TRA I VARI RITRATTI D’AUTORE CHE IL PRESIDENTE
DELLA WTKA INTERNATIONAL DR. MICHELE PANFIETTI, HA FATTO AI PERSONAGGI PIU’
ILLUSTRI DEL MONDO MARZIALE E PUBBLICATI SUL SITO UFFICIALE DELLA WTKA… SPICCA
QUELLO FATTO AL NOSTRO COLLABORATORE ROBERTO FRAGALE. E’ CON VERO PIACERE CHE,
DOPO AVERLO RESO PIU’ ACCATTIVANTE CON FOTO A TEMA ED AUTENTICHE RELIQUIE
D’EPOCA… LO PUBBLICHIAMO ANCHE NOI.
Viva la libertà, viva Fragale e viva l'Italia!
Visto che siamo in clima di europei e male non fa...
Di: Dott. Michele Panfietti
(Presidente WTKA
International)
Non ricordo esattamente quando ho conosciuto
Roberto Fragale,
ma insieme a pochi altri è un personaggio storico
delle arti marziali italiane ed in effetti si può dire che “di fama”… lo conosca
da sempre, anche se di persona non saprei indicare esattamente il momento
preciso in cui l'ho conosciuto!
Di lui ho sentito parlare spesso quando ancora
praticavo i primi rudimenti di Kung Fu e Full Contact a Serravezza… Erano tempi
epici per le arti marziali ed anche per me. Ricordo che mi sciroppavo con
entusiasmo una decina di chilometri in motorino tre volte alla settimana, per
andare ad allenarmi. Era la palestra di Kung Fu e Full Contact più vicina a
Massa, la mia città, dove all'epoca praticavo Judo e Aikido ma volevo
sperimentare, alle soglie dei 18 anni, qualcosa di più esplosivo e che
imbrigliasse in maniera più dinamica le mie energie. Beata gioventù!
Oggi ho recuperato il valore educativo del Judo e
dell'Aikido, due discipline meravigliose a cui sono molto legato, allora però…
nel pieno dell'esuberanza giovanile mi sentivo di spaccare il mondo e volevo
praticare uno sport con calci e pugni, che per me, proveniente dal mondo delle
proiezioni e delle leve, mi sembrava molto più devastante.
I tempi erano totalmente diversi e per lo meno
nella mia città, ma credo quasi ovunque, esisteva solo il Judo, il Karate e
l'Aikido. Già sentire parlare di Kung Fu era come nominare qualcosa di esotico,
misterioso, metafisico. Evocava un certo “non so che” di intangibile che aveva
però, forse proprio per queste ragioni, un appeal incredibile; era impossibile
resistere e poi quelli erano gli anni delle pellicole di quei fantastici film di
Kung Fu, dove tutto era possibile... Che epoca! Si narravano storie incredibili
ed avventure marziali che a raccontarle oggi, ci sarebbe solo da arrossire per
la vergogna, ma allora era davvero una stagione di grandi illusioni e anche
grandi cantonate!!!
Io volevo sperimentare di tutto, fu cosi che
iniziai a praticare svariate discipline in un ottica a 360 gradi che è diventata
poi parte integrante anche della WTKA: pugilato, karate, taekwondo, ju jitsu.
Avevo il sacro fuoco della conoscenza, un'ossessione assoluta ed insanabile: mi
chiudevo in camera a divorare tutti i testi possibili e immaginabili relativi
alle arti marziali, peraltro difficilissimi da trovare a quei tempi.
Mi ricordo che pieno di entusiasmo e con una
passione sconfinata andavo in treno fino alla biblioteca Hoepli di Milano per
comperare i miei primi volumi sulle varie arti marziali e che ancora conservo
gelosamente: libri sul kyokunshinkai, lo shorinji kempo, il nunchaku, i libri di
Fassi sul kung fu ed il karate e tutto quello che allora si poteva trovare. E
che avrebbero potuto indicarmi la via da seguire, per arrivare alla conoscenza e
all'illuminazione!!!! Erano DAVVERO altri tempi: le arti marziali
rappresentavano qualcosa di indefinito, di misterioso e su di me allora ragazzo
esercitavano un fascino indescrivibile ed una passione al limite
dell'ossessione.
