Propriocettività e piani instabili
Le nuove frontiere delle metodologie allenanti
Abbiamo
già parlato dell’importanza della sensibilità propriocettica
nell’atleta, in particolare in quello di sport da ring, dove
l’assetto cambia continuamente, sia per gli spostamenti continui che
per gli attacchi e per i colpi subiti. Cosi come abbiamo introdotto
questo argomento, parlando del bosu (VEDI:
Integrazione del Bosu negli sport da ring) esistono tuttavia
molti altri piani instabili, che possono essere utilizzati ancora al
meglio per la preparazione dei nostri atleti. Le pedane ad assetto
modulare variabile, sono i migliori strumenti per migliorare la
propriocettività. Studi effettuati, hanno dimostrato che un’attività
propriocettiva ben sviluppata, permette di prevenire traumi e rischi
di ricadute dopo infortuni, inoltre permette di incrementare i
livelli di forza, velocità e potenza. Andando un po’ più nello
specifico, dopo la trattazione generica (sulla propriocettività)
fatta sul bosu, possiamo adesso continuare l’argomento e dire che
esistono degli “organi” preposti al controllo del movimento chiamati
propriocettori, che forniscono in tempo reale importantissime
informazioni al Sistema Nervoso Centrale, sui movimenti eseguiti
dall’individuo. La raccolta delle informazioni inviate, avviene
tramite dei recettori (fusi neuro-muscolari, organi tendinei del
Golgi e corpuscoli di Pacini e Ruffini) presenti nei muscoli,
tendini e articolazioni. Il lavoro sui piani instabili è utile per
far variare la tensione alla muscolatura, tendini e articolazioni al
fine di migliorare la trasmissione degli impulsi nervosi atti a
controllare e migliorare la stabilità. Ci sono molti strumenti per
migliorare questa qualità, ad esempio le classiche tavolette di
Freeman e Wyke
Per determinare un tipo d’instabilità solo in forma monopodalica,
è utile ad esempio l’utilizzo dell’attrezzo costituito da un piano
sorretto da catene.
Altri attrezzi reperibili sul mercato, sono quelle tavolette che,
pur presentando invariata la parte inferiore, presentano delle
varianti nella parte superiore, dove sono posizionati i piedi.
Fino ad arrivare agli attrezzi che danno una instabilità multi
direzionale.
Proprio in quest’ultima e terza figura (ultima a dx) è
rappresentato lo skimmy, una specie di cuscino realizzato in gomma,
con superficie piana e gonfiabile al fine di permettere stimolazioni
più o meno complesse, e permette di eseguire veramente un ottimo
lavoro atto a migliorare la propriocettività specifica per l’atleta
di sport da combattimento.
Grazie alla circonferenza di 40 cm, possono essere utilizzati
ponendoli uno sotto ad ogni piede, quindi simulando la posizione di
guardia è possibile svolgerci qualsiasi tipo di movimento specifico,
da quello più semplice a quello particolare ed insolito.
Riporto qui di seguito alcuni dei benefici dell’allenamento
dell’equilibrio, tratti da una mia personale ricerca sul web:
L’allenamento dell’equilibrio migliorerà la coordinazione,
l’equilibrio stesso e la funzione neuromuscolare.
L’allenamento dell’equilibrio ha molteplici applicazioni, dalla
riabilitazione e dalle esigenze quotidiane di movimento, fino al
miglioramento del movimento funzionale e delle prestazioni sportive.
L’allenamento dell’equilibrio sviluppa il sistema di feedback
sensoriale e lo mantiene preciso e ben funzionante. Questo si
traduce in un allenamento neuromuscolare che migliora e incrementa
l’efficienza del movimento, indipendentemente dall’attività.
L’allenamento dell’equilibrio su una superficie dinamica, dalla
consistenza simile ad un gel (come la cupola riempita d’aria del
BOSU), richiede ai muscoli uno sforzo armonico, che si evidenzierà
in una postura migliore e in esperienze di movimento funzionale.
Nelle situazioni di vita reale siamo raramente chiamati a isolare la
muscolatura. Al contrario, l’allenamento dell’equilibrio chiama in
causa forze di movimento, di stabilizzazione e di
contro-bilanciamento che riproducono molto da vicino le attività e
le mansioni della vita quotidiana.
L’allenamento dell’equilibrio migliora l’esecuzione, l’efficienza
e la sicurezza del movimento.
L’allenamento dell’equilibrio aiuterà a sviluppare l’equilibrio e
la forza stabilizzatrice che comportano una migliore resistenza
posturale.
L’allenamento dell’equilibrio aiuterà ad eliminare gli
sbilanciamenti neuromuscolari e a migliorare la funzionalità
quotidiana.
L’allenamento dell’equilibrio creerà un nuovo senso di
consapevolezza del proprio corpo, di posizionamento del corpo, di
allineamento posturale, e sicurezza nel movimento.
L’allenamento dell’equilibrio, richiede una risposta integrata da
parte sia del corpo che della mente. Questo tipo di “allenamento
mentale” ha come risultato il raggiungimento di una forma
funzionale, di tutto il corpo.
L’allenamento dell’equilibrio può introdurre nel programma di
condizionamento generale o atletico una componente di divertimento o
di gioco.
Si deduce facilmente come in ogni punto elencato ci sia una
completa sinergia con il nostro sport, lascio quindi a voi eventuali
ed ulteriori approfondimenti sul tema.
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