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FIKB-FIMT: Intervista a Roberto Fragale

Presidente Settore Muay Thai FIKB

Di: Luigi Merlini

Luigi Merlini: Allora Roberto… dopo il tuo rifiuto seguito al tuo primo incontro assieme a Diego Calzolari con Davide Carlot per parlare della vicenda… eccomi tornare alla carica. Sembra che le trattative siano concluse o sbaglio?

Roberto Fragale: Si, si sono concluse per il momento purtroppo… ma non ti nego che ci spero ancora e sai benissimo che neanch’io mi do per vinto tanto facilmente.

Luigi Merlini: Quanti incontri avete avuto con Davide Carlot?

Roberto Fragale: Che sappia io, quattro. La prima volta io e Diego con Davide, la seconda tra Davide e Falsoni, la terza lui con me e la quarta ed ultima lui con me, Diego, Falsoni ed il giovane segretario generale FIMT Emanuele Drogo.

Luigi Merlini: Quali sono state le conclusioni di ognuno di questi incontri?

Roberto Fragale: Nulla di fatto in ognuno degli incontri… ogni volta si cambiavano le richieste e le offerte, ma niente di concreto in ognuno di questi, anche se a più riprese ci sembrava Davide fosse finalmente intenzionato a fare qualcosa di serio per l’unificazione della Muaythai in Italia.

Luigi Merlini: Andiamo con calma… e parliamo di ognuno di questi tentativi di dialogo… il primo quando è avvenuto e dove?

Roberto Fragale: Il primo, mi pare poco prima dei mondiali dell’anno scorso, sarà stato febbraio forse.

Luigi Merlini: Chi lo aveva voluto e cosa c’era sul piatto delle trattative?

Roberto Fragale: Lo avevamo richiesto noi tramite Diego ed è avvenuto a Milano.. con un pranzo gentilmente offertoci da Davide. Un incontro molto cordiale come del resto tutti quelli avuti con lui… siamo su due fronti opposti ma abbiamo stima reciproca mi pare di capire, nonostante spesso io non comprenda bene i motivi di certe azioni di Davide, come per esempio questa sua ultima risposta che potrebbe sembrare un tentativo di mettersi in guerra con noi su fatti o affermazioni inesistenti. In quel primo incontro noi abbiamo offerto a Davide di entrare in FIKB offrendogli come ogni volta la mia carica di Presidente di Settore e Diego ha offerto di essere affiancato in Commissione Tecnica dal suo Direttore Tecnico del tempo. Lui ha gentilmente rifiutato e si è offerto di fare altrettanto con noi nella sua organizzazione, con l’intento di farci così riconoscere nel CONI, togliendo il riconoscimento alla FIKB. Noi abbiamo risposto che nel CONI c’eravamo già… perché perdere tempo. Il nostro Settore Muay Thai era autonomo già allora ed i Campionati Italiani di Pisa del 2008 svolti in tre giornate consecutive ne erano il sintomo, ma poi anche il fatto che eravamo noi due a condurre le trattative con lui, ne era una ulteriore dimostrazione lampante. Inoltre gli dissi che c’era già nell’aria di fare la FIKM (Federazione Italiana Kickboxing & Muaythai) e che con la sua entrata avrebbe potuto definitivamente prendere corpo la cosa. Ma Davide rifiutò gentilmente l’offerta. Al tempo erano ancora in ballo alcuni procedimenti giudiziari tra lui e FIKB e quindi era forse prematuro… avevamo bisogno di tempo… per questo non ti concessi mai quell’intervista che mi chiedevi ogni volta tanto insistentemente. Davide propose una collaborazione… delle competizioni in comune e niente più. Diego era allettato della cosa, ma a quel punto fui io a rifiutare gentilmente l’offerta di Davide, perché non aveva nessun obbiettivo costruttivo per il futuro, ma non disperavo di riuscire a darglielo in seguito. In effetti poi ci sono state alcune competizioni FIMT a Torino in cui Diego ha portato qualche ragazzo per iniziare a conoscerci meglio e forse imparare a fidarci l’uno dell’altro… tra l’altro una di queste è proprio imminente.

Luigi Merlini: Mmh ora capisco, non nego però che ci rimanevo male ogni volta che me la rifiutavi quell’intervista sull’argomento. Eravate ancora troppo distanti e la diatriba giudiziaria ancora in corso con FIKB non aiutava affatto, anche se forse sarebbe stato un modo per farla finire in un nulla di fatto. E poi come si evolse la cosa?

