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Muay thai

Noi adesso… vorremmo comprendere!

CI GIUNGE UNA CORTESE LETTERA DA UN EMINENTE E STIMATISSIMO PERSONAGGIO DELLA KICK BOXING, CHE POLEMIZZA CON UN ARTICOLO DA NOI PUBBLICATO IN PRECEDENZA. ATTENTISSIMI COME SEMPRE, ALLA CORRETTEZZA E TRASPARENZA DEL NOSTRO OPERATO… (e credendo purtroppo che la cosa forse ci distingua) NON POSSIAMO CHE PUBBLICARLA. AUGURANDOCI PER0’ POSSA SOLO INNESCARE UNA DIALETTICA CHIARIFICATRICE TRA LE PARTI E NOI, CHE NE SIAMO (nostro malgrado) COINVOLTI IN PRIMA PERSONA.

Di: La Redazione
  • L’articolo in questione è: “Simone Di Marco vince al Thepprasit di Pattaya”, inviatoci dal nostro corrispondente estero in Thailandia: sig. Simone Falcini (che risiede a Pattaya) da noi pubblicato sulle pagine elettroniche del “codino parlante”.

  • Chi ci scrive invece, è il sig. Riccardo Bergamini: D.T Federale FIKB per il settore Low Kick, da anni Commissario Regionale FIKB per l’Abruzzo, maestro e tecnico autorevole e stimatissimo, formatore di molti grandi campioni WAKO.. e campione lui stesso in passato.

Premettendo che giuridicamente la responsabilità della veridicità ed attendibilità delle notizie riportate sulla rivista è solo ed unicamente di colui il quale firma gli articoli…

Và altresì detto però, che noi usiamo e vogliamo “operare” (oltre che continuare a farlo) solo con persone a cui conferiamo quindi, la nostra fiducia (come il sig. Simone Falcini) pur controllando sempre –dove ci è possibile- la fonte e l’attendibilità della notizia stessa con “controlli incrociati”. E’ per questo quindi, che intimamente ci sentiamo (nonostante quanto sopra detto) disdicevolmente coinvolti… poiché ci riteniamo eventualmente corresponsabili… almeno “moralmente”… di una eventuale notizia anche in parte “fallace” se è da noi pubblicata. Riteniamo infatti che laddove un evento del genere potesse pericolosamente verificarsi… la rivista stessa perderebbe molta di quella attendibilità, precisione ed autorevolezza, che con il tempo e tanta, tanta fatica, crediamo di esserci forse conquistati, con il merito del nostro puntuale e indefesso lavoro riscontrabile da chiunque.

Abbiamo quindi pubblicato quell’articolo (come tutti gli altri inviatici dallo stesso autore) proprio perché il Sig. Simone Falcini gode della nostra stima. Ma devo dire che altrettanta stima e fiducia ci lega da moltissimi anni al sig. Bergamini Riccardo, che conosciamo anch’esso personalmente e non soltanto per i suoi preziosi e indubbi meriti sportivi. Non conosciamo affatto invece, l’oggetto del contendersi: il sig. Simone De Marco (ne di fama e ne di persona). Ci scusiamo pertanto anticipatamente con lui, se la “dialettica”, che ci auguriamo sinceramente possa portare ad un trasparente chiarimento tra le parti, dovrà forse coinvolgerlo direttamente e forse proprio sulle nostre pagine elettroniche. Ma del resto, se questa viene condotta intelligentemente, cioè educatamente e costruttivamente; non credo possa affatto danneggiarlo… visto che si vuole e si chiede solo di far luce sui suoi meriti… e condotta in questo modo, non può che portare sia lui che le altre parti coinvolte, al comprendere il reale valore delle affermazioni riportate da ognuno. Ci riserviamo naturalmente di dare al Sig. Simone De Marco, tutto lo spazio che eventualmente richiederà per controbattere, spiegare e difendersi da ciò che non troppo velatamente gli è stato rivolto. Sicuramente come spesso accade… crediamo la verità possa forse stare  in mezzo alle estreme posizioni… ma saranno forse  i fatti e gli avvenimenti seguenti, che ce lo faranno (ci auguriamo) comprendere.

Credo inoltre che “IL CODINO PARLANTE” possa così dimostrare ed affermare ancora con più forza e adesso anche con un elemento probatorio, la sua totale estraneità di interessi personali a qualsiasi vicenda potesse essere occorsa , che ci abbia visto forse (speriamo di no…) dare notizie eventualmente in parte, inesatte.


Questa è la lettera integrale del Sig. Riccardo Bergamini:

Alla Cortese Attenzione del 
Codino Parlante

Caro Codino Parlante,

non ho alcuna pratica nell’operare attraverso il computer, quindi mi scuso a priori per il mio modo di scrivere  non fluente.

