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AVEVAMO PRECEDENTEMENTE ANNUNCIATO LA POSSIBILITA’ DELLA LORO NASCITA… SEMBRAVA QUASI UN VOLO PINDARICO, UNA CHIMERA FACILMENTE IRRAGGIUNGIBILE MA A CUI INDIRIZZARCI PER TENERE LA DIREZIONE DI ROTTA… ECCO CHE INVECE DIVENTANO UNA IMMEDIATA REALTA’! SONO MOLTE LE COSE CHE ULTIMAMENTE BRILLANO NEL MONDO DEI NOSTRI SPORT, MA ANZICHE’ GIOIRNE… SEMBRA CHE IN MOLTI FACCIANO FINTA DI NON VEDERLE… O FORSE NE SONO RIMASTI ABBAGLIATI?

NASCONO I WORLD MARTIAL ARTS GAMES

Di: Ufficio Stampa FIKB

Bruxelles ha ospitato una storica riunione organizzata dal GAISF.

Il 18 dicembre scorso resterà una pietra miliare nella storia degli sport "marziali".

Nella capitale del Belgio, il GAISF ha riunito tutte le federazioni internazionali riconosciute degli sport "marziali" (wushu, karate, taekwondo, kendo, aikido, ju jitsu, muay thai, kickboxing, sanbo) e da combattimento (lotta, pugilato) per discutere e deliberare sulla creazione dei World Martial Arts Games.

La ragione?

Vi sono molti sport oggi riconosciuti e praticati da milioni e milioni di persone che purtroppo però hanno poche probabilità di diventare sport olimpici un giorno. Poiché tutti hanno bisogno di maggior visibilità e credibilità, ecco l'idea: mettere tutti quegli sport insieme, creare una organizzazione che punti all'eccellenza sia dal punto di vista dei partecipanti che organizzativa, per garantire quell'interesse mediatico che tutti cercano.

Insomma i World Martial Arts Games, dal 18 dicembre scorso, sono diventati una realtà.

La prima edizione vedrà la luce nel 2010 e la città nonché il paese ospitante saranno decisi a Pechino (Cina) il prossimo 27 aprile 2007, in occasione della prossima Assemblea Generale del GAISF.

Per ulteriori informazioni, leggi l'intervista rilasciata da Ennio Falsoni.


ALLA LUCE DEI TANTI ULTIMI SUCCESSI DI RILIEVO NEL CAMPO DELLA KICK BOXING E SPORT DA COMBATTIMEMTO IN GENERALE, VISTI ANCHE I MOLTI ATTACCHI POLITICI ULTIMAMENTE RICEVUTI DA ENNIO FALSONI… LO INTERVISTA GIORGIO MELONI, CHIEDENDOGLI DI RAGGUARDARCI CIRCA GLI ULTIMI SVILUPPI E SUL FUTURO DEI NOSTRI SPORT DA COMBATTIMENTO.

INTERVISTA A ENNIO FALSONI

Di:  Giorgio Meloni


Damasco: la creazione della WAKO ASIA!

Giorgio Meloni: In quanto ex praticante di karate e kickboxing, mi tengo informato su ciò che avviene sia in FIKB che nella WAKO attraverso Internet. I siti delle due organizzazioni sono memorizzati tra i miei preferiti e non passa settimana che io non ci butti un occhio. Ultimamente sono rimasto molto stupito dal numero, davvero notevole, di viaggi che Ennio Falsoni ha fatto recentemente. Pensate, in poco più di 45 giorni, è stato in Portogallo, quindi in Siria, Brasile, Macedonia, poi in Kuwait e, per finire, a Bruxelles. Nel frattempo, puntate a Roma, Pisa e Torino. Sempre così?

Ennio Falsoni: “E’ ormai ciò che faccio abitualmente a causa dei miei impegni nazionali e internazionali. Il tempo che dedico per i miei affari (Ennio Falsoni è oggi partner in una società immobiliare, ndr) è sempre più ridotto, ma fortunatamente c’è Internet e i computer. Devo dirti però che viaggiare è sempre stato uno dei sogni della mia vita, sin da ragazzo. Mi è sempre piaciuto infilarmi in un aereo e, dopo poche ore passate dentro quelle che io ho sempre definito le”macchine del tempo”, trovarmi in un paese diverso per lingua, tradizioni, costumi. Trovo che sia affascinante e il fatto che ciò mi piaccia ancora allevia un po’ la fatica che è inevitabile”.

Giorgio Meloni: So che alcuni di questi viaggi sono stati ovviamente al seguito delle squadre azzurre impegnate negli Europei di Lisbona e Skopje, come del resto si è letto anche su questa rivista. Trasferte certamente positive per i colori azzurri. Ma quali le ragioni per paesi come la Siria o il Kuwait, piuttosto che per il Brasile?


