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IL NOSTRO COLLABORATORE REDAZIONALE LUIGI MERLINI (indubbiamente lo storico del gruppo) CI PRESENTA UNA ATTUALE PROMESSA NELLA KICK BOXING FEMMINILE E PER INTRODURRE L’ARGOMENTO… COME SUA ABITUDINE, RIPERCORRE I TEMPI IN CUI LA CATEGORIA DI SPECIALITA’ HA INIZIATO A MUOVERE I PRIMI INCERTI E SPERIMENTALI PASSI, CHE DARANNO POI LUOGO ALLA SUA ORIGINE DEFINITIVA.Kick Boxing Femminile…- Le origini e il presente -Di: Luigi MerliniPer parlare delle origini della Kick Boxing femminile, bisogna un po’ risalire “alla notte dei tempi” e non tutti credo siano in grado di farlo... Infatti, almeno per quanto riguarda la mia esperienza personale, vi è una concomitanza tra le origini della Kick Boxing stessa e l’inizio della sua pratica al femminile (perché mi risulta che questa, abbia seguito di pochi mesi, la nascita stessa della Kick Boxing.): LE ORIGINI:Ricordo che eravamo sul finire degli anni 70 (precisamente 17 marzo 1979) al suggestivo palasport dell' arsenale di Venezia… e in un clima “abbastanza infuocato” stavano per iniziare le finali del primo Campionato Italiano W.A.K.O. Italia (sigla in cui erano inizialmente fuse la FIAM e l'AIKAM, le due principali Federazioni che si occupavano della divulgazione di quello che all'epoca, si chiamava Karate Contact, diviso nelle due uniche discipline del Semi e Full Contact).
Ad un tratto si presentarono sul tatami centrale (il ring ancora era ancora un sogno per i praticanti di Full Contact…) un bambino e una bambina di neanche 10 anni, che dettero vita ad un bellissimo combattimento (di quello che ora potremmo definire Light Contact) tanto da entusiasmare due “campionissimi” dell'epoca, presenti alla serata come ospiti d'onore: il franco-vietnamita Roger Pachy ed il francese Petit Demage. (entrambi componenti della fortissima equipe francese campione del mondo… e tra i primissimi esponenti tra i divulgatori europei del Karate Contact… Pachy addirittura, cominciava a promuovere la Boxe Tailandese!)
Inutile dire, che anche il pubblico gradì molto questa esibizione, con tanto di protezioni quasi più grosse degli stessi bambini. Come mia abitudine… a dimostrazione della veridicità di quanto vado affermando (dati gli oltre 25 anni trascorsi) allego alcuni ritagli delle riviste specializzate dell’epoca (Banzai e Karate-Judo) tratte dal mio fornitissimo archivio personale… che rimarcarono oltremodo lo spettacolare ed insolito… quanto graditissimo, evento:
Visto?... proprio come vi avevo detto… o forse anche un po’ più! Come già scritto… si trattava di un bambino e di una “bambina”. La bambina in questione, altro non era che la sorella minore di Roberto Fragale, che vediamo giovanissimo nella foto sopra, già impegnato nelle mansioni di arbitro centrale, (all'epoca capo indiscusso della “temibilissima” squadra agonistica del Lung Chuan Pai di Pisa) per l'esattezza: Marisa Fragale.
Fragale Marisa è praticamente cresciuta in palestra… in cui ha iniziato a praticare Karate a soli 5 anni, sotto la guida dello stesso fratello maggiore Roberto. Da lì a poco fu proprio Roberto (fra i “primi” pionieri del Karate Contact in Italia) a far sì che anche Marisa lo divenisse, per quanto riguarda la pratica al femminile. Marisa Fragale seguirà poi il fratello (come tutti noi) in un “isolamento federale” durato fino a tutti gli anni 80. Rientrerà poi in FIAM WAKO sul finire di questi anni, ma ancora in tempo per conquistare il titolo italiano nella categoria .... Light Contact femminile, che le permetterà poi di partecipare con la nazionale italiana FIAM, ai Mondiali WAKO di Londra del 1991!
Attualmente Marisa Fragale continua ad “operare” per la divulgazione della Kick Boxing, come insegnante e Ufficiale Federale nella FIKB. IL PRESENTE:Come dicevo all'inizio… ne è passata molta di acqua sotto i ponti… adesso anche la Kick Boxing femminile è cresciuta (come tutta la Kick Boxing) sotto l'aspetto tecnico e qualitativo. Ed a questo punto… per presentare l'attualità della Kick Boxing femminile, ho scelto un'altra atleta toscana verace: Torrente Paola, 31 anni, di Viareggio, scuderia Balistic, della societa' Hajime' Viareggio. (Non me ne vogliano tutte le altre bravissime atlete, ancora più accreditate e conosciute… ma proprio per questo credo sia opportuno dare spazio a Paola in rappresentanza delle attuali “emergenti”).
Ho avuto modo di arbitrarla diverse volte e molte altre volte l'ho vista combattere. In entrambi i casi la sensazione che ho avuto è quella di un'atleta molto preparata sia atleticamente che tecnicamente. Un'atleta che, seppur dilettante, affronta la preparazione e la gara stessa in modo molto professionale. Un'atleta che riesce a concentrarsi e riversare sul ring una generosità agonistica che nulla ha da invidiare a quella maschile. Io credo che rappresenti proprio… un chiaro ed auspicabile “esempio” di serietà sportiva! Essendo mia concittadina forse, nascondo inconsciamente nel mio giudizio, un senso di “campanilismo”… ma credo che fondamentalmente i miei giudizi siano condivisi anche a livello federale, vista la sua ultima convocazione in nazionale agli europei WAKO di Buvda in Montenegro e prima ancora ai mondiali WAKO di Parigi . Ad ogni modo, ho deciso di conoscerla meglio… e così l'ho invitata per un allenamento in palestra. Paola ha accettato volentieri il mio invito ed è stata così mia ospite per un allenamento.
Devo dire che era per me un piacere incrociare i guanti “ed i calzari” con una neo campionessa Italiana. Ci siamo divertiti ... diversi round, solo con i pugni, con pugni e calci, low kick, semi contact… Paola è un'atleta polivalente, in grado di passare da una specialità all'altra con naturalezza e quindi in possesso di un discreto bagaglio tecnico-cognitivo. L'allenamento con lei scorre che è una meraviglia… e alla fine ti rendi conto che il suo entusiasmo e la sua passione sono sempre allo stesso livello, in quanto (seppur con diversi lusinghieri successi alle spalle) continua a mantenere un'umiltà degna di una principiante. Complimenti Paola ! Alla fine dell'allenamento ho pensato bene di proporgli un'intervista per gli utenti de ilguerriero.it. Paola ha accettato volentieri, rimanendo compiaciuta e sorpresa per tanto interesse nei suoi riguardi, rimarcando quindi la sua naturale semplicità ed umiltà. INTERVISTA A PAOLA TORRENTE |