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IN RISPOSTA ALL’ARTICOLO APPARSO SU FIKB INOLTRE… DIEGO CALZOLARI CI INVIA ANCHE UNA SUA EMAIL DOVE SPIEGA QUALI EVENTUALMENTE POTREBBERO ESSERE I MOTIVI DI UN GESTO DI CUI LO SI ACCUSA E CHE NON CREDE ASSOLUTAMENTE DI AVER FATTO… MA DICHIARANDOSI NATURALMENTE PRONTO A SCUSARSENE UGUALMENTE.

“SOTTO PRESSIONE PSICOLOGICA”

Di: Diego Calzolari

Ero molto preparato e sicuro di me per la preparazione condotta per affrontare quel match, ma se non fosse stato per la vicinanza degli oltre 30 atleti che mi seguivano da Milano dopo un viaggio di 800 km in macchina, forse ne sarei rimasto psicologicamente schiacciato!

 

Il palazzo era gremito, erano centinaia le persone che portavano le maglie nere del team di Itthipol! La prima pressione psicologica quando il mio secondo Antonio Buono mi dice che il suo gruppo di una ventina di tifosi provenienti da Lecce e venuti per sostenermi erano stati accerchiati sugli spalti dall’aggressiva tifoseria avversaria che si era proposta agli scontri non avvenuti grazie allo spirito dei suoi pochi e sportivi ragazzi che a testa bassa si erano spostati ricevendo insulti essendo in grande minoranza! Ero negli spogliatoi a concentrarmi per il mio momento, spesso tra un match e l’altro sentivo nominarmi dallo speaker che promuoveva il match clou, come si sentiva alle casse il nome Itthipol il palazzo scoppiava di cori ed applausi a suo favore, cercavano di fare uguale i miei umili fan ma non riuscivano perché le loro voci venivano schiacciate dall’eco dei fischi e degli insulti della tifoseria opposta,…mia madre stava seguendo come tanti altri il gala in diretta tv e mi chiamò singhiozzando non capendo per quale motivo sentiva così tanta negatività in quel palazzo nei miei confronti, a partire dai commentatori televisivi. Ero sotto pressione psicologica ma dovevo respirare e contare solo sul lavoro svolto, tappandomi le orecchie!

 

Ma questo non bastava, ovunque ponevo lo sguardo trovavo sfida, ragazzi in massa che mi dicevano “vai su a far vedere che non vali un cazzo, vai a farti rompere il culo che è quello che ti meriti e quando scendi le prendi anche da noi, tu e i tuoi tifosi conigli!”…riferendosi evidentemente agli amici leccesi. Addirittura uno sputo mi cadde davanti ai piedi dall’alto prima di entrare sul ring! ma tutto è continuato durante il match, sentivo più gli insulti dagli spalti verso la mia tifoseria bordo ring che non i colpi avversari, stavo morendo dentro durante i primi round, non capivo perché mi avevano organizzato quella sorpresa e mi maledicevo dentro per aver accettato quel match li dove in tanti a Viareggio mi avevano pronosticato che così sarebbe stato, ma non potevo crederci. Acquisivo però forza durante il match vedendo che il credere in solo il mio lavoro svolto in preparazione stava dando i suoi frutti, ma nonostante ciò sul gong finale avevo in testa più gli insulti che continuavano che non il voler festeggiare, anche se tanti dei suoi tifosi si erano spenti con l’andamento del match!

 

Ma quando a match finito ed attendendo il giudizio arbitrale mi son sentito urlare dagli spalti “guarda qua Calzolari coglione” mi son girato e ho visto un ragazzo rasato che con altri due elementi mi fa gesti e urla”…adesso scendi dal ring se hai coraggio che ti facciamo noi un culo così” la mia reazione di sopravvivenza al match, incontrollata e di cui subito mi sono scusato al microfono è stata quella di reazione e dicono di “indicarmi tra le gambe come per dir volgarmente vi ho fregato!”, non ricordo questo ma può essere perché ero in un contesto veramente pesante e di qualsiasi cosa io avessi fatto me ne son pentito subito tanto che il mio secondo è corso a placarmi e ad abbracciarmi perché conosce la mia umiltà e la mia visione marziale dal rispetto al sacrificio, so che ho sbagliato e come ho subito fatto allora, ancora oggi son pentito e mi scuso ancora anche nei confronti dell’organizzatore, non dovevo ma ero tanto stanco e drenato dal risultato ma soprattutto SOTTO PRESSIONE PSICOLOGICA!Seguo la via del Bushido, amo il rispetto ma sono umano e anch’io sbaglio, però riconoscendo sempre i miei errori!

 

Diego nell’intervista a caldo sul ring:

<<”Al di la della mia gioia… mi piacerebbe che.. lo spirito della muay tahi e dell’arte marziale… e metto anche i miei errori… diventasse solamente una maniera… dei valori di promuovere e divulgare la muay thai nel mndo.. io vi ringrazio comunque… qualsiasi cosa pensiate… vi voglio bene.. evviva la Muay Thai per sempre.. grazie!”>>


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