ilguerriero.it - informazioni su muay thai, kick boxing, kickboxing, arti marziali, cultura, preparazione atletica
FIKB-FIMT: Intervista a Roberto Fragale
Presidente Settore Muay Thai FIKB
Di: Luigi Merlini
Luigi
Merlini: Allora Roberto… dopo il tuo rifiuto seguito al tuo
primo incontro assieme a Diego Calzolari con Davide Carlot per
parlare della vicenda… eccomi tornare alla carica. Sembra che le
trattative siano concluse o sbaglio?
Roberto Fragale: Si, si sono
concluse per il momento purtroppo… ma non ti nego che ci spero
ancora e sai benissimo che neanch’io mi do per vinto tanto
facilmente.
Luigi Merlini: Quanti incontri
avete avuto con Davide Carlot?
Roberto Fragale: Che sappia
io, quattro. La prima volta io e Diego con Davide, la seconda tra
Davide e Falsoni, la terza lui con me e la quarta ed ultima lui con
me, Diego, Falsoni ed il giovane segretario generale FIMT Emanuele
Drogo.
Luigi Merlini: Quali sono
state le conclusioni di ognuno di questi incontri?
Roberto Fragale: Nulla di
fatto in ognuno degli incontri… ogni volta si cambiavano le
richieste e le offerte, ma niente di concreto in ognuno di questi,
anche se a più riprese ci sembrava Davide fosse finalmente
intenzionato a fare qualcosa di serio per l’unificazione della
Muaythai in Italia.
Luigi Merlini: Andiamo con
calma… e parliamo di ognuno di questi tentativi di dialogo… il primo
quando è avvenuto e dove?
Roberto Fragale: Il primo, mi
pare poco prima dei mondiali dell’anno scorso, sarà stato febbraio
forse.
Luigi Merlini: Chi lo aveva
voluto e cosa c’era sul piatto delle trattative?
Roberto Fragale: Lo avevamo
richiesto noi tramite Diego ed è avvenuto a Milano.. con un pranzo
gentilmente offertoci da Davide. Un incontro molto cordiale come del
resto tutti quelli avuti con lui… siamo su due fronti opposti ma
abbiamo stima reciproca mi pare di capire, nonostante spesso io non
comprenda bene i motivi di certe azioni di Davide, come per esempio
questa sua ultima risposta che potrebbe sembrare un tentativo di
mettersi in guerra con noi su fatti o affermazioni inesistenti. In
quel primo incontro noi abbiamo offerto a Davide di entrare in FIKB
offrendogli come ogni volta la mia carica di Presidente di Settore e
Diego ha offerto di essere affiancato in Commissione Tecnica dal suo
Direttore Tecnico del tempo. Lui ha gentilmente rifiutato e si è
offerto di fare altrettanto con noi nella sua organizzazione, con
l’intento di farci così riconoscere nel CONI, togliendo il
riconoscimento alla FIKB. Noi abbiamo risposto che nel CONI
c’eravamo già… perché perdere tempo. Il nostro Settore Muay Thai era
autonomo già allora ed i Campionati Italiani di Pisa del 2008 svolti
in tre giornate consecutive ne erano il sintomo, ma poi anche il
fatto che eravamo noi due a condurre le trattative con lui, ne era
una ulteriore dimostrazione lampante. Inoltre gli dissi che c’era
già nell’aria di fare la FIKM (Federazione Italiana Kickboxing &
Muaythai) e che con la sua entrata avrebbe potuto definitivamente
prendere corpo la cosa. Ma Davide rifiutò gentilmente l’offerta. Al
tempo erano ancora in ballo alcuni procedimenti giudiziari tra lui e
FIKB e quindi era forse prematuro… avevamo bisogno di tempo… per
questo non ti concessi mai quell’intervista che mi chiedevi ogni
volta tanto insistentemente. Davide propose una collaborazione…
delle competizioni in comune e niente più. Diego era allettato della
cosa, ma a quel punto fui io a rifiutare gentilmente l’offerta di
Davide, perché non aveva nessun obbiettivo costruttivo per il
futuro, ma non disperavo di riuscire a darglielo in seguito. In
effetti poi ci sono state alcune competizioni FIMT a Torino in cui
Diego ha portato qualche ragazzo per iniziare a conoscerci meglio e
forse imparare a fidarci l’uno dell’altro… tra l’altro una di queste
è proprio imminente.
