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Eccovi un articolo di opinioni che non ci sentiamo di supportare con le tante foto che solitamente mettiamo… giusto per assicurarci che i lettori non siano distratti da queste. È infatti un articolo che vale la pena di leggere solo se abbiamo voglia di leggerlo e soprattutto di tentare di capire i tanti risvolti che potrebbero celarsi dietro ad attività dialettiche tra differenti organizzazioni che si occupano della promozione nelle stesse discipline sportive.

Muay Thai: FIKB v/s FIMT un confronto tutto italiano

Con intervista esclusiva a Roberto Fragale
(Presidente Settore Muay Thai FIKB)

Di: Luigi Merlini

Chiedo immediatamente scusa di questa mia introduzione riepilogativa del problema, ma chi mi segue su queste pagine elettroniche sarà ormai abituato a queste mie premesse riepilogative sull’argomento in questione… ma anche chi non c’è abituato credo farebbe bene a leggere attentamente questa mia, non giudicandola noiosa a prescindere da quello che neanche si arrischia di leggere. Credo invece la mia premessa faccia bene e meglio comprendere il fine ultimo di questa mia voglia di fare un po’ più luce su alcuni accadimenti, proprio per tentare di evitare questi possano preludere ad una guerra che non penso sia affatto in atto e che non credo proprio sia opportuno per chiunque pensare di farla… ma che forse… credo potrebbe far comodo a qualcuno tentare di riuscire a far credere che questa possa esistere, magari per sperare di creare un fronte compatto tra i suoi? Sembra a prima vista una cosa stupida… Ma gli ultimi accadimenti (VEDI: Aria tempesta giudiziaria sulla convention Kombat League? , Schermaglie di FIMT (Carlot) V/S (Baggio) FMTI  , Carlot si scusa con Baggio) ci fanno comprendere come invece ultimamente forse, si crede di dover intentare una qualsiasi guerra per un nonnulla… quasi avessimo paura di una cosa che nei fatti concreti poi, si verifica invece che non esiste affatto e si fanno quindi seguire le giuste scuse. Tante inutili e piccole guerre che a mio personale avviso, abbasserebbero notevolmente la considerazione, autorevolezza, dignità e soprattutto quella tanto decantata credibilità che invece pretenderemmo tutti gli altri ci riconoscessero. Scuse sempre ben accette e che sicuramente innalzano lodevolmente il comportamento se chi le porge lo fa con lealtà sportiva e se chi le accetta, lo fa con altrettanta sincerità sportiva, ma che francamente penso potessero sicuramente essere prevenute, semplicemente evitando l’inizio dell’inesistente superfluo contenzioso. Forse riflettendo un po’ più a lungo e non partendo a spada tratta contro tutto e tutti quelli che si pensa di “primo acchito” possano agire contro di noi. Perché penso dovremmo riflettere sul fatto che, quello che fa notizia, rimane più impresso e che conta in ultimo per tutti gli appassionati… è la notizia dell’inutile guerra intentata e non dell’intelligente pace seguita.

- Voglio quindi tentare di occuparmi dell’argomento con questa mia inchiesta ed intervista per provare, prima di tutto io, di capire… e poi forse magari e nel contempo… anche qualcuno dei lettori, spero! Leggere lo consiglio a tutti, fa bene, apre la mente e permette di porre al vaglio delle proprie, le opinioni altrui, confrontarle con i fatti e non con i pregiudizi... trarne delle deduzioni dopo averle verificate e tante altre belle cose. Finanche quando siano esse sgangherate, non supportate dai fatti, non verificabili e prive quindi di ogni fondamento… se non altro contribuisce a far conoscere meglio il personaggio in questione, arrivando talvolta (ma solo per i più scaltri ed abituati a leggere tra le righe delle varie vicende politiche appunto) persino a comprendere forse i fini ultimi e più nascosti dei vari personaggi. Personalmente, posso dire che leggo continuamente sugli organi d’informazione tutte le notizie riguardanti i nostri sport da combattimento per rimanere sempre informato sui vari accadimenti, ma soprattutto sulle vicende politiche che ci riguardano. Del resto, come credo dovrebbero fare tutti i veri appassionati di questi sport!