Sono Riccardo Bergamini, non ho bisogno di presentarmi a te,poiché da anni ci lega una stima e un’amicizia reciproca. Ho tale rispetto nei tuoi confronti e nel lavoro che svolgi, attraverso il tuo giornale on line, che sono rimasto perplesso nel leggere un articolo apparso circa dieci giorni fa.

Mi riferisco allo sproloquio fatto dal Signor Simone Falcini, circa un combattimento svoltosi in Thailandia ,dall’ “atleta” Simone Di Marco. Avendo avuto modo di assistere ad alcune ESIBIZIONI (chiamate impropriamente combattimenti) che vedevano protagonista il suddetto atleta, a questo punto mi domando: MA DAVVERO SI PUO’ PENSARE CHE TUTTI NOI , CHE OPERIAMO DA ANNI CON SERIETA’, ONESTA’ E CORRETTEZZA ABBIAMO L’ANELLO AL NASO? DAVVERO VOGLIONO FARCI  CREDERE CHE UN RAGAZZO CON UN’ ESPERIENZA LIMITATA (di cui parlerò ) ARRIVI IN THAILANDIA E VINCA UN INCONTRO CON UN ATLETA THAILANDESE , IMPRESSIONANDO AD UN LIVELLO TALE CHE GLI VENGA PROPOSTO DI COMBATTERE PER IL TITOLO DI UNO STADIO? E dove era nascosto questo fenomeno fino ad ora? Dei vari Dekker, Parr e pochissimi altri, conoscevamo già tutto prima che loro arrivassero a battere i Thai, o mi sbaglio? Possibile che il Signor Falcini ,il quale ha appena avuto la possibilità di accedere in una Federazione che si fonda su dei principi sanciti da anni di attività, non si renda conto che non è con i bluffes e le montature che si costruiscono CARRIERE, ONORE, RISPETTO e POSSIBILITA’ di LAVORARE A LUNGO IN AMBITI IMPORTANTI COME QUELLI SANCITI DALLA FIKB?

Tornando al già citato “atleta” Di Marco, solo due anni fa si è affacciato sulla ribalta della kickboxing, con un passato a dir poco mediocre in un’altra disciplina :il SANDA, praticato con un mio ex socio. Anche in questo ambito, senza alcuna esperienza acquisita, si è presentato come CAMPIONE ITALIANO di KICKBOXING (chissà perché poi) tra le risa degli addetti ai lavori. Di seguito, ha realizzato una serie di esibizioni , che sono stati proposte come combattimenti, in ipermercati e cinema dell’interland cittadino. Dopo di che, non soddisfatto , ha pubblicamente dichiarato a mezzo stampa di aver battuto in un regolare incontro svoltosi nelle Marche il Campione Europeo di Sanda. A questo punto Pescara è stata invasa di manifesti, che smentivano e accusavano di falso il Signor Di Marco, manifesti e accuse queste, fatte dal Responsabile Regionale della Federazione di Wushu-Sanda, che ha anche costretto il falso campione ad andare in tv e smentire pubblicamente ciò che aveva precedentemente dichiarato.  Non soddisfatto della pessima figura rimediata, ha organizzato un fantomatico Titolo Europeo di Kickboxing, k1 Rules, contro un atleta del Cile!!!!!!Quando poi si è accorto che quanto scritto era quantomeno inverosimile, si è affrettato a correggere i manifesti con una postilla che dichiarava “RESIDENTE IN AUSTRIA”. Ma dove vogliamo arrivare?

Tralasciando, per non annoiarti, una miriade di altri episodi e dopo due anni di silenzio da parte mia, ho creduto fosse giunto il tempo di intervenire.

Ho mandato una lettera a nome del Comitato che presiedo, chiedendo al Signor Di Marco di dimostrare il suo reale valore al fine di spazzare ,una volta per tutte, ogni dubbio dimostrare al pubblico ed a tutti che la kickboxing è una cosa seria. Dal momento che si è dichiarato un campione, gli ho proposto di combattere con i due atleti che hanno un peso uguale al suo che annovero tra i miei allievi: Stefano Paone  e Fabrizo Bergamini. Mi ha risposto che essendo lui un atleta professionista dovevo rivolgermi al suo manager: Max Baggio. Tanto ho fatto! In tutta risposta mi è stato comunicato che la borsa federale era insufficiente, alla mia nuova offerta economica ha risposto che i 40 giorni di preavviso da me propostigli erano pochi,, (IO MI SONO ATTENUTO AL REGOLAMENTO) poiché il suo atleta è molto impegnato e sarà disponibile solo il prossimo novembre!!!!!!

