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DOPO LA PIACEVOLE IMPRESSIONE RICEVUTANE IL GIORNO, I NOSTRI COLLABORATORI SONO TORNATI A RECENSIRE PER VOI LA SERATA DI GALA, ALLESTITA CON ALCUNE DELLE FINALI DI SANDA PROFESSIONISTI E TANTE, TANTE SPETTACOLARI DIMOSTRAZIONI INTERNAZIONALI DI KUNG FU WUSHU E NON SOLO.LA SERATA DI GALADi: Roberto Fragale
Dall’allestimento stesso del palazzetto… con l’americana per le luci, montata sulla pedana centrale e rialzata, posta al centro del parterre… e dai due maxischermi montati sulle tribune… si poteva facilmente dedurre che ci sarebbe stata una serata di gala, magari con la disputa delle finali… ed infatti era proprio così. Consumata la cena sul camper de ilguerriero.it, arriviamo fortunatamente appena in tempo, per l’inizio del gala serale. I due presentatori sono già sotto i riflettori, al centro della pedana, che annunciano in italiano ed inglese l’evento e danno il benvenuto agli spettatori. Il parterre attorno alla pedana è un brulicare di operatori, tecnici, cameraman e fotografi. Ci sono credo, una decina di telecamere professionali a riprendere la serata da ogni angolazione e livello… e tra queste ufficialmente autorizzate, c’è anche quella della nostra Redazione!
C’è persino una interprete madrelingua che traduce per gli ospiti cinesi. In effetti, noto che sulle poltroncine di prima fila, c’è una vera e propria rassegna di personalità che hanno onorato la serata e l’intera manifestazione, conferendogli la giusta rilevanza che ritengo meritasse di avere. Da eminenti maestri cinesi, a Presidenti di federazioni cinesi ed italiane, come il Generale Giuseppe Falconi per esempio (Presidente FIWUK) diversi esponenti in rappresentanza del Comitato Olimpico Nazionale, come il Presidente regione Umbria e quello provinciale perugino… e tanti altri di cui mi scuso per non ricordarne al momento nome e ruolo ricoperto o ente rappresentato. Caspita… questo non posso certo dimenticarlo… era giustamente presente una delegazione in rappresentanza dell’ambasciata cinese in Italia! Tutti ospiti del M° Giuliano Fulvi e gentilmente intervenuti per plaudire all’iniziativa che avvicina due mondi e due culture così distanti, ma in qualche modo unite e collegate da encomiabili attività sportivo-culturali come questa.
Bene, i due presentatori iniziano a fare un veloce sunto di quello che è finora accaduto e apprendiamo finalmente anche i numeri ufficiali del torneo: circa 700 atleti provenienti da una quarantina di diversi Paesi dal Mondo e da oltre 40 club italiani. Desumiamo quindi che non è un vero e proprio Campionato Mondiale… (dove ogni Paese, rappresentato da una unica Federazione Nazionale, porta un solo atleta selezionato per ogni categoria di ciascuna specialità) ma una bellissima Coppa del Mondo o torneo Mondiale Open o Mondiale per clubs (dove l’iscrizione è singola e libera a chiunque, senza restrizioni numeriche o pre-selezioni di sorta). E’ comunque un bellissimo “Campionato Open” di indubbio livello Mondiale e che (con i requisiti con cui vediamo si presenta adesso…) è sicuramente destinato a crescere ancora e molto! Per prima cosa si presentano i finalisti del concorso K Star (volti nuovi per il cinema d’azione) vera novità di quest’anno, chiamandoli uno ad uno sulla pedana e molti dei quali saranno anche gli artefici di molte delle esibizioni spettacolari che si sono succedute sulla pedana nel corso della serata.