- Accade invece che molti di loro, pensando che il proprio compito sia solo quello di fare attività sportiva e non politica… se ne disinteressano totalmente, dicendo che è proprio la politica a rovinare il loro sport… ma al momento opportuno noto invece che non ci pensano due volte ad appoggiare (sia pur totalmente disinformati) questa o quella versione politica, solo per il fatto che credono a loro faccia più comodo in quel momento… dimostrando quindi che invece (malgrado le loro superficiali convinzioni) le vicende politiche di uno sport sono inscindibili dalla sua parte prettamente sportiva e forse è proprio impossibile non fare o prendere posizioni politiche… anche quando si dice che la politica non interessa infatti, non si fa altro che assumere una posizione politica… Quale? Quella che evidentemente “Ci va bene la politica degli altri!” E quando la politica degli altri non ci va più bene? Ce ne lamentiamo… facendo e prendendo solo a quel punto chiare posizioni di politica sportiva appunto! Questo.. credo sia il modo più superficiale e permettetemi di dire “stupido” (a mio avviso) di fare politica… impossibile quindi a questo punto, credere o pensare di non farla! Non è infatti la sua politica che rovina lo sport. Lo sport, a mio avviso, senza una buona politica di sviluppo non andrebbe da nessuna parte… quindi ritengo personalmente che lo sport abbia bisogno di una sua politica, direi quasi che questa è fisiologica in ogni attività di gruppo fatta dall’uomo pensante e programmatore dei propri proponimenti per il suo miglioramento. Credo a questo punto quindi, potremmo forse essere d’accordo che non è quindi la politica in generale a rovinare lo sport… ma solo la sua cattiva politica… così come è solo la sua buona politica che è capace di promuoverlo in maniera efficace! Bene, detto questo e chiarito che la mia non è assolutamente voglia di entrare in polemica con chicchessia, ma al contrario tentare di evitarla inconcludentemente ai meno informati, tentando di colmare le eventuali lacune di tanti puri e sinceri appassionati… veniamo ai fatti in questione. Perché in ultimo, vorrei ribadire ancora una volta, forse sono i fatti concreti che contano e non le tante illazioni che se ne possano dedurre tramite i soli preconcetti e senza che queste siano affrancate da un benché minimo straccio di riscontro reale nei fatti.

- Come spero voi tutti sappiate, mi pare che la FIKB è riconosciuta dal CONI come Federazione Ufficiale per la regolamentazione nazionale delle discipline della Kickboxing, Muay Thai, Shoot Boxe e Savate, come DSAS (Disciplina Sportiva Associata Sperimentale) associata alla FPI dal 23-3-2004. Il suo periodo sperimentale sarebbe dovuto durare 2 anni per adeguarsi alle direttive CONI e poi svincolarsi ed annettersi direttamente al CONI. Pare che pretesti e pratiche burocratiche invece, l’abbiano tenuta ferma “nel limbo” sino adesso (6 anni!). Ora pare che sia riuscita invece a svincolarsi dalla FPI e sia quindi in procinto di procedere per proprio conto. Da qui l’articolo pieno di gioia del suo Presidente Ennio Falsoni che ha inviato anche alla nostra Redazione per rendere pubblica la notizia e che fa un resoconto millimetrico di tutto il procedimento durato ben 23 anni! (VEDI: FIKB: Dopo 23 anni, ossia una vita… BOXE ADDIO!) Finalmente quindi, ha potuto iniziare l’iter per mettere in opera l’assetto fisiologico nel suo organico che già da tempo aveva in mente di attuare per dare tutta l’autonomia ai vari specifici Settori che la compongono e che avevano già mostrato di meritarsi… per altro ottenutala sebbene “ufficiosamente” già da tempo nella realtà! Ottenuto il parere favorevole dell’ufficio competente del CONI ha quindi proceduto a dare notizia della necessaria Assemblea Generale Straordinaria occorrente, mettendo al primo punto e rendendo noto proprio questo, che rappresenta il fatto maggiormente significativo per richiederla e convocarla. La FIKB è in odore quindi di cambiare la sua denominazione (da Federazione Italiana Kickboxing) in FIKMS (Federazione Italiana Kickboxing, Muaythai, Savate). Un insieme quindi di federazioni autonome ma unite al suo interno, in cui ognuna si occupa espressamente della promozione sul territorio nazionale della propria specifica disciplina… per fare un esempio maggiormente comprensibile… come la FIJLKAM (Federazione Italiana Judo, Lotta, Karate, Arti Marziali) dove ogni Settore ha un suo proprio organico con un suo Presidente ed un suo Direttivo insomma.