VI PARE POSSIBILE??????

Quando mai nella storia del nostro sport un atleta procrastina un incontro per 10 mesi? Di fronte a quale fuoriclasse ci troviamo? E se veramente così perché non ha voglia di spazzare il campo da ogni perplessità?

La verità è un’altra e noi tutti la conosciamo. Spero che i Vertici di questa Federazione mi siano  a fianco allo scopo di imporre questo incontro e far capire ai nostri nuovi partners , che siamo disposti collaborare, ma non secondo le regole dei bluffes e delle falsità, ma solo attraverso serietà ed impegno sul campo ed il nostro campo è stato e sarà sempre il ring!!

Con Affetto e Stima

Riccardo Bergamini


Inoltratala al nostro corrispondente, ci ha prontamente risposto:

Spett. Redazione de www.ilguerriero.it,

ho appena letto la vostra comunicazione e visionato la mail inviatavi dal sig. Riccardo Bergamini e da voi prontamente e gentilmente inoltratami.

Devo dire che rimango perplesso e non so proprio che cosa rispondervi... se non illustrando meglio i fatti ed attenermi solo a quelli, salvo fare poi delle considerazioni finali che potrebbero forse spiegare il possibile e potenziale malinteso eventualmente credo, essere avvenuto.

Si… il sig. Simone Di Marco mi si e' presentato cosi…

Ma per informarmi meglio e vagliare professionalmente il da farsi… ho chiesto notizie anche a Corbetta e Montrasio, i quali mi hanno risposto che e' un buon atleta…

Addirittura volendo essere ancora più scrupoloso, dopo il mio chiarimento con Massimiliano Baggio qua a Pattaya, ho chiesto ulteriori informazioni anche a lui… e  mi ha risposto anch'egli che e' un buon atleta...

Avevo chiesto anche al sig. Luca Dell'Osa, quando è stato 2 settimane a Pattaya (suo ex allievo e che adesso gestisce un centro ad Ortona) e mi aveva risposto che lui lo aveva visto combattere… e che era forte.

Mi ero interessato a prendere informazioni sul suo conto, proprio perchè mi aveva contattato, dicendomi che avrebbe voluto venire a trovarmi qua e che aveva bisogno del mio aiuto per essere seguito e fare un match allo stadio...

Ora, io e voi sappiamo con cognizione di causa, che non e' semplice e che potrebbe essere anche azzardato.... e per questo (visto che il match si sarebbe tenuto solo dopo una settimana dal suo arrivo) mi e' sembrato doveroso chiedere ed informarmi prima, su chi fosse…

Corbetta e Montrasio, questo Dall'Osa e poi Baggio… mi hanno avallato il valore e me lo hanno raccomandato... ho deciso quindi di aiutarlo.

Sinceramente poi, appena lui e' arrivato nell’Hotel da me prenotatogli, gli ho chiesto se si fosse preparato... mi ha risposto che era all80% all'epoca e lo ricordo molto bene, perché anch’io ero un po’ scettico e tra me e me ho pensato: ...mah, vedremo!

Il giorno dopo, ho visto che Simone Di Marco ha iniziato l’allenamento e si e' fatto tutto il footing assieme al sig. Dall'Osa (che era nel frattempo ritornato qua, dopo le due settimane già trascorse, dicendo che aveva trovato uno sponsor per il biglietto aereo) ha fatto 5 round “tirati” con TEE e con Toy, che lo voleva visionare personalmente perchè lo avevo subito informato che doveva combattere allo stadio e che aveva solo una settimana per prepararsi...

Io posso dichiarare che non ne ho visti molti, venire e fare tutto il circuito del training... non sono un bugiardo  se vi dico che si e' allenato con grande cuore e passione, credetemi!

Persino 15/20 minuti di clinch “a girare” senza fermarsi... e questo fin dal primo giorno… ma anche il giorno dopo il match, quando gli ho detto di riposarsi, non ha voluto farlo e  si e' voluto ugualmente allenare.

Per il fatto del titolo allo Stadio (sapete benissimo che non ci sono molti thai qua a quel peso e che queste cose attirano molto pubblico farang allo stadio…) me lo ha proposto NEN (quello che cura i match...) visto che si era  sbarazzato di un thai in 2 riprese...

Non gli avevo certo scelto un campione… ma un atleta alla sua portata e livello naturalmente… sicuramente non sarà stato assolutamente un CAMPIONE… ma credetemi se vi dico che ha sempre tenuto il centro... ed ha bloccato tutti i colpi del thai come ci eravamo raccomandati e gli avevamo insegnato... ma del resto ci sono le riprese video, eventualmente a confermarlo.