Ricordo che per un periodo volevo diventare un
monaco shaolin!!! E non mi perdevo per nessuna ragione un solo episodio con
Corradaine, una serie televisiva meravigliosa sul kung fu, ambientata in parte
in Cina in un monastero ed in parte negli Stati Uniti… su un monaco shaolin che
ha arruolato più fans alle arti marziali… di qualsiasi altro, dopo Bruce Lee.
Che ricordi meravigliosi pieni di ingenuità,
passione e sperimentazione alla ricerca dell'arte marziale suprema ed
invincibile. Erano tempi nei quali mi spostavo praticamente da una
manifestazione all'altra: Milano, Genova, Firenze ovunque… per osservare da
vicino i grandi maestri, le diverse arti marziali in una sete di sapere ed un
ansia di apprendere… che non si esaurivano mai.
Non che oggi io sia cambiato di molto eh,
diciamocelo, forse il tutto si è solo spostato verso la WTKA dove indirizzo
tutte le mie attenzioni, le mie premure, le mie energie.
E' finita l'epoca dell'apprendistato marziale,
dello studio feroce, anche se ancora mi alleno e continuo a studiare la
Kickboxing, la mia disciplina per eccellenza, ai santoni marziali però… non
credo più!
IL TEMPO NON PASSA INVANO, un pò a dire il vero
mi dispiace pure: in fondo è come scoprire che babbo natale non esiste, lascia
l'amaro in bocca, ma ho scelto di tenere i piedi per terra e affrontare la vita
con maggiore realismo, anche se non rimpiango nulla di quelle illusioni che mi
hanno scaldato il cuore per tanti anni e mi hanno comunque indicato una via da
seguire... Ogni stagione ha i sui sogni ed oggi il mio è la WTKA, che ho fondato
sui fondamenti di quegli anni e di quelle speranze.
EBBENE, in questo clima di grande fermento di
illusioni ed esaltazioni continue in una ricerca asfissiante verso chissà quale
verità superiore iniziai a praticare come detto il Kung fu e dopo poco tempo la
Kickboxing. La mia ricerca era finalmente conclusa, avevo trovato marzialmente
parlando la mia strada e la mia disciplina prediletta: la Kickboxing appunto e
da li non mi sarei mai più mosso e ad oggi sono 24 anni ininterrotti, integrati
qua e la dallo studio del karate per migliorare la mia scelta di tempo e il
calcio frontale, del pugilato per le tecniche di braccia e poi successivamente
della Muay thai, della savate, della kick jitzu e quant'altro avesse a che fare
con le discipline inerenti appunto allo sport dei calci e pugni. Un amore
ininterrotto che non finirà mai.....
Praticamente da subito, forse anche per la
vicinanza con Pisa, dove Roberto Fragale tutt’oggi vive e lavora, sentii spesso
parlare di lui. Roberto è uno di quei personaggi che per il loro grande carisma,
diventano protagonisti loro malgrado… di episodi a volte veri a volte surreali,
ammantati di mistero e curiosità: Roberto Fragale era appunto come detto, il
titolare della omonima Scuola che ancora e tutt'oggi dirige a Pisa.
Ricordo che mi ci recai pure tempo immemore
addietro, spinto dal desiderio di migliorare il mio Kung fu. Pensavo infatti di
iscrivermi all'università di Pisa, poi non se ne fece nulla, perchè andai a
studiare Psicopedagogia e l'Isef a Firenze.
Roberto all'epoca… dopo un roseo trascorso nel
Karate era divenuto professore di Kung fu, un grado paragonabile al 5° Dan, un
grado che all’epoca incuteva un timore reverenziale pazzesco! Oggi significa
poco, ma allora vi posso assicurare che i Dan erano “cosa seria” e quando
sentivi parlare di terzo Dan, già ti mostravi pieno di rispetto ed ammirazione.