- Ma per quale motivo non pensa di contemplare nella sua nuova sigla la Shoot Boxe? Questo non ce lo dice espressamente… ma una persona dotata forse di un buon intuito e sicuramente libera da alcun pregiudizio di sorta, avrebbe forse potuto evincerla dall’annuncio fatto dalla FIKB sulla convocazione dell’Assemblea Generale Straordinaria (VEDI: FIKB: Convocazione Assemblea Generale Straordinaria) in cui dopo aver enunciato al punto “1” il motivo principe messo all’ordine del giorno dell’Assemblea: “1. Il cambio di denominazione sociale (da FIKB a FIKMS, ossia FEDERAZIONE ITALIANA KICKBOXING, MUAY THAI, SAVATE)” personalmente credo poi si sia presa la briga anche di spiegare i motivi che l’hanno indotta a questa apparentemente ingiusta discriminazione: “La Muay Thai ha già ottenuto il riconoscimento del GAISF al pari della Kickboxing nel 2006. La Savate, lo otterrà a Dubai il 30 Aprile 2010. Le 3 discipline dunque assurgono alla stessa dignità ed è per questo che compaiono nel nome della Federazione che resterà la Federazione ufficiale di quelle discipline, insieme alla Shoot Boxe che resta tra le nostre attività, ovviamente. Fine di ogni illazione sull'argomento.” Credo quindi che si potrebbe facilmente dedurre che l’estromettere la Shoot Boxe dalla sigla federale, sia dovuta solo al fatto che questa disciplina non ha ancora ottenuto il riconoscimento al GAISF, come sappiamo che è già stato per la Muaythai e la Kickboxing. E la Savate allora? Questa disciplina pare che dovrebbe ottenere il riconoscimento al GAISF in occasione dell’Assemblea Generale che si terrà a Dubai il 30 aprile… due giorni prima dell’Assemblea Generale Straordinaria della FIKB. E nel caso la cosa non giunga a buon fine, credo francamente che la nuova denominazione potrebbe essere FIKM (Federazione Italiana Kickboxing & Muaythai) come del resto mi diceva Roberto Fragale (attuale Presidente del Settore Muay Thai e membro del Direttivo Nazionale FIKB) che era già stato preventivato da tempo di fare… ma dovevano aspettare per questo, che il CONI desse l’autorizzazione a cambiare denominazione. (non credo che le Federazioni riconosciute al CONI possano cambiare nome ogni volta venga loro la voglia e senza almeno un giustificato motivo). Ma forse, non potrebbe essere stato proprio il CONI a suggerire di includere nella sigla del nome solo le discipline riconosciute dal GAISF? Niente di più facile… ma capirete che, pur essendo ciò che penso potrebbe essere accaduto, non posso certo dirlo con sufficiente sicurezza.