Roberto Fragale: Come si evolse… che l’ha persa. Secondo me eravamo troppo distanti per arrivare ad una unificazione delle due sigle… ma qualche mese dopo ricevetti una mail di Ennio Falsoni che mi diceva di aver avuto un incontro con Davide Carlot presso gli uffici FIKB e che erano arrivati ad un accordo, da sancire poi ufficialmente alla presenza mia e di Diego, in un nostro prossimo incontro presso gli uffici FIKB.

Luigi Merlini: L’eperienza non è acqua a quanto pare ed Ennio non si perita certo a muoversi da solo, dove vede che gli altri non riescono.

Roberto Fragale: Già, mi stupì molto il fatto che mi disse di essere arrivato ad un accordo con Davide, viste le premesse tanto distanti che avevo toccato con mano… e che bastava rivedersi tutti assieme per rendere la cosa come fatta, firmando un accordo di massima e sperimentale.

Luigi Merlini: Non possiamo certo dire che Ennio manchi di simili capacità… e poi come è andata a finire?

Roberto Fragale: Ne ero felice, ma non mi capacitavo di come Davide potesse aver cambiato idea in così poco tempo, quindi gli telefonai per congratularmi con lui, ma mi disse cose diverse da quelle che mi aveva detto Ennio erano stati i loro accordi… quindi per tentare di non rendere vana quella riunione che ci si prospettava, andai nuovamente a Milano per incontrarmi con lui e discutere di persona sui suoi reali intendimenti.

Luigi Merlini: Quando avvenne questo vostro incontro e cosa ne saltò fuori?

Roberto Fragale: Il periodo esatto non lo ricordo.. ricordo però che fu due giorni prima dell’incontro ufficiale negli uffici della FIKB. Davide aveva cambiato opinione dopo l’incontro con Ennio ed avanzava giustamente per lui molte nuove pretese, oltre ad aver aggiunto parecchie postille agli accordi che pare avesse preso con Ennio. Gli dissi che difficilmente avremmo accettato… ma valeva comunque la pena di discuterne… mai lasciare niente di intentato.

Luigi Merlini: Come è andata a finire poi?

Roberto Fragale: Che ci siamo incontrati due giorni dopo ancora a Milano negli uffici della FIKB, io, Diego (addirittura malato e con la febbre) Davide, il suo segretario generale Emanuele Drogo e Falsoni. Le cose cominciarono a prendere una buona piega ed eravamo tutti contenti… Carlot prendeva la presidenza del settore, non chiudeva la sua FIMT che rimaneva attiva e cominciavamo una collaborazione sperimentale di due anni… alla fine dei quali avremmo poi deciso in base ai risultati. Ma Falsoni voleva giustamente che nell’accordo fosse scritto il “fine” del progetto. Propose quindi che la sperimentazione  fosse finalizzata alla riunificazione della Muaythai in Italia sotto la FIKB, che a quel punto sarebbe divenuta FIKM (Federazione Italiana Kickboxing & Muaythai) e Davide invece voleva si scrivesse che l’accordo fosse finalizzato alla riunificazione delle forze della Muaythai nella FIMT (Federazione Italiana Muay Thai). Capirai che si era creato uno scoglio insormontabile da entrambe le parti. Allora cercai di mediare e proposi di mettere per scritto come finalità dell’accordo collaborativo… “per l’unificazione delle forze italiane della Muaythai nell’organismo che il CONI reputerà debba coordinarla e promuoverla sul territorio italiano”. Mi sembrava un buon passo per entrambi… Falsoni infatti accettava… ma Davide si  rifiutò dicendo che era solo un giro di parole diverso, ma che non modificava nulla nella sostanza. A mio avviso non sembrava, ma niente gli ha fatto cambiare idea. Credo però che il problema maggiore fosse che Davide non si fidava affatto di noi e soprattutto, avesse molti pregiudizi sulle intenzioni di Falsoni. Andava così perduta ogni speranza di riunificare le forze italiane della Muaythai sotto un’unica bandiera. Pazienza, non si può certo obbligare nessuno, ma ugualmente non perdo sicuramente le speranze di riuscirci un giorno. Ci sentiamo spesso con Davide ed i nostri rapporti sono rimasti di reciproca stima, comprendendo ognuno le ragioni dell’altro, pur non condividendole affatto.

Luigi Merlini: Mmhhh indubbiamente è una situazione di stallo ma che denota anche una inconsueta maturità delle parti. Lasciare sempre uno spiraglio alle trattative è il primo requisito per una prossima riuscita.