Assieme a loro, presentati anche i registi ed i talent scout cinesi, promotori del concorso K Star. Lettura del discorso inaugurale per la serata, dell’Ambasciatore cinese in Italia, per mezzo di un suo rappresentante di Ambasciata, in cui si pone l’accento ed il plauso, sull’indiscussa azione nell’interscambio culturale, a carico della manifestazione. Ma cominciamo subito ad entrare nel vivo della serata, con una delle finali di Sanda, categoria professionisti, tra un atleta italiano e l’altro finalista daghestano.
Buono il livello tecnico-atletico e combattimento dai contenuti spettacolari…. Vinto ai punti dopo tre belle riprese, dal preparatissimo atleta ospite. Bisogna dire però, che il M° Giuliano Fulvi non ha lasciato niente al caso nell’organizzazione, persino nelle più piccole attenzioni e notiamo con piacere che si è provveduto addirittura alla creazione di una specie di “lavandino portatile” e montato su una apposita colonnina, ad ogni lato, sull’area riservata agli atleti. Una soluzione che potrebbe essere presa ad esempio, anche dagli organizzatori di serate WAKOpro nei nostri sport da tatami (semi e light). Mantenuta anche la spettacolare esibizione della “ring girl” per ricordare al pubblico il numero del round di prossimo svolgimento. In verità molto più “castigate” di quelle a cui siamo abituati ad averne visione sui ring… ma sicuramente non inferiori in quanto a bellezza ed avvenenza.
Chiamati a presenziare alla premiazione degli atleti e dei team, il Presidente CONI Regione Umbria ed il Generale Giuseppe Falconi (Presidente FIWUK) il quale ha poi tenuto a precisare per i tanti appassionati di kung fu presenti… che si scusa di non essere riuscito a portare questo sport alle prossime Olimpiadi, ma che avranno dedicato un torneo nella stessa sede, qualche giorno prima dello svolgimento di queste… e che spera pertanto di riuscirvi con l’edizione delle successive.
A questo punto si passa al ricordo di Daniele Fulvi (figlio del M° Giuliano e precocemente scomparso all’affetto dei suoi familiari) a cui sembra sempre che ogni manifestazione ed operazione sportiva condotta dal padre si ispiri… e forse inizio anche a comprendere parte del perché di questa sua inesauribile energia, che sembra spingerlo e sostenere imperturbabilmente, durante tutte queste ore di stress psicologico e lavoro fisico. Si consegna quindi il premio “Daniele Fulvi”. Praticante anch’esso di discipline marziali con il padre e dopo l’ottenimento di tanti lusinghieri successi sportivi… è improvvisamente scomparso e se ne ricorda questa sera l’ottava triste commemorazione in questo torneo internazionale. Tutto il pubblico in piedi ed un applauso particolarmente scrosciante è il giusto, anche se breve tributo, ad un dolore che sembra fortunatamente essersi incanalato nella propositività e benefica attività sportiva, facendolo rivivere nel ricordo e nella realtà dei successi conseguiti con le manifestazioni organizzate in suo onore. Il premio “Daniele Fulvi”, come da tradizione, viene consegnato all’atleta più piccolo iscrittosi al torneo… e quest’anno la ricerca è ricaduta su un giovanissimo atleta di kung fu rumeno di soli 6 anni. A questo quindi, è stato consegnato il trofeo (più grande di lui) ed ha omaggiato poi tutti con una sua personale performance, che lo vedeva impegnarsi nell’esecuzione di una forma di kung fu.
Si passa poi ad una esibizione di kung fu wushu a cura di una scuola libanese che mostra i suoi ultimi virgulti tecnici, con i propri fantastici bambini. Devo dire che trovo, le esibizioni di wushu siano sempre altamente spettacolari… sarà la musica d’effetto… saranno i costumi sgargianti… saranno le doti atletiche mostrate… ma quando sono i bambini ad eseguirle… recepisco che si caricano di una energia aggiuntiva in ogni caso, quando poi sono bravi, eleganti ed espressivi come questi… l’effetto è assicurato! Esattamente questa deve essere stata l’opinione, per la sensazione ricevutane, del pubblico presente, che non si è fatto certo pregare per accompagnare con uno scrosciante applauso ogni fase maggiormente spettacolare e conclusiva di una singola esibizione, presentata dal drappello di bambini libanesi… e di cui vi presentiamo un filmato.