Luigi Merlini: Mmh ora
capisco, non nego però che ci rimanevo male ogni volta che me la
rifiutavi quell’intervista sull’argomento. Eravate ancora troppo
distanti e la diatriba giudiziaria ancora in corso con FIKB non
aiutava affatto, anche se forse sarebbe stato un modo per farla
finire in un nulla di fatto. E poi come si evolse la cosa?
Roberto Fragale: Come si
evolse… che l’ha persa. Secondo me eravamo troppo distanti per
arrivare ad una unificazione delle due sigle… ma qualche mese dopo
ricevetti una mail di Ennio Falsoni che mi diceva di aver avuto un
incontro con Davide Carlot presso gli uffici FIKB e che erano
arrivati ad un accordo, da sancire poi ufficialmente alla presenza
mia e di Diego, in un nostro prossimo incontro presso gli uffici
FIKB.
Luigi Merlini: L’eperienza non
è acqua a quanto pare ed Ennio non si perita certo a muoversi da
solo, dove vede che gli altri non riescono.
Roberto Fragale: Già, mi stupì
molto il fatto che mi disse di essere arrivato ad un accordo con
Davide, viste le premesse tanto distanti che avevo toccato con mano…
e che bastava rivedersi tutti assieme per rendere la cosa come
fatta, firmando un accordo di massima e sperimentale.
Luigi Merlini: Non possiamo
certo dire che Ennio manchi di simili capacità… e poi come è andata
a finire?
Roberto Fragale: Ne ero
felice, ma non mi capacitavo di come Davide potesse aver cambiato
idea in così poco tempo, quindi gli telefonai per congratularmi con
lui, ma mi disse cose diverse da quelle che mi aveva detto Ennio
erano stati i loro accordi… quindi per tentare di non rendere vana
quella riunione che ci si prospettava, andai nuovamente a Milano per
incontrarmi con lui e discutere di persona sui suoi reali
intendimenti.
Luigi Merlini: Quando avvenne
questo vostro incontro e cosa ne saltò fuori?
Roberto Fragale: Il periodo
esatto non lo ricordo.. ricordo però che fu due giorni prima
dell’incontro ufficiale negli uffici della FIKB. Davide aveva
cambiato opinione dopo l’incontro con Ennio ed avanzava giustamente
per lui molte nuove pretese, oltre ad aver aggiunto parecchie
postille agli accordi che pare avesse preso con Ennio. Gli dissi che
difficilmente avremmo accettato… ma valeva comunque la pena di
discuterne… mai lasciare niente di intentato.
Luigi Merlini: Come è andata a
finire poi?
Roberto Fragale: Che ci siamo
incontrati due giorni dopo ancora a Milano negli uffici della FIKB,
io, Diego (addirittura malato e con la febbre) Davide, il suo
segretario generale Emanuele Drogo e Falsoni. Le cose cominciarono a
prendere una buona piega ed eravamo tutti contenti… Carlot prendeva
la presidenza del settore, non chiudeva la sua FIMT che rimaneva
attiva e cominciavamo una collaborazione sperimentale di due anni…
alla fine dei quali avremmo poi deciso in base ai risultati. Ma
Falsoni voleva giustamente che nell’accordo fosse scritto il “fine”
del progetto. Propose quindi che la sperimentazione fosse
finalizzata alla riunificazione della Muaythai in Italia sotto la
FIKB, che a quel punto sarebbe divenuta FIKM (Federazione Italiana
Kickboxing & Muaythai) e Davide invece voleva si scrivesse che
l’accordo fosse finalizzato alla riunificazione delle forze della
Muaythai nella FIMT (Federazione Italiana Muay Thai). Capirai che si
era creato uno scoglio insormontabile da entrambe le parti. Allora
cercai di mediare e proposi di mettere per scritto come finalità
dell’accordo collaborativo… “per l’unificazione delle forze italiane
della Muaythai nell’organismo che il CONI reputerà debba coordinarla
e promuoverla sul territorio italiano”. Mi sembrava un buon passo
per entrambi… Falsoni infatti accettava… ma Davide si rifiutò
dicendo che era solo un giro di parole diverso, ma che non
modificava nulla nella sostanza. A mio avviso non sembrava, ma
niente gli ha fatto cambiare idea. Credo però che il problema
maggiore fosse che Davide non si fidava affatto di noi e
soprattutto, avesse molti pregiudizi sulle intenzioni di Falsoni.
