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Federazione Italiana KickBoxing

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LA GRANDE SERATA

Di: Diego Calzolari

La serata a detta di tutti ha superato ogni aspettativa! Non solo per gli abbinamenti tra grandi atleti e per lo spettacolo ma soprattutto per la riuscitissima organizzazione dell’evento!

 

Alle 20:30 esatte, come previsto dal cartello, le luci del teatro si spegnevano lasciando illuminato sul palco il solo ring, ove Roberto Fragale iniziava la presentazione la serata, per poi passarmi il microfono per spiegare il mio sogno di trasmettere emozioni e valori, in un galà basato su incontri di una nobile arte marziale su ring.

 

Il tempo di ringraziare gli sponsor e gli ospiti, e nell’ordine di scaletta della serata vengono presentati ad uno ad uno i contenders.

 

Fin da subito si mostra una grande lealtà da parte degli atleti che, di fronte alla cintura W.A.K.O.-PRO posta a centro ring, che sarà messa in palio tra l’atleta di casa Angelo Campoli e Mohammed Essadiri, si stringono la mano.

 

Presentati gli incontri si passa come di rito agli Inni nazionali: parte prima quello della squadra ospite, quello del Marocco appunto, e segue, cantato con i brividi sulla pelle da me e da gran parte del pubblico, l’Inno di Mameli!

 

Così Fragale annuncia che la serata abbia inizio, tutti gli atleti scendono dal ring e rimangono su per la cat. -67 kg l’ormai atleta pro DRUICA DIDIC (Team Valentini Pomezia) che farà provare il salto di serie al nostro seconda serie DIEGO VOLTOLIN (DE GYM MI).

 

Dopo una sentita Ram Muay l’incontro parte facendo scintille, conoscevamo l’atleta ospite perché aveva già combattuto in K-1 pro contro il nostro Alessio Martino a Roma ormai un anno e mezzo fa, ed eravamo ben coscienti dei durissimi colpi di pugno che era in grado di sferrare.

 

La strategia sarebbe perciò stata quella di chiudere la distanza al clinch per impossibilitargli l’uso dei pugni.

 

Voltolin mostra un cuore incredibile e riesce a sostenere colpi da ko pur di trovare la strada della vittoria, ma quella sera qualcosa lo bloccava negli ingressi, arrivato quasi alla distanza di chiusura alla lotta faceva quel passo indietro che dava la possibilità all’atleta rumeno di colpire il fegato…1, 2, 3 volte e purtroppo pur di fronte ad un coraggio da leone, il terzo conteggio ferma da regolamento l’incontro per la salvaguardia dell’atleta.

 

La serata per la squadra di casa non sembra iniziata al meglio, ma di certo se il pubblico non ci ha visto nel primo incontro sottoclou vincenti, non ha potuto fare a meno di notare la preparazione ed il cuore dei nostri atleti.

 

Ora inizia la serata dei nostri pro di Muay Thai, non semplicemente atleti prima serie della mia palestra, che non sono solo loro, ma proprio quelli della scuderia DE PRO, ovvero, un team ristretto di pro d’altissimo livello che promettono particolare successo per i loro risultati e così vengono supportati contrattualmente, grazie al management mio e di Marco Ceriani, da sponsor e stampa.

 

Vengono così chiamati i primi 2 atleti che combatteranno un match 3 x 3 a gomiti scoperti.

 

Sfilano dal fondo del cinema al ring, seguiti dall’occhio di luce e immersi nei fumi, il famoso Vladimiro Laghi della Combat Forlimpopoli del M° Claudio Spazzoli e il nostro Francesco Cerrigone.

 

Il primo già era stato conosciuto dal pubblico di casa perché aveva affrontato lo scorso 20 dicembre al mio gala “Kings of muay thai”, mostrando già allora la sua pericolosità, Luca Tagliarino. All’epoca, purtroppo per il breve spettacolo, Laghi fu aperto da una gomitata nel primo round dovendosi fermare per intervento medico… per la sua bravura ed umiltà mi sembrava il caso di dargli una seconda chance contro un altro 70 kg del mio team, contro Cerrigone appunto!

 

Francesco era già conosciuto per le sue grandi performance contro Armen Petrosian, la sua vittoria su Bruno Franchi e la sconfitta per verdetto non unanime ad Oktagon 2009 contro il campione thai, sapevamo che avrebbe fatto del suo meglio anche questa sera.

 

Avevo scelto per lui questo avversario per diversi motivi: il primo era che essendo entrambi due forti atleti soprattutto sulla lunga distanza sarebbe stato un match molto spettacolare e combattutissimo fino all’ultimo secondo; inoltre Francesco solo due settimane prima era stato invitato a combattere per il Titolo Mondiale W.A.K.O.PRO di K-1 per il mese successivo contro il fortissimo Hicham Bettani (che avremmo visto in questa serata contro il nostro Bobo), il quale è uno specialista pugile che si muove in maniera abbastanza similare a Laghi.

