Fabio Siciliani V/S Farid Villaume in Marocco
Di: Prof. Francesco Pellegrino
A distanza di tre mesi dalla
conquista del titolo mondiale nella sua città, Fabio Siciliani è
chiamato a difenderlo a Marrakech contro Farid Villaume,
avversario ben più quotato del pur bravo campione croato Ante Lucic
contro cui aveva conquistato il titolo iridato (cliccare su
Wikipedia per credere).
La partenza per il Marocco è prevista per l’otto di luglio e la
spedizione italiana è composta da Fabio Siciliani, dal
fratello Gianluca che lo dovrà seguire all’angolo, da Andrea
Mattei allievo di Fabio e che ha voluto prendere parte a questa
avventura in terra d’Africa ed infine dal sottoscritto, in qualità
di giudice di parte italiana (come il regolamento wako pro prevede).
L’appuntamento è all’aeroporto di Fiumicino, dove ci aspetta l’aereo
che ci porterà a Casablanca. Arriviamo a Casablanca con un po’ di
ritardo, dopo un volo tutto sommato piacevole. Qui ad attenderci c’è
Simon, l’autista inviato dall’organizzazione, che ci porterà a
Marrakech.
Le tre ore di macchina che ci attendono mettono a dura prova la
nostra resistenza ma, nonostante la stanchezza riusciamo comunque a
godere del panorama che il paesaggio africano ci offre.
Arrivati a Marrakech non chiediamo niente di più che rinfrescarci
e rilassarci, infatti il simpatico Simon ci accompagna al Residence
“Miramas”, che sarà il nostro alloggio per la durata del
soggiorno nella città marocchina. Dopo averci dato le necessarie
indicazioni su come reperire moneta locale e su dove poterci recare
per la cena, la nostra guida ci saluta e ci fissa appuntamento al
giorno dopo.
Nella giornata successiva infatti, non abbiamo impegni ufficiali
e quindi la possiamo dedicare alla visita turistica della città. Il
nostro amico Simon ci passa a prendere e ci accompagna nel quartiere
più caratteristico di Marrakech, “La Medina”. Qui possiamo
dedicarci allo shopping, distraendoci per qualche ora dagli impegni
che ci attendono nei giorni che seguiranno.
Per la sera invece, siamo invitati dall’organizzazione nel posto
in cui il sabato successivo si svolgeranno gli incontri: l’esclusivo
Club “Le Park”. Si tratta di una struttura dotata di tutti i
confort, piscina, sala fitness, sauna, bagno turco, bar, ristorante,
il tutto allietato dalla musica di famosi DJ.
Il giorno successivo, vale a dire il venerdì, giorno che precede
l’incontro, ci attende il nostro primo impegno ufficiale, la
cerimonia del peso che si svolgerà presso il club Le Park.
La giornata di venerdì trascorre in attesa della cerimonia di
presentazione degli atleti e del peso degli stessi. Per ingannare
l’attesa possiamo rilassarci ed usufruire delle strutture del Club.
Particolarmente gradita risulta la piscina, dato che il sole
africano picchia sodo e la temperatura registrata si aggira intorno
ai 40° all’ombra.
A proposito della piscina, al nostro arrivo, non possiamo fare a
meno di notare che proprio nel mezzo è cominciato l’allestimento del
ring, quindi una particolarità nella particolarità, gli incontri si
svolgeranno sul ring montato al centro della piscina del club.
Nel pomeriggio, prima della cerimonia di presentazione, abbiamo
l’occasione di fare conoscenza con gli atleti marocchini che
prenderanno parte al galà del giorno successivo. In particolare
possiamo conoscere personalmente quello che sarà l’avversario del
nostro Fabio, atleta di cui non occorre alcuna presentazione: Farid
Villaume.
La cerimonia di presentazione e del peso si svolge senza intoppi,
nel senso che tutti e due gli atleti chiamati a contendersi il
titolo mondiale, rientrano nella categoria e superano senza problemi
le visite mediche di rito. A questo punto tutto è pronto per il
grande giorno.
Il giorno dell’incontro raggiungiamo il Club Le Park nel primo
pomeriggio e, in attesa della serata, a Fabio viene assegnata una
saletta in cui possa concentrarsi e prepararsi all’ardua impresa che
lo attende.
Io assisto all’ultimazione dei preparativi, infatti il ring è
praticamente ultimato, mentre al bordo della piscina vengono
allestiti i tavoli ai quali prenderà posto il pubblico della serata,
è infatti possibile anche cenare durante gli incontri, in un
contesto a dir poco esclusivo.