Andava così perduta ogni speranza di riunificare le forze italiane
della Muaythai sotto un’unica bandiera. Pazienza, non si può certo
obbligare nessuno, ma ugualmente non perdo sicuramente le speranze
di riuscirci un giorno. Ci sentiamo spesso con Davide ed i nostri
rapporti sono rimasti di reciproca stima, comprendendo ognuno le
ragioni dell’altro, pur non condividendole affatto.
Luigi Merlini: Mmhhh
indubbiamente è una situazione di stallo ma che denota anche una
inconsueta maturità delle parti. Lasciare sempre uno spiraglio alle
trattative è il primo requisito per una prossima riuscita.
Roberto Fragale: Certo… noi
abbiamo imparato molto negli anni e ne abbiamo viste accadere
tantissime di cose, che più niente ci sembra impossibile avvenire…
mai dire mai quindi… continuiamo a lavorare ognuno per proprio conto
e poi vedremo in seguito.
Luigi Merlini: Ma.. perché
allora Davide Carlot ha tenuto a rispondere in quel modo a quella
convocazione dell’Assemblea Generale Straordinaria della FIKB e per
altro su argomenti non tirati assolutamente in ballo da quel
comunicato? Perché ha voluto chiarire che il riconoscimento IFMA lo
ha lui quando nessuno ha mai detto il contrario, anzi… mica sarà
impazzito no?
Roberto Fragale: Ovviamente
no, ma non so con sicurezza… ma forse, teme di poterlo perdere? O
forse come ha scritto lui, deve rispondere alle tante voci che gli
giungono dai suoi associati che molto intelligentemente vedono
questa cosa come una pericolosa minaccia per loro. Forse sono loro,
che temono di poterlo perdere questo riconoscimento? Credo infatti
che questa storia non potrà durare a lungo… e che le Federazioni
Internazionali riconosciute dal GAISF dovrebbero riconoscere solo le
Federazioni nazionali riconosciute dal proprio Comitato Olimpico.
Inoltre, mi pare che la Muay Thai nella FIKB abbia ottenuto il
riconoscimento CONI prima che la IFMA ricevesse il riconoscimento
del GAISF e già a quel tempo quindi, avrebbe dovuto fare questa
scelta a mio avviso. Ma forse, per il fatto che si diceva la FIKB
non fosse una Federazione di Muay Thai ma di Kickboxing.. e la Muay
Thai fosse solo un settore della federazione di Kickboxing, non è
avvenuto.
Luigi Merlini: E come possono
vedere una possibile minaccia da una convocazione di Assemblea
Generale Straordinaria della FIKB?
Roberto Fragale: Ma, credo il
fatto la Federazione abbia annunciato che cambierà nome e dando
perciò in maniera più che palese alla Muaythai pari dignità ed
autonomia come alla Kickboxing ed alla Savate, faccia decadere
alcuni elementi portanti che si diceva fossero il motivo principe di
questa situazione?
Luigi Merlini: Mmhh, spiegati
meglio per favore…
Roberto Fragale: Credo quello che gli
abbia dato fastidio forse… sia stato solo l’ultimo periodo di quel
comunicato dove si annunciava il cambiamento di assetto della FIKB
in FIKMS, ognuno con pari dignità… quel periodo recita: “Fine di
ogni illazione sull'argomento.”
