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1° GIORNO DI CORSO FORMAZIONE UFFICIALI DI GARADi: Francesco Pellegrino
Noi siamo presenti di buon ora per dare l’esempio, ma prima delle 10,00 (ora stabilita per l’inizio del corso) tutti gli iscritti avevano raggiunto la sede di svolgimento e già compilato la propria scheda di censimento ed iscrizione. Sapevamo che i corsisti dovevano essere più di una decina, ma le previsioni sono state smentite come per altro di solito accade… questa volta non in peggio, ma in meglio! Ben 17 i partecipanti iscrittisi al primo corso di preparazione per la formazione di nuovi Ufficiali di Gara nel settore specifico della Muay Thai, svoltosi a Napoli!
Questo l’elenco in ordine alfabetico dei 17 partecipanti:
Ha naturalmente aperto “i lavori” il Presidente del Comitato Regionale Campano M° Gianni Di Bernardo, anch’esso modestamente iscrittosi al corso di formazione (dando lui per primo, una esemplare lezione di umiltà per chiunque) pur essendo da anni un membro della Commissione Nazionale Arbitraggio (ma con specializzazioni diverse) che lo stesso Roberto Fragale presiede in questo quadriennio. Gianni Di Bernardo ha dato il benvenuto e salutato con piacere i docenti, oltre che presentarli formalmente ai presenti, ma soprattutto si è detto felice di constatare che finalmente, all’interno della sua regione ci potessero essere delle forze attive nel settore Muay Thai, ben organizzate, intraprendenti e volenterose di fare, come quelle appunto mostrate dal gruppo di Decio Pasqua e potenzialmente in grado quindi, di rafforzare complementarmente l’attività federale da lui diretta, nella regione che presiede. Ha quindi espresso tutto il suo appoggio ad ogni iniziativa che avessero voluto intraprendere, facendo presente che già si sono potuti vedere i primi frutti collaborativi ed il personale impegno, sia con l’avvio di questo primo corso di formazione, che con l’ottenimento della sede di svolgimento dei campionati Italiani di Muay Thai a gennaio del 2008 e per cui ha promesso tutto l’interesse ed aiuto sostanzialmente necessario, per una sua degna e corretta edizione… e non è detto che le gradite novità non possano finire qua.
Fatta la premessa iniziale del Presidente regionale ospitante, Roberto Fragale inizia ad introdurre la corretta visione della figura federale dell’Ufficiale di Gara nelle sue tante varie e necessarie mansioni ed illustra l’opportuna conoscenza generale di tutto l’organico federale che forma l’intero settore arbitrale FIKB. Organi centrali e periferici, loro mansioni, i diritti, le responsabilità ed i doveri come le varie gerarchie e sovrintendenze alle tante varie operazioni, prima, durante e dopo l’effettuazione delle gare. Loro rapporti con le altre figure federali centrali e periferiche… insomma, un quadro completo di tutto ciò che concorre a formare il funzionamento dell’intero settore arbitrale in Federazione, dai propri vertici, sino all’ultimo tassello che sarà composto in futuro proprio da loro, come ultimi Ufficiali Federali di fresca qualifica.
Una volta terminato di collocare correttamente la figura dell’Ufficiale di Gara nei quadri organici federali e quindi negli intendimenti dei prossimi futuri, si passa alla citazione del Regolamento Arbitrale… vera e propria Bibbia dell’Ufficiale Federale e denunciando l’inesistenza a tutt’oggi di questo in maniera ufficiale e per il momento, sul sito federale fikb. Nessun problema comunque.. perché essendo stato egli stesso ad aver avuto il compito di scriverlo (e chi meglio di lui avrebbe potuto farlo…) per la Federazione in occasione della consegna richiestagli tassativamente per il riconoscimento al CONI… Fragale ha la copia in originale del suo lungo lavoro fatto, per renderlo congruo con gli intendimenti ed obblighi federali, ma anche consono a quello internazionale di riferimento WMF e IFMA. Si è potuti così passare alla lettura di ogni singolo articolo, discutendone i contenuti, i significati, i motivi e la sempre presente attenzione verso la salvaguardia fisica dell’atleta, che è continuamente messa al primo posto tra i motivi del regolamento e che dovrà sempre accompagnare ogni decisione personale che potrebbe dover eventualmente prendere in autonomia, ciascun Ufficiale di Gara.
