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LEGGENDO MOLTI ARTICOLI SUL WEB, GIUDICABILI ALMENO “INDELICATI” (che per informazione e parcondicio vi abbiamo messo anche noi e linkati) INERENTI QUESTO INCONTRO, ABBIAMO CHIESTO A DIEGO CALZOLARI IL PERCHE’ CI FOSSE TUTTA QUESTA BOLGIA SULL’EVENTO… NATURALMENTE NON HA POTUTO CHE AFFRANCARE QUESTA NOSTRA SENSAZIONE E SIAMO RIUSCITI A FARGLI ACCETTARE DI RACCONTARE PER I NOSTRI APPASSIONATI LETTORI, ALCUNI INEDITI RETROSCENA DI TUTTA LA VICENDA, ACCADUTI PRIMA, DURANTE E DOPO IL MATCH.ALCUNI RETROSCENA CALZOLARI VS ITTHIPOLDi: Diego CalzolariPRIMA DELLA PARTENZA PER SAN GIOVANNI ROTONDOI due mesi precedenti il match, grazie all’idea e proposta del Dirigente Federale FIKB del Settore Muay Thai, nonchè amico Roberto Fragale… ho avuto la gran fortuna di potermi allenare nella palestra di Francesco Cantagalli col noto campione Noontachai. La preparazione sarebbe stata ottimale per due motivi! Il primo motivo sicuramente era la competenza tecnico-strategica del thai che, visionati i match passati di Itthipol, si era detto in grado di prepararmi per un match in totale pressione frontale e chiudendo sempre la distanza per poter vincere strategicamente l’abile stilista avversario.
Il secondo motivo era la conoscenza totale di Itthipol da parte di Francesco Cantagalli e di Luca Del Gorgoglio che all’epoca e con la collaborazione di Roberto Fragale ed altri appassionati, lo portarono in Italia ospitandolo in “total” come ora stanno facendo loro con Noon: insomma, ho pensato che anche grazie a ciò… avrei potuto conoscere la mimica del mio avversario pre e post match, e così è stato! Abitando dunque anche Itthipol a Viareggio, era inevitabile sentir spesso parlar di lui in palestra, da parte di atleti suoi conoscenti. Nel primo mese della mia preparazione mi dissero che Khyeo si trovava in Thailandia per la sua preparazione al match, la cosa mi rendeva orgoglioso sapendo che non mi stava quindi prendendo sotto gamba e mi dava ancor più motivazione e determinazione in allenamento! Nel secondo mese di preparazione mi dissero che Itthipol era tornato a Viareggio e tanti lo incontravano e mi riportavano tutti il suo medesimo pensiero, ovvero che con me avrebbe giocato un primo round per stendermi alla seconda… sapevo che sicuramente potevano benissimo essere frasi di rito che si danno in pasto ai propri fans… o addirittura inventate di sana pianta dai suoi fans stessi… ma ne ero felice, perché la cosa mi motivava ancor di più e la mia preparazione nell’ultimo periodo, sentivo che era divenuta completa, ero sicuro di me e soprattutto che gli avrei venduto cara la pelle ed anzi… che sicuramente avrei fatto di tutto per riuscire ad avere la sua.