- Quello che francamente trovo strano invece… è il comunicato di Davide Carlot (Presidente FIMT) che ha reso pubblico sul suo sito e che ha inviato anche alla nostra Redazione per la sua pubblicazione… per altro avvenuta puntualmente (VEDI: Chiarimenti in merito ai rapporti FIMT – FIKB). Un comunicato ufficiale ed apparentemente in risposta alla convocazione dell’Assemblea Generale Straordinaria della FIKB per i motivi di cui sopra. Francamente non mi sembra ragionevolmente possibile considerarla una adeguata risposta a quel comunicato FIKB, tanto più che tocca argomenti non tirati assolutamente in ballo, il riconoscimento di FIMT nella IFMA o la partecipazione di FIMT ai mondiali IFMA ecc. O come una eventuale collaborazione tra FIKB e FIMT…  anche se qualcosa in proposito mi è parso di sentire dire proprio da Roberto Fragale e mi pare anche di aver letto qualcosa proprio su ilguerriero.it (VEDI: FIKB e FIMT insieme?). Quindi Davide Carlot potrebbe parlare o intendere di fatti e vicende a noi non ancora completamente note.

- A questo proposito abbiamo contattato il Presidente della FIKB, dott. Ennio Falsoni, per commentare proprio quest’ultima esternazione di Davide Carlot. Il dott. Falsoni molto educatamente, ci ha simpaticamente fatto notare i suoi attuali fitti impegni che non gli avrebbero permesso di poter dedicare tempo per un commento che risulterebbe ancora una volta ovvio nei fatti e quindi nei riscontri, non venendo a modificare niente di quello che già si sapeva e che in questi giorni si sta confermando. Ha quindi suggerito per il momento, se proprio volevamo fare un approfondimento sulla questione FIKB - FIMT, di sentire in proposito Roberto Fragale, l’attuale Presidente del Settore Muay Thai della FIKB. Fragale infatti più di ogni altro ha condiviso con il suo Presidente l’attività di questa disciplina ed i successi che ha ottenuto e che sta riscuotendo. Dobbiamo dire che il dott. Falsoni ha saputo costruire intorno a se nel tempo, un team di personaggi adeguatamente motivati a svolgere con successo gli incarichi che gli ha assegnato, potendosi così lui stesso dedicare a quei ben più importanti compiti politici per la realizzazione finale di quello che sta accadendo in questi giorni. La sua ostinata determinazione nel raggiungere questo risultato mostra a tutti quanto la serietà, una efficiente organizzazione ed un gruppo dirigente dinamico, siano forse la chiave del successo di questo illustre personaggio e della Federazione che presiede. Il Presidente Falsoni ha infatti vissuto tutti gli eventi dalla nascita, ne ha determinato lo sviluppo ed è riuscito a portare gli sport da combattimento alla meritata dignità di sport riconosciuti dal CONI. Confidiamo che in seguito il dott. Falsoni possa trovare un momento da dedicare anche alla nostra rivista, dandoci l’opportunità di poter cogliere un suo autorevole commento sull’intera vicenda, da trasmettere ai nostri numerosi e appassionati lettori. Quindi abbiamo contattato Roberto Fragale, come proposto dal Presidente Falsoni, e chiedere una intervista all’attuale Dirigente del Settore Muay Thai FIKB, per far luce su eventuali fatti che forse non conosciamo, sapendo oltretutto e per certo… che Davide Carlot si era incontrato più volte con lui e proprio per tentare di unificarsi.

- Al tempo, Roberto Fragale si rifiutò infatti di parlare pubblicamente della questione, motivando il rifiuto con il fatto che erano ancora in corso le trattative… ma visto lo stato in essere e soprattutto le dichiarazioni ufficiali e pubbliche fatte da Davide Carlot nel suo ultimo comunicato… credo quelle trattative siano concluse e quindi non ci sia più motivo perché non voglia rispondere alle nostre domande.

FIKB-FIMT: INTERVISTA A ROBERTO FRAGALE

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