Luigi Merlini: E cosa vuol
dire scusa?
Roberto Fragale: Significa che
fino ad ora, una delle bandiere sventolate per il motivo
dell’esistenza della FIMT e della sua apparentemente legittima
richiesta di riconoscimento al CONI… era proprio che la Muaythai è
uno sport diverso dalla Kickboxing e non può stare sotto una
Federazione di Kickboxing… motivo principe pare, anche del fatto che
l’IFMA non abbia finora voluto riconoscere come dovrebbe
razionalmente essere, la Federazione Nazionale che in Italia ha il
riconoscimento CONI per la Muaythai. Con questo cambiamento infatti,
viene a decadere proprio questo motivo… non a caso credo… è stato
giustamente scritto e specificato che tutte e tre le discipline
avranno pari dignità!
Luigi Merlini: Allora possiamo
dire che ormai i giochi sono fatti?
Roberto Fragale: Magari fosse
così semplice… sulla carta si direbbe di si… ma l’ultima decisione
spetta naturalmente all’IFMA. Certo che così stando le cose, anche
il GAISF stesso potrebbe spingere sulla decisione dell’IFMA, oltre
al CONI, ma anche tanti altri eventi e vari importanti personaggi.
Staremo a vedere… come ho sempre detto noi siamo già nel CONI, in
FIKB stiamo benissimo e non abbiamo alcuna fretta, il problema
pertanto credo sia solo il loro. Posso inoltre dire che se finora ho
sempre messo volentieri sul piatto delle trattative la mia
presidenza per l’unificazione della Muaythai, certo è però… che una
volta fatti i giochi l’offerta andrebbe immediatamente a cadere,
quindi nel caso gli sembri le cose si mettano male, Davide farebbe
bene ad affrettarsi e lo accoglierò volentieri con lo stesso
incarico propostogli… noi manteniamo sempre gli accordi presi.
Luigi Merlini: Già… anche di
questo fatto ti volevo parlare. Come mai hai sempre messo sul piatto
il tuo posto alla guida della Muaythai in premio o in cambio della
sua entrata, visto che ti è costato anni di lavoro per la sua
promozione?
Roberto Fragale: Caro Gigi…
non so di preciso che cosa io sia… ma sicuramente sono quel che sono
non certo perché sono il Presidente del Sottore Muay Thai o meno. I
Presidenti poi possono cambiare ad ogni elezione, sai benissimo che
nella nostra Federazione le cariche sono democraticamente elette
dagli associati e tutte le sue procedure sono trasparenti, con
addirittura la presenza di osservatori inviati dal CONI a
garantirle. Ma che devo fare io… più che offrire tutto quello che
sembra io abbia, non posso fare e sicuramente chiunque del mio
settore Muaythai comprenderebbe ed accetterebbe la cosa per il bene
della Muaythai italiana. Ma sicuramente poi al successivo
quadriennio sarebbero chiamati a pronunciarsi sulle varie cariche
del direttivo nella Muaythai. Tutto è effimero e non duraturo..
figuriamoci se penso io di essere eterno alla guida della Muaythai
italiana e poi… mi sembra di aver fatto abbastanza finora no? Se ci
fosse qualcuno che volesse continuare sulla mia strada sarei ben
lieto di cedergli lo scettro, magari per passare a fare altre cose.
Luigi Merlini: Insomma, ma a
queste Olimpiadi ci va la FIMT di Carlot?
Roberto Fragale: La Muaythai
non partecipa alle Olimpiadi, ma ai World Martial Arts Games, che
peraltro sono nati da un’idea ed una proposta proprio di Ennio
Falsoni al tempo in cui la WAKO ottenne il riconoscimento al GAISF,
se poi le vogliamo considerare una specie di Olimpiadi delle Arti
Marziali e sport da combattimento… ok! Ma devo correggerti, perché
la situazione internazionale è ancora più complicata di quella
nazionale. Su questo punto credo che i tailandesi non abbiano niente
da imparare da noi, anzi, credo siano dei veri maestri in questi
intrighi distruttivi!
