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Federazione Italiana KickBoxing

KickBoxing, Muay Thai, Savate, Shoot Boxe

                          

ESIBIZIONE DI KUNG FU

La presentazione degli allievi della Scuola Arti Marziali Fragale
Un corpo… diversi individui

Di: Luca Marconcini

Lunedì 8 dicembre 2008 si è svolta a Pisa l’annuale edizione del grande gala di sport-spettacolo-cultura “ilguerriero.it sotto la Torre”, organizzato dal portale di informazioni sportive e culturali www.ilguerriero.it. Tra le varie proposte che si sono alternate sul palco durante quella che è stata definita dai molti presenti come “la splendida serata”, anche quest’anno non è mancata la presentazione di una esibizione degli allievi del corso di kung fu,  della Scuola Arti Marziali Fragale.

Alcuni allievi del corso di kung fu, per salutare la fine di questa edizione dei Campionati Italiani FIKB di Muay Thai, hanno preparato ed eseguito di fronte al numeroso pubblico, una forma di scuola o Tao Lu. La particolarità di questa esecuzione stava nell’eseguire l’intera forma nel modo più sincronizzato possibile, dando l’impressione e facendo dunque divenire il gruppo stesso, un unico corpo in movimento. Dovevano quindi lavorare per raggiungere questo obiettivo tutti insieme, allievi ed insegnante, formando un gruppo di lavoro e soprattutto di “impegno” per scoprire se sarebbero riusciti in questa impresa.

 

Da tempo sapevo che l’insegnante del corso di kung fu Franco Piccirilli, con la supervisione di Roberto Fragale, autorevolissimo Caposcuola del Kung Fu Lung Chuan Pai - Fragale, che non mancava mai di dare consigli per incoraggiare idee nelle quali egli stesso crede, pensava di riuscire a portare alcuni dei loro giovani studenti del corso di kung fu, sul palco del gran galà “ilguerriero.it sotto la Torre” per presentare e dare così lustro, anche al corso di kung fu della Scuola Arti Marziali Fragale. Naturalmente la preparazione doveva iniziare con sufficiente anticipo,  in modo da affrontare tale impegnativo compito che si erano dati, con una adeguata preparazione. Così l’addestramento per questa esibizione è cominciata con l’inizio dei corsi nella palestra, al rientro della stagione autunnale.

 

Gli allievi hanno risposto a questo nuovo compito entusiasti di provare, forse neanche rendendosi effettivamente conto di cosa volesse dire esibirsi su di un palco con un impianto luci e audio professionale, davanti ad un pubblico numeroso. Alcuni di loro avevano già fatto una simile esperienza ospitati in occasione di un saggio di fine anno dalla scuola di ginnastica ritmica di Liliana Culon. Il gruppo di allievi scelti per portare il corso di kung fu sul palco, si era subito reso disponibile per questo lavoro extra, dedicando a questo impegno parte del tempo dei corsi, ma anche altro tempo per potersi preparare al meglio delle loro possibilità, nello reale spirito del significato contenuto nel termine ”kung fu”.

 

La forma di Scuola che dovevano preparare, non prevedeva movimenti particolarmente difficili ed infatti la difficoltà non stava certo nell’esecuzione dello schema, del quale ognuno di questi allievi ne conosceva perfettamente la sequenza. Quindi niente di complicato, quanto piuttosto la ricerca di qualcosa di semplice, in cui far emergere altri aspetti del lavoro di gruppo. Autentica e continua sperimentazione in questa Scuola, che anche per questo credo di poter dire che si contraddistingua.

Man mano che la data dell’appuntamento sul palco de “ilguerriero.it sotto la Torre” si avvicinava, anche i ragazzi si amalgamavano maggiormente nel gruppo, muovendosi in modo sempre più sincronizzato, come infatti tutta l’esecuzione era stata pensata.

  

La preparazione di questo lavoro di gruppo era stata condotta anche con numerose “cene di lavoro”… che spesso la Scuola Fragale offre, perché ritenute particolarmente utili per unire meglio il gruppo e tirar fuori da ognuno dei suoi componenti le migliori idee per contribuire alla messa in opera di questo progetto.

 

Per rendere ancor più suggestiva l’interpretazione e dare agli studenti il giusto ritmo di esecuzione, attraverso la nostra collaboratrice Letizia Bicocchi, che frequenta anch'essa i corsi di kung fu alla Scuola Fragale, sono stati contattati alcuni ragazzi, che fanno parte di un gruppo di percussionisti, per supportare l’esecuzione del tao lu con i timbri delle percussioni dati dai loro “magici” Jambo. In questo modo i movimenti della forma eseguita dagli allievi della scuola, avrebbero acquistato anche un loro… proprio particolare suono.

