Addominali, questi sconosciuti
Di: Francesco Menconi
I
muscoli addominali che hanno la funzione di contenere le pelvi e di
intervenire nella espirazione, formano quella parete che, racchiude
la cavità splancnica. Da un punto di vista puramente estetico questi
muscoli contribuiscono a modellare il nostro giro vita ma la loro
reale funzione che non si limita solamente a quella di contenimento
è anche di stabilizzare la colonna vertebrale in stazione eretta e
di assolvere ad alcune funzioni fisiologiche (vedi ad esempio il
parto). Vari e documentati sono gli esercizi per migliorare e
potenziare la tonificazione di questi muscoli, ma spesso nel tentare
di raggiungere velocemente questo obbiettivo, dimentichiamo di
applicare alcune importanti regole fondamentali per una miglior
riuscita della nostra routine di allenamento. A volte infatti alcuni
esercizi non ben eseguiti possono creare nel tempo possibili e
fastidiosi dolori alla zona lombare.
Infatti ben conosciamo quanto sia importante escludere dal nostro
lavoro addominale l’intervento e la sollecitazione del muscolo
ileopsoas che, purtroppo insistentemente stimolato può causare
l’insorgenza di un fastidioso e persistente risentimento.
Tale ripercussione in effetti può accadere quando oltre a
l’intervento dei muscoli costituenti la parete addominale (retto
addominale, obliqui interno ed esterno), coinvolgiamo
nell’esecuzione degli esercizi questo muscolo poliarticolare che,
nelle sue inserzioni collega la colonna vertebrale al femore.
Quando questi esercizi vengono eseguiti con gli arti inferiori
distesi o esagerando l’avvicinamento del busto alle anche (quindi
sollevandolo più del necessario) infatti, il muscolo ileopsoas che è
composto dal muscolo grande psoas che, origina dai corpi della
dodicesima vertebra dorsale e dalle prima, seconda, terza e quarta
vertebra lombare nonché, con diramazioni profonde dai processi
trasversi di tutte le vertebre lombari, e il muscolo illiaco che ha
origine dalla superficie interna della fossa iliaca e, a sua volta
con il muscolo psoas, si inserisce sul piccolo trocantere,
interviene e siccome oltre che, ad essere un flessore della coscia è
anche un potente muscolo iperlordotizzante per il segmento della
colonna lombare, il rischio è un eccessivo aumento della tensione
nella zona lombare con conseguente probabile dolore alla bassa
schiena.
Considerando quindi la meccanica e le interferenze date da una
scorretta esecuzione degli esercizi, possiamo perciò esprimere
alcuni consigli utili e pratici per tonificare il tratto addominale
enfatizzandolo, senza intervenire su quello lombare evitando cosi
qualsiasi fastidiosa forma di lombalgia.
Conclusioni:
E’ estremamente importante escludere dal nostro lavoro addominale
qualsiasi intervento del muscolo ileopsoas, per far ciò è
sufficiente eseguire gli esercizi tenendo gli arti inferiori piegati
o leggermente raccolti in quanto questi ultimi non hanno alcuna
inserzione sui muscoli della parete addominale.
|