Il quarto era quasi da leggenda ed il quinto… inarrivabile! A pensarci oggi
viene da sorridere lo so, e l'ingenuità che avevamo era commovente.
Le cinture nere oggigiorno vanno via “come il
pane” ma in quei tempi che furono e che mai più ritorneranno… non era certo
così! Dal Karate al Kung fu, da questo al Contact ed arrivare dal Contact alla
Muay Thai… per Roberto il passo fu breve, si fa per dire… (dopo soli 20 anni) e
di questa disciplina ne è stato pioniere assoluto in Italia insieme a pochi
altri tra i quali ricordo
Giannessi, anche lui di Pisa e che venne alla ribalta delle cronache
nazionali, nel momento in cui insegnava nella sede della sua attuale Scuola.
Nella Thai ROBERTO ha costruito gran parte della
sua carriera, vi eccelle come arbitro e come maestro coadiuvato dal figlio
Federico, che ne porta avanti con grande valore la storia e la tradizione della
Scuola FRAGALE. Una storia che si tramanda di padre in figlio… è qualcosa che
già di per se ha un valore che travalica quello delle arti marziali, una storia
fatta di grande passione tramandata da un contagioso amore.
Gli anni passano nel frattempo e Roberto, dopo
aver partecipato con la squadra azzurra ai primi Campionati europei WAKO di
Vienna nel 76 ed i primi mondiali WAKO a Berlino nel 78… è divenuto uno dei più
stimati arbitri a livello mondiale, ha fatto parte del Direttivo Nazionale FIAM
a cui ha dato molti atleti e medaglie nelle varie nazionali, ha creato il
settore della Thai/Kick, vi ha fatto nascere quello della Muay Thai e di cui ne
ha redatto il regolamento arbitrale, come per quello della thai/kick prima e del
K-1 dopo. Attualmente in Italia è Presidente della Commissione Arbitrale
Kickboxing e Direttore del settore Muay Thai della Fikb, la Federazione dove io
stesso ho militato per tanti anni.
E come se ciò non bastasse… è altresì un
autorevolissimo membro della Commissione Internazionale sport da ring della WAKO.
Una carriera fulminante la sua, in quella che sicuramente fino ad oggi è la
federazione più strutturata ed organizzata della Kickboxing in Italia.
E qui vorrei aprire una piccola parentesi: la
concorrenza in Italia… riconosciamolo onestamente… non è altrettanto organizzata
e strutturata come la Fikb. É sempre meglio dire la verità ed aver chiaro quelli
che sono i punti di merito dell'uno e dell'altro, se si vuole davvero cercare di
costruire qualcosa di serio e proporre un'alternativa valida.
Tutto il settore delle federazioni non ufficiali,
diciamo così, è rappresentato da diverse compagini tutte indipendenti ma
ciascuna troppo piccola di per se stessa, per rappresentare una valida e
credibile alternativa alla Fikb… eccezion fatta forse per la Iaksa, che vive di
vita propria e che ha stretto un alleanza di ferro con Wtka, Wka, Fekda ed altre
realtà federali… creando di fatto il primo nucleo di una interessante
confederazione che già ad oggi e senza schiacciare troppo sull'acceleratore… al
primo anno di blanda sperimentazione… ha prodotto tornei nazionali sulla
falsariga della filosofia open Wtka, con centinaia di atleti su tutto il
territorio nazionale: Palermo, Roma, Milano, Rimini. Da li a creare una
incredibile e potentissima nuova Federazione il passo è breve...
Per quanto mi riguarda è un peccato che questa
collaborazione non possa estendersi alla Fikb… nella nostra MARATONA MARZIALE.
E' stato un mio obbiettivo sin da subito ma i regolamenti federali parrebbero
impedirne la realizzazione.... Sarebbe stata un'espressione di grande libertà,
vedere anche questi bravi atleti partecipare a questo autorevole torneo che è
il più grande al mondo, ed è un vero peccato per noi non poterli ospitare.