 

Infatti i percussionisti, dopo alcune prove con gli studenti, erano riusciti a sentire il giusto ritmo di esecuzione sui loro tamburi, dando vita ad un suono che interpretava molto bene l’esecuzione della forma da parte degli allievi. Con l’ultima lezione prima della manifestazione, i ragazzi avevano ormai raggiunto un’ottima esecuzione della forma di Scuola. Adesso non restava che fare alcune prove direttamente sul palco, approfittando dei momenti in cui le gare in corso al palazzetto dello sport di Pisa erano sospese.

 

Fin dal primo pomeriggio dell’8 dicembre infatti, i ragazzi del corso di kung fu che dovevano eseguire il tao lu la sera del gran galà “ilguerriero.it sotto la Torre”, erano arrivati al palazzetto dello sport di Pisa per fare alcune prove direttamente sul palco, verificando così le giuste posizioni da cui poi eseguire i movimenti della forma, evitando di intralciarsi l’un l’altro, provando lo spazio necessario per consentire ad ognuno di potersi muovere liberamente. Anche le prove avevano evidenziato l’ottima preparazione del gruppo di allievi e soprattutto la loro perfetta “empatica sintonia ”, nell’esecuzione dei movimenti sincronizzati.

 

Con l’inizio dell’elegante serata di gala, anche la tensione emotiva cresceva e andava via via aumentando, man mano che si avvicinava il momento di entrare in… scena! Era adesso venuto il momento di cambiarsi, di indossare le divise nere con le fasce colorate, per evidenziare il grado raggiunto all’interno del corso di kung fu. Anche Franco Piccirilli, il loro insegnante, si era cambiato… in quanto sarebbe stato parte anche lui dell’esibizione, seppur in secondo piano. La sua presenza era particolarmente importante per i sui allievi, in quanto contribuiva ad infondergli sicurezza e quindi quella serenità e concentrazione necessaria, per poter eseguire la forma sul palco, esattamente per come era stata preparata.

 

L’esibizione del gruppo di kung fu era prevista dopo il quarto incontro delle finali di Muay Thai che si disputavano sul ring al centro del palazzetto e, come da programma Roberto Fragale, con un certo orgoglio che traspariva dal tono della sua voce, ha annunciato l’entrata in scena degli allievi del corso di kung fu della Scuola Arti Marziali Fragale.

Sette studenti del corso di kung fu della Scuola Fragale: Alessio Luperini, Amedeo Barsottini, Davide Vaghetti, Gabriele Lucchesi, Marta Malorgio, Roberto Mazzoni e Vittoria Maccabruni, sono saliti sul palco indossando le loro divise nere, tai do, muovendosi marzialmente lungo invisibili linee rette… fino a posizionarsi esattamente nel punto stabilito per ognuno.

 

Si sono poi fermati nella posizione, in attesa degli ordini del loro insegnante che nel frattempo era rimasto ai bordi del palco, osservando i suoi allievi e come un direttore d’orchestra pronto ad impartire quegli ordini stabiliti, per far muovere la… forma.

Mentre i ragazzi entravano, i percussionisti si erano spostati sulla passerella, davanti al palco, pronti a dare suono ai movimenti che gli allievi avrebbero, tra quale istante, iniziato a mostrare.

  

Il palazzetto si è fermato incuriosito da quello che già pareva essere l’esecuzione di una forma: i ragazzi che entrano in ordine, seguendo una coreografia sicuramente già preparata e provata tante volte e che faceva intuire ed immaginare quanta minuziosa cura era stata impiegata per ogni singolo momento, nella preparazione complessiva di questa pur apparentemente “semplice” esibizione.

 

I sette ragazzi si erano preparati intensamente per presentarsi sul quel palco, esibendo una piccola parte di quello che avevano fino a quel momento appreso nel corso di kung fu. La voce dal tono sicuro del loro insegnante si diffondeva nell’ampia sala, a cui seguivano alcuni movimenti degli studenti culminati nel saluto iniziale al pubblico, al loro insegnante e in rispetto all’arte marziale che praticano…

 

Subito dopo il saluto i percussionisti (Armando Fella, Masimiliano Giusti, Federico Marchi e Andrea Niccolai), attenti a cogliere il momento giusto per l’attacco dei tamburi, entravano con i loro suoni e immediatamente cominciava il movimento del gruppo di studenti come fossero realmente animati dai tamburi. Pareva di veder muovere un’unica persona, invece che sette ragazzi addestrati per l’esecuzione di questo tao lu. Ma non solo, al movimento sincronizzato di questi ragazzi, era unito inseparabilmente ed in maniera di perfetta relazione,  anche il ritmo dei tamburi dei 4 percussionisti, fondendosi quindi con esso e dando vita in ultima impressione, ad una unica esibizione di suono e movimento.

