|
FELICI DI UNA NUOVA PRESA DI COSCIENZA CIRCA L’IMPORTANZA NELLA QUALITA’ DELLE MANIFESTAZIONI, CHE SEMBRA INIZIARE AD IMPERVERSARE NEL NOSTRO MOVIMENTO GLOBALE DEGLI SPORT DA COMBATTIMENTO… COME RISULTEREBBE ANCHE DA UN ARTICOLO DEL PRESIDENTE FIKB ENNIO FALSONI… UNO DEI NOSTRI COLLABORATORI REDAZIONALI CI ILLUSTRA ANCHE GLI ESEMPI CHE METTONO IL NOSTRO PAESE TRA I PRIMI AD AVERNE INIZIATO L’USO E NATURALMENTE LA CONSEGUENTE ADEGUATA PROMOZIONE, PER INCENTIVARNE LA RIPRODUZIONE.La nuova direzione della kickboxingDi: Franco Piccirilli
Non si sono del tutto abbassate le luci sulla splendida Coppa Italia di K-1 Rules che si è svolta a Pisa con la conseguente elegantissima serata di gala riservata alle autorità e sponsor dell’evento… visto che in Redazione continuano a raggiungerci segni di approvazione per quanto siamo riusciti ad ottenere con pieno successo, proponendo ormai da tempo un vero e proprio “nuovo modello organizzativo”, per promuovere le nostre amate discipline da ring.
Grazie soprattutto al nostro intervento e recensioni, la Scuola Fragale con i suoi tanti autorevoli rappresentanti è potuta diventare il punto di riferimento per l’innovazione organizzativa, sapendo cogliere anzitempo le idee vincenti (a quanto sembrerebbe) per una migliore presentazione delle discipline da combattimento, riuscendo a coinvolgere un pubblico più eterogeneo e variegato possibile. Naturalmente, noi siamo stati ben lieti di elogiare e dare il nostro incondizionato appoggio per la sua diffusione e miglioramento, come abbiamo visto poi essere stata sempre progressivamente meglio riproposta di volta in volta.
Tante altre nostre recensioni in altre parti d’Italia, hanno infatti sottolineato e premiato mediaticamente questo nuovo modo di promuovere e pubblicizzare manifestazioni che seguivano tali modelli o quantomeno cercavano di muoversi verso questo riferimento, contribuendo sicuramente con questo, ad un lento ma inesorabile avvicinamento di tutti gli addetti ai lavori, alla riproduzione di un nuovo modello organizzativo che riconoscesse maggiore dignità agli sport da combattimento, così come tanti sono stati e continuano ad essere, i riconoscimenti che ne abbiamo sempre ricevuto...
Uno di questi riconoscimenti, ci pare sia addirittura contenuto “tra le righe” dell’autorevole penna del dott. Ennio Falsoni, presidente da sempre della FIAM, poi FIKEDA e adesso FIKB, oltre che da molto tempo anche della WAKO…
In un suo articolo, che abbiamo pubblicato recentemente, egli stesso ci fa notare la tendenza di alcune delle organizzazioni nazionali associate alla WAKO, nella proposta di eventi spettacolari di kickboxing in ambienti resi inusuali, radunando personalità che a prima vista sembrerebbero niente avere a che fare con gli sport da ring.
Naturalmente con il suo elegante modo di intervenire, da autorevole opinionista di lungo corso se non altro per la sua lunga militanza alla presidenza nella maggiore delle federazioni di queste discipline, ci presenta decisamente quello che parrebbe auspicare accada in futuro per la kickboxing, attraverso la “spettacolarizzazione” dei suoi eventi.
Sappiamo, attraverso le varie recensioni che vi abbiamo proposto su queste pagine elettroniche, quanto gli sport da combattimento possano essere spettacolari se solo saputi “ideare” e poi “condurre” in quel modo giusto ed elegante, tanto da riuscire a far avvicinare persone che per cultura e per anacronistici modi di vedere queste discipline da contatto, potrebbero sicuramente anteporre pregiudizi talvolta ostativi.
Ma forse… la mancanza di un pubblico d’elite nelle riunioni sportive di questo genere, aveva una sua ragione d’essere. Non ultimo, il fatto che le manifestazioni solitamente rispecchiano lo “stile e i modi” di pensare di chi organizza, che può e sa proporre quindi, solo eventi per come lui stesso è capace di pensarli… ecco perché abbiamo creduto sull’opportunità di formare informando i nostri lettori di questo modo di pensare le discipline da ring, consapevoli che attraverso l’informazione possiamo contribuire a distruggere il terreno fertile dell’ignoranza su cui prosperano e si alimentano, anche se ormai ritengo fuori tempo, i pregiudizievoli luoghi comuni a carico di queste discipline.
La situazione all’estero è forse diversa dalla nostra, così probabilmente gli esempi che il dott. Falsoni ci ha proposto nel suo articolo sono certamente frutto di un modo differente di pensare e vivere gli sport da combattimento, per come le stesse federazioni interne alle diverse nazioni forse, si muovono diversamente…
Il fatto che la maggiore delle federazioni che si occupa di sport da combattimento nel nostro paese ci ponga all’attenzione, situazioni come quelle indicate nell’articolo del dott. Falsoni è sintomo, credo, di una maggior presa di coscienza della direzione in cui la Federazione sta navigando.
E solitamente quando se ne prende coscienza? Prima che qualcosa possa accadere o più verosimilmente quando ciò di cui si parla è già in atto?