Ma capisco che per tutti noi, un thai ricopre un fascino straordinario… infatti mi arrivavano ancora voci che era tutto pronto per organizzare la mia sconfitta, Itthipol mi avrebbe sicuramente dato un ko (evento possibile… ma ovviamente parole di gente che pensa sul ring sia tutto scontato… non essendoci forse mai saliti nella vita!) ma le malelingue non si limitavano a questo, perché continuando mi dicevano che semmai fossi arrivato ai punti… ci sarebbero stati “pronti pronti” i giudici, che mi dicevano essere TUTTI scelti della casa organizzatrice a compilare i cartellini!… Niente male pensavo, visto che da regolamento… mi dice Fragale che per un titolo mondiale ci vuole almeno un giudice neutrale di un paese straniero, un giudice in questo caso italiano ed un giudice thai… visto che Itthipol, per quanto “adottato” dall’Italia, possiede il passaporto thai! E’ così che metto avanti proprio questo piccolo problema in Federazione… ma mi rispondono che si chiedono come mai avevo tanta paura di questo match… Abbattuto psicologicamente da questa risposta-domanda… mi reco a Pisa e comunico il fatto al Presidente della Comissione Nazionale Arbitraggio e Dirigente del Settore Muay Thai Roberto Fragale… telefoniamo ad un collaboratore dell’organizzatore Stefano De Bonis, che si occupava di queste mansioni per suo conto: Graziano Lassandro, per averne la conferma ufficiale, oltre a chiederne spiegazioni e far comprendere la gravità del fatto!
Insomma, l’organizzazione di un mondiale diventa un pacchetto da circa 7000 euro o poco più, solo per quell’incontro! Personalmente credo che se uno non ha la possibilità di comprare l’orologio di lusso è meglio lo porti di plastica ma che segni l’ora esatta, piuttosto che con la cassa d’orata e senza lancette… Questo è stato infatti, almeno ad avviso del nostro Dirigente Federale Roberto Fragale, perché hanno mostrato al mondo di organizzare il mondiale e hanno ricoperto la cosa della giusta immagine… ma con regole a misura e convenienza loro e non federali, non voglio dire certo per mancanza di valori, forse più per mancanza di possibilità… o come mi ha detto ancora Fragale… per voler mostrare ma rischiando di non essere! L’ARRIVO SAN GIOVANNI ROTONDO
Subito dopo De Bonis ci fa accomodare gentilmente, ma permettetemi di dire… mettendoci un po’ a disagio forse… in un tavolino a parte… accanto alla loro grande tavolata e poi va ovviamente a sedersi con loro… Intanto Khyeo (evidentemente stimolato dai fans) gioca il suo ruolo o quello che tutti si sarebbero aspettati dalla star della serata, con risatine e girando serenamente tra i presenti. Noi mangiamo un piatto veloce, sono già le 15,00 e non ho certo intenzione di passare il pomeriggio a tavola… soprattutto con un clima del genere, per come mi appariva così ostile. Così ci alziamo, ci rechiamo all’hotel di fronte, molto bello: dove esiste immagine… giustamente l’organizzazione non lascia affatto a desiderare, anzi è sempre molto precisa e puntuale. Lì riposerò un paio d’ore… intanto che i miei fedeli vanno a trovare Padre Pio… speriamo, chiedendogli la grazia per me… Sono le 17,00 e vengo svegliato dal loro ritorno o meglio dalla mia voglia di vincere; giù nella hall si erano riuniti tutti i gruppi di miei amici e collaboratori di Lecce, guidati da Antonio Buono ed Alessandro Arcadi ed oltre quaranta miei allievi giunti da Milano, mi stanno attendendo per andare al palazzetto. AL PALASPORTTutto secondo routine… visite mediche e briefing, dove non so perché… ma non certo a mio discapito… (ma mi dice Fragale che il garante federale delle regole è Alfredo Lallo) decidono che la pausa tra un round e l’altro divenga di un minuto e mezzo anziché i due minuti delle regole stadio tailandese e stipulate precedentemente nel contratto che abbiamo entrambi firmato. Forse pensavano che mi sarei presentato a corto di fiato? Tutto è pronto, lo stadio è gremito e diviso in un parterre formato totalmente dalla mia tifoseria e dai folti spalti tutti per Itthipol, non si è mai vista una nazione tifare per lo straniero, ma la cosa, mi dicono altri… che rientra forse negli schemi predescritti di una facile, ma sempliciona previsione del match... La mia tifoseria è accanita, sono un’ottantina… ma noto con piacere che si fanno sentire più dei settecento di controparte.