Nel frattempo prendo contatto con quelli che saranno i miei
colleghi della serata. Alcuni sono delle mie vecchie conoscenze,
risalenti ai tempi dei campionati mondiali di Agadir e di Parigi. A
loro ho modo di chiedere informazioni più dettagliate su quello che
è il programma della serata.
Sono previsti cinque incontri, di cui tre di Low Kick, uno di
thai, ma senza l’uso delle gomitate e poi, come clou della serata,
il mondiale di Muay Thai full rules che dovrà vedere impegnato il
nostro Fabio Siciliani. Le mie mansioni saranno di arbitro centrale
nel primo e nel quarto incontro e di giudice negli altri. Mansioni
che mi vengono assegnate dal presidente del settore arbitrale della
federazione marocchina in persona.
I primi incontri della serata sono disputati tra una
rappresentanza di atleti marocchini opposti ad atleti provenienti da
alcuni team francesi. Questi incontri, buoni, ma non di altissimo
livello, si concludono con responsi che vedono a volte prevalere gli
atleti di casa, a volte gli ospiti… ma quello che a noi preme di più
è l’ultimo incontro ed è finalmente arrivato il momento…
Il nostro Fabio monta sul ring conscio dell’impresa titanica che
lo attende. Io, nella doppia veste di giudice e di fotografo, lascio
la macchina fotografica per dedicarmi con scrupolo al giudizio
dell’incontro. L’incontro inizia, Fabio affronta il suo avversario a
viso aperto e, in una prima ripresa non molto intensa, riesce anche
a portare a bersaglio dei buoni colpi, anche se è il
franco-marocchino a rendersi insidioso con una ginocchiata
all’addome che Fabio sembra accusare sul momento, ma si riprende
quasi istantaneamente.
La seconda ripresa ha storia breve invece, Farid comincia a
spingere sull’acceleratore e dopo pochi secondi dall’inizio del
round mette a segno un micidiale middle-kick al fegato di Fabio che
gli determina un primo atterramento ed il conseguente conteggio da
parte dell’arbitro centrale. Fabio all’otto è in piedi pronto a
continuare l’incontro, ma questa volta ha accusato il colpo e la
cosa, purtroppo, è palese anche per il suo avversario che dopo solo
pochi secondi lo colpisce con precisione chirurgica, con la stessa
tecnica di calcio, nello stesso punto della tecnica precedente.
Questa volta per Fabio non c’è niente da fare, si piega, gli manca
totalmente il fiato, è al tappeto per la seconda volta… ma in questo
caso non riesce a risollevarsi in tempo ed il conteggio dell’arbitro
prosegue fino al dieci, decretando così la vittoria del
plurititolato Farid Villaume.
L’incontro è finito, purtroppo il nostro portabandiera Fabio
Siciliani ne è uscito non troppo bene è vero, ma a lui va comunque
il nostro plauso e tutta la nostra ammirazione per aver accettato la
sfida di un atleta con un bagaglio tecnico sicuramente superiore al
suo, con un numero di incontri disputati nettamente superiore e con
avversari tra i più forti al mondo… non credo che molti altri
avrebbero accettato!
Ma secondo la nostra opinione queste sono esperienze che
arricchiscono, al di là del loro esito, perché affrontare a viso
aperto campioni di tale levatura non può essere altro che
un’esperienza positiva. Finisce così la nostra avventura in Marocco,
Fabio si è ripreso fisicamente dopo il colpo ricevuto, un po’ peggio
forse è messo il suo orgoglio, gli ci vorrà forse un po’ di tempo
per metabolizzare quella che comunque è stata una sconfitta… anche
se, secondo me, con tutte le attenuanti del caso. Sicuramente non è
il n°1 al Mondo… ma altrettanto certamente è uno che non teme di
confrontarsi con i più forti in questo campo!
Ora non ci resta che ritornare in Italia, una macchina in piena
notte ci accompagna all’aeroporto di Casablanca e da qui prendiamo
l’aereo per Roma. Qui saluto i miei compagni d’avventura, loro
devono rientrare a Lecce in aereo, mentre io devo tornare a Pisa…
così almeno speravo dopo una notte insonne… invece uno sciopero dei
treni mi costringe a restare a Roma per cinque ore più del previsto…
qua trovo Roberto Fragale di ritorno dalla Thailandia (dopo
aver organizzato il suo 4° gala
della WAKO Thailand a Pattya)… abbiamo quindi tutto il tempo di
relazionarci sugli esiti delle nostre avventure in giro per il globo
comodamente seduti ed in attesa di un treno utile che non sia stato
soppresso a causa dello sciopero… bentornati in Italia! |