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Functional Training

Di: Federico Fragale

Gli allenamenti che normalmente tendiamo a fare e che possiamo osservare eseguire nei centri fitness e nelle palestre di ogni tipo, spesso non sono altro che i soliti esercizi visti e rivisti, sicuramente monotoni, (dal punto di vista esecutivo) magari spesso e nei migliori dei casi con qualche variante ed “innovazione” , se così la vogliamo definire, ma a mio avviso il succo della qualità e tipo di lavoro muscolare… certamente non cambia. Il principio di lavoro del body building poi, solitamente si basa su esercizi ripetitivi e soprattutto finalizzati forse al solo incremento qualitativo e quantitativo del singolo gruppo muscolare, quindi puramente estetico forse, credo quindi di poter dire che non mirino specificatamente al benessere funzionale dell’intero organismo. Dobbiamo però sapere che fisiologicamente il corpo umano non è concepito per funzionare a “pezzi” o per dirla forse ancora meglio… il cervello non conosce l’azione del singolo muscolo, ma conosce un certo movimento creato dall’azione delle varie catene muscolari, quindi con una continua sollecitazione in sinergia tra più gruppi muscolari, esercitati con movimenti più o meno complessi.  

Credo personalmente infatti, che proprio questo sia un metodo di allenamento atto a  dare una risposta ottimale per essere veramente funzionali e sempre pronti. Ormai da qualche anno infatti e proprio in risposta a questo annoso problema ultimamente costituitosi, è nato il functional training, o allenamento funzionale. Il Functional Training, possiamo dire che è esattamente l'opposto dell'allenamento analitico e mira allo sviluppo globale delle doti di coordinazione, forza, flessibilità, agilità, resistenza e reattività, mobilità articolare e propriocettività (VEDI: Propriocettività e piani instabili E Esercitazioni con i piani instabili) su tutti i tre  piani di movimento del corpo nello spazio, cioè sul piano frontale, sagittale e trasverso.

 

Un esempio? Dovreste sapere che uno squat alla pressa stimola meno fibre muscolari ed oltretutto meno in profondità, rispetto a uno squat libero con un bilanciere ed in condizioni di poca stabilità, per esempio eseguito su una pedana propriocettiva. Stessa cosa, dicasi per le distensioni su panca piana con bilanciere, che sono meno allenanti dei push-up eseguiti appoggiando le mani su due palle mediche…

Potremmo perciò definire il functional training come uno schema motorio più complesso ed articolato, il più vicino possibile ad un movimento di vita quotidiano o magari anche sportivo. Queste le caratteristiche dell’allenamento funzionale:

  • Un intervento in massa delle catene muscolari
  • Allenamento multi planare;
  • Coordinazione specifica nel timing ottimale nelle contrazioni muscolari e quindi una migliore conduzione neuro-muscolare;
  • Flessibilità specifica;
  • Specificità nello sviluppo di propriocettività e stabilizzazione;
  • Mantenere la proiezione ortogonale del proprio centro di gravità all’interno  della propria base di appoggio.

Inoltre in ogni seduta di Functional Training alleni sempre quello che gli americani chiamano "core", ovvero la muscolatura addominale e lombare che è alla base di ogni workout efficace. (VEDI: Definizione di “CORE”)

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