4° Gala Professionistico della WAKOpro THAILAND
L’ esperienza di Diego
Di: Diego Calzolari
30 giugno, l’appuntamento preciso era stato preso ormai da un
mese, ma era da parecchio tempo che lo stavamo preparando… ed era
solo ora di rispettarlo, ben carichi di adrenalina eravamo pronti a
partire! Con il Presidente del settore Muay Thai F.I.KB si era
programmato un evento da sogno… non certo una sfida, ma una gara tra
Italia e Thailandia per stringere ancor più rapporti leali e
collaborativi tra le realtà sportive dei nostri Paesi e tutto questo
tramite il quarti grande evento della W.A.K.O THAILAND fondata anni
addietro dallo stesso Roberto Fragale ed in cui erano messe in palio
ben 5 cinture!
Io avevo già iniziato (seppur in ritardo per gli appuntamenti
nazionali precedentemente presi) la mia preparazione per il titolo
da disputarsi in tale occasione al “The Avenue di Pattaya” subito
dopo il grande evento che organizzai il 30 maggio tra Italia vs
Marocco.
Compiuto il dovere inizia il piacere… lunghe corse alle 06,00 del
mattino con i fedeli allievi, tra cui uno dei miei migliori amici
Angelo Larcher, che mi spalleggiavano per un evento molto sentito,
il mio match! Ciò che io fino al giorno prima davo a loro… ora
all’ennesima potenza come affiancamento veniva dato a me! Insieme ad
altri 3 connazionali, la stessa cintura avrebbe potuto conquistarla
anche la nostra “sorella” di palestra Sindy!
Inizia così il lungo viaggio con Fragale ed arrivati a Bangkok
lui raggiunge Pattaya per assicurarsi sulla preparazione del tutto
ed io mi trasferisco al camp Kaewsamrit di Bangkok, in cui gia Sindy
ed il fratello “Bobo” mi attendevano da qualche giorno, essendo
partiti prima di me!
Lì permango tre giorni, quelli più terribili ed in cui durante
l’allenamento devi fare i conti anche col nuovo fuso ed il nuovo
clima! Si iniziano le prime sessioni di pao, clinch, sparring anche
troppo acceso, l’ambiente è carico, tanti dei super fighters
combatteranno al Lumpini 2 giorni dopo e tra loro l’imbattuto
Saenchai Kaewsamit, che nella stessa serata al Lumpini affronterà
nello stesso match ben 2 super fighters (il primo per tre rounds ed
il secondo per 2 rounds… sapremo successivamente che li ha battuti
entrambi!) Spesso il supercampionissimo Anuwat si veste delle sue
innumerevoli cinture per farsi fotografare coi farang… Il nuovo
campione giapponese del k-1 Max fa “scoppiare” i pao a calci ed
attrae spesso la stampa specializzata ed i fotografi a se… insomma,
la stanchezza è alta ma l’umore è trascinato dall’atmosfera!
Tutto comunque procede progressivamente per il meglio ed il
maestro Chokechai ci segue costantemente, se nonché il camp viene
invaso da un virus che mette a letto con “febbrone da cavallo” prima
Sindy e poi Bobo… pensando di averla scampata, mi trasferisco in un
altro camp! Grazie ai contatti col mio fedele trainer “Dam” che da
sempre si prendeva cura di me al camp di Pimu, ho modo di andare ad
allenarmi al famoso camp Keatcamthorn in cui, oltre a tanti grandi
campioni si allena Nopparath… si, proprio lui… il thai che qui in
Italia ha fatto abbandonare Kaoponlek alla “sfida sui 4 angoli” di
fine aprile, vincendo poi il torneo.
Non posso che sfruttare l’opportunità… Dam mi scorta nel camp
dove mi aveva già presentato ed in cui vengo accolto impensabilmente
da re! Subito il big head “maestro del campo” Jacae, mi porta in
visita al camp, mi regala due maglie del Keatkamthorn e mi da il
benvenuto agli allenamenti. Così mi cambio, un po’ di vuoto, i pao …
e proprio nella pausa tra un round e l’altro… Dam
mi chiama e mi dice: <<“Diego, this is Nopparat, I want You will be
your his friend!”>>.
Così scendo e dopo saluti e foto mi da la grande opportunità di
allenarmi con lui, mi accoglie sul ring dove, sapendo che avrei
combattuto dopo 5 giorni, mi tratta “coi guanti” ma nulla toglie
alle emozioni che mi fa provare nel lottare con lui! Infatti
iniziamo il clinch, devo ammettere che ho sempre cercato stimoli
nuovi nell’imparare nei match con nuovi avversari e negli
allenamenti con nuovi partner, le tecniche che mi venivano portate a
segno, queste erano solo quelle che volevo imparare, il mio lavoro è
principalmente il poter mantenere ed alzare il livello tecnico della
Muay Thai in Italia… e ciò che mi è successo in quei tre giorni di
allenamento, sono un anno di lavoro!
