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Kung Fu v/s Break Dance

Una insolita sfida…

Di: Luca Marconcini

 

Ci eravamo lasciati in un altro articolo… con l’insegnante del corso di Kung Fu della Scuola Arti Marziali Fragale sul palco del “il guerriero.it sotto la Torre”, subito dopo l’esibizione di alcuni degli studenti del corso di kung fu da lui diretto.

 

Le luci sul palco si spengono, mentre Franco Piccirilli resta ancora sul palco, come se si attardasse, in cerca di qualcosa… Un attimo di silenzio come per entrare in un’altra scena ed infatti nel palazzetto risuona il tintinnio di leggere percussioni metalliche che pervadono l’aria dell’intera sala, creando un’atmosfera di immagini orientali. Il pubblico si acquieta aspettando qualcosa, cercando una risposta a quella dolce musica.

 

Anche la persona sul palco sembra cercare l’origine di questo meraviglioso suono, quando improvvisamente il suono orientale si trasforma in qualcosa di molto più ritmato che desta attenzione, che mette allerta, in guardia. Infatti le luci sulla scena si accendono ed ecco salire sul palco lateralmente, un paio di figure nere, mentre dall’altro lato altri due individui entrano saltando, come catapultati sulla scena, insieme cominciano a girare intorno all’insegnante di kung fu.

 

Questi sembra essere stupito di quello che accade ma poi, comprendendo quello che sta realizzandosi, segue i quattro individui con lo sguardo, muovendosi prudentemente in posizione di guardia, cercando di controllare la posizione di questi sconosciuti personaggi. Ricordo di aver pensato alla solita ed ormai sorpassata esibizione di difesa da una aggressione, che spesso vediamo in taluni simili contesti…

 

Ed infatti, ecco ad un nuovo cambio di ritmo nella musica i quattro aggressori si fermano, prendono posizione, mentre l’insegnante di kung fu al centro del palco si prepara a… combattere? L’attacco del primo aggressore viene fermato, mentre un secondo scivola via sulle mani ed all’indietro… da sotto le gambe dell’insegnante di kung fu… ma… Gli altri personaggi si muovono al ritmo della musica… si, stanno danzando, quei passi, il ritmo… sono ballerini di break dance…

 

Rimango attonito nel vedere che i quattro aggressori non sono praticanti di kung fu o qualche altra arte marziale, ma ballerini di break dance. Si muovono sul palco danzando con evoluzioni acrobatiche semplicemente fantastiche. L’insegnate di Kung Fu invece li segue muovendosi con lo stesso loro ritmo, ma i suoi movimenti sono piuttosto quelli tipici della disciplina marziale che pratica e insegna da 30 anni. In effetti “sembra” un combattimento, ma in modo completamente diverso da quelli che solitamente avevo fino a questo momento visto.

 

Anche se break dance e kung fu non sembrano aver niente che li possa accomunare, i loro movimenti risultano invece essere estremamente sincronizzati. Quando i ballerini si incontrano con l’insegnante di kung fu, danno vita a duelli inimmaginabili, sembra di assistere proprio ad un’aggressione artisticamente “stlizzata”. I quattro personaggi saliti sul palco, vestiti di nero con il volto coperto, paiono proprio dei ninja, ma vederli muovere è tutt’altro spettacolo…

 

La musica sembra eccitare il palco e quanti vi si stanno muovendo sopra, eccitazione che viene trasmessa inesorabilmente al pubblico, sia attraverso la musica ritmata e sia per le immagini che scorrono sulla scena, mentre i vari personaggi si muovono, ma danzano o combattono…? Non può essere precisamente definito cosa stiano facendo. Ecco che ognuno dei quattro individui vestiti di nero si esibisce in particolari e caratteristici esercizi di break dance, dai nomi che descrivono questi esercizi, come ad esempio, Freeze, Swipes, Toprock, Footwork, Powermove...

 

Così… capovolte, bloccaggi del corpo, le gambe in aria, evidenziavano notevoli doti estremamente atletiche di questi ragazzi… Al centro del palco invece, Franco Piccirilli ci dà un esempio di movimento plastico, del corpo. Seppur siano semplici esercizi, ho notato come invece tutto il suo corpo si muove armoniosamente accennando colpi, parate, frustate, pugni come se stesse non tanto combattendo, quando “parlando” con la break dance, talvolta fondendosi con essa… Movimenti che mostrano la complessità del controllo del corpo, facendo divenire anche un semplice movimento qualcosa di estremamente affascinante per la sua armoniosa naturalità. Un’unione “strana” nel suo genere, ma che nel suo svolgimento è apparsa come qualcosa di assai naturale e quindi eccezionale.