Roberto Fragale: Certo… noi abbiamo imparato molto negli anni e ne abbiamo viste accadere tantissime di cose, che più niente ci sembra impossibile avvenire… mai dire mai quindi… continuiamo a lavorare ognuno per proprio conto e poi vedremo in seguito.

Luigi Merlini: Ma.. perché allora Davide Carlot ha tenuto a rispondere in quel modo a quella convocazione dell’Assemblea Generale Straordinaria della FIKB e per altro su argomenti non tirati assolutamente in ballo da quel comunicato? Perché ha voluto chiarire che il riconoscimento IFMA lo ha lui quando nessuno ha mai detto il contrario, anzi… mica sarà impazzito no?

Roberto Fragale: Ovviamente no, ma non so con sicurezza… ma forse, teme di poterlo perdere? O forse come ha scritto lui, deve rispondere alle tante voci che gli giungono dai suoi associati che molto intelligentemente vedono questa cosa come una pericolosa minaccia per loro. Forse sono loro, che temono di poterlo perdere questo riconoscimento? Credo infatti che questa storia non potrà durare a lungo… e che le Federazioni Internazionali riconosciute dal GAISF dovrebbero riconoscere solo le Federazioni nazionali riconosciute dal proprio Comitato Olimpico. Inoltre, mi pare che la Muay Thai nella FIKB abbia ottenuto il riconoscimento CONI prima che la IFMA ricevesse il riconoscimento del GAISF e già a quel tempo quindi, avrebbe dovuto fare questa scelta a mio avviso. Ma forse, per il fatto che si diceva la FIKB non fosse una Federazione di Muay Thai ma di Kickboxing.. e la Muay Thai fosse solo un settore della federazione di Kickboxing, non è avvenuto.

Luigi Merlini: E come possono vedere una possibile minaccia da una convocazione di Assemblea Generale Straordinaria della FIKB?

Roberto Fragale: Ma, credo il fatto la Federazione abbia annunciato che cambierà nome e dando perciò in maniera più che palese alla Muaythai pari dignità ed autonomia come alla Kickboxing ed alla Savate, faccia decadere alcuni elementi portanti che si diceva fossero il motivo principe di questa situazione?

Luigi Merlini: Mmhh, spiegati meglio per favore…

Roberto Fragale: Credo quello che gli abbia dato fastidio forse… sia stato solo l’ultimo periodo di quel comunicato dove si annunciava il cambiamento di assetto della FIKB in FIKMS, ognuno con pari dignità… quel periodo recita: “Fine di ogni illazione sull'argomento.”

Luigi Merlini: E cosa vuol dire scusa?

Roberto Fragale: Significa che fino ad ora, una delle bandiere sventolate per il motivo dell’esistenza della FIMT e della sua apparentemente legittima richiesta di riconoscimento al CONI… era proprio che la Muaythai è uno sport diverso dalla Kickboxing e non può stare sotto una Federazione di Kickboxing… motivo principe pare, anche del fatto che l’IFMA non abbia finora voluto riconoscere come dovrebbe razionalmente essere, la Federazione Nazionale che in Italia ha il riconoscimento CONI per la Muaythai. Con questo cambiamento infatti, viene a decadere proprio questo motivo… non a caso credo… è stato giustamente scritto e specificato che tutte e tre le discipline avranno pari dignità!

Luigi Merlini: Allora possiamo dire che ormai i giochi sono fatti?

Roberto Fragale: Magari fosse così semplice… sulla carta si direbbe di si… ma l’ultima decisione spetta naturalmente all’IFMA. Certo che così stando le cose, anche il GAISF stesso potrebbe spingere sulla decisione dell’IFMA, oltre al CONI, ma anche tanti altri eventi e vari importanti personaggi. Staremo a vedere… come ho sempre detto noi siamo già nel CONI, in FIKB stiamo benissimo e non abbiamo alcuna fretta, il problema pertanto credo sia solo il loro. Posso inoltre dire che se finora ho sempre messo volentieri sul piatto delle trattative la mia presidenza per l’unificazione della Muaythai, certo è però… che una volta fatti i giochi l’offerta andrebbe immediatamente a cadere, quindi nel caso gli sembri le cose si mettano male, Davide farebbe bene ad affrettarsi e lo accoglierò volentieri con lo stesso incarico propostogli… noi manteniamo sempre gli accordi presi.

