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SIAMO COSCIENTI CHE I NOSTRI ARTICOLI SONO I PIU’  LETTI DA TUTTI GLI APPASSIONATI DEI NOSTRI SPORT, NESSUNA SORPRESA DA PARTE NOSTRA QUINDI, QUANDO ALCUNE CRITICHE PROVOCANO VELOCI RISPOSTE ED ANCORA PIU’ PRONTE REPLICHE. MA NOTIAMO CON PIACERE CHE COME SEMPRE ACCADE,  LA COMUNICAZIONE CORRETTA ED EDUCATA E’ L’UNICA COSA CHE PUO’ SUPERARE LE EVENTUALI INCOMPRENSIONI NEGLI INTENTI DI OGNUNO. SIAMO QUINDI FELICI DI CONSTATARE CHE LE INTENZIONI DELLE CRITICHE MOSSE, INTENDANO ASSUMERE UNO SPIRITO QUANTOMENO COSTRUTTIVO ED AFFATTO ANTAGONISTICO.  SIAMO OLTREMODO LUSINGATI DEL FATTO CHE SEMPRE PIU’ SPESSO, SI SCELGA DI COMUNICARE TRASPARENTEMENTE QUANTO SI VOGLIA DIRE PUBBLICAMENTE, SUL NOSTRO ORGANO INFORMATIVO.

Campionati italiani Full Contact FIKB al Palaosaka

Quando la Critica diventa Costruttiva

n.d.r. Attenti come sempre anche ai più piccoli problemi che ruotano intorno alle nostre discipline sportive, avevamo ospitato sulle nostre pagine elettroniche una recensione critica in relazione ai recenti Campionati Italiani FIKB di full contact a firma dell’Ufficio Stampa del Fight Club di Catania… Avevamo ospitato poi, molto correttamente, anche la risposta di uno dei co-organizzatori dei Campionati in questione, a firma del grande Giorgio Perreca… Per correttezza, oltre che per esaustività di argomentazione e sperando in ultimo possa servire anche alla  progressiva continuazione nello smorzamento dei toni (dovuto alla comprensione di ognuno di quelli che sono i problemi di tutti gli altri attori)  non possiamo non ospitare questa ultima precisazione dettagliata, inviataci espressamente e proprio per questo,  dal Fight Club di Catania.
La dialettica in questi casi può forse aiutare a comprendere meglio quelle che possono essere le esigenze degli atleti e quelle di chi organizza. Crediamo che non serva dire che si è sbagliato dall'una o dall'altra parte, quanto soprattutto a far crescere questo sport, spesso bistrattato anche a causa di situazioni più individualistiche che di appartenenza ad una federazione che ci sembra stia cercando di rivalutare la propria immagine davanti al pubblico, facendo avvicinare i giovani alla sportività di questi eventi. Ogni cosa crediamo possa essere migliorata se ognuno non ritenesse di aver fatto il meglio, ma ciò che in quel momento era riuscito ad ottenere, appunto il meglio.
Ognuno poi ha i suoi modi per esprimere questa voglia di crescere insieme, ma che sono appunto modi che comunque lasciano trasparire la voglia di competere agonisticamente per cui non dubitiamo che queste discipline riescano ad avere il posto che meritano proprio perchè le persone che lo praticano lo meritano.

Di: Fight Club Catania

Spett.Le Redazione,

inviamo la risposta del Fight Club al signor Perreca, con la preghiera di pubblicazione, precisando che trattasi ad ogni modo dell'ultima risposta sull'argomento, che consideriamo chiuso.

Grazie e a presto.

Fight Club Ct

Prima di tutto tengo a ringraziare la Redazione del Guerriero.it che ci consente e ci concede lo spazio per poterci confrontare liberamente e scambiare opinioni. Spazio che altrimenti sarebbe difficile avere in altre circostanze.

Premetto altresì che questa mia lettera non vuole in alcun modo alimentare polemiche e, qualora non riuscissi nel mio intento di non farlo, prego tutti di volermi scusare, perché davvero non è nelle mie intenzioni farlo, anzi, capisco quanto oggettivamente difficile sia organizzare una qualunque manifestazione sportiva, a maggior ragione un Campionato Italiano. Chi organizza qualcosa è sempre sottoposto a critiche quindi onore al signor Perreca per il suo sforzo, ma insieme agli onori ci sono anche gli oneri.

Comprendo inoltre, quanto affrettata possa essere stata la recensione “a caldo” del nostro addetto stampa, ma vi prego di considerare che spesso la stanchezza del rientro da una gara, magari andata non come le più rosee aspettative, e la voglia di raccontare il tutto, unita all’inesperienza, possa giocare brutti scherzi. Ad ogni modo si tratta di opinioni raccolte dai “ragazzi” giunti a Roma, mica verità inconfutabili e\o inopinabili.