 

Senza temere di essere smentito, direi che la generale sensazione è estremamente piacevole e carica di energia che irrompe elettrizzando tutto il palazzetto. Il numeroso pubblico pare proprio catturato da questa inconsueta e permettetemi di dire… straordinaria interpretazione. Non credo sia stato semplice da parte dell’insegnante di kung fu sapersi muovere in una simile situazione, ma solo con uno spirito aperto e quindi libero, penso possa avvenire quello che sto ammirando sul palco… da uno dei tavoli del parterre de “ilguerriero.it sotto la Torre”.

 

La musica continua incalzante, mentre i quattro uomini mascherati mostrano altri esercizi del repertorio dei breakers e Franco Piccirilli risponde spostandosi verso ognuno di loro e accennando quelli che potrebbero sembrare alcuni dei movimenti tipici degli stili degli animali di Shaolin… tigre, gru, mantide…. Nel finale, l’insegnante di kung fu viene ancora una volta accerchiato dai quattro assalitori che avanzano a passo di danza gettandosi verso di lui il quale, raccolte le energie, esplode in un salto lanciando in aria gambe e mani e in quel preciso instante del fumo bianco invade il palco coprendo la scena…

 

In un attimo i quattro aggressori scompaiono nella nebbia lasciando l’insegnante di kung fu solo sulla scena in una restante  nuvola di fumo come smarrito, attonito, forse domandandosi se tutto quello che vi si era svolto fosse stato un… sogno.

Le luci si spostano dal palco muovendosi alla ricerca di queste quattro figure tra il pubblico, mentre Roberto Fragale riprende la scena, raccontando quello che è appena accaduto e muovendosi tra i tavoli del parterre: anche lui è in cerca di questi “banditi”. Così passando da un tavolo all’altro infine scopre, seduti ad uno di questi, alcuni ragazzi vestiti di nero esattamente come quelli che erano sul palco, ma adesso a volto scoperto poteva presentare al pubblico il gruppo di Break Dance Fly Squad e precisamente Dario Toma, Manuel Zamparella, Gioele Marconcini, Andrea Taddei.

 

Il torrenziale applauso del pubblico accoglie quindi in sala questo fantastico gruppo di breakers, che insieme all’insegnante di kung fu della Scuola Arti Marziale Fragale, Franco Piccirilli, hanno dato vita ad uno dei più riusciti interventi in questo tipo di manifestazioni.

I fotografi si sono accalcati al tavolo per riprendere con le immagini questa scena, mentre Roberto Fragale intervista brevemente Dario Toma, distogliendo così l’attenzione del pubblico dal palco per consentire a Franco Piccirilli di congedarsi silenziosamente, senza clamore.

 

Pochi minuti è durata questa sperimentale esibizione, il tempo di gustare qualcosa di esclusivo nel suo genere, forse mai tentato da alcuno, ma perfettamente riuscito e non tanto importante dal punto di vista tecnico stavolta, quanto soprattutto artisticamente, con personaggi che sapevano esattamente come muoversi e come suscitare emozioni nel pubblico. Una scena mista tra il combattimento e la danza, tutte e due insieme hanno dimostrato di essere qualcosa di diverso da ciò che singolarmente sono.

In ogni caso questa esibizione artistica ha messo in evidenza le doti non solo atletiche del gruppo, ma soprattutto le capacità di interpretare una semplice trama in modo artisticamente originale, dote questa che va riconosciuta sia alla Fly Squad che alla Scuola Arti Marziali Fragale.

 

E’ sempre esaltante assistere ogni anno alla sorpresa che gli organizzatori de “ilguerriero.it sotto la Torre” offrono al loro affezionato pubblico ed in quest’ultima edizione, direi che ancora una volta sono riusciti a proporre uno spettacolo nello spettacolo, portando sul palco non semplicemente la Break Dance, ma una vera e propria interpretazione, con un corpo di ballo eccezionale quale la Fly Squad ed un atleta forse non da meno, quale l’insegnante del corso di Kung Fu della Scuola Arti Marziali Fragale.

  

 

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