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VI AVEVAMO ANNUNCIATO, SU QUESTE STESSE PAGINE ELETTRONICHE E COMUNICATOCI DA CARLO DI BLASI, DEL PROGRAMMATO “TALK SHOW” ALL’OTTAGONO DI MILANO. ECCO CHE ADESSO, RIPRENDENDO LA NOTIZIA DA BOXERINGWEB, VI DIAMO UNA SOMMARIA RECENSIONE DEGLI OSPITI E DEI LORO INTERVENTI.

IL TALK SHOW DI MILANO

“Protagonisti gli sport del ring”

Di: Cristiano Spagnoli (tratto da boxeringweb)

25/07/2006 9.55.00 - Ieri sera all’Ottagono di Milano la conferenza

Durante l’avvenimento si è anche parlato della “Notte delle tre corone”.

Bellissima e suggestiva l’ambientazione della conferenza-dibattito tenutasi ieri sera sotto la Galleria Vittorio Emanuele, nei pressi del Duomo meneghino, in quello che viene chiamato l’Ottagono. In quell’ambito, definito con efficacia “l’ombelico culturale di Milano”, si è affrontato il tema “Protagonisti gli sport del ring”, alla presenza dell’Assessore allo Sport della Regione Lombardia Piergianni Prosperini, dell’Assessore allo Sport del Comune di Milano Giovanni Terzi, del Presidente del Comitato Regionale Lombardo F.P.I. Francesco Scaramuccia, del promoter della OPI 2000 Salvatore Cherchi, del Vicepresidente di Media Partners Andrea Locatelli, del Presidente della Federazione Italiana Kickboxing Ennio Falsoni e del Direttore di “Budo International”, moderati dall’anfitrione Carlo Di Blasi. In questo salotto allestito nel centro del capoluogo lombardo, con delle bellissime immagini, speriamo di buon auspicio, del match Silvio Branco vs Mehdi Sahnoune, proiettate sullo schermo posto alle spalle degli ospiti, si sono affrontati diversi temi. Primo fra tutti quello di un possibile avvicinamento fra loro di tutte le arti da combattimento, in modo da creare sinergie capaci di dare visibilità al nostro mondo. Si è anche parlato del rapporto degli sport del ring con le istituzioni, il che ha palesato una grande sensibilità ed apertura, sia da parte della Regione, impersonata da Prosperini, sia da parte del Comune di Milano, nella persona del neoeletto Terzi, insediatosi da appena venti giorni.

Come sempre istrionico e sanguigno, Prosperini dà l’ennesima dimostrazione di amare profondamente la Noble Art ed i suoi valori. Sottolineando che i praticanti in Lombardia sono oltre 200 mila, ha ricordato l’importanza storica del Velodromo Vigorelli, definito “Tempio antico”. Ha ricordato di aver proposto la boxe nelle scuole, suscitando nelle “menti infantilmente deboli o senilmente stanche” un moto di disgusto. Infatti l’Assessore, ex peso massimo dilettante, ha sostenuto che il pugilato si possa praticare a tutti i livelli, anche solo come preparazione atletica. Il nostro sport, secondo le sue appassionate parole, sarebbe utile perché “i ragazzi capiscono che si possono dare e prendere le botte, ci si può difendere e c’è sempre qualcuno più forte”. Questi insegnamenti insegnano che “la propria forza e la propria audacia si dimostrano dentro il ring, non picchiando la gente per strada”. Infatti, citando un esempio di estrema attualità, Prosperini ha sostenuto che la Noble Art fa capire che “ad una provocazione non si risponde, perché non c’è bisogno dimostrare nulla, consapevoli della propria forza”.

Efficace anche l’intervento dell’Assessore allo Sport del Comune Terzi, che ha ricordato come gli sport del ring abbiano”costruito a Milano l’eccellenza”. Nonostante provenga da un altro tipo di sport, la pallavolo, ha professato il rispetto per la boxe, definita “sport di gentiluomini”.

A parlare dell’avvenimento “Notte delle tre corone” ci hanno pensato le menti organizzative Cherchi e Locatelli. Il Vicepresidente di Media Partners non ha nascosto che la manifestazione rappresenta “un nuovo percorso, un tentativo del tanto declamato rilancio del pugilato”. Ha comunque sottolineato che il nostro sport “mantiene intatte le straordinarie potenzialità di catturare interesse”. Riprendendo le parole del Presidente del cugino movimento della kickboxing Falsoni, ha ammesso che si tratta di uno “slancio di grande coraggio” organizzare a Milano un’operazione di tale portata in data 27 luglio, ma questa ”follia” è qualcosa in cui credono molto e fa piacere che anche le istituzioni siano aperte e sensibili “compagne di cordata”. Il broker milanese ha definito l’appuntamento un “fatto unico, ci auguriamo irrinunciabile per gli appassionati”. Proprio sugli affezionati cultori della boxe conta molto l’evento, su quegli amanti della Noble Art “frustrati dal fatto di non trovare più continuità negli appuntamenti col pugilato”. Ha ammesso di aver fatto lui stesso, calciatore professionista, altri percorsi sportivi, ma è stato “morso dalla tarantola pugilistica”. Quasi commosso ha confessato che è rimasto molto “attratto dalla capacità di trasferire elettricità dell’evento pugilistico”, cosa che non ha mai trovato in tale misura in nessun’altra disciplina”.

Di forte impatto emotivo l’intervento di Cherchi. Il promoter di origine sarda ha messo davanti a tutto il fatto di fare tutto ciò per l’amore cha ha verso il nostro sport. Ha ricordato di come, appena ventunenne, ha fatto una lunga gavetta come aiutante di Umberto Bianchini. Ha dichiarato di lavorare con grande passione per permettere ai ragazzi che passano professionisti di avere un obiettivo. Questo può essere di diventare campioni, ma anche solo di poter combattere in Italia. E’ proprio sotto quest’ottica che va letto l’impegno organizzativo di giovedì al Velodromo Vigorelli. In conclusione ha ringraziato sinceramente tutti i presenti per aver speso una sera che potevano passare altrimenti, solo per sostenere l’iniziativa.


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