Luigi Merlini: Già… anche di questo fatto ti volevo parlare. Come mai hai sempre messo sul piatto il tuo posto alla guida della Muaythai in premio o in cambio della sua entrata, visto che ti è costato anni di lavoro per la sua promozione?

Roberto Fragale: Caro Gigi… non so di preciso che cosa io sia… ma sicuramente sono quel che sono non certo perché sono il Presidente del Sottore Muay Thai o meno. I Presidenti poi possono cambiare ad ogni elezione, sai benissimo che nella nostra Federazione le cariche sono democraticamente elette dagli associati e tutte le sue procedure sono trasparenti, con addirittura la presenza di osservatori inviati dal CONI a garantirle. Ma che devo fare io… più che offrire tutto quello che sembra io abbia, non posso fare e sicuramente chiunque del mio settore Muaythai comprenderebbe ed accetterebbe la cosa per il bene della Muaythai italiana. Ma sicuramente poi al successivo quadriennio sarebbero chiamati a pronunciarsi sulle varie cariche del direttivo nella Muaythai. Tutto è effimero e non duraturo.. figuriamoci se penso io di essere eterno alla guida della Muaythai italiana e poi… mi sembra di aver fatto abbastanza finora no? Se ci fosse qualcuno che volesse continuare sulla mia strada sarei ben lieto di cedergli lo scettro, magari per passare  a fare altre cose.

Luigi Merlini: Insomma, ma a queste Olimpiadi ci va la FIMT di Carlot?

Roberto Fragale: La Muaythai non partecipa alle Olimpiadi, ma ai World Martial Arts Games, che peraltro sono nati da un’idea ed una proposta proprio di Ennio Falsoni al tempo in cui la WAKO ottenne il riconoscimento al GAISF, se poi le vogliamo considerare una specie di Olimpiadi delle Arti Marziali e sport da combattimento… ok! Ma devo correggerti, perché la situazione internazionale è ancora più complicata di quella nazionale. Su questo punto credo che i tailandesi non abbiano niente da imparare da noi, anzi, credo siano dei veri maestri in questi intrighi distruttivi!

Luigi Merlini: Come sarebbe a dire? Spiegati meglio per favore.

Roberto Fragale: Forse non tutti sanno o ricordano, perché io l’ho scritto più volte… L’IFMA è riconosciuta dal GAISF, ma non è riconosciuta dal Comitato Olimpico Asiatico… l’OCA riconosce la Federazione Asiatica di Muaythai… che è formata da membri misti tra quelli rappresentanti la WMF (quella a cui aderiamo noi al momento) e l’IFMA… e forse non ancora tutti sanno o ricordano, perché io anche questo l’ho scritto più volte… che in Thailandia L’IFMA non ha neanche il riconoscimento del NOCT il Comitato Olimpico Nazionale Tailandese… la madrepatria della Muay Thai. La Federazione che ha il riconoscimento del Comitato Olimpico Tailandese è la WMF…

Luigi Merlini: Caspita… questo non lo ricordavo neanch’io… eppure leggo sempre le notizie sia su il guerriero.it che sul sito FIKB, che su quello della FIMT…

Roberto Fragale: Indubbiamente, non credo che tu lo possa trovare sul sito FIMT, Davide lo sa… ma di certo non gli conviene scriverlo e farlo sapere, sul sito FIKB mi pare che in qualche articolo sia comparsa la notizia, ma come sai in FIKB si guarda molto più ai fatti concreti e meno ai proclami. In quanto a ilguerriero.it mi pare che l’ho scritto in qualche mio articolo o intervista, forse anche in 1°Asian Martial Arts Games- intervista a Fragale, ma il fatto che tu non ricordi è solo perché non ne abbiamo certo fatto una bandiera da sventolare inconcludentemente o per combattere quello che dovrebbe essere l’avversario politico, ma solo come un “fatto” da riportare… non è che cambiasse molto se ne facevamo un proclamo intentando una pseudo guerra sui riconoscimenti con Davide o meno… non credo sia una cosa che riguarda noi pesci piccoli.

Luigi Merlini: E chi dovrebbe riguardare scusa?