Vedere la Maratona Marziale inserita nel
calendario delle gare ufficiali Fikb senza inutili divisioni e contrapposizioni,
sarebbe un'espressione di grande lungimiranza... Del resto non si capisce cosa
mai potrebbe succedere: la Maratona Marziale in fondo… è nata proprio con questo
intento sin dall'inizio e cioè quello di coinvolgere tutti gli atleti
provenienti da qualsiasi federazione senza distinzione alcuna, per potersi
confrontare IN UN CLIMA DI FESTA, DI SERENITA', DI ALLEGRIA… cosi com'è già di
fatto! Purtroppo la cosa non è stata possibile attuarla ed io sinceramente non
ne capisco il motivo.
Ad ogni buon conto, siccome sono uno che non si
perde d'animo e sono abituato a rimboccarmi le maniche per trarre il meglio
anche dalle cose negative, ho preso la palla al balzo ed ho creato la WTKA
International, un'associazione dove sono confluiti 138 paesi da tutto il mondo
in soli 4 anni! E per non abbandonare il mio sogno di organizzare il più grande
torneo di arti marziali del mondo che coltivo da sempre, sono stato, diciamo
cosi, costretto da esigenze congetturali a fare di necessità virtù e creare una
organizzazione che supplisse alla mancanza di quelle ufficiali.
Oggi il torneo è cresciuto a dismisura e solo nel
karate, per darvi un dato ufficiale, abbiamo 2200 iscrizioni!!!!!!! In questo
settore non sentiamo davvero l'esigenza di fare di più o costituire un nuovo
soggetto federale, abbiamo creato infatti una confederazione in Italia che
funziona benissimo: i numeri ci sono testimoni ed anzi, semmai in futuro
dovremmo limitarne le adesioni per non ingolfare il nostro Campionato. Adesso,
avendo sistemato definitivamente il Karate in Italia con questo assetto fatto di
collaborazioni a tutto tondo, dove ogni realtà si relaziona con le altre senza
paure o pregiudizi pur mantenendo la propria totale indipendenza, vorrei
concentrarmi di più sulla Kickboxing perchè li, in effetti, potremmo fare molto
di più.
E siccome il numero dei praticanti è molto più
piccolo che nel Karate, per aumentarne la partecipazione alla Maratona Marziale,
che è il mio credo assoluto e l’obiettivo che mi sono prefissato, se la fikb non
potesse partecipare a causa di questi regolamenti federali che ne impediscono la
partecipazione, dovremmo gettare le basi perchè questa alleanza strategica,
che gia esiste praticamente con tutte le altre federazioni italiane restanti
di kick boxing, si materializzi in qualcosa di più concreto. Chissà che non
sia giunto il momento di provare a compattare tutte queste federazioni italiane
su un piano di uguaglianza democrazia e rispetto dei ruoli e delle competenze
di ciascuno, per eventualmente creare una valida alternativa alla Fikb,
un'alternativa credibile sia sotto il profilo numerico che organizzativo...
Staremo a vedere, se son rose fioriranno...!
Una considerazione però voglio farla, certo che
in Italia tutto è davvero particolare, difficile e le cose semplici diventano
complicatissime. Una persona dopo anni e anni di gavetta vuole organizzare un
torneo di arti marziali, coltiva il sogno sin da bambino di realizzare una
specie di “piccola olimpiade” di tutte le arti marziali, dove il confronto tra
tutti gli stili sia la prerogativa principale in un clima di festa, serenità ed
allegria… senza barriere, senza divieti, tutti uniti sotto un unico cielo per
cercare di creare qualcosa di simile ALLA MARATONA DI NEW YORK e che possa farci
uscire dall'anonimato, che possa attrarre l'attenzione dei mass media per far
conoscere i valori marziali al di fuori del ristretto cerchio degli
appassionati…. Ebbene che cosa succede??!! Una levata di scudi generali, divieti
e veti incrociati, niet di stampo sovietico. Insomma, quello che sarebbe la cosa
più ovvia… cioè lasciare libere le persone di scegliere sulla base della qualità
se partecipare o meno ad un evento lasciando liberi, e sottolineo questa parola
LIBERI, ciascuno di decidere se partecipare a questo o a quel torneo, avviene
esattamente il contrario!!!!!!!!!!
