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L’organizzazione

Di: Franco Piccirilli

    

Il Palacotonella di Salsomaggiore Terme è la sede principale, ma non unica, di questo 13° Bestfighter 2008. Quest’anno infatti, le competizioni di Musical Forms si sono svolte presso la Sala delle Cariatidi, in un edificio nel centro di Salsomaggiore… il palazzo dei congressi.

    

IL Palacotonella è un ampio palazzetto attrezzato per ospitare le migliaia di atleti iscritti a questa Coppa del Mondo WAKO, oltre che il pubblico sugli spalti.

    

Il grande parcheggio antistante il Palazzetto dello sport consente poi di sistemare le auto agevolmente, senza dove percorrere grandi distanze. Le ambulanze che l’organizzazione ha messo a disposizione sono ben tre, attrezzate con personale sanitario e con un medico a bordo.

         

All’interno del palazzetto lo staff ha sistemato i 12 quadrati di lavoro previsti per le diverse specialità in programma per questa Coppa del Mondo WAKO. Ad ogni quadrato il tavolo della giuria è fornito di macchinetta elettronica segnapunti, per il semi-contact, specialità nella quale concorrono la maggior parte degli atleti intervenuti.

         

Sono poi stati montati sul fondo del palazzetto anche due ring per le competizioni di full contact. Quest’anno i giudici di gara sono intervenuti in numero più che sufficiente, essendo stata questa, anche l’occasione per un congresso internazionale dei giudici WAKO oltre che l’opportunità per un corso di formazione per giudice internazionale per alcuni di questi.

    

Ecco che i quadrati hanno potuto ben lavorare, potendo alternare diversi giudici, permettendo così il riposo e il recupero dei loro colleghi, a tutto vantaggio di giudizi più precisi e quindi evitando alcun tipo di contestazioni, le competizioni si sono svolte in maniera più fluida. L’accesso alle aree di gara è affidato al personale dello staff del Bestfigheter, appostato ad ogni apertura, permettendo così di filtrare le entrate ai soli atleti impegnati nelle gare.

Lo staff è costituito da ragazzi che hanno prestato la loro opera in questi giorni senza soluzione di continuità, dalla mattina alla sera, sempre attenti alle esigenze di quanto gli veniva richiesto. Le tribune che circondano l’intera area di gara  occupate quasi interamente dai diversi team partecipanti alla Coppa del Mondo che, in attesa del loro turno di gara, si rilassano in vario modo, dal semplice riposo, al riscaldamento pre-gara.

Ai piedi di una delle tribune centrali, lungo quindi uno dei lati lunghi dell’area di gara, sono allestiti i diversi stand degli sponsor della manifestazione. Si tratta di marchi di abbigliamento e attrezzature per sport da combattimento.

    

Immancabile la presenza di Cesarini, della Oriente Sport, che abbiamo incontrato spesso in occasione di altri importanti eventi sportivi simili a questo.

    

Tra questi stand l’organizzazione del Bestfighter ha sistemato anche un’apposita zona per le interviste ufficiali, con sedie e pannelli posto sul retro contenenti i loghi dei numerosi sponsor della 13a Coppa del Mondo Bestfighter. Abbiamo quindi utilizzato questo spazio per evidenziare la nostra presenza, mettendo anche il nostro, oramai sempre presente striscione, dove poi abbiamo intervistato alcuni dei personaggi di questa manifestazione.

    

Per l’occasione all’interno del palazzetto è stato aperto anche il bar, per il ristoro dei partecipanti, del pubblico e di tutti i presenti che a vario titolo sono presenti in questi giorni di gara. Questo è divenuto ben presto il ritrovo, durante le pause di lavoro, delle molte persone intervenute per diversi motivi al palazzetto.

    

Alla testa del palazzetto, subito dopo l’entrata, è stata invece allestita la zona della giuria centrale, una vera e propria sala operativa per guidare l’intera manifestazione, affidata all’esperienza pluriennale del croato Romeo Desha, coadiuvato dai ragazzi dello staff del Bestfighter, con l’utilizzo sempre più ampio di strumenti informatici, quali computer portatili e non, stampanti collegate i rete, permettevano di avere sotto controllo lo svolgimento degli eventi nella manifestazione.

    

In una grande manifestazione non manca mai, e in una internazionale come il 13° Bestfighter è davvero indispensabile, l’ambito traguardo che ogni atleta sogna un giorno di poter salire nel proprio percorso agonistico: il podio!