Luigi Merlini: Come sarebbe a
dire? Spiegati meglio per favore.
Roberto Fragale: Forse non
tutti sanno o ricordano, perché io l’ho scritto più volte… L’IFMA è
riconosciuta dal GAISF, ma non è riconosciuta dal Comitato Olimpico
Asiatico… l’OCA riconosce la Federazione Asiatica di Muaythai… che è
formata da membri misti tra quelli rappresentanti la WMF (quella a
cui aderiamo noi al momento) e l’IFMA… e forse non ancora tutti
sanno o ricordano, perché io anche questo l’ho scritto più volte…
che in Thailandia L’IFMA non ha neanche il riconoscimento del NOCT
il Comitato Olimpico Nazionale Tailandese… la madrepatria della Muay
Thai. La Federazione che ha il riconoscimento del Comitato Olimpico
Tailandese è la WMF…
Luigi Merlini: Caspita… questo
non lo ricordavo neanch’io… eppure leggo sempre le notizie sia su il
guerriero.it che sul sito FIKB, che su quello della FIMT…
Roberto Fragale:
Indubbiamente, non credo che tu lo possa trovare sul sito FIMT,
Davide lo sa… ma di certo non gli conviene scriverlo e farlo sapere,
sul sito FIKB mi pare che in qualche articolo sia comparsa la
notizia, ma come sai in FIKB si guarda molto più ai fatti concreti e
meno ai proclami. In quanto a ilguerriero.it mi pare che l’ho
scritto in qualche mio articolo o intervista, forse anche in
1°Asian Martial Arts Games- intervista a Fragale, ma il fatto
che tu non ricordi è solo perché non ne abbiamo certo fatto una
bandiera da sventolare inconcludentemente o per combattere quello
che dovrebbe essere l’avversario politico, ma solo come un “fatto”
da riportare… non è che cambiasse molto se ne facevamo un proclamo
intentando una pseudo guerra sui riconoscimenti con Davide o meno…
non credo sia una cosa che riguarda noi pesci piccoli.
Luigi Merlini: E chi dovrebbe
riguardare scusa?
Roberto Fragale: Non è che non
ci riguarda o non ci tange… intendevo dire che noi.. io e Davide non
abbiamo nessun potere in questi affari e decisioni. Sono affari che
riguardano i vari Comitati Olimpici Nazionali, il GAISF, L’IFMA,
l’OCA, il CIO ecc. figuriamoci se i Presidenti Nazionali di sigle di
Muay Thai possono avere voce in capitolo su certe questioni
olimpiche internazionali. Non credo affatto rientri nei nostri
compiti, il nostro compito principale è quello di dirigere il nostro
gruppo nazionale nella maniera migliore per la promozione della
disciplina nel nostro Paese, poi ognuno di noi aderisce ad una sigla
internazionale che fa i suoi giochi internazionali, ognuna di esse è
poi riconosciuta da diversi organismi Olimpici Nazionali ed
Internazionali. Credo proprio che noi dovremmo stare più calmi e
lavorare unicamente per il bene “generale” della Muaythai, anche
quando questo va contro i nostri personali interessi. Dici che forse
è proprio questo che infastidisce Davide? Francamente non lo so,
anche se personalmente lo credo… ma non per niente abbiamo visioni
diverse sulla soluzione del problema “Muay Thai in Italia” no?
Inoltre, visto che la soluzione migliore, più veloce e più
facilmente percorribile sembra razionalmente ed “oggettivamente”
essere quella che proponiamo noi, forse per lui potrebbe
rappresentare una sconfitta sul suo “Ego” e magari dovrebbe mettere
da parte anche qualche pregiudizio nei nostri confronti e nella
nostra dirigenza. Ma credo piuttosto, dovrebbe pensare soprattutto
che sarebbe una vittoria di tutta Muaythai italiana!
Luigi Merlini: Perché è stato
tanto importante svincolarsi dalla FPI?