Converrete con me quindi, che forse la seconda è quella più probabile, altrimenti come si potrebbe prendere coscienza di qualcosa che ancora non c’è nella cultura e nei modi di pensare qui da noi? Sarebbe davvero improponibile se non ci fossero già i presupposti affinchè anche nel nostro paese, il nostro movimento andasse in quella direzione.
Se dunque siamo d’accordo su questo… non ci metteremo molto a chiederci dove siano da noi questi esempi. Se fossero però semplici esempi occasionali, non potremmo dire che si possa trattare di una direzione, per cui dare l’esempio con qualche sporadica occasione non potrebbe produrre alcun cambiamento deciso, nel movimento generale di questo ambiente sportivo.
Quindi forse… sembrerebbe più plausibile che sia in atto in Italia un movimento tale da produrre alcuni cambiamenti nei comuni modi di pensare gli sport da combattimento, per come invece fino a poco tempo fa, sembrava essere il solo modo concepibile.
Per poter far questo però, c’è sicuramente bisogno di comunicazione, di far conoscere le idee che stanno navigando nella direzione di un diverso modo di vedere e proporre gli sport da combattimento. L’iniziativa isolata di qualcuno senza adeguata comunicazione e confronto, non potrebbe riscuotere alcun tipo di attenzione, sia buona che meno buona. Ma forse, proprio il sapere della sua esistenza può dar luogo a quelle discussioni costruttive per il miglioramento ed eventuale cambiamento, del modo di presentare al pubblico questo tipo di manifestazioni.
Ecco quindi che… se sta nascendo, se è in atto una discussione… su come queste manifestazioni dovrebbero essere… è anche e soprattutto grazie al fatto che ci siano organizzatori che forse le stanno già facendo, ma non solo…. le stanno promuovendo e pare a questo punto, che sanno anche promuoverle… e lo sanno fare anche bene!
L’attenzione del dott. Falsoni verso il mondo degli sport da ring e verso gli associati alla Federazione che presiede, gli da modo di poter prendere atto meglio di altri della situazione delle discipline incluse nella Federazione, in relazione al modo di come queste si propongono all’attenzione del pubblico, e soprattutto di “chi” e “come” si sta muovendo in tal senso.
Diamo quindi merito al dott. Falsoni di aver saputo vedere in queste pregevoli iniziative quello che sembra ora “anche” all’estero hanno iniziato a fare, avvalorando attraverso la sua conoscenza della situazione oltre confine, la giustezza di quanto si sta già facendo qui da noi, incoraggiando quindi a continuare sulla rotta che pare sia già segnata.
E proprio per questo, non potevamo non pubblicare la comunicazione del presidente della WAKO se non per dare ancora maggiore autorevolezza, nel caso per qualcuno ce ne fosse stato ancora bisogno, a chi sta già lavorando per dare all’intero movimento quella dignità che anche all’estero sembra stia prendendo sempre più consapevolezza.
Se non credessimo nella direzione che questi sport stanno assumendo, non avremmo dato spazio e credito a quanti si stanno adoperando affinchè questo possa procedere e accadere, come è già accaduto. Sono infatti diversi, i momenti in cui abbiamo dato la nostra incondizionata e piena collaborazione a quanti si stanno proponendo attraverso quel nuovo modello organizzativo di cui avrete certamente già avuto modo di essere informati attraverso le riviste elettroniche di questo nostro portale informativo sicuramente all’avanguardia nell’informazione.
Inoltre, queste idee sembra siano solo frutto di alcune (ma sono sempre di più) iniziative private di suoi associati e non… che stanno lavorando esponendosi in prima persona, per conferire una dignità maggiore alle nostre discipline da combattimento, appunto attraverso la loro spettacolarizzazione e serate di gala sempre più eleganti e raffinate.
Le fotografie usate per tutto questo articolo sono infatti tratte proprio da tutti questi eventi che negli anni hanno pian piano determinato, nella nuova e vincente corrente di pensiero, quella direzione da seguire per tutto il nostro movimento globale. Adesso rincuorati anche dall’opinione concorde del dott. Falsoni, siamo certi continueranno con ancora maggiore determinazione verso il traguardo di tutti coloro che amano le discipline da combattimento e che naturalmente, sappiano anche vedere oltre il proprio naso.
Pare proprio che per questo nostro credito infatti, si stia mettendo in azione una maggiore consapevolezza di cosa sia il movimento generale di queste nostre discipline, non solo nell’ambito delle singole federazioni, ma in chiunque si occupi di sport da contatto e quindi dell’intero movimento.
Questo nuovo modello non può che, come anche giustamente ci ha illustrato il dott. Falsoni, portare quei benefici affinchè queste nostre discipline possano emergere dalla immeritata ghettizzazione, ponendosi degnamente all’attenzione nelle varie fasce sociali, economiche e culturali, dell’intero Paese.
Questo può solo essere il “mirato” risultato di persone autorevolmente lungimiranti, che con le loro idee hanno promosso e stanno tutt’ora promuovendo proprio quei modelli in Italia… come il dott. Falsoni ci fa sapere, le federazioni della WAKO stanno finalmente facendo “anche” all’estero.
Questo portale non può quindi far altro che continuare a seguire questi personaggi ed informarvi continuamente sulle loro iniziative che, seppur provenienti da una singola persona, sono a vantaggio di tutto il movimento, proprio perché premia i più meritevoli, lasciando quanti continuano a fare quello che stanno facendo… ad ottenere quello che hanno sempre finora ottenuto.
Ci auguriamo quindi che chi ha saputo perspicacemente indicare per primo la rotta, possa guidare l’intero nostro movimento globale, nelle sue conseguenti azioni in direzione della fattiva crescita di queste nostre magnifiche discipline da combattimento.
|