 

Al gong capita però quasi l’innaspettato, dopo una serie di duri e pericolosi scambi per entrambi, Laghi cerca di chiudere in clinch per togliere distanza a Cerrigone… un fatto da noi totalmente inaspettato e che ci obbliga a cercare un nuovo modo di risolvere il match,  cosa non facile in soli tre round.

 

Per fortuna l’estro e la voglia di vincere di Francesco riescono sempre a dargli modo di esprimersi anche in condizioni impreviste e questo nel corso dei round fa calare visibilmente la motivazione dell’avversario, che seppur ostile fino all’ultimo abbassa il ritmo con l’avanzare del match.

 

Una vittoria unanime premiata dallo sponsor Cyber Taglio per Francesco Cerrigone, che questa volta ha dato modo a Laghi di esprimere il proprio valore di combattente come pensavo e che come promesso non mancherò di invitare nelle mie prossime organizzazioni!

 

E’ l’ora del secondo scontro professionistico a gomiti scoperti tra due atleti eccezionali, il nostro Luca Taglarino che solo quest’anno ha portato a casa clamorose vittorie su atleti come Jaziz Ramadani e Vladimiro Laghi (oltre che una partecipazione in Nazionale ai mondiali a Bangkok), che affronta l’espertissimo Gianpaolo Faelli (oltre 100 match contro ai 14 di Luca!), attuale Campione Mondiale W.F.C. in carica.

 

Quale match migliore per esprimere ciò che dicevo in riguardo a incontri duri in casa propria: ero seriamente preoccupato per l’esito di questo match, conosco Faelli da ormai 16 anni come combattente, da quando ero accompagnatore della Nazionale a Bangkok e avevo 15 anni.

 

Che io sappia Faelli non si è mai tirato indietro ad una sfida, posso definirlo più un amico che un collaboratore di settore, umile da sempre, grande e preparato combattente che ormai ha girato tutto il mondo per il ring ed ancor oggi, superati di lunga i trent’anni, viene ingaggiato addirittura in Giappone. Sfilano anche loro, una stupenda Ram Muay e suona il gong.

 

Il match parte con un’impulsiva combinazione calcio-pugno di Faelli che funge come scintilla di partenza di Luca, il quale si lancia in potenti combinazioni di gomito-ginocchio che mi strabiliano e mi fanno pensare per tutto il primo round ad un possibile ko, ma restando coi piedi per terra per la consapevolezza che l’esperienza di Gianpaolo si sarebbe fatta sentire.

 

Infatti col calare del fiato di Luca Tagliarino, Faelli riesce a inserire veloci colpi di pugno-calcio, che nonostante la determinazione di Luca avrebbero anche potuto capovolgere l’incontro!

 

Un match di livello altissimo su tutte le distanze, il pubblico si alterna dall’euforia del tifo al silenzio assoluto! Applauditissimo Luca Tagliarino si guadagna una vittoria ai punti, combattuta come nel match precedente fino all’ultimo istante.

 

Con grandi applausi al forte Gianpaolo Faelli la serata sembra aver preso la strada giusta, è ciò di cui avevamo bisogno perchè si cresce con lo spettacolo ed il livello match dopo match.

 

I campioni vengono premiati dall’Assessore allo Sport di Sesto S.G., Giovanni Urro che, grazie alla sua concessione del Patrocinio alla competizione, ha elevato la soddisfazione della nostra società di appartenere ad una Amministrazione cittadina pronta a collaborare per promuovere la nostra amata Muay Thai.

 

Si passa sui 5 round, da due minuti e con gomitiere trattandosi di donne, e con loro inizia l’attesa sfida tra Italia e Marocco.

 

La sfidante è la simpaticissima marocchina Emily Waby del Kai Muay Prato di Francesco Mazzoni, infatti Emily vive in Italia dall’età di 11 anni e si tiene in continuo contatto con la sua terra che ama e frequenta periodicamente.

 

Questa ragazza merita davvero stima da tutto l’ambiente per la sua parola, ne ha una sola per davvero!…nonostante un’intolleranza alimentare che da una settimana l’aveva gonfiata e posta sotto cure di cortisone, ha detto che avrebbe combattuto lo stesso e non solo, ha preso da sola il suo treno ed è venuta addirittura il giorno prima alla conferenza stampa!

 

Per il nostro team invece la fortissima Sindy Huyer, abituata a vincere soprattutto imponendo un asfissiabile pressing di gomito… in questo match sapevamo soprattutto non sarebbe stato semplice raggiungere la nostra distanza con una Waby molto mobile ed efficace.

 

Infatti, l’incontro al di là del risultato, è stato molto apprezzato da tutti per i continui scambi di calci e pugni combattutissimi e alla pari che spesso però la davano vinta alla nostra Sindy, perchè riuscendo a chiudere la distanza, riusciva abilmente a sbilanciare e a colpire con le ginocchia, sul terreno meno congeniale all’avversaria.

