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Bodybuilding

ANCHE IL BICIPITE E’ PARTICOLARMENTE SOLLECITATO DURANTE L’ESECUZIONE DI UNA TECNICA DI PUGNO. VEDIAMO QUALI SONO GLI ESERCIZI PER UN SUO COMPLEMENTARE ALLENAMENTO E MIGLIORE SOLLECITAZIONE

ALLENAMENTO PER I BICIPITI

Di: Federico Fragale (D.T. Scuola Arti Marziali Fragale)

E’ il muscolo che permette la flessione del braccio e la supinazione dell’avambraccio, è formato da due fasci muscolari:

  1. il capo lungo del bicipite brachiale (biarticolare)

  2. il capo corto del bicipite brachiale. (monoarticolare)

Molti sono i criteri e gli esercizi di allenamento per questo gruppo muscolare.

Vediamo subito nel dettaglio i vari esercizi:

                                               MANUBRI CONCENTRATI

Ottimo esercizio per il bicipite brachiale, siamo seduti su una panca, il gomito non deve essere sopra alla gamba, ma poggiare sulla parte interna della coscia. Questo esercizio permette (se ben eseguito) di isolare al massimo la  muscolatura interessata.

Dalla posizione di partenza, si richiama il braccio (flettendolo) verso la spalla, per avere un maggior lavoro, suggerisco di ruotare il polso durante la fase di ascesa e far toccare la parte interna del manubrio sulla spalla. Si inspira durante la discesa (lavoro negativo) e si espira durante l’ascesa (lavoro attivo).

MANUBRI ALTERNATI

Possiamo effettuarlo stando seduti su una panca, meglio se con schienale, in questo caso eretto, alternando la flessione di un braccio alla distensione dell’altro, sempre cercando di ruotare verso l’interno i polsi durante l’ascesa del manubrio verso la spalla.

E’ possibile anche una variante, che sollecita in maniera maggiore la muscolatura e consiste nell’eseguire lo stesso esercizio, con un inclinazione della panca all’incirca di 30°.

Effetti:  sollecita l’apice del bicipite.

LARRY  SCOTT

Lavora il bicipite brachiale.

E’ un esercizio che prende il nome dal noto campione di body building, famoso per la circonferenza del suo braccio.

Questo esercizio permette di isolare i bicipiti ed è uno dei migliori per lo sviluppo delle braccia.

Ci si mette seduti o in piedi (a seconda del modello di macchina o panca) e con una presa sul bilanciere corrispondente alla larghezza delle spalle. I gomiti sono poggiati sulla panca e le braccia distese.

Portare le braccia verso le spalle, senza staccare i gomiti dalla panca.

Cerca di eseguire tutte le ripetizioni con un movimento continuo.

 Una variante può essere eseguita al curling machine, dove la  sola differenza sta nel lavoro di resistenza costante, offertoci dalla macchina.

Effetti: permette lo sviluppo del bicipite per tutta la lunghezza della sua fibra, compresa la fascia inferiore normalmente non sollecitata.

CURL CON BILANCERE in piedi

Si effettua in piedi, con gambe divaricate e flesse, per non inarcare la schiena ed evitare complicazioni. L’impugnatura sarà uguale alla larghezza delle spalle. Durante l’esecuzione, i gomiti dovranno rimanere aderenti al tronco, e cercate di evitare uno slancio col busto,.

E’ possibile variare questo esercizio, (salvaguardando maggiormente la schiena ed evitando, quando siamo affaticati, di aiutarci con uno slancio) eseguendolo in ginocchio.

Durante l’ascesa la resistenza diminuisce man mano che ci avviciniamo alle spalle.

Effetti: è sollecitata tutta la fascia del bicipite e i muscoli flessori dell’avambraccio.

CURL ai CAVI

Per ovviare ad una resistenza decrescente dell’esercizio precedente, possiamo eseguire il medesimo esercizio ai cavi, col vantaggio di far rimanere la resistenza invariata anche ad avambraccio flesso.

Effetti: sollecita molto intensamente il bicipite per tutta la durata del movimento.

BUON ALLENAMENTO


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