Ma dopo questa bellissima esibizione e per non scontentare i meno “esterofili” del pubblico… è la volta di un gruppo italiano veramente sorprendente. “I Dragoni del Sud” di Catania.
Il gruppo dei “magnifici sette” era composto da uomini, donne, adulti, ragazzi e bambini. La loro esibizione è stata quella che maggiormente mi ha colpito per la pragmatica coreografia e composizione artistica. Niente lasciato al caso… alta la spettacolarità atletica, completa l’eterogeneità dei componenti, belli i costumi, caricante la musica… ma quello che maggiormente credo abbia dato “forza” all’esibizione… sono stati i tempi direi quasi “televisivi”. Esattamente come intendo io che dovrebbe essere una spettacolare performance esibitiva! Non è durata molto quindi… ma vi assicuro, neanche un secondo di “vuoto” o tempo morto nell’esibizione!
Gli “assoli” di ogni componente erano non solo belli e spettacolari in ogni uscita, ma la fine di ognuno di questi, non lasciava neanche spazio all’istintivo applauso del pubblico… perché già impegnato ad assistere alla “funambolica” entrata ginnica del successivo! Diversi, gli stili presentati e parecchie le armi tradizionali usate, sia pur brevemente, ma con una maestria e velocità a dir poco impressionante. Tanto che poi infine, lo scrosciante applauso ha accompagnato tutte le sue fasi conclusive, fino a raggiungere l’apice nella spettacolare chiusura finale. Questo li ha visti tutti assieme sulla pedana per l’apogeo terminale, degno di una coreografia televisiva professionale… e di cui vi presentiamo un filmato.
Ma ancora un’altra spettacolare e festosa esibizione ci aspettava, anche se apparentemente non confacente alle precedenti, ma sicuramente in tema con il messaggio di incontro interculturale che si voleva dare all’intera manifestazione.
Una quindicina di ragazzi appartenenti alla delegazione del Daghestan, si sono infatti esibiti in una loro effervescente danza tradizionale, con tanto di costumi originali e naturalmente al ritmo della classica musica d’origine. Un ritmo incalzante che li ha visti in una esibizione di gruppo e vari “assoli” ad una velocità e movimento di “tacco punta” impressionante e che hanno dato ancor più forza espressiva ad una visione celebrativa di fratellanza festosa tra i tanti vari paesi presenti. Una vera kermess di musiche, colori, culture e tradizioni.
Dopo la spettacolare parentesi dimostrativa, si torna agli incontri della specialità del Sanda, categoria professionisti, con l’incontro di finale tra un atleta russo ed un bielorusso.
Un incontro come da aspettative, che si rivela fin da subito molto potente e dalle chiare frequentazioni dei due, che mi appaiono “soliti” nelle discipline kickboxistiche. Sono molte infatti le belle tecniche di calcio e di boxe, di cui i contendenti fanno sfoggio e che giungono a segno, per aggiudicarsi la vittoria. Un incontro molto spettacolare anche questo quindi, specialmente nei contenuti atletico-tecnici e che vede infine, la supremazia dell’atleta russo.
E’ poi la volta di un bielorusso opposto ad un daghestano per la finale mondiale nella categoria 70/75 kg. Sembra proprio che i paesi dell’est si facciano onore anche in questo tipo di competizioni, ma anche gli atleti di questo incontro, manifestano visibilmente doti ed abitudini strategico-tattiche degne dei migliori kickboxer.
Il confronto appare molto equilibrato e la vittoria arride infine al bielorusso.
Si riprende con le esibizioni di kung fu e questa volta si esibiscono due allievi del M° Giuliano Fulvi, che omaggiano il pubblico con una spettacolarissima esibizione. Prima l’uno in assolo con la sciabola… poi l’altro con la lancia… ma la più spettacolare ed applaudita è stata la coreografica dimostrazione messa in scena, con un combattimento tra i due, in “sciabola contro lancia”.
