From:
falsoni
To:
segreteria@fpi.it
Sent: Friday, May 12, 2006 5:55 PM
Subject:
Articoli di Paolo Gherardi su Boxe Ring
Caro Riccardo,
Navigando su Internet, mi sono imbattuto per caso nelle
traduzioni che il tuo Paolo Gherardi ha pubblicato su Boxe Ring riguardanti i
paventati attacchi "legali" di Mr. Paul Ingram nei confroni del GAISF e contro
il riconoscimento della WAKO, la Federazione mondiale che dirigo da diversi
anni. Sono ovviamente stato sorpreso di trovare simili articoli, primo perché
non pensavo che interessassero agli amanti della "noble art" - e quindi, da una
parte, ne sono piacevolmente sorpreso-, ma quello che mi è piaciuto poco in
verità è che non ho trovato invece traduzioni delle "mie" risposte a Mr. Ingram
né del mio invito fatto a tutti gli amanti della kickboxing di unirsi a noi.
Ecco allora che desidero rimediare, mandandole a te in inglese e aspettandomi
che il tuo Gherardi ne faccia una buona traduzione.
WAKO OPEN DOORS TO ALL EXISTING KICKBOXING
LOVERS
Post on April 21 2006 at 16:02:00 by
administrator. EN -
Home News
"In Seoul (Korea) GAISF has charged WAKO
of unifying all kickboxing forces in the world"- Falsoni said. After the
celebrations, it's now time to go back to normality.
WAKO is now the only official body in KICKBOXING, recognized by GAISF on last
April 7th during the GAISF General Assembly in Seoul (Korea).
WAKO was voted in by secret vote an democratically. We simply won the
recognition because we were the "inventors" of the sport, because of our long
history and, more than anything else, because we are the largest kickboxing body
in the world, with more "official countries" - 54 - than anybody else. If that
is true, it is also true that GAISF has charged WAKO of a great task: uniting
all existing kickboxing forces and make it a credible and respected sport in the
international community. Nowadays many different groups, associations or
federations which are "out" of the officiality, are screaming and yelling here
and there and spreading false statements just to damage WAKO reputation and
image.Useles actions! As president of WAKO, but interpreting the feeling of all
my colleagues and friends in the Board of Directors, I would like to say very
openly and very clearly that we, the WAKO, will keep open doors to everybody
wishing to join us to create a better future for our sport. Anybody having
different ideas than ours, please come and join us. If you wish, fight us, but
WITHIN the WAKO, not from the outside. We are a transparent and democrat
organization. Everybody can express his own ideas and fight for them. Why not?
But I find extremely foolish to spend time and energies for nothing. If you are
serious people, don't play around: join us and be loyal to our cause. One thing
is for sure: WAKO respect all national laws. Everywhere there is an OFFICIAL
NATIONAL KICKBOXING FEDERATION, we will accept it as our full member. Everywhere
else, we are ready to cooperate with different forces, we are ready to sit down
with anybody wishing to cooperate. As a WAKO leader I will be there to assist
you in your merging process.
Be positive then. There can be a pinky
future for you too in WAKO.
Hope to see you soon. Best regards.
Ennio Falsoni
WAKO president
Nel frattempo, desidero informare Paolo Gherardi che il
riconoscimento della WAKO da parte del GAISF non è nato dall'oggi al domani. Per
arrivarci,ci sono voluti ben 13 anni! Un po' meno di quanto ci ho messo a far
riconoscere la Kickboxing dal Coni (grazie a Franco Falcinelli): 18 anni! Quindi
la bufala che sia arrivato perché il giorno prima la IAKSA ha deciso di fondersi
con noi, è veramente ridicolo (com'è ridicolo Ingram per la baggianate e le
bugie che scrive continuamente e che tra qualche riga spiegherò).
Desidero a questo punto fare un po' di cronistoria al tuo
Gherardi.
Avevo mandato al GAISF la mia prima "application" nel 1993,
quando alla presidenza c'era ancora il potentissimo Dr. Un Yong Kim, allora
presidente anche della World Taekwondo Federation ,della Federazione Mondiale
di Canoa, nonché membro del CIO e braccio destro di Juan Antonio Samaranch (e
forse anche membro dell'Inteligence della Corea del Sud)..
