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F.I.KB.

Colta al volo, l’opportutinità offertagli dalla Federazione per la disputa del titolo Italiano “Pro” di Low Kick nei super welter (-69,100). Incontro disputato a Modena, nel corso di una riunione mista di Pugilato e Kick Boxing (La Notte del Drago) co-organizzata dall’avversario stesso, l’intraprendente Fabio Di Fazio.

Federico Fragale è
Campione Italiano “Pro”

Di: Luigi Merlini

 

E’ sicuramente per me una grande gioia, vedermi offrire la possibilità di recensire questo evento… Conosco infatti Federico Fragale da quando forse, era ancora solo un pensiero e “promessa d’amore” tra i suoi giovanissimi genitori: il padre Roberto e la madre Lucia… Da quando è venuto al mondo poi, l’ho seguito in tutta la sua vita sportiva ed in tutte le attività da lui praticate: dal Kung Fu, alle Disco-Forms; dal Semi Contact, al Light Contact; dai primi incontri di Full Contact e Pugilato a tutti i successi nei dilettanti di Low Kick e persino in incontri  di Muay Thai. Praticante sport da combattimento da quando iniziava a muovere i primi passi, è approdato giovanissimo (18 anni) ai combattimenti sul ring a contatto pieno. Campione italiano dilettanti di Full Contact II° serie 2000-2001-2002, Campione Italiano dilettanti II° serie 2003 e campione italiano dilettanti I° serie nel 2004. Un conseguente posto ed esperienza in nazionale azzurra agli europei WAKO di Budva lo scorso ottobre.

 

In un ambiente come il nostro, dove si sente spesso dire che chiunque è ormai Campione del Mondo, o che per sentirsi in grado di dire la propria, sente il bisogno di aggiudicarselo in qualunque sigla, anche minore o “chiaccherata” (con qualunque metodo ed espediente) o presentarsi come tale… Credo sinceramente che Federico possa rappresentare una piacevole, umile eccezione. Benché  diciamo… “figlio d’arte”… è cresciuto infatti agonisticamente, molto lentamente ed in modo adeguato e congruo alla naturale e fisiologica velocità “insita” che gli si competeva, e sicuramente per i soli meriti che si è di volta in volta conquistato da solo e sul campo. Difatti, il caso che lo vede “figlio d’arte” ha rappresentato per lui (per adesso) solo un “freno” alla propria carriera agonistica… forse e sicuramente, anche per non creare episodi di possibile e facile “ricamo” da parte dei tanti anonimi detrattori e malelingue che ultimamente sembrano affollare il nostro mondo sportivo. Abitudine e consuetudine nata forse, come conseguenza di molti passati “roboanti” risultati annunciati e spesso invece scopertisi come discutibili, e dovuti forse… a causa di molti interessi e di vario genere.

 

Credo infatti sia proprio per questo, che il padre Roberto non ha mai voluto organizzare lui stesso, un titolo per il figlio Federico nella propria città…  Credo proprio per non dare adito alle male lingue di potersene servire e creare così un precedente per varie ed antipatiche, oltre che dannose ed inutili, polemiche. Peraltro condotte sempre con metodi altrettanto ineleganti e sicuramente inadeguati, quanto vessatori e scorretti… oltre che naturalmente… anonimi! L’essere “figlio d’arte” invece, gli è servito molto per la sua preparazione, apprendimento ed aggiornamento eccezionalmente “globale” in tutti gli aspetti della kick boxing e degli sport da combattimento in generale, ma soprattutto di conoscenza teorica (come i suoi tanti articoli pubblicati hanno mostrato) insegnante di Kung Fu, cintura nera 4° grado di Kick Boxing con la qualifica di Maestro, istruttore di Boxe FPI, istruttore di Muay Thai IAMTF (con Marco De Cesaris) Arbitro Federale Internazionale di Kick Boxing FIKB, Direttore Tecnico della Scuola Arti Marziali Fragale. Tutto questo, raggiunto in soli 24 anni di vita… e adesso anche Campione Italiano Professionisti di Kick Boxing specialità Low Kick!