All’interno di questo infatti, non solo doti atletiche e ginniche non certamente comuni, ma tecnica sopraffina e una coreografia degna dei migliori films made in Hong Kong. Per non parlare poi dei perfetti tempismi e del palesemente percepibile affiatamento tra i due… che hanno fatto di questa esibizione un vero capolavoro artistico. Naturalmente applauditissima dal pubblico presente, che oltretutto e come potremmo immaginare, era composto in maggioranza di perugini… ma perché lo possiate fare anche voi… vi presentiamo il filmato della dimostrazione.
Seguono poi ancora, da parte di alcuni team esteri, altre dimostrazioni spettacolari e con tutto ciò che possiamo immaginare potesse esserci in una tale serata e persino di Chi Kung. Lance piegate con la gola quindi, lame sulla pelle nuda, bastoncini spezzati sulla gola, sul petto e sull’inguine… prove di resistenza ai calci nell’inguine, bastoni che si rompono all’impatto sui corpi e persino sulle parti intime… e scusatemi se non mi dilungo oltre… ma credo che queste cose, contribuiscano a formare nella mente dei “non addetti ai lavori” e dei giovani, un anacronistico (a mio avviso anche falso) e deleterio mito del “superomismo” nel Maestro… che, ove vi fosse come forse dovrebbe… credo proprio che non sarebbe certo legato o dimostrabile con questi mezzi.
Poichè personalmente sono contrario a questo genere di spettacoli che lasciano a mio avviso immaginare (pur non dicendolo) cose assolutamente al di fuori della realtà e che… anche per le quali, mi sono allontanato da questo mondo, già molti anni addietro, mi scuso per la personale, trasparente e sincera critica. Ma soprassedendo su questo, che non è altro che una mia discutibile opinione personale (scusatemi ancora… ma non potevo non dirla) direi infine che anche questo ha contribuito a rendere più completa la visione e carrellata completa del variegato mondo marziale, legato alle discipline del kung fu wushu.
Si procede poi con una finale di tui sho, tra un atleta libanese ed uno italiano, per la categoria dei pesi massimi. In questo tipo di competizione, credo di aver compreso che si parte da una posizione prestabilita di contatto avversario con entrambe le braccia, e si deve sbilanciare l’avversario facendolo cadere o facendolo uscire dal cerchio… direi che è molto carina ed avvincente nel concetto, ma forse i pesi massimi sono una categoria poco adatta ad una dimostrazione ed i due sembrano più che altro volersi spingere fuori… (anche questo credo sia consentito) e senza che nessuno dei due ceda (come avrei immaginato di vedere) o tenti una volta di cedere per sbilanciare l’altro. Ma sicuramente con pesi più leggeri e quindi veloci… dovrebbe potenzialmente essere una specialità… a tratti, anche spettacolare. Finale vinta dall’italiano.
Poi si procede alla proclamazione del “best fighter” del torneo di Sanda professionisti, a cura di una Commissione Tecnica preposta… la quale assegna a Abasov Bagautdin, proveniente dal Daghestan (e vincitore della prima finale disputata nella serata) il titolo per l’edizione del 2006, succedendo così all’iraniano Ghorbani Eslam.
Si procede quindi all’investitura ufficiale e si chiamano sulla pedana tutti gli ospiti, le personalità ed i più alti collaboratori che hanno contribuito a rendere grande e fattibile, l’edizione del 2006… dandoci appuntamento per l’anno seguente… stesso periodo e stesso posto.
Ma l’intera manifestazione non si è certo conclusa qua.. e l’indomani mattina ci sono in programma tante altre finali di ogni specialità contemplata. Bene… Andiamo a fare due chiacchiere conclusive in camper.. e dopo un buon sonno… ci rivediamo qua per concludere la recensione.
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