Nella foto: Ennio Falsoni incorona il Primo Ministro Macedone Nikola Gruevski sul ring di Skopje

Ennio Falsoni: “Hai detto bene. Ho passato otto giorni a Lisbona e una settimana giorni a Skopje nella duplice veste di presidente WAKO (curando lo svolgimento delle due manifestazioni), e come presidente delle squadre azzurre. Siria, Kuwait e Brasile sono stati invece viaggi, diciamo, politico-sportivi.E tutti e tre i viaggi sono un po’ strettamente legati tra loro. Il tutto è nato dal fatto che il 7 aprile scorso il GAISF (una delle organizzazioni sportive internazionali più importanti dopo il CIO) ha riconosciuto la WAKO a Seul (Corea) nel corso della sua Assemblea Generale. Tale riconoscimento però era subordinato alla necessità di incorporare la IAKSA (una organizzazione concorrente della WAKO con cui avevamo trovato un accordo di fusione a Seul) e nell’adozione di un nuovo statuto. In Croazia, il 27 settembre scorso, in occasione dei Mondiali Cadetti e Juniores, nel corso di un’assemblea straordinaria della WAKO e della IAKSA, abbiamo messo a punto lo statuto, abbiamo incorporato la IAKSA, abbiamo allargato il nostro direttivo e abbiamo mandato i risultati dei nostri lavori al GAISF per l’approvazione definitiva. Ciò è avvenuta a Losanna in data 17 ottobre. Da quel momento la WAKO è “full member”-membro effettivo- di GAISF, ossia è l’unica federazione riconosciuta al mondo per la diffusione di uno sport che si chiama : kickboxing. La nostra consacrazione, l’obiettivo che ricercavo da 13 anni! E qui è cominciata la girandola di viaggi.
Il nuovo statuto prevedeva la creazione di federazioni regionali che prima non avevamo (o quasi).

Una federazione cioè per ogni continente, come nel CIO. Ecco che allora abbiamo organizzato delle assemblee straordinarie ( a Damasco per i paesi asiatici, a Rio de Janeiro per i paesi pan-americani) dove abbiamo creato quelle strutture regionali (Federazione Asiatica, Federazione Pan-Americana di Kickboxing ecc.) appunto che si occuperanno meglio dello sviluppo delle nostre discipline. Dal 10 al 12 febbraio 2007 sarò ad Algeri per la creazione della Federazione Africana dei paesi WAKO, anche perché, sempre ad Algeri, dal 10 al 20 luglio la kickboxing è stata inserita negli “African Games” che risulteranno un trampolino di lancio per la diffusione della kickboxing nel continente nero.”

Giorgio Meloni: Mi mancano all’appello il Kuwait e Bruxelles…


Nella foto : Lo Sceicco del Kuwait, Principe Mohammad Al-Sabah con Ennio Falsoni nel corso del dinneri gala che ha offerto ai membrri del CIO e del GAISF

Ennio Falsoni: “Ci stavo arrivando. Ho già detto della Siria e della creazione della WAKO Asian kickboxing Federation. Beh, in quel continente esiste una organizzazione sportiva che a mio avviso è, per quei paesi, ancora più importante del riconoscimento del CIO: la Olympic Council of Asia (OCA) , che è un’organizzazione privata che appartiene allo Sceicco Mohammad Al-Sabah, principe del Kuwait (ex presidente dell’Opec, un uomo che possiede bilioni di dollari!) e che è l’organizzazione che promuove a gestisce gli Asian Games. Sono stato in Kuwait per presentare domanda ufficiale di affiliazione a OCA. Tra l’altro sono stato invitato nello week-end che precedeva gli Asian Games e ho avuto modo di essere stato invitato al dinner gala offerto dallo Sceicco cui hanno partecipato le più alte autorità sportive mondiali del CIO, da Jan Rogge, suo presidente a Mario Pescante. Mentre ero lì, OCA mi aveva invitato ad andare in Qatar, ma ho dovuto declinare l’invito perché ero…morto, stanchissimo. In Kuwait abbiamo poi ottenuto di inserire la kickboxing , come sport dimostrativo, nei prossimi Asian Indoor Games che avranno luogo a Macao dal 26 ottobre al 4 novembre 2007. Sono rimasto a casa pochi giorni (il tempo di andare a Pisa e a Torino per gare nazionali FIKB) e poi sono dovuto volare a Bruxelles per quello che a , a mio avviso, sarà il risultato più importante di tanto girovagare.