Tre ore quindi ininterrotte di discussione e spiegazioni, in cui non sono certo mancate domande mirate ed in argomento… da parte degli interessati e competenti corsisti intervenuti. Molti dei quali erano infatti esperti combattenti, altri… insegnanti da tempo della disciplina, altri ancora già arbitri internazionali di Muay Thai per altre sigle (p.es. Decio Pasqua aveva frequentato un corso della IAMTF) ed ancora qualcuno che, già arbitri nazionali ed internazionali FIKB di altre discipline, volevano comprendere ed introiettare meglio le nuove regole, rimarcando continuamente le tante differenze, uguaglianze e similitudini, con i regolamenti di gara delle altre discipline. Nessun problema naturalmente, visto che sia io che Roberto abbiamo le abilitazioni per tutte quelle discipline di gara federali.
Una pausa di due ore quindi, dalle 13,00 alle 15,00 per la pausa pranzo, in cui non solo tutti i corsisti lo hanno voluto consumare tutti a assieme e continuare sia la conoscenza personale reciproca, che l’argomento del corso con qualche domanda informale… ma con nostro grande piacere si sono uniti al gruppo anche alcuni altri praticanti del posto che, pur non partecipando al corso, hanno voluto salutarne così la sua effettuazione. Le lezioni sono poi riprese alle ore 15,00 in punto con tutti i corsisti nuovamente presenti e, dato il pranzo ancora da digerire si è pensato bene di passare a qualcosa di più interessante e stimolante per i corsisti. Così… si è cominciato a lavorare sul ring ed attorno ad esso. Posizione dei giudici, loro comportamento ecc. Successivamente poi, mentre Roberto passava a citare le preliminari operazioni che deve compiere sul ring l’arbitro centrale, io mostravo nella pratica, in che cosa queste consistessero. Poi si e passati alla spiegazione e dimostrazione pratica delle movenze e gestualità dell’arbitro… ed anche dell’atteggiamento da mantenere sul ring, come soprattutto della presenza ed azione maggiormente “fisica” dell’arbitro negli incontri di Muay Thai. Naturalmente, dopo la spiegazione dei vari significati e motivi… si è anche dimostrato le varie tecniche di intervento da usare, a seconda delle posizioni dell’arbitro rispetto agli atleti e la posizione, vicinanza o lontananza di questi con le corde e con gli angoli del ring.
Successivamente si è passati alla spiegazione dei compiti e declinazione dei requisiti che il giudice deve ricercare ed usare per stabilire ed assegnare la vittoria di ogni round e poi infine, dell’intero confronto sportivo.
Si è in seguito passati in un’altra sala… dove con più tranquillità, si e parlato nello specifico della compilazione corretta del cartellino (scoring paper) in ogni sua più piccola accezione. Tramite dei facsimili si è quindi proceduto alla loro compilazione su alcune ipotesi di svolgimento del combattimento immaginario, con vari e diversi accadimenti che Roberto proponeva di volta in volta. Anche a questo proposito sono state molte le domande che gli intervenuti ci hanno rivolto per una migliore comprensione, come del resto gli avevamo certamente caldeggiato di fare.
Esaurito l’argomento e fattesi ormai le ore 18,00… ma soprattutto perché erano state molte le cose che avevamo fatto e detto… per non sovraccaricare di troppe nozioni i corsisti, abbiamo dichiarato chiuso il primo giorno di corso di formazione, ma particolarmente soddisfatti per il lavoro e risultati di interesse riscontrati.
Soddisfazione per l’andamento delle cose e svolgimento del corso, espressaci anche da parte di Gianni Di Bernardo che, come Presidente regionale stava facendo un’ottima figura con i relativamente suoi nuovi affiliati del settore Muay Thai in Campania e con cui, viste le premesse, si augurava di riuscire a fare qualcosa di ben più sostanzioso, per cominciare a dare un nuovo impulso motivante ed aggregante a tutto il settore in regione. Ottima la sistemazione alberghiera che ci aveva riservato… il Tennis hotel di Pozzuoli e che era sicuramente superiore a qualsiasi nostra aspettativa e richiesta, ma con cui ci dice che molto spesso ha rapporti per l’organizzazione dei loro frequenti collegiali azzurrabili per le discipline del light contact e soprattutto semi contact.
Ci lascia quindi nelle mani del premuroso responsabile alla ricezione, a cui ci raccomanda per un trattamento speciale. In effetti poi, sono state tante le accortezze ed attenzioni che gli operatori del Tennis hotel ci hanno riservato… compresa una cena deliziosa… anche se forse un po’ troppo abbondante. Nella sala del ristorante si stava preparando addirittura una serata brasiliana a cui il proprietario ci aveva persino invitato… invito che abbiamo dovuto a malincuore declinare a causa della stanchezza accumulata e del fatto che all’indomani avevamo intenzione di cominciare la seconda ed ultima parte del corso di formazione alle ore 09,00 precise!
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