Detto questo è però opportuno precisare che il “diritto di critica”, unito ovviamente al rispetto dei principi di lealtà e legato alla verità dei fatti, è diritto insopprimibile di tutti coloro che fanno parte di questa società, indipendentemente dal fatto che siano essi o meno, organizzatori, atleti, tecnici o accompagnatori. Chi parla è regolarmente tesserato FIKB, vive da vent’anni questo mondo e lo ama a tal punto da cercare anche in questo modo di essere costruttivo. Anche con la critica. Anche con la “provocazione” (giornalisticamente parlando) se necessario. Ma tutto fatto sempre in buona fede e, lo ripeto, nel rispetto assoluto della verità dei fatti circostanziali e dei canoni della lealtà.

Andiamo ai fatti dunque.

1)LO STRISCIONE.

  • “Ad alcuni striscioni societari è stato dato il permesso di affiggerli, poichè non contenevano nessun tipo di sponsorizzazione…”

Il fatto che ad alcuni striscioni societari è stato concesso di essere esposti ci rammarica ancora di più per il divieto che abbiamo subito noi (il nostro striscione naturalmente non ha nessun tipo di sponsorizzazione)…

  • “e chi avrebbe chiesto soldi per affiggerli??? fate nomi e cognomi.....”

Posso anche immaginare che si possa essere trattato di un malinteso ma il divieto è giunto da un membro dell'organizzazione e purtroppo non abbiamo l'onore di conoscerli tutti per nome e cognome.

2)ORGANIZZAZIONE.

  • “perchè non lo fà il Fight club di Catania?...”

Che i sacrifici coinvolgano tutte le società lo sappiamo e infatti non l'abbiamo negato da nessuna parte, anche se naturalmente partendo da Catania i sacrifici economici sono maggiori. Sull'affermazione "perchè non lo fa il fight club di Catania", a parte la puerilità della risposta, limiterebbe forse il nostro sacrosanto “diritto di critica” il fatto di non organizzare una gara? Come dice lei "anche se male, perlomeno organizzza", ribadiamo onore a lei per lo sforzo organizzativo ma "anche se male" lo sottoliniamo. Stia sicuro che in caso di buona organizzazione avrebbe letto moltissimi elogi da parte nostra.

3)PALAOSAKA.

  • “Per quanto riguarda lo stato del Palaosaka, ci penserà il legale dello stesso a rispondere all'ufficio stampa del Fight club di Catania...."

    

Aspettiamo tranquillamente notizie dal legale del Palaosaka.

  • “roba da terzo mondo"...”

         

Ah..capito. Forse perché siamo stati troppo “teneri” nel giudizio. Credo che le foto parlino da sole…inoltre non era l’unica lamentela la nostra, ma il concetto era unanime. Se poi solo la Fight Club lo ha esposto pubblicamente è un altro discorso. Ma sfido chiunque a dire che quello era un luogo “consono” al livello e all’importanza della manifestazione, se nessun atleta ha avuto la possibilità di farsi la doccia per le condizioni degli spogliatoi.

    

4) MEDICO

  • “Stesso discorso per il medico sportivo CONI che ha effettuato tutti i controlli medici, a sua discrezione e competenza.”

A discrezione? Che vuol dire? Lui ha voluto vedere solo i certificati, non ha nemmeno fatto entrare i ragazzi nella saletta medica. Erano in nove i siciliani iscritti alla gara e nessuno, dico, nessuno è stato visitato, con la scusa che già si era fatto tardi…e noi siamo stati tra i primi a presentarci alle operazioni. Che ci denunci anche lui allora, ma questi sono i fatti!

5)RING UNICO

  • “forse il Fight club di Catania è abituato a  terminare prima?...”

Si. In genere è così…

6)TASSE D’ISCRIZIONI

Rilegga il nostro comunicato, non c'è nessuna critica diretta nè alla quota d'iscrizione (sappiamo che è la quota delle gare nazionali e non è la prima volta che la paghiamo) nè al biglietto d'ingresso (che anzi in altri articoli abbiamo sottolineato proprio a dimostrazione della spettacolarità della gara). Quindi, se voleva farci sapere come ha raccolto e utilizzato i soldi per la gara, grazie mille per l'informazione ma la risposta è del tutto non attinente ed inoltre sappia che pagherei anche di più se necessario, se questo aumentasse la qualità del servizio offerto dall’organizzazione. Ma niente è stato al livello dell’importanza della gara (a parte gli atleti tutti!), dal palazzetto ai trofei, ma ovviamente si tratta di nostre opinioni, visto e considerato che è tutto a “discrezione”…

  • “Si faccia due conti lei, che scrive per conto del Fight club di Catania, e provi ad organizzare dato che è così bravo a criticare....”

No comment….

L’umiltà apre le porte della realtà…

Ancora grazie alla Redazione per lo spazio concessomi e a presto.

Con immutata stima,

Fight Club CT

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