Roberto Fragale: Anche questa
cosa, potrebbe forse sembrare ininfluente ai più… ma essendo loro i
nostri “tutor” sino a ieri… dovevamo in certo qual modo rendere
conto anche a loro di quello che facevamo ed avere anche il loro
avallo forse, per tante piccole questioni… inoltre, credo si sia
capito anche che forse… Carlot serviva anche a loro per continuare a
mantenerci nel “limbo” come è stato per 6 lunghi anni… forse Davide
aveva in mente o avrebbe potuto prospettargli di fare una
Federazione di Muay Thai sotto di loro (auguroni…!) pur di sottrarla
alla FIKB? Non lo so con sicurezza, ma tanti avvenimenti mi
indurrebbero a pensare anche a questa evenienza. Con lo
svincolamento dalla FPI saremo adesso autonomi e possiamo cambiare
assetto statutario della Federazione e formare la FIKMS, in cui ogni
disciplina ha pari dignità ed autonomia da tutte le altre… vengono
quindi a decadere definitivamente tutte le illazioni su questa
questione… appunto!
Luigi Merlini: Non c’è che
dire, politicamente sembrerebbe che la FIKB si sia mossa molto
meglio della FIMT, mettendo a frutto tutta l’esperienza maturata in
oltre 40 anni di presenza nella direzione delle arti marziali e
sport da combattimento in Italia e non solo, del suo dirigente
massimo.
Roberto Fragale:
Indubbiamente, da una parte mi spiace anche dirlo… ma credo che
Davide al suo confronto (ma come io del resto e molti altri
dirigenti) sia un dilettante e non credo abbia alcuna possibilità di
spuntarla!
Luigi Merlini: Allora credi
che sarà fagocitato dalla FIKMS?
Roberto Fragale: Non credo che
la futura FIKMS abbia intenzione di fagocitare niente e nessuno.
Guarda cosa è successo con la ex FIST, dove alcuni suoi ex elementi
adesso dirigono addirittura delle intere regioni, altri fanno parte
del Direttivo Nazionale e tantissimi altri dei vari Comitati
Regionali! La FIKB ha dato spazio, dignità e trasparente possibilità
meritocratica ad ognuno di loro. La FIKMS sarà la confederazione che
riunirà in un unico contenitore tutti gli sport da combattimento nel
CONI… esclusa la boxe naturalmente. Davide (con cui mi sento spesso)
mi dice ultimamente che è pronto ad entrare nel CONI con circa 500
società… ma dico io… (e come per altro gli ho detto) se tu hai 500
società di Muay Thai, una volta entrato nella FIKMS sarai tu che
fagociterai la FIKMS! Forse pensa che gli altri possano avere quelli
che forse potrebbero essere gli stessi suoi intendimenti se fosse al
loro posto? Sarebbe sbagliato e porterebbe ad uno smembramento in
pochissimo tempo. In questa Federazione come in tutte le Federazioni
CONI, le elezioni sono democratiche e soprattutto trasparenti… se
500 società ti votano, nessuno può impedirti di divenirne il
Presidente. Ora, io non credo affatto che Davide abbia un numero
simile di società… ma neanche la metà… personalmente credo forse,
diciamo un centinaio circa? Bene, ben oltre il centinaio sono le
società di Muaythai in FIKB… solo se ci uniamo possiamo far valere
la forza della Muaythai in Italia come dice di voler fare lui. Ma
anche se questa unione non avvenisse, non credo cambierebbe molto
per noi del Settore Muaythai in FIKB. Non mi sembra infatti nessuno
finora ci abbia mai negato importanti supporti per la nostra
attività, anzi! Ogni anno il contributo che riceviamo per lo
svolgimento dei nostri Campionati Italiani in 4 giorni è notevole
(altrimenti come faremmo a pagare il pernotto agli atleti e coaches
in Hotel 4 stelle?). Per quanto riguarda poi la partecipazione della
nostra nazionale ai Campionati Mondiali di Bangkok, ogni anno