 

Federico aveva calcato il ring da professionista solo una volta ad Altamura (in una serata internazionale organizzata dal M° Jean Paul Pace) contro il campione brasiliano “Nunes” e come rimpiazzo dell’ultimo minuto, ad un atleta infortunatosi. Ricordo che quel match lo perse, anche se di un soffio, giustamente ai punti dopo 5 dure riprese, e dette prova di avere un grande carattere e tantissimo cuore nel riuscire a terminarlo… con una frattura al setto nasale fin dall’avvio del 2° round. L’avversario che gli si poneva davanti stavolta era sicuramente inferiore a Nunes per esperienza, ma certamente di tutto rispetto per un titolo italiano. Fabio Di Fazio, forse una trentina gli anni dimostrati, 35 incontri e già I° serie di thai kickboxing e low kick negli ultimi 2 anni, da quando cioè è approdato in FIKB. (prima militava nella CISCO). Fabio aveva deciso di passare al professionismo (dove militava già nell’altra organizzazione) e si apprestava quindi a compiere il primo passo verso la conquista del titolo italiano “Pro” nei pesi super welter kg.-69,100. Proprio per questo motivo era subentrato come co-organizzatore assieme all’accademia pugilistica modenese, in una serata di Boxe, dove si riproponeva quindi di inserire il suo match per il titolo.

 

Richiesto il nulla-osta alla FIKB, questa aveva espresso in Federico Fragale, il nome dell’avversario da battere, per la conquista del titolo. (Federico è infatti il miglior I°serie dilettanti -azzurro- nella diversa categoria -subito inferiore- dei -67 kg .) Più di una ventina, anche i matches di Federico… un confronto quindi “dovuto” e meritocraticamente “possibile” dunque. L’incontro, a differenza di qualche anno fa… (quando i matches di pugilato dovevano essere divisi da quelli di Kick Boxing a causa di severe norme di regolamento FPI) ora che la FIKB è ormai associata s tutti gli effetti alla FPI, era collocato invece, proprio a metà serata… 3 incontri di boxe prima, e 3 incontri dopo. Negli spogliatoi Federico non dava segni apparenti di tensione, così sembrava anche per Fabio Di Fazio… ma credo che sicuramente, il fatto di essere co-organizzatore, avrebbe probabilmente influito sul suo stato psichico. Credo sia particolarmente difficile infatti, combattere nella serata in cui siamo anche organizzatori attivi… comunque il momento fatidico arriva e già i due contendenti sono chiamati sul ring.

 

Entra per primo, tra gli applausi dello sportivissimo pubblico presente (all’angolo rosso come ospite) Federico Fragale, accompagnato dal suo preparatore Forti Ubaldo (D.T Nazionale FIKB sett. Muay Thai) e per secondo, in un giusto tripudio di speranzose ovazioni, il beniamino locale: Fabio Di Fazio, seguito da Gianpaolo Faelli (Campione del Mondo professionisti di Muay Thai) e dal Tecnico: Marco Magliano, all’angolo blu. Entrambi indossano due bellissimi e molto scenici “mantello-accappatoio” in raso lucido e del colore del proprio angolo, gentilmente offerti e sponsorizzati da “ilguerriero.it”, che lascia il pubblico piacevolmente sorpreso. Sotto, indossano entrambi le magliette della CUSLEY (sponsor tecnico dell’evento) e combatteranno con guantoni da 10 oz . ancora forniti dalla CUSLEY. Nessun calzare a proteggere i piedi (secondo le nuove disposizioni WAKO per i professionisti di Low Kick) e 5 round da tre minuti con un minuto di riposo, la distanza prevista per l’assegnazione del titolo. A seguito delle esigenze ed opinioni manifestate in tutto il mondo, per i titoli professionistici infatti… è stato recentemente stabilito dal Direttivo mondiale della WAKO, che tutti gli incontri professionistici di Low Kick e Thai/Kickboxing, siano appunto su questa distanza, titoli europei, intercontinentali e mondiali, compresi. (Rimangono invece invariate, le distanze ed i tempi per il Full Contact professionistico).

 

Giudice e Arbitro centrale del confronto: Alfredo Zica (Coordinatore Comm. Naz. Arbitrale) coadiuvato per l’occasione dai giudici: Rizzoli Massimo (pluri-campione del mondo di Full, Low Kick e Thai Boxe) e Daniele Petroni (“leggendario” Campione del Mondo WAKOpro di Low Kick, sul finire degli anni “ 90” ). La campanella del primo round, lascia tutti in un eccezionale silenzio ed il confronto tecnico tra i due atleti, inizia a “snocciolarsi” sul ring.