Fantastico!!! Così, per realizzare il proprio
sogno si è costretti in questo strano paese a fare una fatica incredibile,
laddove invece basterebbe usare solo un po’ di buon senso, ma siccome nella vita
ho imparato a fare di necessità virtù, senza tanti piagnucolii e paure… la
MARATONA MARZIALE è già una realtà viva e pulsante anche senza le cosiddette
“federazioni ufficiali” perchè la forza dirompente di un principio di libertà
vince sempre, è solo questione di tempo, la storia è li a dimostrarlo.
E parlando di libertà non posso non continuare a
parlare di Roberto Fragale appunto, che ho avuto modo di incontrare in varie
occasioni, in vari eventi da lui e da me organizzati. Ci accomuna il desiderio
di fare bene, di fare le cose seriamente, di non lasciare nulla al caso, è la
cura dei piccoli particolari, quelle piccole ma fondamentali attenzioni che
danno “senso e valore” alle manifestazioni, quella cura maniacale dei dettagli
che già da soli contribuiscono nell'insieme a far sentire le persone coinvolte…
spettatori attivi e non passivi, di un evento.
5 anni fa, durante l'organizzazione dei mondiali
cadetti WAKO che organizzai proprio al complesso della Versilia di Carrara, dove
oggi promuoviamo la Maratona Marziale, stringemmo un rapporto più forte ed una
stima reciproca profonda…. Roberto mi gratificò per il lavoro che io e il mio
staff avevamo fatto e la cosa mi fece molto piacere… Cristiano, Angela, Carlo,
Marco, mi seguono fedelmente da una vita ed a volte un semplice complimento…
dopo settimane e mesi di sacrifico inenarrabile… vale più di qualsiasi cosa per
un organizzatore quale io mi sento.
Roberto si accorse, da persona intelligente ed
attenta qual è… della cura che già allora dimostrammo tra le altre cose per gli
arbitri che io, anche allora da semplice organizzatore, consideravo e tutt'oggi
a maggior ragione considero… gli artefici del destino di una federazione! Quello
che io dico E SCRIVO sugli arbitri, forse farà sorridere alcuni, ma a me nasce
dal cuore, è coerente con la mia persona, dico sempre quello in cui credo. Per
me gli arbitri sono come sacerdoti di anime, protagonisti di una danza cosmica
che illumina il tatami… dove è lo spirito delle persone ad entrare in gioco
quando il gesto tecnico è così esasperato, come in un campionato mondiale, e la
tecnica si fonde con l'anima.
Tutto ciò avviene però, solo quando si creano le
condizioni perchè questo avvenga e le condizioni sono che gli arbitri siano
totalmente liberi ed indipendenti e non ricevano il ben che minimo input
dall'alto per il loro operato, che vengano trattati con il giusto rispetto e che
siano consci dell'importanza che il loro ruolo riveste. Un ruolo che va al di la
della gara, ma li coinvolge in una dinamica educativa e morale, ed in casa WTKA,
scusate l'immodestia, questo noi ce l'abbiamo in maniera assoluta! Per questo i
nostri campionati sono pervasi da questa atmosfera di serenità, di allegria, di
gioia… che sorprendono tutti e non sono assolutamente il frutto del caso, ma di
principi che fanno parte sin dall'inizio del dna della federazione e delle sue
fondamenta che, anche per questo motivo, sono così forti e che e diventato il
nostro vero marchio di fabbrica… che ci contraddistingue da qualsiasi altra
manifestazione.
