Intervista
a
Paola Torrente
Di: Luigi Merlini
D- Anche se è
scontato e forse anche banale… la domanda di rito non può essere che: come
mai la Kick Boxing?
R-Semplice anche la risposta… per un motivo sentimentale! Fu così,
che il mio ragazzo di allora… divenne anche il mio istruttore di Kick
Boxing
D- Hai praticato
altri sport prima della Kick Boxing? Se
si, quali?
R-Ginnastica
artistica ed aerobica competitiva
D- Hai trovato
giovamento dalle pratiche sportive precedenti ?
R-Si, molto,
condizione fisica, coordinazione psicomotoria, scioltezza articolare e forza di
reazione. Elementi fondamentali nella pratica della KickBoxing!
D- Quando hai
iniziato… avresti mai creduto di raggiungere i livelli attuali ?
R-No, speravo di
arrivare a gareggiare, ma in verità… le aspettative erano sicuramente
inferiori ai risultati finora ottenuti.
D- Ti alleni molto?
R-Si, ma non come
vorrei in realtà.. . Ho anche molti impegni di lavoro da rispettare e tutto
questo, credo non mi consenta di
migliorare troppo velocemente il mio attuale livello.
D- Oltre a quella
per
la Kick Boxing
… quali altre passioni coltivi ?
R-Un’altra mia
grande passione è l’attività subacquea ricreativa. L’immersione mi da
un’emozione in termini di contatto, con l’elemento mare-natura fortissima…
ed e’ una sensazione di pace e di
benessere psicofisico.
D- Professionalmente
di che cosa ti occupi ?
R-Sono diplomata I.S.E.F. ed insegno fitness nelle palestre , ma
sono anche maestra d’asilo… e per
cui insegno anche in una scuola materna
D-Hai 31 anni e
penso che tu sia nel pieno della tua maturità agonistica, quali sono i tuoi
futuri progetti?
R- Continuare a
gareggiare divertendomi e tentare di
migliorare ancora… se ci riesco.
D- Cosa è che ti
affascina di più della Kick Boxing?
R-“L’atmosfera”
del combattimento, del quadrato, o meglio ancora del ring e chiaramente
l’adrenalina che si prova quando si sta’ per affrontare un incontro
D- Il tuo ricordo più
bello nella Kick Boxing?
R-Senza dubbio la mia
prima convocazione in nazionale. Rappresentare la mia nazione in una
competizione internazionale di tale portata… e’ stato per me, motivo di
grande orgoglio. L’ho considerato un traguardo, ma allo stesso tempo un
punto di partenza da cui iniziare a lavorare per migliorare ancora. Praticamente
mi sono sentita investita di una responsabilità… nel venire ultimamente chiamata
a difendere i colori della Kick Boxing italiana.
D- E quello più
brutto, se c’è?
R-Ci sono stati diversi momenti brutti… anche se mai nessuno in particolare. Ma
sicuramente ad esempio, alla fine dell’incontro… quando sei convinta di aver
“stravinto” e vieni data perdente da un giudizio arbitrale non molto chiaro.
Quello si… indubbiamente quello è
“ un brutto momento”. Ma in verità devo dire che sono storie molto
vecchie... Negli ultimi due anni non si sono più ripetuti
(N.d.R. perche’
negli ultimi due anni ha sempre vinto oppure qualcosa e’ cambiato anche a
livello arbitrale ? Visto la mia presenza non voglio porvi questa domanda, ma
come ben sappiamo la verita’ alla fine sta’ nel mezzo.)
D- Un’ultima
domanda : il fatto di praticare uno sport prevalentemente maschile ti crea dei
problemi? In ogni caso… rispetto alla tua femminilità (che resta intatta)
senti di essere una specie di wonderwoman?
R-Se devo essere
sincera… all’’inizio un pochino si. In effetti l’ambiente della Kick
Boxing è’ prevalentemente maschile… ma con il tempo mi sono abituata e
adesso non mi sento diversa da una qualsiasi altra atleta che pratica agonismo,
anche in uno sport a maggior tasso di presenza femminile.
D- Per chiudere
voglio comunque un suo parere sul futuro delle riviste nel web, per cui gli
chiedo: Cosa ne pensi delle nuove riviste web e di internet in generale?
R-Penso che sia tutto
molto positivo, soprattutto per la divulgazione e quindi la conoscenza della
Kick Boxing. Inoltre credo sia un ottimo strumento di comunicazione… con
internet, penso proprio sia molto più
facile avere contatti… sia con i
Team e sia con gli atleti… anche se all’estero!
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