Roberto Fragale: Non è che non ci riguarda o non ci tange… intendevo dire che noi.. io e Davide non abbiamo nessun potere in questi affari e decisioni. Sono affari che riguardano i vari Comitati Olimpici Nazionali, il GAISF, L’IFMA, l’OCA, il CIO ecc. figuriamoci se i Presidenti Nazionali di sigle di Muay Thai possono avere voce in capitolo su certe questioni olimpiche internazionali. Non credo affatto rientri nei nostri compiti, il nostro compito principale è quello di dirigere il nostro gruppo nazionale nella maniera migliore per la promozione della disciplina nel nostro Paese, poi ognuno di noi aderisce ad una sigla internazionale che fa i suoi giochi internazionali, ognuna di esse è poi riconosciuta da diversi organismi Olimpici Nazionali ed Internazionali. Credo proprio che noi dovremmo stare più calmi e lavorare unicamente per il bene “generale” della Muaythai, anche quando questo va contro i nostri personali interessi. Dici che forse è proprio questo che infastidisce Davide? Francamente non lo so, anche se personalmente lo credo… ma non per niente abbiamo visioni diverse sulla soluzione del problema “Muay Thai in Italia” no? Inoltre, visto che la soluzione migliore, più veloce e più facilmente percorribile sembra razionalmente ed “oggettivamente” essere quella che proponiamo noi, forse per lui potrebbe rappresentare una sconfitta sul suo “Ego” e magari dovrebbe mettere da parte anche qualche pregiudizio nei nostri confronti e nella nostra dirigenza. Ma credo piuttosto, dovrebbe pensare soprattutto che sarebbe una vittoria di tutta Muaythai italiana!

Luigi Merlini: Perché è stato tanto importante svincolarsi dalla FPI?

Roberto Fragale: Anche questa cosa, potrebbe forse sembrare ininfluente ai più… ma essendo loro i nostri “tutor” sino a ieri… dovevamo in certo qual modo rendere conto anche a loro di quello che facevamo ed avere anche il loro avallo forse, per tante piccole questioni… inoltre, credo si sia capito anche che forse… Carlot serviva anche a loro per continuare a mantenerci nel “limbo” come è stato per 6 lunghi anni… forse Davide aveva in mente o avrebbe potuto prospettargli di fare una Federazione di Muay Thai sotto di loro (auguroni…!) pur di sottrarla alla FIKB? Non lo so con sicurezza, ma tanti avvenimenti mi indurrebbero a pensare anche a questa evenienza. Con lo svincolamento dalla FPI saremo adesso autonomi e possiamo cambiare assetto statutario della Federazione e formare la FIKMS, in cui ogni disciplina ha pari dignità ed autonomia da tutte le altre… vengono quindi a decadere definitivamente tutte le illazioni su questa questione… appunto!

Luigi Merlini: Non c’è che dire, politicamente sembrerebbe che la FIKB si sia mossa molto meglio della FIMT, mettendo a frutto tutta l’esperienza maturata in oltre 40 anni di presenza nella direzione delle arti marziali e sport da combattimento in Italia e non solo, del suo dirigente massimo.

Roberto Fragale: Indubbiamente, da una parte mi spiace anche dirlo… ma credo che Davide al suo confronto  (ma come io del resto e molti altri dirigenti) sia un dilettante e non credo abbia alcuna possibilità di spuntarla!

Luigi Merlini: Allora credi che sarà fagocitato dalla FIKMS?