Mi ricordo nitidamente che durante i mondiali
WAKO, avevamo allestito un vero e proprio ristorante seguito con grande
gentilezza, come sempre del resto, da Angela e dal mio staff, proprio a ridosso
delle aree di gara e tra l'incredulità degli arbitri WAKO, che non avevano a
detta loro… mai ricevuto un tale trattamento. Li servivamo di tutto punto e non
per mera formalità, ma per un vero e proprio spirito di servizio, per quella
convinzione assoluta che mi è propria e sento parte integrante del mio modo di
essere, di accogliere l'ospite al meglio delle mie possibilità, facendolo
sentire al centro dell'attenzione… come giusto che sia in un evento sportivo che
voglia definirsi Campionato del Mondo… Fu davvero molto gratificante ricevere i
complimenti sinceri di così tante persone… che poi in definitiva collaboravano
con noi per far funzionare il campionato mondiale e per decretarne il successo,
come si fa a non gratificarli, a non trattarli con rispetto?
Questa mentalità l'ho portata in dote anche alla
WTKA, non mi costa fatica del resto perchè è parte di me, e i nostri arbitri, se
dal punto di vista professionale sicuramente possono migliorare, come chiunque
nella vita, sottoscritto compreso, moralmente mi permetto di dire che non
ricevono lezioni da nessuno e che l'atmosfera di amicizia e di calore, di
rispetto… che si respirano da noi, io non l'ho mai trovata in nessuna altra
federazione che ho avuto modo di conoscere, e non sono poche nella mia carriera:
WKO, WAKO,WKA etc. Non c'è trippa per gatti! Queste non sono cose che nascono
da sole, sono cose che si costruiscono e che si devono avere nell'anima… il
rispetto, l'amicizia, la sensibilità, la libertà… non sono valori che si
generano da soli, non sono spighe di grano che crescono in un campo, sono valori
per cui delle persone sono morte, ideali per cui delle persone hanno sacrificato
la loro vita. Io nel mio piccolo credo in questi valori, li sento palpitare in
me e ho voluto riproporli in questa grande e meravigliosa avventura che si sta
dimostrando la WTKA.
Oggi Roberto Fragale è un poliedrico personaggio
della storia marziale italiana, come Maestro può dire davvero la sua ed ha
segnato la storia delle arti marziali, come Arbitro di Kickboxing è un numero
uno! Pound for Pound si direbbe nel pugilato! E' un organizzatore con i fiocchi,
dove io stesso ho potuto toccare con mano la cura dei dettagli e l'attenzione
per i particolari delle sue belle manifestazioni, è un imprenditore di successo
che organizza vacanze, corsi e quant'altro… relativo al mondo thailandese e dove
io stesso ho avuto modo di partecipare ad un viaggio da lui organizzato
benissimo e che non scorderò mai a Pattaya… dove mi sono allenato due mesi in un
Camp e dal quale come appassionato ho riportato ricordi, aneddoti ed impressioni
indimenticabili... Unforgettable!
Se poi tutto ciò non bastasse, e qui veniamo alla
parte che più mi interessa… Roberto è un uomo libero!!! E questa parola per me
racchiude tutto, come tutte le persone di carattere è spigoloso e indipendente,
da toscano poi è socievole quel tanto che basta, ma sicuramente con un grande
carisma ed un'autorevolezza… non comune! E' una persona di carattere e leale,
potrà piacere oppure no… come tutti noi del resto, ma è un uomo che merita tutto
il mio rispetto, un uomo, punto! Non c'è null'altro da aggiungere.
E gli uomini si giudicano anche dalle persone che
hanno vicine ed io ho potuto vedere di persona l'amore ed il rispetto che il
figlio nutre per lui… ho potuto osservare come questo sentimento sia
profondamente ricambiato… come la moglie lo accudisca con grande intelligenza e
sensibilità… senza mai risultare invadente, e come lei stessa venga ricambiata
con grande dolcezza.
Ma si sa… stare al centro dell'attenzione spesso
genera invidie, antipatie, le malelingue sono sempre pronte a sciogliere il loro
veleno… ma ci vogliono gli “attributi” ed a Roberto vedo che questi non fanno
certo difetto, per navigare nel mare periglioso delle arti marziali e della vita
per tanti anni ed uscirne sempre indenni, sempre con lo sguardo fiero ed
orientato verso il futuro… che per Roberto è sempre fuorviero di buone nuove.
