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preparazione atletica

TRX: l’ultimo ritrovato per l’allenamento funzionale

Di: Federico Fragale

Gli ambienti fitness lanciano sempre nuove mode e metodologie allenanti, così come lo è stato per l’allenamento propiocettivito: con i piani instabili (VEDI: Propriocettività e piani instabili; Esercitazioni con i piani instabili) e l’allenamento con il bosu (VEDI: Integrazione del Bosu negli sport da ring) adesso sembra aver preso piede un altra tipologia allenante: ovvero il TRX. Anche questo metodo di lavoro rientra nei parametri del functional training (VEDI: Functional Training). Ma vediamo intanto di fare chiarezza con i termini, prima di iniziare a parlare del TRX. Nell’articolo specifico già pubblicato, abbiamo compreso che il functional training, o allenamento funzionale, si differenzia dagli altri tipi per alcune sue particolari caratteristiche che lo rendono:

  • Multi-planare: permette di sviluppare con l’allenamento tutti e tre i piani di moto: davanti a noi, a destra, a sinistra ed a girare;
  • Multi-articolare: perché l’allenamento deve enfatizzare l’uso di più articolazioni e quindi anche di più gruppi muscolari per essere funzionale;
  • Bilanciamento corporeo: cioè tende a sviluppare quella capacità di coordinazione, applicata al “CORE” (VEDI: Definizione di “CORE”)

  

Il functional training  (VEDI: Functional Training) predispone il corpo a svolgere più efficacemente le attività quotidiane o atletiche grazie ad esercizi che integrano, alle qualità organiche di forza e resistenza muscolare, la provocazione e stimolo allenante della capacità di risposta del corpo agli stimoli esterni, utilizzando attrezzi che sollecitano lʼequilibrio e le capacità coordinative. In poche parole, si tratta di esercizi che rendono i muscoli più “intelligenti” e il corpo molto più agile, grazie alla simultanea risposta di muscoli e sistema nervoso-sensoriale.

  

Molti metodi di allenamento sono stati studiati in questi anni, vedi per esempio i campi di applicazione del bosu   (VEDI: Integrazione del Bosu negli sport da ring)  e dei piani instabili(VEDI: Propriocettività e piani instabili e Esercitazioni con i piani instabili),  che migliorano la propriocettività, i campi di applicazione del kettlebell, (VEDI: Il semplice Kettlebell e Illustrazione esercizi con i Kettlebell) oltre a fare un tipo di lavoro di forza, migliora la stabilità di tutto il corpo, attraverso una fortificazione generale del Core, (VEDI: Definizione di “CORE”) mediante appositi esercizi che possono essere sia simmetrici che asimmetrici.

Il termine “core” definisce la primaria importanza della funzionalità dei muscoli del tronco e del bacino, al fine di ottimizzare qualsiasi gesto che richieda stabilità. Se ad esempio in uno squat con bilanciere con carico abbastanza elevato, il "core" non è solido, non solo si rischia di cadere, ma potremmo arrivare addirittura a creare dei seri problemi alla schiena.

 

Adesso che abbiamo fatto le dovute premesse, rinfrescato ed espresso in maniera semplice e generica questi nuovi termini, che per alcuni forse sono purtroppo ancora sconosciuti, iniziamo a parlare dell’innovativo sistema di allenamento del TRX.

 A differenza del tradizionale allenamento con i sovraccarichi (pesi) che tende ad essere un tipo di lavoro lineare e seguire un piano di movimento unico (spesso con movimenti anche guidati), il “TRX suspension training” incrementa l’allenamento multiplanare in sospensione (quindi sia sul piano frontale, sagittale e trasverso).

 

Questo tipo di allenamento integra tutti i benefici dell’allenamento tradizionale, migliorandone però notevolmente la qualità grazie allo sviluppo di movimenti complessi, che simulano quelli usati nella vita reale e quotidiana o nella tua disciplina sportiva praticata. Questo porterà un maggior e migliore equilibrio muscolare a tutto il corpo, una incrementata coordinazione motoria, una migliore reattività aumentando al contempo anche le capacità di prestazione e prevenendo quindi il pericolo di alcuni tipi di infortuni.

  

Analizzate qualsiasi movimento, correre, saltare, eseguire dei movimenti specifici nei colpi di pugno, di calcio etc., comprenderete allora che questi si attuano, oltre che con la muscolatura specifica del singolo colpo, anche attraverso una serie di molti altri gruppi muscolari inseriti in catene cinetiche che favoriscono e migliorano al tempo stesso il dinamismo del gesto tecnico.

 

Quale migliore allenamento può esserci allora, se non quello di far lavorare contemporaneamente ed in perfetta sinergia più gruppi muscolari, anziché fossilizzarsi su uno solo alla volta e spendere tempo prezioso per poi sviluppare il gesto globale, insieme agli altri fasci muscolari.

  

Quest’ultimo ritrovato e proveniente dal mondo del fitness, consente di utilizzare il proprio peso corporeo per creare la resistenza necessaria (e oltretutto di poterla graduare liberamente) durante ogni esercizio del proprio allenamento. 

 

Un sistema di allenamento in sospensione, che permette di migliorare forza, resistenza, elasticità e stabilità delle articolazione e ancora una volta uno dei metodi migliori per rinforzare il core. (VEDI: Definizione di “CORE”)  

  

Un attrezzo non certo complesso e composto semplicemente da una fune e da due impugnature è facilmente costruibile da chiunque, ma sono allenamenti a mio parere indicati per soggetti non certo “digiuni” (principianti) ma solo da atleti già maturi… forti e soprattutto già in possesso di alti livelli di controllo motorio, visto che il principio su cui si basa è quello di stabilizzare il corpo, nell’eseguire dei particolari e specifici movimenti.

Grazie a tutti per l’attenzione e buon allenamento…

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