abbiamo un numero crescente nella delegazione e sono anni che
Falsoni non segue neanche la vicenda, delegando ai dirigenti di
settore tutta l’operazione, limitandosi a stanziare i soldi che gli
chiediamo e che servono per la partecipazione di tutta la squadra
azzurra ai Campionati. Allo stesso modo funziona con la Savate da
quando è entrata con noi e che dirige come Presidente di Settore
Alfredo Lallo ed ugualmente ha sempre fatto con la Shoot Boxe che
dirige Patrizio Rizzoli come Presidente di Settore. Ognuno dei
nostri Settori ha un proprio direttivo ed Organico di Settore che
viene formato dai suoi dirigenti e non certo da Falsoni. Sono due
anni che addirittura portiamo la nazionale una settimana prima in
Thailandia in “ritiro sportivo” per acclimatarsi e rifinire la
preparazione presso un Camp tailandese ed anche quest’anno l’intera
delegazione sarà composta da ben 16 persone totalmente spesate dalla
Federazione… 12 atleti, 2 tecnici, il medico nutrizionista degli
Azzurri ed il Presidente di Settore! Francamente non saprei cosa
chiedere o pretendere di più! Ed ancora più sinceramente, posso
affermare che se non fossimo in collaborazione con una Federazione
con un settore così grande e numeroso come quello della Kickboxing
(compreso il semi ed il light contact, tanto vituperato da Davide)
difficilmente avremmo i soldi per poter fare tutto quanto ti ho
appena elencato. Non possiamo che ringraziarli dell’investimento che
operano ogni anno per il nostro, come per gli altri Settori ed è
quanto è loro dovere fare. La sola nostra trasferta annuale a
Bangkok ci costa come Federazione ben oltre i 20.000 Euro! Ogni
anno infatti (e mi spiace per lui) Davide mi sembra sia
continuamente alle prese con questo problema economico. Risolve
ultimamente arruolando atleti che sono già in Thailandia in pianta
stabile e gli unici che fortunatamente poi gli portano qualche
medaglia, come per esempio è accaduto per l’unico bronzo di
quest’anno portatogli dal bravo Mathias Gallo Cassarino… che tra
l’altro si allena nel Camp della WAKO-PRO Thailand di Cristian
Daghio… lo stesso dove portiamo i nostri atleti per il ritiro di
acclimatamento prima dei nostri mondiali.
Luigi Merlini: Infatti, credo
di aver capito che ogni anno molti degli atleti FIMT si pagano da
soli il viaggio per la partecipazione ai mondiali IFMA… o sbaglio?
Roberto Fragale: Questo non lo
so e non mi deve interessare, mi può solo dispiacere che per quello
io penso sia solo una questione di ego personale o una stupida
guerra personale tra lui e Falconi, ne debbano pagare le conseguenze
gli altri… ma soprattutto che non si possa dare il meglio numerico
ed organizzativo alla Muay Thai Italiana.
Luigi Merlini: Se tu potessi
dire un’ultima cosa a Davide Carlot, cosa gli diresti alla fine di
questa intervista?
Roberto Fragale: Mi sento
spesso con Davide e non ho bisogno di comunicare con lui tramite
interviste pubbliche sull’argomento, posso solo dire quello che ho
sempre detto e scritto:
<<“Basta con queste stupide ed
insulse guerre tra miopi politicanti di mezze carature o dai grandi
retroscena… sembra sia giunta l’ora infatti, di pensare un po’ più
in grande e più in generale, soprattutto unicamente al bene dei
nostri sport… e le tante stupide guerre intestine tra i vari
politicanti, non gli fanno certo un gran bene!”>>
NELLA FIKMS CI SARA’ POSTO E DIGNITA’
PER TUTTI, E LA MIA OFFERTA RIGUARDO LA CARICA DI DIRIGENTE DI
SETTORE E’ SEMPRE VALIDA… MA FORSE E’ ANCHE L’ULTIMA OPPORTUNITA’
CHE GLI OFFRIAMO! |