Sesto San Giovanni
La Muay Thai cresce ancora
Di: Franco Piccirilli
Sesto
San Giovanni è una cittadina nell’interland milanese. Si presume che
sia stata fondata dai romani come inizialmente solo come agglomerato
di case contadine e tale rimase fino 1800.
Verso la fine del 1800 questa piccolo paese ebbe una certa
notorietà in seguito alla realizzazione della seconda linea
ferroviaria dopo quella di Napoli – Portici. Infatti l’allora Milano
Monza prevedeva una fermata intermedia a Sesto Rondò
Sempre nel XIX secolo Sesto vede sorgere alcune delle prime
filande che determinarono lo sviluppo dell’economia del paese così
come l’aumento del numero di abitanti che in quel periodo contava
circa 5000 residenti
Lo sviluppo prosegue negli anni successivi con l’arrivo di nuove
fabbriche e l’industrializzazione dell’area.
Dopo
gli anni difficili della seconda guerra mondiale Sesto riprende la
sua espansione urbana e demografica per continuare ad essere un
importante centro economico.
Questa crescita economica si interromperà negli anni '90 quando
con la crescente crisi di quegli anni chiusero tutte le fabbriche
storiche di Sesto. La cittadina dovette quindi riconvertirsi
completamente da città industriale, quale era, ad una città del
terziario avanzato, fase tutt’ora ancora in corso.
In
questa adesso popolosa cittadina ha sede una delle strutture per
l’insegnamento delle nuove emergenti ed oggi affermate discipline da
combattimento orientali. Stiamo parlando della palestra di Muay Thai
di Diego Calzolari, in questo periodo attivissima nella promozione
di questo sport grazie anche alla Direzione politica del suo nuovo e
attuale Presidente del Settore Muay Thai in seno alla FIKB, l’ormai
famoso Roberto Fragale. Antonio Casoria ci dice che in giro si
sussurra che possa avere doti taumaturgiche, riuscendo a trasformare
ogni cosa di cui si occupi in… successo. Infatti continua Casoria,
sembra che alcuni personaggi e addirittura discipline sportive che
“Re Mida” era riuscito a portare agli onori della cronaca, facendole
crescere e sviluppare, siano adesso in non poche difficoltà da
quando questi personaggi hanno forse imprudentemente ritenuto di
poter continuare a cavalcare in solitario l’onda del successo. Ma si
sa che le voci lasciano il tempo che trovano e chi ci crede sono
forse proprio coloro che non vorrebbero il successo degli altri,
bene sapendo che non sono capaci di averne uno loro…
Chi
invece crede nelle proprie capacità, proprio perché ne è sempre
stato convinto è forse Diego Calzolari, che mettendo a frutto la sua
determinazione, accompagnata da una smodata passione per la Muay
Thai, ha compreso come la sinergia tra le diverse componenti della
federazione e non ultima quella con ilguerriero.it, sta macinando un
successo dopo l’altro. Non sto qui a ricordare quali sono stati e
quali sono questi traguardi che il settore ha raggiunto in questo
periodo, è sufficiente che leggiate quanto abbiamo ampiamente
pubblicato.
Qui invece vogliamo parlarvi dell’ultimo di questi obiettivi, una
serata si sport da combattimento in uno dei templi della cultura
cittadina di Sesto San Giovanni.
L’intraprendenza di Diego Calzolari lo ha portato ad organizzare
una giornata di sport da combattimento proprio nella città nella
quale ha sede la sua palestra e in un luogo che è sempre stato forse
precluso a questo tipo di sport.
Ma forse proprio per la sua spettacolarità, unita ad una sapiente
organizzazione, Calzolari è riuscito a portare a teatro gli
appassionati di questa disciplina sportiva, organizzando sabato 31
maggio una intera giornata dedicata alla Muay Thai al Teatro Manzoni
di Sesto San Giovanni.
Il
teatro fu costruito in epoca fascista, nel 1939, e ristrutturato poi
nel 1987. Oltre ad attività teatrali la sala è utilizzata anche per
proiezioni cinematografiche. Ha una lunghezza di 27 metri per 22
metri di larghezza, mentre la platea vanta 484 posti (posti totali
con la galleria: 594).
La sua collocazione nel centro cittadino gli permette di poter
essere un centro ben frequentato. E così è stato anche per questa
giornata, inusuale forse per una struttura del genere, ma che
ritengo abbia aperto le porte di un mondo, dove poter facilmente
incontrare cultura e sport all’insegna della crescita e sviluppo di
entrambe.
Infatti se pare la crisi del teatro abbia determinato una minore
attività di queste strutture, l’apertura delle sue porte ad eventi
di questo tipo potrebbe far entrare a teatro molte altre persone e
addirittura far conoscere il teatro ad un mondo che per varie
ragioni sembra non essere interessato all’attività teatrale, ma
ritengo solo perché anche il teatro non ha fatto in modo da
coinvolgere questi ragazzi. Basti pensare semplicemente che la Muay
Thai proviene da un paese culturalmente diverso dal nostro e che
solo per questo i suoi praticanti dovrebbero essere incuriositi
verso la conoscenza almeno le sue principali caratteristiche.
Credo
che Calzolari, ben supportato dal suo Presidente del settore, sia
riuscito ancora una volta a dare prova di grande dinamismo
all’interno di questa disciplina e che ilguerriero.it può solo
esserne testimone per voi, favorendone la conoscenza di questi
avvenimenti attraverso la pubblicazione di queste notizie, direi
esaltanti, contribuendo in maniera sostanziale alla diffusione di
una nuova cultura sportiva, catalizzando il nuovo globale movimento
sportivo che si sta sempre più delineando tra gli sport da
combattimento.
Se i personaggi che guidano questo movimento sembrano essere
sempre i soliti forse un motivo ci sarà. Coloro che pensano di poter
essere in grado di saper fare le stesse cose se ne avessero
l’opportunità, proprio dicendo questo fanno capire che se non hanno
questa opportunità è forse perché sono incapaci di averla. Quella
capacità che gli incapaci definiscono fortuna solo perché non sanno
come approfittare delle occasioni che la vita di ognuno gli pone
davanti in ogni momento.
Come ogni cosa anche questo ennesimo successo non è esente dal
poter essere migliorato e proprio questo può continuare a crescere
dando forza ed energia all’intero movimento sportivo.
Sicuramente la squadra che il Presidente ha messo in campo e a
cui ha dato fiducia mostra ancora una volta il merito di ricoprire
tale importante carica federale.
Come direbbe il compianto vetturino… avanti c’è posto, posto per
tutti quelli che hanno voglia di contribuire allo sviluppo di un
movimento più ampio che non sia solo quello relegato alla propria
attività e al proprio nome, ma che la propria attività e il proprio
nome ne trarrà sicuramente poi beneficio.
Ha forse ragione Casoria quando ci dice ognuno per tutti per
poter tutti essere per uno… Dalla sua età anagrafica si potrebbe
avere il sospetto che sia un moschettiere in pensione….
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