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CONTINUANO I VIAGGI DEGLI ITALIANI NELLA TERRA DEL SORRISO, PER GLI ALLENAMENTI NEI BOXING CAMP ED I COMBATTIMENTI NEI TANTI STADI PERIFERICI TAILANDESI. SIMONE FALCINI, REFERENTE DELLA WAKO THAILAND PER PATTAYA E NOSTRO CORRISPONDENTE, CI INVIA TUTTE LE NOTIZIE E LE NEWS.SIMONE DI MARCO VINCE AL THEPRASITDi: Simone FalciniSimone di Marco gia campione del mondo ISKA -71kg, mi contatta nei primi di dicembre, grazie all’amicizia instaurata con Corbetta Alessandro e Mario Montrasio, che gli consigliano di venire per la prima volta in Thailandia ad allenarsi al Sityodtong Muay Thai Camp!!! Simone, “gueriero indomito” per chi lo conosce e dotato di grandi qualita’ fisiche e tecniche, da notare inoltre le buone qualità pugilistiche… Decide di venire a provare anche l’esperienza piu’ importante, anche se dura: quella di affrontare un atleta thai… (importantissimo per i risvolti psicologici che ne derivano) Personalmente non lo conoscevo come combattente, avevo finora avuto con lui solo rapporti di lavoro. Proverò adesso a raccontarvi la sua avventura ed esperienza:
Simone arriva alla sera, quindi l’indomani lo attendeva il primo allenamento. Come tutti alla prima volta in Thailandia… i suoni, le persone e la loro cordialita’ ti mettono a tuo agio in modo piu’ assoluto e Simone mi dice che si sente gia’ come fosse a casa sua. Arriva il momento del primo allenamento e come ripeto, non conoscevo Simone come atleta, mi aveva detto che si era preparato… ma come molti ormai sanno, l’allenamento qua e’ diverso… anche solo perche’ i round di esercitazione si basano su 5 minuti… e non su 3 o 2. Inizia il training e ci sono gia’ le prime correzioni dovute a diverse impostazioni e concezioni tecniche. Qua movimenti sono piu’ lenti e prevedono scatti improvvisi ed esplosivi. Si inizia a perfezionare i primi “blocchi” e si prosegue. Simone termina brillantemente i suoi 5 round, poi passa al lavoro al sacco, prosegue col clinch “a girare” con atleti thai e “farang” … sino agli addominali e in ultimo poi, ai calci al sacco classici..... Ed ecco di cosa parlavo quando inizialmente l’ ho descritto come un “indomito guerriero" e dotato di qualita’ fisiche non indifferenti… Simone, fin dalla prima volta, ha lavorato come uno che sta’ li da 3 mesi e senza sentire eccessivamente il peso dell’allenamento…
Proseguiamo quindi “in progressione” gli allenamenti, sino al giorno del match… Si arriva alla sera e Toy Yodtong ci viene a prendere in albergo come fa’ di consueto, quando combatte uno dei ragazzi che io presento al camp… Si arriva al Theprasit e dopo il consueto inno nazionale, iniziano i primi match. L’aria si scalda… e dal volto di Simone si potrebbe comprendere che il suo match si sta avvicinando… Yodtong inizia a fargli i bendaggi alle mani e al termine del quale, Neung Picit lo massaggia come si usa qui… con quasi un intera boccetta di olio…! Eravamo partiti con due match di vantaggio prima del suo, ma alla seconda ripresa un ragazzo del Sityodtong ha fatto partire una “raggelante” gomitata sul sopracciglio dell’avversario procurandogli un vistoso ematoma.