Non mi sono di certo “concesso” per farmi spupazzare, contrastavo
ogni sua presa ma spesso mi trovavo in posizioni di sottomissione o
proiezione inspiegabili… aveva e mi mostrava un nuovo modo di
lottare… esattamente ciò che cercavo per ampliare ancor più il mio
bagaglio tecnico e con me quello di coloro che parteciperanno agli
altri 20 stages già programmati per il nostro settore, sul
territorio italiano nella prossima stagione!
La mia gioia, oltre che aver trovato una nuova seria lealtà
collaborativa in un camp così profondo nelle sue tradizioni e pieno
di grandi campioni thai, è stata l’ospitalità concessami da un
ambiente puro e sano, un po’ come quella della mia palestra in cui
chiedo il rispetto ad ogni singolo atleta, nessun thai che poteva
deridere o alzare il mento, come mi diceva sempre Dam: “Al Keakantorm only good boy” Infatti lì ho trovato sempre solo il
confronto e l’amicizia, mai la sfida al farang!
Dopo questa necessaria preparazione e necessità lavorativa di
stringere seri rapporti con vari nuovi camp sul suolo di Bangkok,
finito l’allenamento del pomeriggio… il lunedì mi trasferisco al
camp dell’amico Christian Daghio, il Pattaya Kombat Village!
Qui trovo ancora in professionale allenamento i connazionali che
dopo 4 giorni si sarebbero battuti nel 4° gala della W.A.K.O.
THAILAND, ovvero lo stesso Cristian Daghio, Mathias Gallo Cassarino
e Giovanni Redi… all’appello mancava solo la mia allieva Sindy
Huyer, che era ancora bloccata al camp di Bangkok per il fermo di
salute del fratello “Bobo”!
Arrivato al Pattaya Kombat Village vengo subito ben ospitato per
il riposo notturno, nelle stupende stanze di fronte al camp che
Christian mi aveva messo a disposizione e al mattino alle 08,00 si
inizia l’allenamento con la corsa, non con poca fatica visto che
anch’io ero stato preso da quella sorta d’influenza e che su di me
ha pesato per fortuna solo 2 giorni! Subito coi connazionali in
allenamento, si inizia a creare lo spirito di squadra che ho sempre
amato…
Subito
dopo il primo allenamento vengo chiamato per andare alla conferenza
stampa che Roberto Fragale aveva sempre fortissimamente voluto, per
dare maggiore enfasi ed importanza alla presentazione di questo suo
ennesimo evento… Nulla è lasciato al caso, gli avversari con la
televisione e la stampa locale ci attendono per una perfetta e
lusinghiera organizzazione del promoter Frank Sitpholek, di
Christian Daghio e di Roberto Fragale… al nuovissimo e futuristico
centro commerciale “ The Avenue” nella centralissima second road,
dove tra l’altro sarebbe avvenuto il gala!
Dopo l’eccezionale presentazione in TV dell’evento e con tanto di
foto coi rispettivi avversari per la stampa (Fragale è stato ancora
una volta all’altezza delle aspettative…) siamo addirittura invitati
ad un vasto buffet di pizza, pasta ed altre specialità italiane, in
cui purtroppo “noi del W.A.K.O. THAILAND” non possiamo sbizzarrirci
più di tanto!
Passano altri 2 giorni, la preparazione è affinata, ci
raggiungono Sindy e Sharos “Bobo” Huyer… manca un solo giorno al
match! Durante tutta la permanenza al Pattaya Kombat Village si è
parlato tanto, momenti di ripresa in piscina post allenamento hanno
dato spazio a lunghe chiacchierate sui progetti per una ancora più
vasta e prolifera stagione, sembra che la nostra grande e comune
passione non dia mai spazio alla quiete, ma doni fermenti positivi
alla vita…
più fai più sei appagato, ma ancora di più vogliamo dimostrare di
esserne all’altezza varcando nuovi progressivi traguardi, per noi
sfide di vita…Tra tutto questo relax Roberto (che non mi ha mai
lasciato un attimo) spesso si raccomanda: <<“occhio Diego il tuo
avversario è davvero forte…”>> Rispondo sempre: <<“Roberto, ho
ancora una vita e l’affronto a kamikaze fisicamente ma con la testa,
sono pronto a tutto, nel nome dei miei valori e del perché sono qui…
ho chiesto io una grande sfida ed è giusto che mi sia stata data la
possibilità!”>>
Le raccomandazioni da parte sua e di Christian sono sempre
continuate nei giorni, ma era ciò che volevo, una prova che mi desse
modo di essere all’altezza almeno di provare una successiva
esperienza da brivido… infatti qualcosa di “molto grande” nei
prossimi mesi bollirà in pentola per la mia carriera e quindi gli
sono grato per tutto ciò che hanno fatto per me!
E’ venerdì mattina, operazioni di peso… tutto quadra nel match a
66 kg che mi attendeva, è ancora ora di mettersi alla prova, sto coi
miei nuovi amici d’avventura a scambiare emozioni… sono le 18,00 Dam
arriva per un supporto nelle operazioni pre match di massaggi e
bendaggi, tutto è pronto, io pure… si corre in guerra!
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