 

Insieme erano riusciti a creare una particolare atmosfera tra il tribale e il sacro, l’energia delle percussioni sembrava pulsare sul palco con i giovani allievi della Scuola di kung fu, così come i movimenti di questi parevano fossero dentro le mani dei percussionisti. Anche il pubblico sembrava percepire questo clima, restando in silenzio, ammirato dalla semplicità di questi gesti e giustamente abbinati al ritmo dei tamburi.

 

Movimenti semplici che dovevano evidentemente mettere in risalto il lavoro dell’intero gruppo, facendo in modo che persone diverse, quali sono questi ragazzi, riuscissero, attraverso le giuste indicazioni del loro insegnante, ad eseguire i movimenti in consonanza gli uni con gli altri. Il risultato di questo loro impegno era ora davanti ai nostri occhi: una forma di scuola eseguita come se questi ragazzi facessero parte di un unico corpo, come se in quel momento non esistessero sette individui, ma soltanto il… movimento.

 

Erano visibilmente concentrati in quello che ognuno di loro e tutti assieme stavano facendo, coscienti dell’importanza della propria esibizione sul palco e  probabilmente anche della responsabilità di rappresentare in quel momento: il corso di kung fu della Scuola Arti Marziali Fragale. Dalla posizione in cui ero potevo scorgere lo sguardo ammirato del loro insegnante, compiaciuto per come questi allievi si muovevano nel tao lu. Pareva soddisfatto del lavoro che era stato fatto nei mesi precedenti, e soprattutto della risposta che questi ragazzi avevano saputo dare per preparare questa sia pur semplice esibizione…

 

Direi che fosse compiaciuto non tanto per il suo lavoro di insegnante, quanto dei suoi allievi, della passione che avevano saputo tirar fuori per prepararsi al meglio delle loro possibilità, come del resto dovrebbe insegnare il kung fu. Ma sono anche certo che questo non è frutto dei soli mesi di preparazione per questa esibizione, quanto, del tempo trascorso da questi ragazzi nel corso di kung fu, lavorando il programma della Scuola.

 

Finita la forma, i ragazzi si sono fermati in attesa della voce del loro insegnante per farli quindi allineare e salutare il pubblico, che in maniera del tutto naturale rispondeva calorosamente con un lungo applauso. Applauso destinato anche ai bravi percussionisti che avevano accompagnato l’esibizione con il ritmo dei loro magici jambo. Raccolto il meritato applauso, l’insegnante ha quindi dato gli ordini per congedare gli studenti dal palco. Questi sono usciti esattamente nel modo marziale in cui sono entrati, evidenziando ancora una volta che niente era lasciato al caso.

 

Roberto Fragale, che dal canto suo guidava egregiamente la serata complessiva, intanto commentava per il pubblico quello che avevano appena visto e chiamava sul palco il loro insegnante per presentarlo, facendo così intendere il lavoro speso per preparare questo pur breve intermezzo, frutto della sinergia di diverse competenze, dagli allievi ai percussionisti, al loro insegnante, senza dimenticare colui che forse pochi conoscono essere il Caposcuola del corso di kung fu, lo stesso Roberto Fragale, che ha sovrainteso alla preparazione di questa presentazione, dispensando preziosi consigli che hanno contribuito in maniera determinante a far emergere in ognuno il proprio… kung fu.

 

Un esempio di collaborazione dove ognuno non si è sentito sotto o sopra nessun altro, maggiore o minore di qualcun altro ancora, ma dove ognuno è risultato essere certamente più di ciò che forse pensava di poter esprimere, e questi ragazzi ce lo hanno dimostrato presentandosi come la “Scuola Arti Marziali Fragale”.

Tra le tante cose che il loro insegnante mi ha poi detto una in particolare ricordo con piacere, quando cioè, parlando degli studenti del corso di kung fu con un gran bel sorriso ha semplicemente detto… "i ragazzi… bhè i ragazzi sono stati… speciali

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