NON ESSENDOCI ANCORA STUDI SCENTIFICI APPROPRIATI PER LA
PREPARAZIONE ATLETICA SPECIFICA PER LA KICKBOXING… I NOSTRI GIOVANI
INSEGNANTI SPERIMENTANO LA MISURAZIONE DEI RISULTATI DELLE LORO
TECNICHE DI ALLENAMENTO, CON L’AIUTO DI SOFISTICATI STRUMENTI
DATIGLI UN USO DAI PREPARATORI ATLETICI DI ALTRI SPORT. SI RINGRAZIA
IL CENTRO DI FISIOTERAPIA RIABILITAZIONE E SPORT: “FISIOKINETIC” DI
PISA, DEL DOTT. SIMONE CASAROSA. (www.fisiokinetic.it)
Alcuni Test per la KickBoxing
Misurazione VO2 MAX e metodi di
incremento
Di: Beatrice Guardati
Già lo scorso anno, nella sezione della
Preparazione atletica, abbiamo recensito e pubblicato alcuni
test scientifici “nuovi”, per quanto riguarda la kick boxing. (VEDI:
Alcuni Test per la KickBoxing e diversi altri)
La collocazione della Scuola Arti Marzali Fragale nella città
universitaria di Pisa, fa si che molti studenti universitari
frequentino i nostri corsi ed appassionandosi poi alle nostre
discipline, inizino a collaborare con la Direzione della Scuola a
vario titolo e per le più svariate ragioni e motivi di interesse.
Ancora una volta, grazie all’aiuto di un ex allievo-atleta della
Scuola, Michelangelo Manganello, studente e laureando del corso in
Scienze motorie all’Università di Pisa, che presta le sue conoscenze
e il suo lavoro per un blasonato gruppo sportivo tennistico pisano
e collabora con un rinomato centro riabilitativo di Pisa (www.fisiokinetic.it)
e per questo a conoscenza e dimestichezza con sofisticate
apparecchiature elettroniche per la misurazione delle condizioni
fisiche degli atleti, attraverso dei precisissimi test.
Spesso e volentieri infatti, sono molti i test che “estrapoliamo”
da diverse discipline, in cui ci sono stati degli studi scientifici,
per introiettarli nel nostro mondo, ma a volte peccano
dell’incongruenza della trasformazione dei vari test, nel lavoro
specifico per le nostre discipline.
Chi meglio di un ex praticante, con conoscenze specifiche dei
nostri sport, può testare e stilare una tabella specifica di
allenamento dopo aver stilato i risultati di alcuni test.
Per le conoscenze che abbiamo infatti, non esistono al momento
studi precisi per le nostre discipline e siamo onorati ed orgogliosi
che la cosa possa partire ancora una volta dalla nostra Scuola.
Approfittando quindi dei test periodici a cui si stavano
sottoponendo gli amici tennisti, abbiamo ripetuto i test per gli
agonisti della nostra Scuola. Già da un attenta analisi, abbiamo
potuto individuare miglioramenti rispetto ai risultati dello scorso
anno.
Questi test andrebbero ripetuti con cadenza……per valutare
eventuali miglioramenti, stazionamenti o regressione della loro
condizione fisica, ed a seconda dell’allenamento eseguito nel
frattempo… raccogliere dati per un eventuale modifica, allo scopo di
migliorarlo, abbandonarlo o mantenerlo.
TEST DI LEGER
Questa prova, attuata da dei ricercatori canadesi, si utilizza
per misurare il “VO2 Max”… ovvero il massimo consumo di ossigeno.
In pista è stata calcolata con precisione una determinata
distanza (20 metri), delimitandola da due linee. Gli atleti, a
gruppi di 6, occupano ognuno una singola corsia. Il via viene dato
dall’apparecchio utilizzato per le misurazioni che, collegato a due
casse, emetterà un suono e gli atleti dovranno reagire ogni volta
allo stimolo acustico, che darà loro il tempo da mantenere ad ogni
vasca.
L’andatura alla partenza deve essere molto blanda, ogni atleta
dovrà arrivare alla prima linea di arrivo, quando l’apparecchio
emetterà il suono per tornare subito indietro e andare a toccare
l’altra linea sempre con la stessa modalità e cioè quando verrà
emesso il suono.
In pratica il suono misura il tempo in cui l’atleta “deve”
percorrere la distanza che intercorre tra le due linee. Il tempo di
emissione del suono sarà sempre più breve di conseguenza l’atleta
per riuscire ad arrivare ad ogni linea nel tempo giusto, dovrà
costantemente aumentare la velocità di corsa.
La prova finisce quando l’atleta non riuscirà più a percorrere la
distanza scandita nel tempo che lo strumento indica in maniera
progressivamente sempre più breve. Nel caso un atleta riesca ad
arrivare nei dieci minuti calcolati dallo strumento nel tempo giusto
alla linea… la prova viene prolungata a 13’.
Quando l’atleta non riesce più a percorrere la distanza nel tempo
giusto, si tiene conto della massima velocità raggiunta, calcolando
quindi il “VO2 Max” tramite appositi calcoli. Questi, attuano poi
dei precisi tempi su cui effettuare un determinato tipo di lavoro
per incrementare il VO2 Max: con questo, si ha un calcolo
individuale sul quale percorrere determinate distanze, ovvero:
A) - Si comincia, dopo un giusto riscaldamento con un piano
settimanale di ripetute di corsa sulle varie distanze, partendo dai
1500 metri da chiudere nel tempo previsto dal test, Con un tot di
serie, per poi calare di volta in volta ad ogni sessione la
distanza, variandone i tempi e chiaramente il numero delle serie e
recuperi.
B) - Finito questo primo tipo di lavoro, inizia una parte
quasi anaerobica (tra il 50 e 70%) di scatti, sulle varie distanze
(fatte registrare nel test iniziale) nel quale dovremmo percorrere
una certa distanza (inferiore ai 100 mt) in un determinato tempo.
C) - Terminato anche il secondo micro ciclo, potremmo
ripetere la prova iniziale e vedere se c’è stato un incremento del
VO2 max.
D) - Procedendo con l’allenamento, ci si indirizzerà poi
sullo sviluppo della potenza anaerobica ed esplosiva, mediante
appositi calcoli fatti registrare stavolta… tramite la pedana di
Bosco. (VEDI:
Alcuni Test per la KickBoxing) |