Sicuramente, io penso che  NEN mi abbia proposto quel match per il titolo, con uno scopo prettamente commerciale… e non sono neanche sicuro che il De Marco sarebbe stato all’altezza… ma quel match ci è stato proposto veramente… credo però che come al solito… chi ha letto che il match era stato proposto… ha inteso (voluto intendere, o voluto far intendere) che il De Marco potesse essere stato forse giudicato tra i migliori atleti mai visti a Pattaya. Posso comprendere che chi non conosca questo ambiente possa anche averlo pensato, ma sono sicuro che voi della Redazione avete ben compreso quello che intendo dire.

Il sig. Simone Di Marco mi aveva accennato ad alcuni dissapori con il sig. Riccardo Bergamini… e se ne dispiaceva perché vorrebbe entrare in FIKB... può darsi che forse, volesse mostrarsi su questo palcoscenico per presentarsi meglio in FIKB… ma nessuno di noi e tantomeno io… ho detto o scritto che si trattasse di un tecnico di Muay Thai formidabile… lavorando può fare ancora molto... ma ha una buona base di boxe e con quella ha vinto sul malcapitato thai che io gli ho scelto, ripeto… al suo livello! E con lui si è comportato molto bene.

Voi sapete benissimo che molti nostri seri e autorevoli campioni, qua… rischierebbero di brutto persino con atleti totalmente sconosciuti… ma qua di atleti sconosciuti e di qualsiasi livello… ce ne sono una infinità. Quando io organizzo i match ai farang che si avvalgono della mia consulenza, li scelgo tra quelli che secondo me possono dargli il 50% di chance di vittoria… e se vincono significa che si sono comportati al massimo delle proprie potenzialità… sicuramente non certo che sono dei campionissimi. Ma già il fatto di essere venuti ed aver avuto il fegato di salire sul ring allo stadio… contro un thai in Thailandia, sicuramente gli fa fare un balzo in avanti sotto l’importantissimo profilo psicologico dell’autostima e lo prepara indubbiamente ad un buon proseguo di carriera agonistica in Italia.

Tengo a precisare che voglio tenermi lontano da qualsiasi questione politica, perchè vorrei continuare a lavorare serenamente con tutti.

A vostra discolpa… posso autorizzarvi a girare la mia mail al Sig. Riccardo Bergamini che anch’io conosco di fama e stimo molto, sapendo che ha sempre lavorato in modo particolarmente serio e sono dispiaciuto di quanto possa essere eventualmente accaduto tra loro.

Da me si e' presentato un ragazzo volenteroso  che si è allenato con passione e vedendolo allenarsi, io l’ho reputato un guerriero (come vi ho scritto… ma questa è una mia opinione personale) e se in passato non lo e' stato… io non posso saperlo… (visto che non sapevo neanche chi fosse) ma posso dirvi che il Di Marco che io ho conosciuto qua, mi  è sembrato un bravo ragazzo… anche se non un fortissimo campione, e per come si è comportato adesso, non credo rispecchi certamente quello che ha o che potrebbe aver fatto in passato... nella vita si cambia anche… credo.

Non discuto e non voglio assolutamente discutere quello che il sig. Riccardo Bergamini vi ha scritto... Ma anche ammettendo che il Di Marco abbia realmente commesso quello che Bergamini ci ha appena scritto… io che posso farci?

Se è vero… speriamo sia cambiato!

Aspetto con ansia la vostra risposta e saluto Riccardo Bergamini con un “in bocca al lupo” e complimenti per quello che ha fatto sino ad ora e che certamente continuerà a fare in futuro per la kick boxing italiana.

Il vostro corrispondente da Pattaya:

Simone Falcini


Ecco qua che come sempre, puntualmente e velocemente, abbiamo illustrato e dato sufficiente risalto in maniera crediamo, esaustiva e trasparente, all’incresciosa situazione creatasi:

Possiamo solo aggiungere a precisazione del nostro pensiero ed opinione che:

  • Anche se accettasse di combattere con un avversario proposto dal sig. Riccardo Bergamini… noi non crediamo che se vince, questo dimostri sia un grandissimo campione e se invece dovesse perdere, dimostri la sua malafede… Questo mostrerebbe solo il suo valore di guerriero… ed in ogni caso. Che crediamo sia  soprattutto, quello di saper affrontare ogni battaglia che la vita ci riserva e presenta, con estrema serenità. Anzi, crediamo potrebbe essere una preziosa occasione (comunque vadano le cose) per iniziare un nuovo rapporto di reciproco rispetto e stima (pur su fronti opposti) e nella stessa grande Federazione… lo sport non dovrebbe insegnarci anche e soprattutto questo?


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