In Brasile con Paulo Zorello durante una trasmissione televisiva sugli sport da combattimento

Il GAISF ha riunito a Bruxelles tutte le federazioni sportive internazionali che provengono dalle Arti Marziali e gli sport da combattimento (c’era infatti anche la Lotta e il Pugilato). Ebbene dopo un giorno intero di dibattiti e scambi di idee, i presidenti di Karate, Wushu, Ju Jitsu, Taekwondo, kendo, Aikido, Muay Thai, Lotta, Sanbo e Kickboxing ovviamente, hanno deciso di fondare ufficialmente i World Martial Arts Games , la cui prima edizione avrà luogo nel 2010. Per molte delle nostre discipline, che non hanno chances olimpiche almeno per i prossimi 20 anni, chiaro che questo è il massimo traguardo che si potesse raggiungere. I Giochi saranno organizzati curando l’eccellenza sia organizzativa che tecnica, al pari di quelli Olimpici. Se le Arti Marziali , che hanno milioni e milioni di praticanti nel mondo, riescono veramente a mettere da parte le loro secolari divisioni, credo che possano diventare una grande attrazione e una grande potenza sportiva e mediatica. Speriamo bene.”


Nella foto : i membri GAISF fondatori dei World Martial Arts Games

Giorgio Meloni: Sentire di questi progetti , è veramente eccezionale. Penso che per tutti i praticanti vi siano prospettive molto interessanti e allettanti che daranno nuovo impulso al successo di questo sport. Ritieni che tutto ciò avrà influenza sulla situazione italiana?

Ennio Falsoni: “La speranza è sempre l’ultima a morire, come si dice. E’ chiaro che se certe discipline lavoreranno necessariamente a stretto contatto di gomito internazionalmente, non vedo perché non lo debbano fare anche da noi. Come sai, io e GSB abbiamo organizzato la famosa “Pasqua del Budo” per 20 anni, e lo scopo è sempre stato quello di far avvicinare le varie realtà, non di dividerle. Sono quindi profondamente convinto della positività di queste decisioni, ad ogni livello. Lo stesso Carlo Di Blasi mi ha detto che il giorno in cui ha saputo che la WAKO era stata ufficialmente riconosciuta dal GAISF, i giochi si erano chiusi per lui. E questa è stata una delle ragioni per cui è entrato in FIKB.”

Giorgio Meloni: Mi dai l’occasione per farti qualche domanda su fatti di casa nostra : ho letto di attacchi che ti sono pervenuti da più parti. Cosa rispondi?

Ennio Falsoni: “Sai, ognuno si batte con le armi che ha e per la cause in cui crede. Attaccare un concorrente fa parte del gioco , anche se a volte è il modo e i contenuti dei loro attacchi che mi lasciano perplesso. Non tutti sanno ancora però che il 15 dicembre scorso, pochi giorni prima che volassi a Bruxells, sono dovuto andare a Roma per una importante riunione cui hanno partecipato, oltre ai dirigenti delle DSA e a Michele Barbone, uomo di Giunta CONI, Franco Falcinelli (presidente FPI), Riccardo Bertollini (presidente di FIST), Davide Carlot (presidente di Ital MuayThai) e il sottoscritto. Dopo ampio e a volte aspro dibattito tra noi durato un paio d’ore (tutti sanno orma dei problemi tra FIKB e FIST relativamente alle discipline che si chiamano K1 e Thai Boxe , così come che Carlot ha chiesto ripetutamente che sia creata una federazione solo per la Muay Thai, ma gli hanno sempre risposto picche), l’intendimento del CONI è stato chiaro e il messaggio che ci è arrivato è stato del tipo: il CONI ha riconosciuto la FIKB (che stata associata a FPI) per le discipline che vanno sotto il nome di Kickboxing (con le sue variegate specialità sportive) , Muay Thai, e Shoot Boxe. Il CONI non intende dividere questa Federazione. Se si è ragionevoli, occorre che le varie parti si incontrino e trovino un accordo,oppure che la FPI – cambiando la sua strategia (nell’ottobre del 2005, il Consiglio Nazionale aveva già deliberato il nulla-osta perché FIKB diventi una Disciplina Sportiva Associata direttamente al CONI), decida altrimenti.


a RIO con la squadra argentina

Per la cronaca, terminata la riunione al CONI, i presidenti di FPI, FIKB e FIST si sono ritrovati negli uffici della Pugilistica ed è stato ipotizzato un accordo che dovrà essere perfezionato in successivi incontri, ovviamente. Ma mi sembra di poter dire che ci sono fidate possibilità, vista la posizione del CONI, che tutti i problemi si ricompongano a breve e che nel 2007 si vada verso l’unificazione degli sport da ring (pugilato escluso) che è un altro dei miei obiettivi. Come ho ampiamente dimostrato in passato, so aspettare e so anche che prima o poi arriverò anche a quello.”

Ragazzi, mi sembra che cominciare un nuovo anno con una simile prospettiva sia davvero magnifico


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