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Dopo aver pubblicato su questa rivista un articolo del Presidente della FIKB Ennio Falsoni in merito al riconoscimento della disciplina Muay Thai da parte del CONI, la IMTE ci invia, tramite il suo presidente Davide Carlot, quello che sembra essere un chiarimento nella vicenda del riconoscimento della Muay Thai, e che pare contraddica quanto precedentemente espresso da ennio falsoni. Ma leggiamo cosa Davide CArlot ci dice in questo suo comunicato.UNA FEDERAZIONE DI THAI DA SOLA?Ancora una presa in giro....Di: Davide Carlot
Sì valore internazionale perchè Imte è la sola a poterlo avere per quanto riguarda lo sport della muay thai. Per fare solo un esempio è come se la Fpi (federazione pugilistica italiana) non avesse il riconoscimento dell’Aiba (federazione internazionale di boxe dilettantistica), sì perchè per essere una federazione del Coni è necessario praticare sport dilettantistico: se si vuole partecipare alle Olimpiadi o ai campionati mondiali, europei e nazionali riconosciuti è necessario appartenere a una sigla internazionale riconosciuta dal Gaisf o Cio.
Perchè il sig. Falsoni non vuole dire agli atleti non iscritti a questa federazione che rimarranno fuori da tutto ciò? Tutto ciò che la Fikb organizzerà per la muay thai non avrà nessun valore ufficiale nel campo delle sigle riconosciute Gaisf. Ed è per questo che ancora una volta continuiamo a dire a chi pratica e vuole praticare muay thai di farlo attraverso la sigla riconosciuta a livello mondiale Imte Ifma Italia. Inoltre sempre per mettere a conoscenza della verità i praticanti di muay thai comunichiamo quanto segue:
I mondiali ifma 2008 bausan in korea saranno sotto il patronato del cio (comitato olimpico internazionale) Ai campionati mondiali Wmf 2007 hanno partecipato 22 nazioni tra cui la nazionale Fikb. Ai campionati mondiali ifma 2007 hanno partecipato oltre 100 nazioni tra cui la nazionale Imte. Per questo ancora una volta diciamo che andremo avanti per far sì che la muay thai in italia abbia veramente la sua federazione ufficiale e comunichiamo al sig. Falsoni che al massimo, se in un prossimo futuro volesse avere qualcosa di veramente ufficiale e riconosciuto per la muay thai internazionale, sarà lui a dovere chiedere di avvicinarsi ad Ifma Italia, e non il contrario come da lui asserito. |