Il match inizia, e mano a mano che si avanza nel corso dei round, sento che la tifoseria avversaria cala e perde fiducia… ma la mia non calerà fino alla fine… e credo… comunque fossero andate le cose! Suona il gong del fine match, e consapevole del risultato ricercato, subito inizio a correre per il ring a braccia alte, Kyeo le alza un secondo e le rivolge nuovamente al suolo a sguardo basso, forse consapevole di non avercela fatta, ma tra me e lui combattenti la stima non cambia, lo scontro è stato leale e come del resto è stato sincero l’abbraccio finale, il combattente ha sempre cuore e spirito, è a chi sta in poltrona e magari sparlando a sproposito… che forse ne manca.
IL DOPO MATCH Tutto è andato al meglio e mi reco alla cena di gala con i miei secondi e gli amici di spogliatoio e città… purtroppo, negli altri tavoli semivuoti la festa sembra tendere allo zero. Mentre inizia la cena, arriva De Bonis e… più che con me… credo faccia una figura pessima con chi ascolta e lo sente… accanto a me, cosa sta affermando e chiedendone oltretutto spiegazioni, ovvero… sul perché di tanto clinch a sua detta non spettacolare! Più che io, gli altri… gli spiegano che quella è la Muay Thai, vince chi riesce ad imporre la propria distanza e che se vuole quello che lui chiama spettacolo… gli è consigliabile fare dei clou di K-1… ed anzi, che è proprio per questo che forse è stato ideato il regolamento di K-1! La cosa muore lì anche se mi richiamerà per farmi la stessa domanda il giorno dopo… ma dico io e con tutto il rispetto possibile…. Ma che razza di domanda è? .. Ma cosa avrei dovuto rispondergli? E’ lunedì e chiamo in Federazione per andare a ritirare la cintura che al galà non c’era e quindi non mi era stata consegnata… per quello che mi dicevano essere stati dei semplici, ma disdicevoli disguidi organizzativi. Dopo varie telefonate… Ennio Falsoni mi rivela che questa non era stata pagata, mi dice che forse l’organizzatore pensava fosse compresa nell’omologazione… ma io in tutto ciò non c’entro nulla… di cuore quindi, me la donerà il “gentil Presidente”… complimentandosi per il risultato… forse insperato. La gioia della riconferma del mio titolo contro
un così forte avversario, viene subito placata nel vedere la registrazione della
diretta di Sky, in cui l’organizzatore solo nel mio match commenterà l’incontro
con Cupertino… non mancherà di mettere in evidenza ed elogiare il solo Itthipol
<<“pluricampione mondiale di Muay Thai… è stato in vetta alle classifiche del
Lumpini Stadium con all’attivo 152 incontri”>> presentando invece me come
il “campione italiano”… e addirittura sul conteggio datogli da Claudio Baccolini
(arbitro scelto e voluto da loro) per il frontale al mento, nel quarto round,
commenta che Itthipol è scivolato e che il conteggio è sbagliato… sul verdetto
unanime della mia vittoria… ne nega la possibilità… dichiara quindi un errore
nel giudizio dei giudici voluti e scelti da lui stesso? Ma… se i giudici erano
pure di casa sua e scelti da lui come gente di loro assoluta fiducia… credo
quindi che per darmi vincente all’unanimità… forse devo aver inciso nel match in
maniera abbastanza evidente… o no? Ma quello che mi ha fatto più male… è il
fatto che continuerà a pubblicare nei giorni
CONSIDERAZIONI FINALIComunque sia… e come mi fa notare il nostro Dirigente di Settore Roberto Fragale… sono cosciente che anche le polemiche forse già pre-esistenti, ma soprattutto quelle sorte in seguito alla mia vittoria, non fanno altro che attirare l’attenzione sull’accaduto e soprattutto sulla Muay Thai… collaborando per giunta ai nostri piani di sviluppo su tutto il territorio nazionale.
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