              

Questi è stato preparato dietro il banco della giuria centrale, nell’area riservata, sormontato alla sue spalle dal grande manifesto del 13° Bestfighter, simbolo del prestigioso traguardo raggiunto.

              

Ma tutto questo doveva essere poi rifinito con un adeguato trofeo, segno di questa importante manifestazione che ognuno avrebbe voluto portare a casa propria, non senza però essersela prima meritata.

         

Infatti nell’area riservata alla giuria centrale l’organizzazione ha sistemato in bella vista per chiunque passasse davanti, un tavolo con le famose coppe del mondo Bestfighter. Posizionate su vari livelli mostravano con le loro forme l’imponenza di questa manifestazione. E per la Coppa del Mondo WAKO cosa mai poteva essere rappresentato nel suo prestigioso trofeo? Innanzi tutto il mondo, sostenuto dalla Vittoria. Il mondo rappresentante l’appuntamento mondiale e l’immancabile Vittoria meritata dal vincitore di questo 13° Bestfighter.

    

Nonostante il filtro che i ragazzi dello staff sostengono all’entrata al palazzetto, l’area di gara dove sono disposti i quadrati di gara e i ring risulta comunque affollato di persone. Oltre gli atleti che devono disputare la loro gara, accompagnati dal proprio coach, molte di queste persone erano parte dello stesso staff, mentre altre, e forse anche più numerose, erano dovute alla presenza dei diversi giudici sui 12 quadrati di gara.

Ogni quadrato di gara sembrava una cittadella a se stante, ogni persona presente ha un compito ben preciso, il cronometrista, il segnapunti, il responsabile di quadrato, ecc… Tutti lavorano dando prova di organizzazione e professionalità nel portare avanti l’attività del quadrato che gli era stato assegnato.

Lavoro reso più semplice anche dall’educazione dei partecipanti a questa Coppa del Mondo, i quali si sono lasciati guidare dall’organizzazione nei loro diversi adempimenti, mostrando rispetto per il lavoro dei giudici e dello staff impegnati nei diversi quadrati di gara. Pochissime o nulle, le contestazioni sui giudizi, segno oltre che di professionalità del corpo giudicante, anche della maturità dei coach, che conoscendo le regole di giudizio potevano comprendere meglio i giudizi espressi dagli ufficiali di gara nelle competizioni dei loro atleti.

    

Durante le gare non sono mancati anche interventi dello staff medico, sempre pronto ed efficiente nel prestare i primi soccorsi, spesso dovuti a semplici contusioni, ma che richiedevano la verifica dell’integrità dell’atleta. Solo in un paio di occasioni si è dovuti ricorrere all’ambulanza per il trasporto al centro medico. Considerato il numero di competizioni svolte nei tre giorni, questi episodi sono stati davvero minimi.

    

A rappresentare la Federazione e forse a dare maggior carisma all’evento Gianfranco Rizzi ha voluto accanto a sé la presenza del Dr. Antonio Caridi. Personaggio che appare sempre più spesso in occasione di grandi eventi, proprio per le sue qualità di mediatore oltre che sapiente conduttore, assicurando con la sua partecipazione che tutto procedesse nel migliore dei modi.

      

E’ sempre stato presente nei tre giorni, distribuendo il proprio sostegno ai tavoli dei diversi quadrati di gara e ogni qual volta dove la sua presenza era richiesta e necessaria per la regolarità delle competizioni.

    

Proprio per queste sue qualità e certamente anche per altre, Gianfranco Rizzi lo ha voluto al suo fianco nel condurre in porto questa Coppa del Mondo WAKO, mostrando così di essere un ottimo organizzatore sapendosi circondare di persone giuste a cui affidare i compiti più delicati.

    

Rizzi, attraverso i propri collaboratori, ha saputo gestire anche quest’anno una collaudata manifestazione, anche se ogni volta questa può riservare sorprese ed imprevisti ingestibili qualora non si fosse preparati ad affrontarli.

         

Certamente questi inconvenienti ci sono stati, ma il fatto che non si sono evidenziati è segno di quanta cura si sia messa nel preparare l’organizzazione per questo imponente lavoro, lavoro sicuramente fatto da persone, ma che per poter dare quello a cui abbiamo assistito posso dire che questi ragazzi hanno lavorato come una vera e propria squadra, una sola… protesa verso il successo di questo 13° Bestfighter.

    

I complimenti a Gianfranco Rizzi sono quindi i complimenti a tutto il suo Staff, senza il quale non potrebbe esistere l’organizzatore e il Bestfighter.

A rivedervi al prossimo evento…


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