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DOPO LA DIFFUSIONE DI UN POLEMICO COMUNICATO A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELLA FIGHT CLUB DI CATANIA, SULLA 1° EDIZIONE DEI CAMPIONATI ITALIANI FIKB DI FULL CONTACT A ROMA… CI GIUNGE UNA EDUCATA MA “FERMA”  RISPOSTA DI UNO DEI CO-ORGANIZZATORI. ANCHE QUESTA NON POSSIAMO FARE A MENO DI PUBBLICARLA INTEGRALMENTE… MA AUSPICHEREMMO SINCERAMENTE CHE DA AMBO LE PARTI, FOSSERO COMPRESE MAGGIORMENTE LE DIFFICOLTA’ OGGETTIVE DI OGNUNO E DI TUTTI GLI ALTRI.
Infatti riteniamo che una esposizione corretta nella sostanza ed educata nella forma possa far comprendere quelle che potrebbero essere state difficoltà oggettive, sia di chi organizza sia anche di chi partecipa. Questo darebbe la possibilità di poter eventualmente migliorare, ognuno per la propria parte, là dove sia possibile farlo.
Tutto questo non può che avere ricadute positive per lo sport, ed in particolare per la kick boxing di cui ci stiamo occupando, per una sua meritata crescita nel panorama sportivo nazionale dando dignità ad una pratica forse erroneamente considerata rozza, cosicché sia chi la pratichi sia chi intende avvicinarsi ne coglierebbe anche quel valore educativo formativo che sicuramente le si addice.

CAMPIONATI ITALIANI DI FULL CONTACT:

LA RISPOSTA DI GIORGIO PERRECA

Di: Giorgio Perreca

Quale coorganizzatore della citata manifestazione disputata a Roma il 21 Gennaio 2007, presso il c.s Palaosaka, sento per dover di cronaca di rispondere all'articolo del Fight club di Catania:

1) Ad alcuni striscioni societari è stato dato il permesso di affiggerli, poichè non contenevano nessun tipo di sponsorizzazione; e chi avrebbe chiesto soldi per affiggerli??? fate nomi e cognomi.....

2) Anche la società organizzatrice è una società dilettantistica, ma che a differenza di tante altre organizza (anche se male, perlomeno organizza),...perchè non lo fà il Fight club di Catania?...evitereste così tanti sacrifici per le trasferte,che  comunque coinvolgono  tutte le società, non solo la vostra.

3) Per quanto riguarda lo stato del Palaosaka, ci penserà il legale dello stesso a rispondere all'ufficio stampa del Fight club di Catania...."roba da terzo mondo"...

4) Stesso discorso per il medico sportivo C.O.N.I che ha effettuato tutti i controlli medici, a sua discrezione e competenza.

5) In riferimento al solo ring allestito per la manifestazione, (come da accordi intrapresi con la F.I.K.B) era più che sufficiente per sostenere tutti gli incontri che sono iniziati alle 13,30 e terminati alle 20,40!!!...(forse il Fight club di Catania è abituato a  terminare prima?...).

6) La tassa d'iscrizione per atleta di 20 euro è decisa dalla F.I.K.B per i soli 2° e 3° serie,  e serve, come i 7 euro di ingresso al pubblico, a coprire le spese per l'allestimento di un campionato nazionale, quali: affitto del palazzetto, affitto del ring, affitto SERVICE (luci, musica e microfoni) rimborso spese per arbitri nazionali, rimborso spese per il servizio d'ordine, acquisto di trofei, coppe e medaglie per i primi e secondi classificati per ciascuna categoria e classe , oltre che per rimborsare medico sportivo e ambulanza.

Si faccia due conti lei, che scrive per conto del Fight club di Catania, e provi ad organizzare dato che è così bravo a criticare....

GIORGIO PERRECA.

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