 

Un verdetto unanime che dona alla sfida Italia vs Marocco la prima vittoria al tricolore, sempre nel rispetto della doverosa opportunità di rivincita che offriremo alla Waby quando tornerà in piena salute!

 

Premia le campionesse con coppa e medaglia il mio amico Max Bertolani, grande spirito come uomo, attore, conduttore e giocatore di serie A di football americano.

 

Max esprime come lo spettacolo a cui sta assistendo per la prima volta sia unico nel trasmettere valori importanti nella vita, si congratula con me che, in segno di ringraziamento, lo ricambio con una targa di ricordo.

 

Grazie anche alla sua testimonianza l’arena è profondamente presa dall’evento ed il ritmo e lo stile si dimostrano sempre in crescita fino ad arrivare al penultimo incontro che prevedeva lo scontro tra il campionissimo marocchino Hicham Bettani con il fratello di Sindy, Sharos Huyer, per tutti Bobo.

 

Sapevamo sarebbe stato un match molto duro ma perfetto come avvicinamento all’appuntamento del 17 luglio a Trieste contro Piscitiello, in quanto sono avversari similmente e che utilizzano combinazioni affini.

 

Questo a detta di tutti il match più tecnico della serata, non che siano mancati scambi pericolosi con ogni arma, ma sicuramente il match più combattuto fino all’ultimo secondo sui 5 round da tre minuti, dove oltre a continui incroci di attacchi si sono viste spettacolari schivate di busto, proiezioni e gomitate girate da parte di entrambi.

 

Bobo fin dal primo match della sua esistenza si è sempre mostrato visibilmente tranquillo, nato professionista, e anche questa volta mostrava il suo particolare stile thai di controllo in un primo round, per andare sempre in crescita.

 

Bettani cerca il colpo risolutivo da subito, Bobo si mantiene invece sempre sereno, qualità che gli permette sempre la massima lucidità e che reputo sia stata anche la via della vittoria anche di questa performance.

 

Infatti, su ogni attacco di Hicham, Bobo si difende ponendo blocchi e schivate e contrattacca sempre a bersaglio.

 

Visibilmente, nell’avanzare dei rounds si vede che Bettani per quanto ottimo atleta, inizia a perdere la calma per essere troppo spesso mandato a vuoto per poi venir colpito di rimessa, e questa sua agitazione va via via sempre più a scapito del suo fiato e a favore della serenità di Sharos.

 

Infatti, nell’ultimo round Bobo inizia a giocare come un thai a mani basse: come Hicham si lancia per colpire, Bobo lo stoppa col frontale e se ne va, esce lateralmente e rientra, afferra la gamba e lo proietta da vero maestro.

 

E’ così che lo scontro spettacolare tra due guerrieri d’altissimo livello termina tra applausi e congratulazioni con le mani alte per Sharos “BOBO” Huyer, placido come sempre, già pronto a fare il tifo per l’ultimo match e provare il 3 a zero in questa super sfida.

 

Vengono così chiamati per la corona mondiale, guidato da Marco Valentini di Pomezia, Mohammed Essadiri, Campione Mondiale di K-1 e per la nostra bandiera il Campione Mondiale W.M.F. Angelo Campoli.

 

Conoscevamo il marocchino ed il suo potente low kick ed avevamo strategicamente studiato come evitarlo per non avere problemi nel match.

 

Qualcosa va storto, forse la troppa calma caratteriale di Angelo mi porta a perdere  subito una vita all’angolo, infatti Essadiri scarica a bersaglio ben tre pericolosi calci bassi.

 

Per fortuna questi colpi al posto che bloccare la nostra azione servono ad accendere la miccia: infatti da quel momento Campoli inizia a pressare con le entrate di calcio e pugno per la via del clinch.

 

Essadiri cerca l’ostruzione serrando con la presa dell’orso ma la differenza di altezza lascia spazio ad Angelo per colpire con potenti gomitate discendenti il volto e le spalle, che obbligano il marocchino a mollare la presa lasciando perciò lo spazio per le famose pungenti ginocchiate dell’italiano.

 

Mohammed prova ad evitare la corta distanza bersagliando con i suoi pugni esplosivi ma sembra appesantito e cade sempre nella trappola senza uscita di Angelo Campoli.

 

Colpi troppo duri sembrano avergli compromesso il costato ed Essadiri nel secondo round va all’angolo scuotendo la testa ed abbandonando l’incontro.

 

Angelo Campoli conquista sotto il delirio del pubblico di casa la sua prima cintura PRO, premiato dal web press sig. Franco Piccirilli, in rappresentanza de ilguerriero.it; appena il tempo di una foto e la sua squadra lo rapisce per festeggiarlo lanciandolo per tutta l’arena teatrale, delirio in cui finisco anch’io poco dopo.

 

La serata si chiude col morale alle stelle, non solo un 3 a zero per la nostra rappresentativa ma un 5 a 0 per i nostri super atleti DE PRO, sempre pronti per ogni nuova ed eccitante sfida.

 

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