 

1° round: Alcuni colpi di alleggerimento, fanno saggiare e scaldare le tibie ai contendenti, poi è Fabio che parte con un veloce hi kick, agevolmente schivato da Federico. L’arbitro centrale sospende l’incontro per liberare il bordo del ring dai tanti fans locali che si sono oltremodo avvicinati… e si riparte. Ormai gli atleti hanno rotto il ghiaccio, ed entrambi iniziano a martellare sulle cosce con veloci low kick. Fabio sembra voler prendere l’iniziativa con forti middle kick, ma Federico risponde ad ogni colpo con propri calci bassi. Il pubblico è ormai caldo e comincia ad incitare i contendenti. Ognuno dei due prova alcune combinazioni-trabocchetto… ma sono entrambi ancora troppo freschi per cadere nei tranelli tecnici altrui. Poi una bella uscita laterale di Federico, con un forte low kick di rientro, inizia a conteggiare sulle differenze. Fabio risponde subito con una bella azione pugilistica uscendo poi con il low kick.  Fragale riprova ancora la tecnica precedente e sorprende di nuovo Fabio con un potente Low Kick, che stavolta cade a terra.

 

Forse per questo motivo e sicuramente anche in seguito al conseguente incitamento che giunge dai propri sostenitori… Fabio prova a portare delle potenti tecniche pugilistiche, che giungono parzialmente a segno… ma Federico risponde prontamente ogni volta con forti low kick dx. Poi a seguito di una serie di azioni e finte…   Federico riesce a colpire con un hi kick dx la testa di Fabio. Questo assorbe molto bene, anche se appare calmarsi e Federico piazza qualche altro low kick. Per non perdere troppo terreno, Di Fazio prova ancora con azioni pugilistiche particolarmente pericolose, ma Fragale è sempre ben coperto e non riesce a colpire zone significative. Ancora alla lunga distanza quindi, ed è Federico che afferma la sua tecnica di calcio e Fabio tenta nuovamente con entrate pugilistiche, ma svolta Fragale non si lascia sorprendere e con un forte low kick di risposta, fa cadere l’avversario a terra, proprio sul gong di fine ripresa…

 

2° round: Nel secondo round è subito Federico che prende l’iniziativa con i calci bassi, ma risponde subito Di Fazio con buone azioni di pugno ed un front kick che sorprende Federico. Il combattimento si accende e si fa più intenso, entrambi rispondono ognuno ai colpi dell’altro e sempre con maggiore foga e potenza. Federico prova un Hi kick, ma questo è parzialmente bloccato da Fabio, che risponde con fortissimo low kick interno. Adesso i ruoli sembrano essersi invertiti ed è Federico che lo pressa di pugno e Fabio che risponde di low kick. Ma proprio sul proseguo delle continuative e  lunghe azioni, si inizia a notare una maggiore tenuta e resistenza fisica di Fragale. Il combattimento riprende allora la lunga distanza e calma i ritmi… ma in questa peculiarità è Federico che è maggiormente esperto e controlla agevolmente tutti gli attacchi di Fabio.

 

Ogni volta però, termina i suoi interventi di risposta con i suoi low kick che giungono metodicamente a segno e Di Fazio cambia guardia. Ancora un hi kick di Fragale, parzialmente bloccato ma evidenzia un calo fisico del campione locale. Federico se ne avvede ed incitato dal proprio angolo, inizia ad innalzare il ritmo… Fabio subisce e sapientemente, abbraccia l’avversario e lega. L’arbitro centrale lo richiama. Visto l’evidente ed improvviso calo avversario… Fragale incalza sempre più e i suoi low kick si abbattono ripetutamente sulla gamba di Fabio, che inizia a zoppicare.  Di Fazio cerca di contrare di diretto dx, sui low kick avversari, ma Federico è ancora molto guardingo e si mantiene a distanza di sicurezza. Fabio infatti, rimane ancora molto pericoloso e sarebbe un errore tremendo e forse ancora fatale, sottovalutarlo.  Ancora una scarica di colpi chiude Fabio alle corde e termina con un ennesimo hi kick di Federico anche la seconda ripresa.