Roberto è un vulcano di iniziative, è sempre in
prima linea e più di ogni altra cosa è il creatore de ”ilguerriero.it”
IL SUO CAPOLAVORO marziale!!! Per quanto mi riguarda è la sua opera più bella,
perchè con grande coraggio ed intelligenza e spirito libertario… da voce a tutto
il mondo marziale, nessuno escluso, in un mondo così globalizzato, omologato
così tristemente, avvizzito e spaventato dai potenti di turno, in un mondo così
tristemente piegato al volere di pochi… ci sono ancora e per fortuna uomini
liberi che non hanno paura di essere se stessi, di sbatterti in faccia il
proprio modo di essere e di pensare, senza compromessi, senza sovrastrutture,
senza falsità...... Prendere o lasciare, puri e duri!!!!!!!!!
Evviva il carattere e l'onesta di essere se
stessi, non c'è cosa PIU' IMPORTANTE nella vita di quella di essere coerenti con
se stessi, costi quel che costi! Caro Roberto un augurio mi sento di fartelo:
continua così!!!!!!!!! Non cambiare mai!!!
L'affetto che conta veramente nella vita e
l'unico che abbia un significato profondo… è quello dei nostri cari, delle
persone che amiamo, tutto il resto è polvere, oggi qui, domani là..... E del
doman, come dice il Poeta, non v'è certezza!!!! Ma dell'amore delle persone
care, di quelle che ci vogliono bene per davvero, su quello si, si può costruire
il nostro vero successo e li tu sei un Campione del Mondo che rinnova la sua
sfida alla vita ed al suo significato più profondo ogni giorno.
Il successo nel lavoro, che pure per un uomo è
importante, comporta sempre grandi sacrifici e battaglie che sfibrano e
logorano, e spesso si è soli… come spesso è solo chi ha valori veri e cose da
esprimere. Chi si omologa, chi non ha il coraggio delle proprie idee per
plageria o vigliaccheria… è destinato ad una vita vuota e soprattutto, se non è
una persona di valore… ROSICA DALL'INVIDIA! Una volta si diceva “grande nemico,
grande onore” significa che un uomo di valore non ha paura di esprimere le sue
idee, di combattere le sue battaglie e di affrontare anche le conseguenze delle
sue azioni…
Io sono solo un uomo, come ce ne sono a milioni,
con mille difetti e tante contraddizioni… non sono un santo, ma da uomo libero
quale mi sento voglio dirti che ti stimo per quello che rappresenti e per quello
che fai con grande coraggio e coerenza, per la tua scelta di lavorare al
servizio della causa in cui credi come quella della Fikb, la tua missione, di
essere comunque sempre fedele ed onesto a questo principio e a questa
Federazione che ti fanno onore ed a quello di mettere la tua anima e le tue
capacità al sevizio di questa splendida realtà, che io rispetto profondamente.
Di contribuire col tuo lavoro a farla crescere e
svilupparla insieme a tanti altri come te, e nello stesso tempo dare spazio ad
altre realtà certamente diverse ma di pari dignità, come quella rappresentata
dalla WTKA.
Non ci sono contraddizioni in quello che dico, e
chi non lo capisce non ha speranze...
In battaglia come nella vita si rispetta sempre
l'avversario, ed io ne ho stima profonda, sempre e soprattutto se poi questo
supposto avversario, che io non sento come tale, è la WAKO o la FIKB con uomini
come te. Devo dire che allora e senza fare troppa fatica, la stima si trasforma
in rispetto e personalmente ne ho sempre avuto per questa tua grande Federazione
nella quale ho militato io stesso per tanti anni e per te Roberto, che sei un
UOMO LIBERO e per cui come detto, signori...Tutti in piedi......Viva la
libertà....viva Fragale, viva il guerriero.it .... e viva l'Italia!!!
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