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STRABILIANTE SUCCESSO PER L’ITALIANA SILVIA LA NOTTE A TOKYO. VITTORIA NETTA PER KO CONTRO LA FORTE COREANA TEAKUN E SILVIA SI QUALIFICA PER LA FINALE NEL PRESTIGIOSO TORNEO “WORLD QUEEN TOURNAMENT 2008”. ARTICOLO ED INTERVISTA IN ESCLUSIVA, PER I LETTORI DE ILGUERRIERO.IT

Silvia La Notte:
Un sogno chiamato Tokio

Di: Barbara Giorgi

Incredibile, ma vero!

Silvia La  Notte, del Profighting Sesto del M° Giorgio Castoldi, vince in Giappone per ko e si
qualifica per la fase finale del prestigioso torneo “World Queen Tournament 2008”.

Ma facciamo un passo indietro….. Silvia ai primi di Dicembre è in ritiro con la Nazionale di pugilato, per poi disputare in Francia i Campionati della Comunità Europea, dove vincerà la Medaglia di Bronzo. Ed è proprio li che arriva la grande notizia: qualche settimana prima riceve direttamente nella sua posta elettronica una richiesta da un’organizzazione televisiva Giapponese (J-Network), la quale aveva già notizie dell’attività svolta da Silvia e il suo curriculum, che ci sarà un torneo  a Tokio e cavallo tra un ritiro e la partenza per la Francia la proposta di partecipare come ultima scelta scartando una atleta inglese e finlandese, K-1 categoria 50kg con monte premio finale 10.000$ u.s.

    

Silvia è parecchio tempo che non si allena nella kickboxing ed in generale nelle discipline calcio pugno, ma senza pensarci un attimo accetta e conferma la sua presenza, mandano tutte le informazioni richieste dall’organizzatore e un filmato di un suo match, come da richiesta.

Aveva da poco vinto il Bronzo alla Comunità Europea e neanche il tempo di festeggiare la medaglia con le sue compagne di squadra, che la sua testa si era già immersa completamente in questo sogno chiamato Tokio…. Appena rientrata si organizza subito e contatta una sua vecchia conoscenza, il M° Giorgio Castoldi, dello Sport Club Sesto, di Sesto San Giovanni (Mi). Decide infatti di cambiare Team e si affida a lui per la preparazione. Il rapporto va subito alla grande, anche perché i due si conoscono da diverso tempo, anche se inizialmente la ragazza fatica un po’ con gambe e ginocchia, perché troppo abituata ai movimenti e automatismi del pugilato olimpico, purtroppo nel K-1, vengono snaturate le distanze ed azioni di schivate tipiche del pugilato.

    

L’inizio è duro ci spiega Giorgio, ma Silvia, ci dice, che oltre ad essere una ragazza intelligente, è un vero talento, non fatica molto a cambiare metodo o disciplina, proprio perché il combattimento ce l’ha nel sangue ed è sicuro che non avrà problemi anche quando rientrerà per un futuro match nella boxe.  La preparazione, ci spiega Silvia, è molto dura, ma soprattutto è curata nei minimi dettagli, come piace a lei, ma ha anche la fortuna di avere delle valide atlete come sparring, tra cui Carla Roncari e Stella Morelli e altre ragazze tra Sesto e Milano, alle quali vanno i suoi ringraziamenti.  

Naturalmente tutto il lavoro sia di tecnica, fisico e di sparring avviene sempre con il suo Allenatore che non la lascia sola un attimo. Comunque Tokio si fa sempre più vicino ed il tempo vola, nel frattempo arriva il contratto che viene fatto subito visionare dall’amico e grande Maestro Rinaldo Rinaldi e quindi firmato ed inviato. Decidono inoltre di disputare un match prima della trasferta, non solo per verificare la condizione, ma proprio per, come si suol dire, rompere il ghiaccio.

Arriva l’occasione grazie all’amico Fabio Corelli di Rimini, che tutti noi conosciamo nell’ambiente, che prende a cuore l’impegno di Silvia e le organizza un match contro la bravissima Maria Tzorzi di Bologna, purtroppo però a soli 20 giorni dalla partenza, è importante che lo faccia ed accettano disputando ugualmente sempre con le regole del K-1.

Siamo a metà i febbraio, Silvia sul ring di Rimini fa una buona prestazione, anche se non spinge a fondo sull’acceleratore in accordo con il suo coach, non deve farsi male e non deve rischiare più di tanto, ma vince e convince. Adesso si può volare a Tokio più sereni, il 2 Marzo (data del torneo) è ormai alle porte.

Neanche il tempo di smaltire la gara e riprende la preparazione, i ragazzi sono motivati e concentrati ed aspettano solo quel giorno, la partenza è per giovedì mattina 28 Febbraio, l’organizzazione è più che seria, arrivano tutte le info necessarie oltre ai biglietti aerei, viene quindi dato il tempo necessario per recuperare il fuso orario.  Scesi a destinazione vengono accolti e trattati come ospiti illustri, viene dato loro anche un interprete che li assiste per tutta la permanenza, veramente un altro mondo. Sembrava di essere in un’altra dimensione, mi racconteranno, le tv, le interviste, la conferenza stampa, sono state scattate più foto in quei giorni che in tutti i match disputati.