 

3° round:  Fabio continua ancora a combattere con la guardia inversa (dx avanti) e Federico (ormai conscio della propria maggiore freschezza e tenuta fisica) inizia a saltellare davanti a lui, poi cambia anch’egli guardia ed inizia  (sempre saltellando) a colpire con fastidiosissimi low kick gamba avanti, quella già martoriata dell’avversario. Ormai combattono entrambi in guardia inversa… ma anche in questa pecularietà sembra che Federico abbia maggior dimestichezza nella coordinazione dei movimenti e danza… ma a quanto pare una peggior difesa. Fabio infatti lo centra con un frontale al corpo e Fragale torna immediatamente e più prudentemente in guardia normale. Da questa posizione ora si difende molto meglio e reagisce bene di pugno, ad un attacco di Fabio e poi restituisce il frontale medio. Fabio vede calare ancora di più le sue energie e Federico attacca ancora con i low kick sulla gamba avanzata e subito dopo con un ennesimo e sorprendente hi kick, andato parzialmente a segno.

 

Fabio è ormai sfinito ed arretra, mentre Federico continua ancora il lavoro demolitore alle gambe. In uno sprizzo di energia, Di Fazio porta un bel calcio girato, ma ormai è lento e Fragale lo schiva agilmente.   Fabio prova ancora una azione di pugno.. ma è ormai fuori fase ed i suoi colpi non sortiscono più nessun effetto significativo… ed ha ora di fronte un avversario più fresco e determinato a chiudere prima del limite. Continua Fragale infatti, a colpire la sua gamba con forti low kick dx. Fabio reagisce di pugno e Federico mette a segno un buon low kick interno d’incontro. Fabio reagisce ancora di low kick e Federico risponde con un hi kick che stavolta giunge a segno. Sapientemente, Fabio riesce a “legare” l’avversario… è ormai stanchissimo e ben lo sa Federico, che parte da lontano con un forte diretto dx al corpo e inseguitolo alle corde, con un successivo hi kick (benché riparato dai guantoni sulla faccia) lo spedisce a sedere sulle corde e gli impedirà di proseguire l’incontro. L’arbitro centrale lo conta infatti fino al fatidico 10 e poi decreta il ko. Vince il confronto e si aggiudica così il titolo di Campione Italiano professionisti di Low Kick dei super welter (69,100) Federico Fragale.

 

Grande festa in un angolo… ma dispiacere nell’altro… emotivamente siamo con gli altri e un po’ ci dispiace anche… ma ancora una volta si è dimostrato che non è prudente e non si dovrebbe mai combattere nella stessa serata in cui siamo anche tra gli organizzatori. Questa cosa, credo tolga molta della concentrazione necessaria e spesso l’epilogo è simile a quello che è toccato al pur bravo e valido Fabio.

Parlando successivamente con “Kiko” (come confidenzialmente lo chiamiamo) mi ha detto di voler ringraziare pubblicamente (oltre naturalmente Forti Ubaldo -suo preparatore-) anche in maniera particolare il compagno di scuderia: Carico Giorgio (suo sparring partner nella preparazione) per l’impegno profuso e si dice dispiaciuto che il suo match non si sia potuto disputare (Giorgio avrebbe dovuto combattere nella stessa serata un match di Muay Thai contro Gianpaolo Faelli). Naturalmente si è mostrato piacevolmente accondiscendente, circa la rivincita da concedere a Dicembre ed ha espresso parole di elogio e rispetto per la valenza avversaria.

 

I Campioni non sono quelli che vincono sempre… questi sono solo degli “eroi” (in genere sono tutti nei libri di fiabe, oppure spesso, sono solo farlocchi) i veri campioni sono solo quelli che combattono sempre… ed a volte quindi, perdono anche! (ma capita solo… a chi combatte incontri “incerti”… anche se possibili).

 

Campioni poi, lo siamo tutti potenzialmente, ma per come ci comportiamo ed agiamo soprattutto nella Vita! Ma i migliori campioni sono quelli che sanno imparare soprattutto dalle sconfitte, perché solo non commettendo due volte lo stesso errore… potremmo dire di essere migliorati, ma soprattutto… è la stessa metodica che ci guida nella vita quotidiana.

 

Ciao Fabio, complimenti per quello che hai fatto… e arrivederci magari il prossimo  Dicembre a Pisa, con un sincero… “in bocca al lupo”!

Eccovi il video completo dell’incontro


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