Roberto Fragale: Non credo che la futura FIKMS abbia intenzione di fagocitare niente e nessuno. Guarda cosa è successo con la ex FIST, dove alcuni suoi ex elementi adesso dirigono addirittura delle intere regioni, altri fanno parte del Direttivo Nazionale e tantissimi altri dei vari Comitati Regionali! La FIKB ha dato spazio, dignità e trasparente possibilità meritocratica ad ognuno di loro. La FIKMS sarà la confederazione che riunirà in un unico contenitore tutti gli sport da combattimento nel CONI… esclusa la boxe naturalmente. Davide (con cui mi sento spesso) mi dice ultimamente che è pronto ad entrare nel CONI con circa 500 società… ma dico io… (e come per altro gli ho detto) se tu hai 500 società di Muay Thai, una volta entrato nella FIKMS sarai tu che fagociterai la FIKMS! Forse pensa che gli altri possano avere quelli che forse potrebbero essere gli stessi suoi intendimenti se fosse al loro posto? Sarebbe sbagliato e porterebbe ad uno smembramento in pochissimo tempo. In questa Federazione come in tutte le Federazioni CONI, le elezioni sono democratiche e soprattutto trasparenti… se 500 società ti votano, nessuno può impedirti di divenirne il Presidente. Ora, io non credo affatto che Davide abbia un numero simile di società… ma neanche la metà… personalmente credo forse, diciamo un centinaio circa? Bene, ben oltre il centinaio sono le società di Muaythai in FIKB… solo se ci uniamo possiamo far valere la forza della Muaythai in Italia come dice di voler fare lui. Ma anche se questa unione non avvenisse, non credo cambierebbe molto per noi del Settore Muaythai in FIKB. Non mi sembra infatti nessuno finora ci abbia mai negato importanti supporti per la nostra attività, anzi! Ogni anno il contributo che riceviamo per lo svolgimento dei nostri Campionati Italiani in 4 giorni è notevole (altrimenti come faremmo a pagare il pernotto agli atleti e coaches in Hotel 4 stelle?). Per quanto riguarda poi la partecipazione della nostra nazionale ai Campionati Mondiali di Bangkok, ogni anno abbiamo un numero crescente nella delegazione e sono anni che Falsoni non segue neanche la vicenda, delegando ai dirigenti di settore tutta l’operazione, limitandosi a stanziare i soldi che gli chiediamo e che servono per la partecipazione di tutta la squadra azzurra ai Campionati. Allo stesso modo funziona con la Savate da quando è entrata con noi e che dirige come Presidente di Settore Alfredo Lallo ed ugualmente ha sempre fatto con la Shoot Boxe che dirige Patrizio Rizzoli come Presidente di Settore. Ognuno dei nostri Settori ha un proprio direttivo ed Organico di Settore che viene formato dai suoi dirigenti e non certo da Falsoni. Sono due anni che addirittura portiamo la nazionale una settimana prima in Thailandia in “ritiro sportivo” per acclimatarsi e rifinire la preparazione  presso un Camp tailandese ed anche quest’anno l’intera delegazione sarà composta da ben 16 persone totalmente spesate dalla Federazione… 12 atleti, 2 tecnici, il medico nutrizionista degli Azzurri ed il Presidente di Settore! Francamente non saprei cosa chiedere o pretendere di più! Ed ancora più sinceramente, posso affermare che se non fossimo in collaborazione con una Federazione con un settore così grande e numeroso come quello della Kickboxing (compreso il semi ed il light contact, tanto vituperato da Davide) difficilmente avremmo i soldi per poter fare tutto quanto ti ho appena elencato. Non possiamo che ringraziarli dell’investimento che operano ogni anno per il nostro, come per gli altri Settori ed è quanto è loro dovere fare. La sola nostra trasferta annuale a Bangkok ci costa come  Federazione ben oltre i 20.000 Euro! Ogni anno infatti (e mi spiace per lui) Davide mi sembra sia continuamente alle prese con questo problema economico. Risolve ultimamente arruolando atleti che sono già in Thailandia in pianta stabile e gli unici che fortunatamente poi gli portano qualche medaglia, come per esempio è accaduto per l’unico bronzo di quest’anno portatogli dal bravo Mathias Gallo Cassarino… che tra l’altro si allena nel Camp della WAKO-PRO Thailand di Cristian Daghio… lo stesso dove portiamo i nostri atleti per il ritiro di acclimatamento prima dei nostri mondiali.

Luigi Merlini: Infatti, credo di aver capito che ogni anno molti degli atleti FIMT si pagano da soli il viaggio per la partecipazione ai mondiali IFMA… o sbaglio?

Roberto Fragale: Questo non lo so e non mi deve interessare, mi può solo dispiacere che per quello io penso sia solo una questione di ego personale o una stupida guerra personale tra lui e Falconi, ne debbano pagare le conseguenze gli altri… ma soprattutto che non si possa dare il meglio numerico ed organizzativo alla Muay Thai Italiana.

Luigi Merlini: Se tu potessi dire un’ultima cosa a Davide Carlot, cosa gli diresti alla fine di questa intervista?

Roberto Fragale: Mi sento spesso con Davide e non ho bisogno di comunicare con lui tramite interviste pubbliche sull’argomento, posso solo dire quello che ho sempre detto e scritto:

<<“Basta con queste stupide ed insulse guerre tra miopi politicanti di mezze carature o dai grandi retroscena… sembra sia giunta l’ora infatti, di pensare un po’ più in grande e più in generale, soprattutto unicamente al bene dei nostri sport… e le tante stupide guerre intestine tra i vari politicanti, non gli fanno certo un gran bene!”>>  

NELLA FIKMS CI SARA’ POSTO E DIGNITA’ PER TUTTI, E LA MIA OFFERTA RIGUARDO LA CARICA DI DIRIGENTE DI SETTORE E’ SEMPRE VALIDA… MA FORSE E’ ANCHE L’ULTIMA OPPORTUNITA’ CHE GLI OFFRIAMO!

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