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NON POSSIAMO NON PUBBLICARE QUESTO MESSAGGIO DI UN ALLIEVO DI GIANPIETRO MARCEDDU, IN OCCASIONE DELLA SUA CONQUISTA DEL TITOLO MONDIALE WAKOpro DI MUAY THAI.DA UN ALLIEVO DI GIAMPODi: Daniele Fiesoli
Marceddu Giampietro o meglio "Giampo" per chi come me ha la fortuna di conoscerlo bene ed essere allenato da quello che oggi finalmente possiamo chiamare il Campione del Mondo. Il suo impegno, la sua professionalità e le sue qualità… sono note ormai ovunque, ma forse a chi lo conosce come grande atleta, sfugge un lato sicuramente ancor più rilavante, ovvero quello di grande allenatore e soprattutto grande uomo.
Da qualche anno è il mio "coach", come lo chiamo io, ho condiviso fatica, sofferenza, sacrificio, solo per l'amore di uno sport al quale mi sono accostato tardi, solo intorno ai 30 anni, e nel quale non pensavo mai di poter raggiungere un livello che mi premettesse, oltre alla soddisfazione di poter fare competizioni, di poter star così bene fisicamente.
Apprezzo il mio allenatore, e lo dico con il cuore, perchè quando deve preparare un match lo vedi arrivare in palestra stanco e sai che si è allenato due volte in un giorno, ma non per questo lascia i suoi allievi a un aiuto-allenatore, è presente, sempre, ed ha una parola per tutti, che varia dallo sprone a far meglio, alla battuta, all'incoraggiamento, qualità indispensabile per i rapporti umani.
Ho esultato alla sua vittoria agli europei, apprezzato la grande prova ai Mondiali con la Nazionale a Bourgas, ma quando ho ricevuto il messaggio della sua vittoria del titolo mondiale… non posso nascondere che saltavo come un bambino fra la gente che mi guardava pensando che avessi vinto qualcosa io..
Qualche giorno dopo vederlo arrivare in palestra con la cintura "che emoziona solo a portarla in braccio" è stata una gioia immensa, rideva, scherzava felice per il grande risultato, coronamento di una grande carriera, Giampo era sempre lo stesso anche da Campione del Mondo, ma tanto per noi, anche senza quella cintura, lo era sempre stato.
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