Caduto in disgrazia il Dr. Kim alcuni anni or sono, divenuto
il Taekwondo "sport olimpico", siamo intervenuti ufficialmente e per la prima
volta in un'Assemblea GAISF solo nel 2004 a Losanna. La WAKO fu l'unica
Federazione mondiale ammessa, ma per ragioni interne al GAISF quell'Assemblea
fu annullata e fummo rimandati all'anno successivo (qualcuno protestò perché i
'soci? non erano stati compiutamente informati sulle diverse federazioni che
venivano presentate. Guarda caso, tra esse ce n'era una che si chiamava World
Martial Arts Foundation e al cui interno aveva anche il Karate. Indovinate chi
si oppose? Mr. Antonio Espinos, presidente mondiale della World Karate
Federation).
A Berlino, nel 2005, ancora una volta la WAKO fu ammessa come
unica Federazione Mondiale. WKA e IAKSA (allora unite contro la WAKO)
minacciarono il GAISF di azioni legali se anche loro non fossero state ammesse.
Non lo furono. Ma purtroppo a Berlino , insieme a tutte le altre 7 nuove
Federazioni Internazionali che si presentarono per il riconoscimento, nessuna
raggiunse il quorum ch'era del 75% degli aventi diritto a voto.Fummo rimandati a
Seoul 2006.
Nel frattempo il rapporto tra WKA e IAKSA si deteriorò a tal
punto che IAKSA decise di abbandonare la WKA e cominciarono gli approcci alla
WAKO che, ricordiamolo, era la Federazione da cui i fondatori di IAKSA, miei ex
amici, uscirono nel 1988. Il resto è storia nota. Horst Prelog, presidente IAKSA,
venne a trovarmi nel luglio del 2005. Io andai a Vienna qualche mese più tardi.
Per un anno ci furono contatti che portarono alla sigla dell'accordo che tutti
conoscono e che venne siglato a Seoul di fronte ai massimi rappresentanti del
GAISF: altro che accordo segreto!
La verità è che l'ipotesi Paul Ingram per la soluzione della
riunificazione di tutte le forze della Kickboxing mondiale non è percorribile.
Cosa vorrebbe infatti Mr. Ingram?
Che si creasse ad hoc un nuovo nome, una nuova sigla
internazionale, un nuovo ombrello sotto il quale mettere tutti quelli che
vogliono starci, ma con l'accordo che ciascuno mantiene la propria identità e la
propria attività, e ciò servirebbe SOLO per ottenere il riconoscimento GAISF.
Una bella cretinata!
Ossia, la FIKB, che in Italia è riconosciuta dal CONI come
ASDS e associata FPI, dovrebbe essere considerata alla stregua dei piccoli
gruppi e gruppuscoli che popolano la galassia kickboxing!
Farei davvero una furbata a siglare un accodo di quel tipo!,
ne converrà Paolo Gherardi.
Per non dire che esiste un'abissale differenza tra la WAKO
(che oggi ha incorporato anche la IAKSA che sarà dissolta entro il mese di
Giugno 2006) e le "altre" organizzazioni di kickboxing: nel numero dei paesi
affliliati e nei quali le varie federazioni nazionali sono ufficialmente
riconosciute dalle varie autorità sportive, siano esse Ministeri dello Sport o
Comitati Olimpici Nazionali.
Nella WAKO sono ben 54 i paesi dove la kickboxing è
"ufficiale". Nella WKA,tanto per fare un esempio, forse 2!! Dico 2 : Libano e
Danimarca.
Ingram parla di ...libertà, democrazia: ma sa il tuo Gherardi
che nella WKA (che appartiene a Paul Ingram -ossia è un'azienda), non c'è mai
stata un'Assemblea Generale, che nessuno ha mai votato Paul Ingram presidente?
Da sempre, da quando cioè sono stato eletto nel 1987, il
sottoscritto affronta l'Assemblea Generale dei soci WAKO e se sono riconfermato
nel mio incarico non è perché sono un dittatore o altro, evidentemente è perché
so fare il mio mestiere di presidente. O no? Che sono tutti imbecilli?
Ecco, caro Riccardo, mi piacerebbe che il tuo Gherardi
pubblicasse queste righe e se eventualmente vuole parlarmi, non fa altro che
telefonarmi allo 039-321804 oppure al cellulare:335-286388.
Sarò lieto di mettermi a disposizione per qualunque altra
delucidazione.
Un abbraccio,
Ennio Falsoni
|