Nel nostro spogliatoio sopraggiunge appunto il malcapitato… a cui Simone con evidente stupore vedeva crescere quell’ematoma a vista d’occhio e commentava: “ …azz… speriamo bene!!” Arriviamo quindi subito al match prima del suo… e come fosse la trama dello stesso copione, parte un’ altra gomitata alla terza ripresa che apre pericolosamente il sopracciglio di un altro atleta e per cui l’arbitro è costretto ad interrompere immediatamente l’incontro. Simone, ancora sul lettino dello spogliatoio, vede portare l’ altro malcapitato col sopracciglio aperto e copiosamente sanguinante. Lo fanno persino alzare dal lettino dove Neung Picit ancora lo stava massaggiando per permettere al medico di ricucirlo proprio li… davanti ai suoi occhi! Simone mi guarda… ma a questo giro non commenta. Del resto non ce ne sarebbe stato bisogno, perché si capisce quello che avrebbe sicuramente potuto dire… Gli metto il Mongkol e gli do’ gli avvertimenti di rito… Non conoscevo l’atleta avversario, ma sapevo che anche fosse stato l’ultimo dei Thai, avremmo dovuto pur sempre stare molto attenti, perche’ tutti questi comunque , sono sempre dotati di un forte carattere. Inizia il match… dico a Simone di stare molto guardingo e di non sprecare troppo all’inizio… perchè 5 riprese in Thai si sentono….
Puntiamo molto sulla sua “ottima base” pugilistica e quindi il match (almeno nella prima ripresa) gli consigliamo di portare solo qualche sporadico Jeb, che controlli la ripresa con i blocchi e interagisca con colpi di rimessa, qualche Tip e niente altro… Il thai parte un po’ piu accentuato ma Simone controlla bene tenendo il centro, anche se purtroppo, prende qualche Low Kick di troppo… (visti poi i segni sulle gambe che porterà nei giorni successivi). Avevamo notato sull’avversario, che quando partiva con i calci abbassava il sx e lo avevamo fatto presente a Simone durante il recupero. Gli avevamo quindi consigliato di provare… quando il thai si sarebbe proteso in avanti per calciare… ad incrociarlo “sparando dentro” il gancio dx…. Arriva la seconda ripresa ed il thai parte con 2, 3 combinazioni di calci e pugni… Ma Simone non si fa intimorire e cerca di bloccare ed “arginare” come puo’… ma con efficacia. Ma è nell’azione successiva che si nota una grande qualita’ che fa la differenza in un professionista… (la capacità e lucidità di mettere in pratica all’interno del ring, la strategia teorica che nasce nei secondi dall’angolo) il thai si protende in avanti per portare l’ennesimo attacco di calcio dx !! Simone avanza “dentro” e lo incrocia sul mento col gancio dx!!! Il thai crolla malamente al tappeto per il conteggio finale ed e’ vittoria… stento anch’ io a crederci, ma rivedendo poi il filmato… il thai non poteva rimanere in piedi… dopo essersi beccato quel potente e preciso gancio dx di incontro sul mento!! Fortuna? Ma.. che devo dire… un “abusato” proverbio dice che la fortuna aiuta gli audaci, ma se poi questi sono oltretutto indomiti guerrieri… Allora potrete capire… che sicuramente la sola fortuna non avrebbe potuto tanto! Bravo Simone! Grazie per essere stato al Sityodtong. Sei arrivato in punta di piedi e con molta umilta’… crediamo sinceramente che ti sia meritato ampiamente questa tua ennesima vittoria e prima in Thailandia. Ma Simone Di Marco (salvo imprevisti) sara’ di nuovo qua ad Aprile, sicuramente ricombatterà al Theprasit, ma questa volta forse, impegnato in un match di livello più alto. Mi hanno detto di aver sentito qualcuno che voleva proporlo per un match con in palio la cintura dello stadio! (non sono molti gli atleti in Thailandia a quel peso) Non saprei dire adesso… vedremo. Ma avendolo conosciuto, comunque andranno le cose, credo proprio che si fara’ certamente onore… Aspettandovi a Pattaya... consentitemi un Saluto a tutti gli appassionati italiani di Muay Thai e lettori de ilguerriero.it. |