cronaca precisiamo che Mike Mentzer, nato il 15 novembre 1951, è
scomparso il 9 giugno 2001 per problemi cardiaci, non si sa se dovuti ad una
malformazione congenita o al largo uso di steroidi anabolizzanti e altri
prodotti, di cui era risaputo egli faceva uso.
Per chiudere quest'articolo, ricordo a tutti i miei allievi e
ai lettori che, come sempre, oltre all'allenamento è indispensabile prestare
altrettanta attenzione all'alimentazione (secondo i consigli riportati nelle
altre parti del sito), ad un adeguato apporto di acqua, al riposo e all'utilizzo
di integratori.
Buon allenamento
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