VISTO CHE AVETE MOSTRATO DI GRADIRE GLI ARTICOLI SULL’ALLENAMENTO
CON I PESI… E COMPRENDENDO CHE EVIDENTEMENTE NE FATE USO PER I VOSTRI
ALLENAMENTI… ABBIAMO CHIESTO AD UN NOSTRO ESPERTO REDAZIONALE DI REDARRE
QUESTO SEMPLICE ARTICOLO CON
LA SPIEGAZIONE
DI
ALCUNI TERMINI BASILARI PER
LA PRATICA
DEL
BODYBUILDING. (Serie, Ripetizioni e Acido Lattico) SOMMARIE SPIEGAZIONI PER I
MENO ADDENTRO ALLE SUE TEMATICHE, A CUI SIAMO SICURI SEGUIRANNO RICHIESTE DI
APPROFONDIMENTO CHE TENTEREMO DI ESAUDIRE.
A B C del BODYBUILDING
Di: Edoardo Mancioppi
Una
seduta di allenamento, è un’insieme di esercizi, per i vari gruppi muscolari,
formati da ripetizioni e serie, che ci consentiranno a seconda della loro
interazione, di raggiungere gli obiettivi prefissatici.
Le ripetizioni
Possiamo descrivere il termine
ripetizioni, come l’indice numerico che determina il numero di volte che deve
essere sollevato un carico di lavoro.
Molto importante in una seduta
di allenamento, è di stabilire il giusto carico di lavoro e le ripetizioni da
eseguire, il loro rapporto interagisce su:
-
Tipo
di fibre coinvolte (lente, intermedie o veloci)
-
Modalità
di reclutamentodelle fibre (aggressivo o progressivo)
-
Obbiettivo
(forza, resistenza, velocità)
-
Scorte
energetiche (ATP e glicogeno).
La seguente tabella indica e fa
capire ancora meglio la relazione che c’è tra carico di lavoro, ripetizioni e
qualità muscolare lavorata.
%
del carico max
|
Possibili
ripetizioni
|
Effetto
|
100
- 80
|
1
- 6
|
Forza
- Ipertrofia
|
80
- 65
|
6
-13
|
Ipertrofia
- Massa
|
65
- 50
|
13
– 20 e anche più
|
Tono
- resistenza
|
La
Serie
Può essere definita come un’esecuzione
continua di un preciso numero di ripetizioni.
Anche queste, (nel loro numero)
sono rapportate al tipo di lavoro che dobbiamo svolgere e prende in
considerazione:
-
Livello di intensità dell’allenamento;
-
Modalità di reclutamento delle
fibre: aggressivo o progressivo
-
Tipo di fibre coinvolte (lente,
intermedie o veloci)
-
Esperienza dell’atleta (se
capace di convogliare in poche serie tutta l’energia necessaria al lavoro
ottimale del muscolo)
In una seduta di allenamento, è
indispensabile raggiungere il livello di fatica, senza il quale sarebbe
impossibile diminuire le scorte energetiche di quel settore, stimolando così i
processi di ricostruzione e supercompensazione
(vedi collegamento) e quindi migliorarsi.
L' Acido lattico
Quando raggiungiamo il senso di
fatica, la muscolatura produce sostanze di rifiuto, al fine di limitare i danni
di un’allenamento ancora più intenso.
Dobbiamo
però dire che il dolore che sentiamo nei giorni successivi una seduta, è
dovuto a microtraumi della muscolatura, con un aumento delle attività
linfatiche (aumentando così la sensibilizzazione della parte) e non, come molti
di noi considerano, l’acido lattico.
Difatti, l’eccesso di questa
sostanza nei muscoli, determina uno stato di intossicazione delle cellule, che
si traduce nella sensazione di fatica muscolare.
Il ripristino di tale accumulo
è accelerato in presenza di ossigeno e prende il nome di “pagamento del
debito di ossigeno lattacido”.
Possiamo affermare che l’acido
l’attico staziona nella nostra muscolatura non più di 30 minuti dalla fine
della seduta, (con un breve recupero attivo, ad esempio con esercizi di
defaticamento) e non più di 90 minuti senza defaticamento.
Si dice che le tecniche che
stimolano la produzione di una grande percentuale di acido lattico, sono un’ottima
cosa per chi desidera aumentare la propria muscolatura. Pare infatti, che tale
sostanza diminuisca il ph del sangue e di conseguenza vi è un’aumento di
secrezione del GH.
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