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ABBIAMO APPENA PUBBLICATO (solo qualche giorno fa) UNA RISPOSTA DI CHIARIMENTO DEL DOTT. ENNIO FALSONI (come Presidente WAKO) AD UN ARTICOLO APPARSO SU BOXERINGWEB CHE RIGUARDAVA LA QUESTIONE DEL RICONOSCIMENTO AL GAISF DELLA WAKO ED UN PRESUNTO MINACCIATO RICORSO INTERNAZIONALE DELLA WKA. CI PERVIENE ADESSO UNA REPLICA DI ULTERIORE PRECISAZIONE A CURA DEL FIRMATARIO DI QUELL’ARTICOLO, IN RISPOSTA DI QUANTO COMUNICATOGLI DA ENNIO FALSONI.

Per vostra conoscenza, questa è la risposta del Dott. Ennio Falsoni:

RISPOSTA AL PRESIDENTE WAKO

(n.d.r.) Diamo ovviamente spazio di replica al sig. Gherardi Paolo e parità di visibilità, per ovvie ragioni di correttezza e con le quali tendiamo a rimarcare la nostra trasparente linea editoriale informativa. (n.d.r.)

Di: Gherardi Paolo

Solo alcune righe di chiarimento in risposta al Sig. Ennio Falsoni.

A fronte delle affermazioni scritte su vari siti internet da Ennio Falsoni a me direttamente rivolte volevo apportare alcuni chiarimenti.

Nel ruolo della sezione Martial Art di Boxeringweb (www.boxeringweb.it), mi limito a scrivere articoli riguardanti il mondo delle arti marziali e sport da combattimento di cui faccio parte da circa 20 anni.

Nel caso specifico che tanto ha colpito il Sig. Falsoni mi sono addirittura limitato a tradurre le lettere pervenutemi per conoscenza dal Presidente Mondiale IAKSA Mr. Prelog prima e in seguito dal Presidente Mondiale della WKA Mr. Ingram.

Non è perciò a me che deve rivolgere informazioni specifiche sulla sua attività.

Se vorrà trasmettermi risposte o notizie sulla sezione da me diretta sarò ben lieto di pubblicare qualsiasi articolo ritenuto di interesse per i nostri lettori. Potrà inviarla alla direzione di Boxeringweb o direttamente al mio indirizzo internet info@fightersteam.com.

Sono esterrefatto nel leggere che il Sig. Falsoni non credeva che gli eventi di cui trattasi potessero interessare la Noble Art, credo che il legame con la Boxe sia diventato fondamentale e ad oggi sempre più rilevante. Personalmente ho avuto una grande soddisfazione nel ricevere l’incarico di dirigere per Boxeringweb una sezione specifica dedicata al nostro settore.

Mi dispiace non poter fare a meno di notare la grande mancanza di rispetto, nei miei confronti, nella lettera che il Sig. Falsoni ha indirizzato al presidente della Federazione Pugilistica R. De Girolami, tra l’altro non capisco se è un invito alla censura e per quale motivo si rivolge a me con tale accanimento invece di limitarsi a rendere pubbliche le sue risposte alle contestazioni di Ingram.

Rimango ovviamente a disposizione per ogni chiarimento il mio numero di telefono come qualsiasi altra informazione su di me sono a disposizione sul sito: www.fightersteam.com.

Per fare estrema chiarezza volevo mettere al corrente i lettori dei miei articoli, che in qualità di Maestro e soprattutto di Campione di Ligh e Full Contact, che mi appartiene molto di più rispetto a quello di pubblicista, non sono iscritto alla WKA ma alla IAKSA di cui sono dirigente del nord Italia, parallelamente sono stato iscritto alla Wako fino al 2002 la quale mi ha rilasciato nel 1996 l’attestato di Istruttore.

Come atleta sono nato e cresciuto in Wako (dal 1988) nelle cui fila ho svolto decine di gare tra cui la prima di Light contact organizzata dalla Federazione, nel 1996 raggiunto il titolo di istruttore il mio Maestro mi chiese di fargli da prestanome iscrivendomi alla IAKSA, in quanto nei regolamenti Wako è vietata l’iscrizione ad altre federazioni pena la squalifica.

A questo sistema di utilizzo di allievi prestanome sono costretti da anni parecchi Maestri Dirigenti di grandi squadre, al fine di dare la libertà ai loro allievi di svolgere un maggior numero di gare o di iscriversi all’Organizzazione ritenuta migliore.
La mia opinione, la stessa di molti altri Maestri, è quella Democratica di dare la possibilità agli atleti di misurarsi dove lo ritengano opportuno, arricchendosi di esperienza, di dare la possibilità al nostro sport di continuare a crescere unito e lontano da diatribe di mero interesse privato.

Sulle questioni internazionali mi auspico che sia lo sport della Kick Boxing completo di tutte le sue discipline ad andare avanti in un panorama olimpico.

Paolo Gherardi

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