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in metro con i traduttori a visitare la città                           Silvia con l’interprete Raul                

Parlare davanti a tutte quelle telecamere, ci dice Silvia, mi ha veramente emozionato, ma soprattutto arrivare allo stadio tre ore prima del match ed essere assaliti da fans per un autografo o per delle foto, non credo possa mai capitare, se non in quella situazione. Troppo bello ed emozionante.

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La palestra pronta per le interviste delle tv locali                          Silvia durante l’intervista                            

Per fortuna è rimasto un po’ di tempo per visitare qualcosa, anche se non molto, nel centro di Tokio, dal quale era abbastanza vicino l’hotel dove alloggiavano noi e coach e atlete straniere.

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Silvia Linda e Jessica con i coach                                   Silvia e Giorgio per le vie di Tokio

Arriva la domenica, il giorno del match, in quella serata vengono disputati solo i quarti di finale del torneo, che vedono opposte le 4 atlete asiatiche alle 4 straniere: la forte atleta Americana Vanessa Aililing, allieva del famoso  Campione Thai Saekson Janjira, trasferitosi negli USA, contro la Campionessa Mondiale WMTE, Gracyer Aki che vince al termine dell’extra round match tecnico e combattuto fino all’ltimo; l’Olandese Campionessa Mondiale WFCA Linda Ooms che perderà dopo l’extra round  con la fortissima Giapponese Syoko Hayashida, ma grande prestazione dell’atleta di Amsterdam; l’Australiana Jessica Tolhurst che vince contro Hisako  Hoshino, dopo l’extra round, match che sembrava chiudersi prima del limite per i colpi duri di entrambe; e la nostra Silvietta che se la deve vedere con la forte Coreana Kim Tae Kyun, imbattuta in Giappone e conosciuta per le ultime vittorie prima del limite, in Giappone stravedono per il ko, la tecnica interessa poco, piace l’aggressività e il colpo risolutore.

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    Lo studio televisivo Differ Airake  e Silvia con Mr. Moryiama, l’organizzatore dell’evento

Ed è proprio dopo una quindicina di combattimenti tutti al femminile di atlete locali, che ha inizio il torneo. La presentazione è qualcosa di impressionante, ballerini di free style con giochi di luci e musica e migliaia di palloncini che volano in aria e creano un’atmosfera molto suggestiva. E con la struttura colma di spettatori si passa la parola ai guantoni, per la cronaca da 6 once.  Il primo quarto di finale è proprio quello di Silvia, poco prima del match, ci racconta Giorgio, l’ho vista sicura e determinata come non mai, ed è li che ho iniziato a crederci, anche se dentro di me la tensione era alta, ma sono riuscito a non trasmetterla a lei.


Silvia sferra un diretto sinistro al viso della koreana Teakun

La coreana sale sul ring lo stadio è tutto in piedi, parte il combattimento ed è Silvia che attacca subito, praticamente la ripresa viene condotta da lei, che si muove molto, entra ed esce con gran tempismo, la Coreana ha i colpi duri e si vede, ma Silvia mette a segno delle combinazioni che anticipano quasi sempre l’avversaria, facendola ribaltare con un calcio basso su un attacco di calcio medio, colpendola anche con precisi calci frontali al viso. Ed è a 10” dalla fine della 1^ ripresa che su un attacco della Tae Kyun, Silvietta sferra un micidiale middle kick al fegato che rimbomba nel palazzetto ed un secondo dopo la Coreana si accascia al tappeto, rialzandosi dopo il 10.

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Silvia e Giorgio alla premiazione

È il tripudio, d’altronde il pubblico Giapponese vuole questo e soprattutto tutti applaudono, ciò che non ci si aspettava è che dopo la premiazione e foto di rito, Silvia viene letteralmente portata in trionfo e tempestata di interviste anche dentro lo spogliatoio.

    
          coaches delle atlete straniere                                      Le atlete straniere

Alla fine del gala viene organizzato un bellissimo party in un ristorante di Tokio e all’arrivo di Silvia c’è stata un’ovazione generale, adesso è lei l’attrazione e alla fase finale questo pubblico si aspetta molto da lei.


Il party dopo il galà

Il prossimo 25 Maggio ci saranno le semifinali e la finale in un unico galà, Silvia dovrà vedersela in semifinale con la fortissima Australiana  Jessica Tolhurst, mentre  nell’altra pool combatteranno le due Giapponesi, sono tutte molto forti e pericolose, ma a questo punto non bisogna fare calcoli. È doveroso crederci, perché in quella notte di Tokio è caduto un mito ed è nata una nuova stella….

LEGGI L’INTERVISTA ESCLUSIVA A SILVIA LA NOTTE


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